mercoledì 31 ottobre 2012

Crack Eutelia: Isacco patteggia Niente videoconferenza da Dubai per Samuele


Negata la parte civile alla Fiom


Negata anche la richiesta a patteggiamento di Pizzichi, l'unico presente in aula insieme ad Isacco, ma fra il pubblico

Arezzo, 30 ottobre 2012 - Terminata anche la seduta pomeridiana del processo per il crack di Eutelia. Stralciata la poszione di Isacco, che decide di patteggiare.

Nel processo Eutelia 
sono imputati di bancarotta fraudolenta Samuele Landi, il fratello Isacco, lo zio Angiolo e il nipote Isacco. Sotto accusa anche un altro ex amministratore delegato, Leonardo Pizzichi, l'unico presente in aula insieme ad Isacco, che siede non sul banco degli imputati ma fra il pubblico.
Samuele non c'era. Tornasse in Italia sarebbe subito arrestato per i due ordini di custodia cautelari delle procure di Arezzo e Roma che lo inseguono. Nell'esilio dorato di Dubai ha tuttavia registrato un videointerrogatorio difensivo poi trasferito su Dvd che il suo avvocato Amedeo Di Segni avrebbe voluto acquisito agli atti, permesso negato. Come respinta è stata la richiesta di una videoconferenza. La legge lo prevede solo per i reati di mafia e terrorismo e solo per chi è in carcere, non per i latitanti.
La mattinata è stata occupata per intero dalle eccezioni preliminari. Come quelle sulle costituzioni di parte civile. Nel pomeriggio la decisione finale: negata alla Fiom la possibilità di costituirsi parte civile.Possibilità che era già stata respinta a suo tempo dal Gip Anna Maria Lo Prete in udienza preliminare.

Stralciata inoltre la posizione del fratello di Samuele, Isacco. Adesso la sua posizione verrà affidata ad un altro collegio per il patteggiamento.

Negata infine anche la richiesta di patteggiamento a 6 mesi di Pizzichi,
 l'unico presente in aula insieme ad Isacco, ma fra il pubblico.




Verbale di assemblea dei lavoratori della sede Agile in a.s. di Napoli

I lavoratori riunitosi in assemblea per discutere di come sta procedendo la vertenza  
e di come contrastare  l’immobilismo totale nel proseguire la ricerca di soluzioni che 
diano risposte a tutti i lavoratori colpiti da questa lunga ed estenuate vertenza,  
hanno ribadito ancora una volta il loro parere negativo nei confronti dell’accordo di 
Gennaio 2012 che si sta rilevando una grande FARSA, pur riconoscendo che le parti 
in causa hanno giocato su di un terreno poco fertile reso sterile dalla volontà di non 
trovare alternative.
I lavoratori restano coerenti con il loro pensiero di trovare una strada alternativa a 
questa distruzione di DIGNITA’ di massa attraverso una macelleria sociale che vede 
unici vincitori i personaggi  fraudolenti della Agile ex Eutelia. Per questo motivo e 
per molti altri i lavoratori di Napoli sono ancora in lotta per riavere la propria
DIGNITA’di  lavoratori.
Pertanto i lavoratori di Napoli daranno il loro sostegno alla manifestazione del  5
Novembre a Roma e contestualmente chiedono a tutti i Segretari Generali delle 
OO.SS. firmatari dell’accordo di fare la loro parte mediante l’interessamento 
personale verso i Ministri  C. Passera e E. Fornero  affinché questi ultimi rispettino 
ciò che hanno sottoscritto nell’accordo di Gennaio 2012.
Bisogna che tutti i firmatari dell’accordo concretizzino iniziative immediate senza 
dilungarsi nel tempo come fatto fino ad oggi , che ad un anno dall’accordo non è 
stato fatto nulla di quando previsto nello stesso.
Abbiamo bisogno che TUTTI diano concretamente il loro contributo a questa 
vertenza .
Napoli 25/10/2012

martedì 30 ottobre 2012

Caso Eutelia, si torna in aula, sfida a distanza tra il pm Roberto Rossi e Samuele Landi


L'ex uomo forte di Eutelia è a Dubai e dunque non sarà in aula


Caso Eutelia, dopo la lunga udienza preliminare domani si torna in aula pere il processo sulla bancarotta fraudolenta contestata dal pm Roberto Rossi a Samuele Landi, ex uomo forte della vecchia gestione di Eutelia, il fratello Isacco e lo zio Angelo. Il filone che li vede coinvolti è stato riunito all’altro processo, già in corso da mesi, per altre ipotesi di bancarotta. Tra gli altri imputati Leonardo Pizzichi, senese ex presidente di Eutelia, nella prima gestione post-Landi, rinviato a giudizio per tutti i capi di imputazione, Giuseppe Maranghi, uomo di collegamento fra la famiglia e la finanza milanese, e Maurizio Bartolomei Corsi, altro membro del consiglio d’amministrazione. Gli ultimi due sono stati prosciolti da una parte delle accuse. Il processo vivrà sul duello a distanza tra il pm Roberto Rossi e Samuele Landi, che si trova a Dubai. 

giovedì 25 ottobre 2012

Eutelia: Fiom Roma, timori per 1000 lavoratori in Cigs


“Sono passati più di tre anni dal passaggio fraudolento di ramo d’azienda da Eutelia ad Agile e la conseguente ‘sparizione’ di 54 milioni di euro di tfr, di circa 100 milioni di euro di portafoglio ordini e la distruzione di oltre 1500 posti di lavoro. Dopo mesi di occupazione delle sedi aziendali, lotta che ha permesso il successivo sequestro dei beni aziendali di Agile, dopo più di 2 anni e mezzo di cassa integrazione, dopo 29 mesi di amministrazione straordinaria, a 9 mesi dalla firma dell’accordo fra ministero dello Sviluppo Economico, ministero del Lavoro, Regioni niente è mutato circa la sorte degli oltre 1000 lavoratori in Cigs”. Lo afferma in un comunicato Roberta Turi, segretaria generale Fiom Cgil di Roma sud.
“L’obiettivo della nostra lotta – prosegue – è sempre stato quello di riottenere il lavoro che ci è stato rubato e per questo è essenziale che quanto sottoscritto da Mise, ministero del Lavoro e Regioni il 23 gennaio scorso venga rispettato. E cioè l’immediata convocazione del tavolo con i ministri Passera e Fornero per l’assunzione immediata degli impegni; la conferma della Cigs per tutta la durata del piano industriale di Tbs.It, società cessionaria dei rami di azienda di Agile in A. S.; in seguito e se necessario, la conferma della mobilità come previsto alla data dell’accordo; il congelamento delle norme pensionistiche alla data di sottoscrizione dell’accordo di mobilità per coloro che maturano nel periodo i requisiti pensionistici; l’impegno della società cessionaria di Eutelia in A. S. a ripristinare la filiera produttiva favorendo personale Agile per le attività di It; l’inserimento nei bandi pubblici di clausole premianti in favore dell’assunzione di lavoratori in Cigs provenienti da aziende in procedura concorsuale; l’utilizzo di fondi europei per specifici progetti formativi indirizzati a tutti i lavoratori di Agile e finalizzati al reinserimento lavorativo dei lavoratori esclusi dalla cessione verso Tbs. It.”

“Vogliamo che il nostro progetto, presentato alla conferenza nazionale dei lavoratori Agile, presso la Cgil, l’11 febbraio 2011 e successivamente in audizione alla Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, sia inserito all’interno degli interventi del governo nell’ambito degli investimenti relativi all’agenda digitale italiana. In quel progetto illustravamo modalità e attività per la ricollocazione delle professionalità Agile, proprio su alcune aree tematiche oggi caratterizzanti l’Adi”.

“Le professionalità dei lavoratori Agile devono incontrare le prospettive dell’Adi. L’Ict italiana di Bull, Edisontel e Olivetti non deve essere distrutta. Il Mise deve rappresentare un soggetto di coordinamento pubblico capace di uscire da una politica industriale di carattere prevalentemente difensivo che ha lasciato anche aziende ‘sane’ senza sostegno e indirizzo, per avviare un percorso virtuoso con interventi di carattere strutturale e un approccio sistemico che dia certezze nei tempi e nelle risorse, regole chiare e controlli efficaci, garantendo trasparenza ed equità”.

Per domani, 17 ottobre, è previsto un presidio davanti alla Prefettura a piazza SS. Apostoli dalle ore 15

lunedì 22 ottobre 2012

Processo Liori-Vol2: stralciata la posizione di un imputato

CAGLIARI. Un problema di notifiche ha fatto saltare l’apertura del giudizio immediato per Antonangelo Liori, il fratello Sebastiano e il fido collaboratore Claudio Marcello Massa per il crac di Vol2:...

CAGLIARI. Un problema di notifiche ha fatto saltare l’apertura del giudizio immediato per Antonangelo Liori, il fratello Sebastiano e il fido collaboratore Claudio Marcello Massa per il crac di Vol2: preso atto del difetto segnalato dalla difesa, il presidente del tribunale Massimo Poddighe ha stralciato la posizione di Sebastiano Liori e ha disposto che il processo gli altri due imputati vada avanti il 9 di novembre. L’ex direttore dell’Unione Sarda col fratello e Massa sono accusati di una sequenza di fatti di bancarotta fraudolenta dopo il fallimento della società cagliaritana Video On Line 2 (Vol2), call center che aveva 300 operatori telefonici che ha chiuso con debiti stimabili, secondo la Procura, in circa 35 milioni. Al vertice della società c’era, stando al pm Andrea Massidda, Antonangelo Liori assieme al fratello Sebastiano e al commercialista Massa che avrebbero in sostanza saccheggiato i patrimonio della società portandola al tracollo. Gli imputati sono difesi da Patrizio Rovelli e Mariano Delogu.

mercoledì 17 ottobre 2012

LAVORATORI AGILE ex-EUTELIA


LA NOSTRA LOTTA CONTINUA !

 

Sono passati più di tre anni dal passaggio fraudolento di ramo d’azienda da Eutelia ad Agile e la conseguente “sparizione” di 54 ML di Euro di TFR,  di circa 100 ML di Euro di portafoglio ordini e la distruzione di  oltre 1500 posti di lavoro. Dopo mesi di occupazione delle sedi aziendali, lotta che ha permesso il successivo sequestro dei beni aziendali di Agile, dopo più di 2 anni e mezzo di cassa integrazione, dopo 29  mesi di amministrazione straordinaria, a 9 mesi dalla firma dell’accordo fra Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro, Regioni  niente è mutato circa la sorte degli oltre 1000 lavoratori in CIGS.

 L’obiettivo della nostra lotta è sempre stato quello di riottenere il lavoro che ci è stato rubato e per questo è essenziale che quanto sottoscritto dal MISE, MdL e Regioni il 23 gennaio u.s VENGA  RISPETTATO:

immediata convocazione del tavolo con i Ministri Passera e Fornero per assunzione immediata degli impegni;

conferma della Cigs per tutta la durata del Piano industriale di TBS.IT società cessionaria dei rami di azienda di Agile in A.S:e, in seguito e se necessario, conferma della mobilità come previsto alla data dell'accordo;

congelamento delle norme pensionistiche alla data di sottoscrizione dell’accordo di mobilità per coloro che maturano, nel periodo, i requisiti pensionistici;

impegno della società cessionaria di Eutelia in a.s. a ripristinare la filiera produttiva favorendo personale Agile per le attività di IT;

inserimento nei bandi pubblici di clausole premianti in favore della assunzione di lavoratori in Cigs rivenienti da aziende in procedura concorsuale;

utilizzo di Fondi Europei per specifici progetti formativi indirizzati a tutti i lavoratori di Agile

e finalizzati al reinserimento lavorativo dei lavoratori esclusi dalla cessione verso TBS.IT

Vogliamo che il nostro progetto, presentato alla conferenza nazionale dei lavoratori Agile, presso la CGIL, il 24/2/2011 e successivamente in audizione alla Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, sia inserito all’interno degli interventi del governo nell’ambito degli investimenti relativi all’Agenda Digitale Italiana. In quel progetto illustravamo modalità ed attività  per la ricollocazione delle  professionalità Agile, proprio su alcune aree tematiche oggi caratterizzanti l’ADI:

  • Infrastrutture e Sicurezza
  • E-Gov / Open Data
  • Informatizzazione digitale e competenze digitali
  • Smart Communities
Le professionalità dei lavoratori AGILE DEVONO INCONTRARE  le prospettive dell’ADI, l’ICT italiana di Bull, Edisontel ed Olivetti non deve essere distrutta.

Il MISE deve rappresentare un soggetto di coordinamento pubblico capace di uscire da una politica industriale di carattere prevalentemente difensivo, che ha lasciato anche aziende “sane” senza sostegno ed indirizzo, per avviare un percorso virtuoso con interventi di carattere strutturale ed un approccio sistemico che dia certezze nei tempi e nelle risorse, regole chiare e controlli efficaci, garantendo  trasparenza ed  equità.

PRESIDIO DEI LAVORATORI AGILE di Roma SOTTO LA PREFETTURA

 

Roma, 17/10/2012                                                                                                         RSU-FIOM ROMA

giovedì 11 ottobre 2012

AGILE EX EUTELIA, "INSOSTENIBILE PRECARIETA': ONORARE GLI ACCORDI GIA' RATIFICATI"

I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista sulla delicata vertenzaVertenza Agile ex Eutelia. Fiom Cgil Firenze e la Rsu Toscana-Umbria chiedono che tutti gli impegni assunti e ratificati da un accordo nazionale alla presenza dei Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro che riguardano i lavoratori vengano onorati. "L’appello rivolto al Governo e alle Istituzioni - spiegano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - è un richiamo autorevole e incontrovertibile alla ripresa di attenzione sulla condizione di forte precarizzazione dei lavoratori, data la delicatezza della fase, la pesante recessione economica in atto e la situazione di forte incertezza dei lavoratori". A tutt’oggi "nessun impegno sottoscritto è stato applicato". Rifondazione comunista nelle’esprimere solidarietà ai lavoratori di Agile ex Eutelia, chiedono con una domanda d'attualità alla Provincia di Firenze, di intervenire per sostenere e tutelare i lavoratori dal punto di vista occupazionale, lavorativa e salariale: "E’ necessario che Provincia di Firenze, Comune di Calenzano e Regione Toscana facciano sentire la loro presenza in tutte le sedi a partire da quelle del Governo". Di seguito il testo della domanda d'attualità.

"La Fiom Cgil Firenze e la RSU Toscana-Umbria di Agile ex Eutelia, attraverso un comunicato sindacale chiedono che tutti gli impegni assunti e ratificati da un accordo nazionale alla presenza dei Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro che riguardano i lavoratori vengano onorati. Si tratta di un richiamo autorevole e incontrovertibile data la delicatezza della fase, la pesante recessione economica in atto e la situazione di forte precarizzazione dei lavoratori. L’appello lanciato dalla Fiom Cgil “…riguarda la vicenda dei lavoratori del colosso nel settore informatico Agile ex Eutelia (80 in Toscana la maggior parte dei quali operativi nella filiale calenzanese di via Le Prata chiusa un anno e mezzo fa e 1200 in tutta Italia)…”
Da qui la ricostruzione della complessa vicenda da parte della Fiom Cgil: “… la storia dei dipendenti Agile ex Olivetti, ex Bull, ex Getronics, ex Eunics, ex Eutelia è iniziata con una truffa come stabilito in tribunale con le sentenze che hanno condannato in primo grado i responsabili del depauperamento delle professionalità e delle realtà industriali tra le più importanti nel nostro Paese nel settore informatico.
Dopo circa 4 anni di iniziative tra presidi , scioperi , manifestazioni , nottate passate davanti ai palazzi romani (tutto quello che ogni lavoratore fa per difendere il proprio diritto al lavoro) la vertenza ha una svolta importante e decisiva : la cessione ad un ' altra società.
Con l'accordo del 23 Gennaio 2012 con cui sono state cedute le attività a TBS è iniziato un percorso di ammortizzatori sociali e progetti di riqualificazione volti a accompagnare i lavoratori rimasti esclusi dalla cessione. L'accordo è stato firmato dal Ministero dello Sviluppo Economico,dal Ministero del Lavoro e da molte regioni fra cui la Toscana prevede l'attivazione di un intesa che prevede:
- l'utilizzo dei Fondi Europei contro gli effetti della Globalizzazione sui lavoratori (FEG) per il rapido reinserimento nel tessuto lavorativo dei lavoratori esclusi dalla cessione;
- l'impegno di tutti i firmatari a favorire l'impiego della cassa integrazione per tutta la durata del piano industriale di TBS che ha acquisito le attività e in seguito la mobilità;
- l'impegno delle Istituzioni a inserire nei bandi clausole premianti in favore delle società che si - di TBS a assumere, rispetto a determinate condizioni economiche, altri lavoratori nel corso del piano industriale di 3 anni .
Ad oggi, oltre alle prime assunzioni fatte da TBS, nulla è successo e tutte gli impegni non sono stati attuati.
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori di Agile ex Eutelia e il pieno sostegno politico istituzionale alla vertenza, nel ritenere grave il comportamento dilatorio del Governo - Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro – che a fronte di un accordo nazionale non sta onorando nessun impegno sottoscritto, a fronte dell’appello lanciato dalla Fiom Cgil Firenze e la RSU Toscana-Umbria di Agile ex Eutelia affinché gli accordi sottoscritti vengano pienamente rispettati chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla vertenza, sullo stato di applicazione dell’accordo, sugli ammortizzatori sociali e sui progetti di riqualificazione che dovevano accompagnare i lavoratori esclusi dalla cessione. Altresì chiediamo di sapere se le organizzazioni sindacali hanno investito l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza sui temi dell’accordo nazione e sui dispositivi in esso previsti e se è intenzione della Giunta si attivarsi unitamente alla regione Toscana e al Comune di Calenzano per sostenere e tutelare i lavoratori in questo contesto di grave precarizzazione occupazionale, lavorativa e salariale".
02/10/2012 12.23
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze

Agile Eutelia, presidi in Italia: “Vogliamo Passera e Fornero”

Con l’aumento delle crisi aziendali e con tanti casi eclatanti alla ribalta, l’attenzione del Governo verso molte vertenze è calata. È successo anche per Agile Eutelia. A quasi tre anni dal sequestro dei beni aziendali di Agile, dopo 4 mesi di occupazione delle sedi, dopo più di 2 anni e mezzo di cassa integrazione, dopo 29 mesi di amministrazione straordinaria, a 9 mesi dalla firma dell’accordo fra Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro, Regioni e l’azienda Tbs It quella di Agile è diventata una vertenza di serie C.
Come i loro predecessori, gli attuali ministri dello sviluppo economico e del lavoro si dimostrano inadeguati -politicamente e tecnicamente – a gestire il momento di profonda crisi del sistema sociale e produttivo del paese. L’attenzione di Passera va solo sulle vertenze da prima pagina, mentre la Fornero si è concentrata su pensioni e ammortizzatori sociali. Sulle modifiche all’articolo 18, che in un contesto di recessione sono il colpo mortale, non la medicina per lo sviluppo del lavoro.

Nel caso Agile, ad esempio, circa 300 persone sarebbero potute andare in pensione nei prossimi tre anni, ma la riforma Fornero ha negato loro questo traguardo, ributtandoli fra i cassintegrati da ricollocare: eppure per loro l’accordo firmato ai primi di febbraio parlava di “Sensibilizzazione dei Ministeri competenti per consentire l’accesso al trattamento pensionistico sulla base delle norme vigenti pre-riforma”.
Per sollecitare il Ministero dello Sviluppo e quello del Lavoro al rispetto dell’accordo, in questi giorni noi lavoratori stiamo organizzando presidi davanti alle Prefetture delle città. Il primo ottobre a Bari, il tre a Firenze e il cinque a Torino e altre seguiranno. Le delegazioni ricevute dai Prefetti, hanno presentato la nostra situazione, le forti preoccupazioni e la richiesta: l’immediata convocazione urgente del tavolo con i ministri Passera e Fornero. I lavoratori devono sapere se quell’accordo è ancora attuale o se è diventato carta straccia.
Se non ci sarà convocazione a breve siamo pronti a muoverci in massa per farci vedere e sentire sotto i palazzi romani, anche se siamo veramente prosciugati, anche materialmente, a causa del ritardo nel rinnovo della cassa scaduta il 6 settembre scorso. Nonostante un accordo di luglio per il rinnovo (fino a giugno 2013) il decreto attuativo non è ancora stato emesso. I lavoratori quindi hanno una sola certezza: non prenderanno la cassa né ad ottobre né a novembre, come minimo. “Al Ministero dicono che stanno lavorando sugli accordi di aprile, che dobbiamo metterci in coda”, riferisce un lavoratore di Roma. Un’intollerabile inefficienza che viene pagata dai lavoratori.
Il Ministero procede cronologicamente, non distinguendo ad esempio le richieste di cassa integrazione dove l’azienda anticipa i soldi da quelle, come Agile, dove l’azienda non c’è più e quindi la mancata emissione del decreto vuol dire lasciare per mesi i lavoratori senza reddito. Come è possibile che la tecnicissima professoressa Fornero non sia in grado di organizzare il lavoro in modo da non creare delle ulteriori criticità sociali? D’altronde che ci sarebbe stata un’impennata nelle richieste di cassa integrazione lo poteva prevedere anche un bimbo, figurati una Prof.
di Cadigia Perini (cassintegrata Agile)

lunedì 8 ottobre 2012

Agile (ex Eutelia), nuove proteste in tutte le sedi

“Le lavoratrici e i lavoratori di Agile ex Eutelia hanno ricominciato a lottare con iniziative molto partecipate a livello territoriale per rivendicare il rispetto e la concreta applicazione degli impegni assunti dal governo con l’accordo raggiunto nel gennaio di quest’anno”. Così Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom Cgil del gruppo, secondo il quale sono ancora inapplicate le parti dell’accordo relative ad ammortizzatori sociali ed esodati, ai bandi di gara pubblici per le assunzioni agevolate da aziende con procedure concorsuali e ai progetti formativi – finanziati a livello comunitario – per il reinserimento di questi lavoratori nel mercato del lavoro.

“Una prima iniziativa – prosegue Potetti – si è svolta a Bari lunedì 1° ottobre, una seconda a Firenze mercoledì 3 – coinvolgendo anche lavoratori provenienti dall’Umbria – e una terza oggi a Torino. In tutti e tre questi casi sono state effettuatemanifestazioni davanti alle rispettive prefetture”. I segretari generali dei sindacati dei metalmeccanici hanno già chiesto un incontro urgente ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico, che hanno sottoscritto l’accordo nel gennaio scorso.

mercoledì 3 ottobre 2012

E chi c'è dietro Bip Mobile il nuovo operatore telefonico virtuale ?

Si proprio lo .... i LandRi.


Telefonia low cost con Bip Mobile
21 settembre 2012 —   pagina 14   sezione: Economia
ROMA Si affaccia un nuovo operatore mobile nel già affollato panorama italiano della telefonia. È Bip Mobile, società dichiaratamente low cost che punta su una tariffa unica «facile e comprensibile», per sfidare i colossi delle tlc che ha già denunciato all’Antitrust per ostacoli alla concorrenza. La società, presentata dall’amministratore delegato Fabrizio Bona, propone la tariffa 3x3 (3 cent al minuto per le chiamate verso tutti e 3 cent in regalo per ogni Sms ricevuto, ma solo fino al 30 giugno 2013, ma poi ci sono altri costi per Sms, Mms, traffico su Internet), appoggiandosi alla rete di H3g. L’obiettivo, ha spiegato Bona, è di «arrivare al breakeven a primavera 2013, raggiungendo un milione di clienti entro la prossima estate e 5 milioni in quattro anni», con un investimento di 100 milioni entro il 2014 in pubblicità solo sulle reti Mediaset. E proprio la strategia comunicativa la novità introdotta da Bip Mobile sul mercato: niente «comici o belle ragazze», ha spiegato Bona, ma spazio ai cartoni animati, con i testimonial Will Coyote e Road Runner, l’uccello «veloce, intelligente e pronto» dall’inconfondibile verso «beep beep», che suona proprio come il marchio. Controllata dalla famiglia Giacomini (cui fa capo anche One Italia) con una quota del 66%, in un azionariato di cui fanno parte anche lo stesso Bona (25%) e altri piccoli soci, Bip Mobile, in un momento di crisi economica così acuta, sfida grandi e piccoli su un mercato che molti ritengono già saturo, con quattro operatori principali. «Il mercato italiano - ha invece spiegato Bona - è vivo, basti pensare che ogni 3/4 anni si cambia operatore: vale 18 miliardi di euro, ma è concentrato nelle mani dei colossi


I misteri di Eutelia La società che i Landi vendettero a se stessi pagando solo la prima rata

Due buchi neri da 30 milioni



 Un'immobiliare comprata per sei milioni, venduta dopo poche settimane per 15, ma mai pagata, se non per la prima rata, dall'acquirente, che era poi la stessa famiglia Landi, azionista di maggioranza all'epoca di Eutelia. E' un altro dei misteri della bancarotta bis che vengono contestati nell'avviso di chiusura indagini del secondo filone notificato appena lunedì scorso dal Pm Roberto Rossi.
L'affare in sè è semplicissimo. Nel dicembre 2006 Eutelia acquista dalla multinazionale Bull la filiale italiana, per il prezzo simbolico di un euro. Bull vende anche la Immopregnana, che poi altro non è se non l'immobiliare nella cui disponibilità stanno i terreni della sede di Pregnana Milanese della filiale italiana. Immobili particolarmente appetibili perchè sono ricompresi nel Monopoli dell'Expo. Infatti nel giro di un mese Eunics, la consociata di Eutelia per il settore It, rivende la Immopregnana a un prezzo che è oltre il doppio di quello iniziale, quindici milioni. Acquista Finital, ossia Finanziaria Italiana, la cassaforte di famiglia dei Landi, dove stanno le partecipazioni di maggior pregio.
Peccato che venga pagata solo la prima rata di un milione. I restanti 14, che ora vengono considerati dal Pm Rossi come un'ipotesi di bancarotta fraudolenta, sono oggetto di una compensazione di bilancio quando Eunics viene riassorbita da Eutelia. Con una plusvalenza che la procura considera fittizia, Finital si ritrova padrona di Immopregnana senza sborsare neppure un centesimo in più.
Lo stesso accade, più o meno nello stesso periodo, fra il febbraio e il novembre 2007, per la One Italia Spa, società di elettronica con sede a Roma, di cui Eutelia cede le quote ad altre sigle: 12 Invest, Giacomin, Leonardo Srl e Karma Srl. In tutto è un affare da oltre 16 milioni, che però in via Calamandrei non porta un euro. Gli acquirenti infatti non pagheranno mai il corrispettivo, nè Eutelia li solleciterà a farlo.
In totale sono oltre 30 milioni spariti dai conti di Eutelia. Bancarotta per la quale adesso sono chiamati a rispondere gli amministratori dell'epoca: il presidente Angiolo Landi, il vicepresidente Raimondo, che è suo nipote, insieme ai fratelli Samuele ed Isacco, amministratori delegati. Cui si aggiungono altri consigieri di amministrazione fra cui Giuseppe Maranghi, fratello di Vincenzo, morto qualche anno fa, a suo tempo delfino di Enrico Cuccia e suo successore alla guida di Mediobanca.



Agile Eutelia, la Lega chiede alla Provincia di intervenire


l consigliere Cordone chiede di illustrare lo stato della vertenza e le possibilità di una soluzione positiva della crisi



“Vertenza Agile Eutelia di Calenzano: ammortizzatori sociali e assunzioni a rischio": il consigliere provinciale della Lega Nord Marco Cordone con una domanda d'attualità interroga la Provincia di Firenze per conoscere "lo stato dell'arte della vertenza e se possa fare ancora fare qualcosa, ai fini di una positiva soluzione della crisi del colosso informatico e del conseguente mantenimento dei livelli occupazionali”.

Di seguito il testo della domanda. 


"Considerato che: da odierne notizie di stampa locale che riguardano la vertenza Agile Eutelia, apprendiamo che non sarebbero ancora stati onorati gli impegni presi con un accordo nazionale, firmato dal Ministero del Lavoro e da molte regioni, Toscana compresa, nel gennaio scorso, accordo che riguarderebbe 1200 dipendenti in tutta Italia del colosso del settore informatico, di cui circa 80 in Toscana, in forza soprattutto nella filiale di via Le Prata a Calenzano;

già nel recente passato, l'interrogante presentò interpellanze sul tema, dato che la Provincia si era occupata , per quanto di propria competenza, della vertenza Agile Eutelia;

dalle stesse notizie di stampa locale che riportano fonti sindacali, apprendiamo che l'accordo ha previsto la cessione delle attività all'azienda Tbs affiancata da un percorso previsto di ammortizzatori sociali e progetti di riqualificazione che dovevano accompagnare i lavoratori esclusi dalla cessione: Tbs ha assunto 200 lavoratori in Italia, di cui 20 in Toscana;

il piano prevedeva l'utilizzazione di fondi europei per il reinserimento di lavoratori, l'impegno di Tbs ad assumere altri lavoratori nel piano industriale triennale ma anche quello delle Istituzioni, compreso quelle toscane a inserire nei bandi clausole premianti nei confronti delle società che si fossero rese disponibili alla riassunzione delle suddette maestranze; 
di quanto sovraesposto non è accaduto niente e visto che con le nuove regole sugli ammortizzatori sociali, dal 1° gennaio 2013 tutto quanto potrebbe essere nuovamente rimesso in discussione; 
lo Scrivente Consigliere Provinciale 
interroga  il Presidente della Provincia e l'Assessore Competente per conoscere : 
lo stato dell'arte per quanto riguarda l'annosa vertenza Agile Eutelia; 
se questa Amministrazione, per quanto di propria competenza, ha ottemperato agli adempimenti istituzionali di cui sopra; 
se Palazzo Medici Riccardi possa ancora fare qualcosa ai fini di una positiva soluzione della crisi".


Fonte: Provincia di Firenze

martedì 2 ottobre 2012

Collini (Fiom-Cgil): "Su impegni per Agile ancora tutto fermo"


"Bisogna rimettere al centro il tema di più di mille lavoratori in Italia e 60 in Toscana che sono ancora a casa senza lavoro"

Ancora tutto fermo o quasi nella vertenza di Agile (ex Eutelia) che riguarda oltre mille lavoratori: secondo quanto affermato oggi da Daniele Collini (Fiom-Cgil) in una conferenza stampa, alcuni degli impegni presi col ministero dalle parti non sarebbero stati ancora onorati.

"Bisogna rimettere al centro - ha detto - il tema di più di mille lavoratori in Italia e 60 in Toscana che sono ancora a casa senza lavoro". Fra gli impegni presi, la concessione di ammortizzatori sociali per tre anni allo scopo di accompagnare la durata del piano industriale di Tbs It, la società che ha ha rilevato il ramo d'azienda, e l'impegno di Tbs It a riassumere circa 200 lavoratori quest'anno, e altri nei prossimi 3 anni fino a un massimo di 450 dipendenti, oltre all'impegno di riassumere lavoratori dal bacino Agile ex Eutelia.

"Fatte salve le prime assunzioni di Tbs e la Cig per un periodo, il resto è tutto fermo", ha lamentato Collini. 


Lavoro, il Purgatorio dell’attesa. A partire dal caso Agile ex Eutelia


Ancora storie di “ordinaria amministrazione”, ancora storie di un Paese Reale che “stenta ad identificarsi con l’attuale classe politica”. Alcuni operai impiegati  presso l’Outlet di Molfetta, in provincia di Bari, sono venuti a conoscenza della decisione della dirigenza di affidare l’incarico delle pulizie ad un’altra impresa di pulizia. La nuova impresa avrebbe garantito loro continuità lavorativa ma a delle condizioni contrattuali differenti, tagliando così gli stipendi dei lavoratori stessi.  Immediata la protesta degli operai: alcuni dei manifestanti hanno deciso d’incatenarsi al cancello d’ingresso principale della struttura, nella speranza di poter essere almeno ascoltati. 
Una giornata ricca di confronto non sempre biunivoco, che ha visto consumarsi ad alcuni chilometri di distanza un’altra significativa protesta. A Bari, infatti, nei pressi di Palazzo Prefettura, le lavoratrici ed i lavoratori di Agile ex Eutelia hanno portato in piazza diverse voci per un’unica denuncia:  “Dopo due anni di cassa integrazione e dopo 9 mesi dalla firma dell'accordo fra Mise, Ministero del Lavoro e Regioni circa 100 lavoratori a Bari ed oltre 1000 in tutta Italia continuano a non avere prospettive”. E proseguono:  “Dopo la firma dell'accordo, come se la nostra condizione non fosse già sufficientemente drammatica, lo stesso governo firmatario ha modificato le norme di legge in vigore al momento della firma, relative agli ammortizzatori sociali ed alle pensioni, lasciando peraltro ancora in sospeso il problema degli esodati”.
Stando alle dichiarazioni dei manifestanti, inoltre, “le altre iniziative più importanti previste dall'accordo non sono state messe in pratica o sono ancora in forte ritardo”. Nessuna risposta da parte dei Ministri Passera e Forneroalle diverse richieste di un confronto diretto e vis a vis da parte dei Segretari Generali di Fiom e Uilm. Maggiore richiesta di concretezza i lavoratori la vorrebbero dalla Regione Puglia, tra i firmatari dell’accordo, colpevole di non aver “prodotto alcun risultato concreto. Cosa che deve ed è certamente all'altezza della nostra regione vista la drammatica fase economica”. Ed in tal senso, la proposta di soluzione da parte dei dipendenti Agile ex Eutelia di Bari sarebbe di dar seguito a quanto previsto dal Piano Regionale “riguardo l'impiego di lavoratori in CIGS nella Pubblica Amministrazione (Comuni, Provincia, Municipalizzate, Tribunali etc)”.
In attesa di risposte anche i lavoratori della OM Carrelli Elevatori di Bari, nonostante l’incontro tenutosi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo economico. Dopo la manifestazione d’interesse a rilevare l’azienda da parte di una nuova società, la QBell di Udine, i dipendenti confidano nella presentazione di un piano industriale della società che possa incontrare l’approvazione della Kion. L’azienda tedesca, che fino ad ora ha già rifiutato altre due proposte dell’imprenditore Marco Saltalamacchia e della società Calvi Holding, starebbe secondo alcuni lavoratori tenendo un “profilo ambiguo”: “Dicono di incentivare la reindustrializzazione – lamentano gli operai – ma poi non si presentano agli incontri ministeriali e continuano a fare false promesse agli imprenditori”. E precisano, pensando al futuro: “Non faremo l'errore di fare tutto ciò che ci chiederà l'azienda senza un accordo scritto tra azienda ed rsu, per la messa in sicurezza dello stabilimento”.