domenica 26 dicembre 2010

Ricordiamo i lavoratori “Buone feste a tutti”

Riportiamo un articolo dal blog L’isola dei cassintegrati, con gli auguri di un felice Natale e di un miglior 2011 a tutti coloro che lottano per i propri diritti

Chi sa quanti di voi hanno fatto il giochino del Corriere della Sera. Quello dove ti chiedono di scrivere le 10 parole che hanno caratterizzato l’anno appena trascorso.


La prima che ho scritto è Cassintegrati.

Questo 2010 se ne va. Rimane tutto il resto. Quello che nessuno è riuscito a risolvere, perché questo è un mondo dove le responsabilità sfuggono e gli interlocutori sono invisibili. Quello che abbiamo tentato umilmente di raccontare. Quello che è elencato qui a destra in rosso. Le decine di vertenze aperte, operai coraggiosi che lottano pacificamente per uno stipendio e un lavoro onesto.
Ecco in questo 2010 sono mancate le cose essenziali.
Pensiamo a Salvatore Corriga e ai suoi colleghi della Rockwool, accampati da mesi sul ponte di Campo Pisano a Iglesias. Ai letti, il riscaldamento, le comodità di una casa a cui questi uomini hanno rinunciato per dimostrare che quello che chiedono è così importante che sono disposti a qualsiasi sacrificio per riaverlo. Alle loro giornate sul Rockbus.
Pensiamo a Sergio Muscas della Geas e agli altri dipendenti che rivogliono i quattro mesi di stipendio arretrati e il ritorno al lavoro. Perché vogliono smetterla di pesare su amici, parenti. Ai loro figli, agli enormi sacrifici che intorno a queste storie si snodano.
Penso che quest’anno avrei voluto comprarmi le calze Omsa, quelle cucite dalle fantastiche 347 ragazze di Faenza. Ma che alla fine ho scelto lo sciopero “dalla Golden lady”. Così, per principio, per solidarizzare con queste mamme, sorelle, amiche.
Pensiamo ai pastori sardi, al loro Natale, li immagino meditare una nuova grande mobilitazione che inauguri il 2011. Pensiamo a Eutelia, a come Samuele Landi, ex amministratore delegato abbia potuto fare una carriera così fulminea. A un paese per cui l’onestà non è il pilastro su cui tutto deve poggiare. Alle maschere bianche con cui per mesi si sono coperti i volti questi i 1192 dipendenti. E ancora a Electa ancora senza risposte.
Ricordiamo i lavoratori della Fiat, il referendum perso dalla Fiom, anzi forse perso da tutti noi cittadini italiani che da quest’anno abbiamo un precedente pericoloso. Pensiamo alle parole di Marchionne che in fondo non sono così assurde. L’Italia ha dato tanto a questa azienda, è vero, ma ormai questo paese è poco credibile e non ha una vera politica economica. E poi ancora a Vol2 che forse è l’unica azienda che ce l’ha fatta. Aspettiamo che chi ha rubato finisca in carcere e i lavoratori truffati abbiano giustizia. Al freddo che fa nella torre a 160 metri a Marghera. A questo Natale senza tregua.
Il pensiero più vivo agli operai della Vinyls di Porto Torres, perché è per loro che questo blog è nato. Vogliamo ricordarli con un numero. 300. Come il film su Sparta. Qui però si parla di giorni. 300 giorni all’Asinara. Il 7 Gennaio sarà un anno sulla Torre Aragonese. E in questi giorni una bella notizia forse attraversa il mare e dà la tanto attesa speranza che nel 2011 si ritorni a lavorare… con gli svizzeri, con i russi, tedeschi, con chi permetta che la vita ricominci.
Ricominciare è la parola con cui vorrei iniziare la lista dell’anno prossimo.
Gli ultimi giorni del 2010 sono quelli di una politica che definitivamente parla a se stessa. Campagna elettorale dentro il Parlamento. Fuori la dignità di un paese che avrebbe molti più motivi di usare la violenza di quelli che si avevano negli anni 70. Ma che resta in piedi, e con un incredibile coraggio, sceglie di protestare sempre cosciente e attento che a guardalo ci sono i propri figli che di questi padri cassintegrati può andare ben fiera.
Tantissimi auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo ai nostri lettori, a quelli che ci seguono e appoggiano, a chi abbiamo dato fastidio, a chi ci vuole male perché l’Italia è un paese invidioso che non sostiene chi fa bene e fa per gli altri. Ma l’augurio più sincero, va a tutti i disoccupati, i precari, i cassintegrati, gli studenti, di questo Paese.
L’Italia fondata sul lavoro attende di Ricominciare.
di Claudia Sarritzu (24 dicembre 2010)

mercoledì 22 dicembre 2010

Agile/Eutelia, FIOM CGIL: Ministro convochi sindacati e commissari

quanto afferma in una nota il Segretario Generale della FIOM CGIL, Maurizio Landini



ROMA - Il Ministro Romani, in seguito agli impegni assunti con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori, convochi il tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico con tutti e sei i commissari straordinari di Agile e Eutelia. E' quanto afferma in una nota il Segretario Generale della FIOM CGIL, Maurizio Landini.

Il dirigente sindacale ha ricordato come oggi, con la discussione in ballo sulla modernizzazione del Paese che passa soprattutto per le nuove tecnologie tra le quali 'in primis' quelle sulle comunicazioni e sulla banda larga in particolare, «avere la rete in fibra ottica – ha detto - e l'infrastruttura di telecomunicazioni, unita alla capacità di fornire servizi informatici di supporto, rappresenta un'ottima occasione industriale».
Agile ed Eutelia, ha spiegato Landini «possono essere un problema se trattate come sono adesso, separatamente» ma anche, ha proseguito il leader della FIOM CGIL «una grande sfida industriale se rimesse insieme».
Ostinarsi a non voler considerare che oltre ad una «questione di giustizia», ha sottolineato il sindacalista «c'è anche la possibilità di superare la crisi attuale e creare una grande opportunità per i lavoratori e per il paese, è incomprensibile!». Attendere ulteriormente, secondo Landini «potrebbe essere esiziale per le prospettive dei lavoratori, questo – ha concluso - non possiamo e non vogliamo permetterlo!».

giovedì 16 dicembre 2010

Comunicato stampa Federazione Impiegati Operai Metallurgici nazionale

Eutelia/Agile. Potetti (Fiom): “Confermato il carattere antisindacale della cessione del
ramo It di Eutelia ad Agile. Dopo la nuova sentenza, il Governo attivi subito un tavolo”
Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Agile/Eutelia, ha rilasciato oggi
la seguente dichiarazione.

“Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Roma ha rigettato oggi il ricorso presentato dai
Commissari di Eutelia, e ha quindi confermato la sentenza di primo grado che giudicava
antisindacale la cessione del ramo It (Information technology) di Eutelia ad Agile.”
“A questo punto, come Fiom chiediamo che il ministero dello Sviluppo Economico convochi
immediatamente un tavolo per dare seguito alle richieste delle Organizzazioni sindacali e dei
lavoratori – richieste ormai supportate da ben due consecutive decisioni assunte dalla

Magistratura – di riportare il ramo It di Agile in Eutelia. Da qui occorre ripartire per sviluppare
finalmente un intervento istituzionale che dia prospettive a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori
delle Società

mercoledì 15 dicembre 2010

IL TRIBUNALE HA CONFERMATO LA SENTENZA DI PRIMO GRADO - SI RITORNA IN EUTELIA

Confermata in appello l’illegittimità della cessione del ramo IT della società toscana

Il Tribunale di Roma ha confermato questa mattina la sentenza di primo grado per infrazione all’art. 28 nei confronti di Eutelia per la cessione di Agile. Anche in appello, dunque, è stato rigettato il ricorso presentato dai commissari di Eutelia contro il giudizio di “comportamento antisindacale nella cessione di ramo di azienda”.

In primo grado Agile ed Eutelia erano state condannate a eliminare gli effetti dovuti alla cessione del ramo di azienda. Con questa nuova sentenza è stata perciò ribadita l’illegittimità della cessione del ramo IT di Eutelia ad Agile e il susseguente passaggio a Omega.

La sentenza di condanna per comportamento antisindacale comporta l’inefficacia della cessione ad Agile nei confronti di 1.922 lavoratori, dunque il loro reintegro in Eutelia. A questo punto un grande interrogativo viene a porsi sull’imminente gara per la vendita di quest’ultima e sul suo effettivo valore, stimato tra 70 e 80 milioni di euro.



martedì 14 dicembre 2010

Eutelia: Fassina, “Da Governo colpevole assenza”

13/12/2010
“Oggi una rappresentanza del Pd con Stefano Fassina, responsabile economia e lavoro del partito, insieme ai senatori Achille Passoni, Paolo Nerozzi, Giorgio Rollo e ai parlamentari Ludovico Vico, Marianna Madia, Annamaria Gatti, Marialuisa Gnecchi e Lucia Codurelli Elisabetta Rampi e Marco Miccoli segretario del Pd romano ha incontrato una delegazione dei lavoratori di Agile-Eutelia. “La situazione, ha detto Fassina, è estremamente grave poiché sono stati disattesi da parte del governo gli impegni assunti e tutto procede nella più totale indifferenza dell’esecutivo per quella che si configura come una vera e propria frode che rischia di cancellare una importante industria del Paese. L’incontro odierno è avvenuto al fine di sostenere la richiesta dei lavoratori affinché il Tribunale di Roma, il prossimo 15 dicembre, confermi la sentenza di primo grado ed annulli la cessione di Agile a Omega. La cessione è stata finalizzata alla frode ed è avvenuta senza il coinvolgimento dei sindacati. Tutto ciò ha fatto progressivamente venir meno commesse importanti di imprese e istituzioni pubbliche centrali e locali. La vicenda Eutelia, Agile, Omega conferma la completa assenza di politica industriale da parte del Gov Berlusconi. Ad oggi, 1200 lavoratori sono in cassa integrazione e 300 al lavoro con nessuna prospettiva. Chiediamo quindi che il governo che renda operativi gli impegni presi davanti ai lavoratori e riveda i piani industriali presentati dai commissari straordinari. Il Pd chiede inoltre che sia riconvocato al più presto il tavolo ministeriale con tutti i soggetti interessati: le organizzazioni sindacali, le amministrazioni locali, le regioni interessate, le imprese pubbliche committenti e l’imprenditoria qualificata, per garantire il mantenimento della struttura aziendale e la totalità delle attività ad essa legate e la piena tutela occupazionale”.

Regione, D’Annibale (PD): "Solidarietà a lavoratori ex Eutelia"

Lunedì 13 Dicembre 2010 18:46
(L'UNICO) - "Desidero portare la mia solidarietà alle centinaia di lavoratori Agile ex Eutelia che da mesi stanno portando avanti una battaglia di dignità e civiltà per veder salvaguardati i propri posti di lavoro", lo dichiara Tonino D'Annibale, consigliere PD della Regione Lazio.
"Purtroppo - continua D'Annibale - le prese di impegno del governo Berlusconi, gli incontri con la Presidente Polverini e con l’assessore competente Mariella Zezza, l’istituzione di tavoli tecnici e di confronto non ha raggiunto gli esiti che i lavoratori e le loro famiglie speravano. La cassa integrazione - conclude - e la disoccupazione dilagante nella nostra Regione e nell’intero Paese ormai quasi non fa più notizia e la complicità del Governo in questa crisi economica e occupazionale è ormai evidente".



Miccoli(PD) mercoledi a presidio con i lavoratori
Roma, 13 dic. - (Adnkronos) - ''Il Partito di Roma sara' presente mercoledi'' mattina al presidio dei lavoratori di Eutelia al via oggi davanti al Tribunale del Lavoro''. Lo ha detto il segretario del Pd di Roma Marco Miccoli che ha introdotto la conferenza stampa di questa mattina nella sede di via Sant' Andrea delle Fratte. ''Il presidio - ha aggiunto - da oggi e fino a mercoledi'', quando il tribunale si esprimera', e' stato lanciato durante una conferenza stampa che abbiamo voluto organizzare insieme ai parlamentari delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato per dare visibilita' a una giusta protesta che rischia di cadere nel dimenticatoio pur restando intatta la gravita' della situazione dei lavoratori''.
''Ad oggi 1500 lavoratori di Agile-ex Eutelia - ha sottolineato - non hanno alcuna certezza sul loro futuro occupazionale e purtroppo anche la riconferma della sentenza di primo grado, che ha visto confermate le ragioni dei lavoratori sull'art 28, non risolvera' il problema. Questi lavoratori sono stati abbandonati dal Governo, 420 di loro sono stati abbandonati anche dalla Regione e dal Comune di Roma. Noi - ha ribadito Miccoli - continueremo la battaglia al loro fianco perche' e' inaccettabile che questa assurda vicenda che ha visto l'arresto dei vertici del management aziendale, debba concludersi con la prospettiva che a pagare siano migliaia di lavoratori onesti''.
13/12/2010

sabato 11 dicembre 2010

Eutelia, Pd: “Lotteremo a fianco dei lavoratori”

«Qualcuno non si è fermato davanti a nulla per continuare ad avere autista, elicottero, villa… Noi intendiamo lottare e restare accanto ai lavoratori di Eutelia affinché continuino ad avere lavoro, dignità, prospettive. La loro battaglia è ancora la nostra». Così, in una nota, il Pd di Roma che annuncia «iniziative in concomitanza con il presidio Eutelia presso Tribunale del lavoro da lunedì 13 fino all’udienza di mercoledì 15 dicembre». «Mercoledì – si legge nella nota – il tribunale dovrà esprimersi sul ricorso presentato dai commissari di Eutelia sull’art. 28, vinto in primo grado dai lavoratori. In occasione di questo passaggio importante. Lunedì 13 alle ore 11 il Pd nazionale, insieme al Pd di Roma, nella sede di Via Sant’Andrea delle Fratte, organizzerà un incontro con la stampa per sostenere le ragioni dei lavoratori e presentare le proposte del Partito Democratico su una vicenda ancora non chiusa e con grandi incertezze rispetto al futuro».

Il 9 dicembre 2010 nella trasmissione "L'Italia scippata" a RAI news24 sugli scandali e i reati finanziari, Alessandra Carnicella e Fabrizio Potetti sono intervenuti nell'inchiesta "Killer d'aziende", parlando della truffa di Eutelia e Omega. Il video è su YouTube







martedì 7 dicembre 2010

POTEVANO RIMETTERE TUTTO IN GIOCO PROVANDO A RICREARE LE CONDIZIONI PER LO SVILUPPO ED IL LAVORO O CONTINUARE L’OPERA DI DEPAUPERAMENTO E SMANTELLAMENTO ... HANNO DECISO PER QUEST’ULTIMA!

Federazione Impiegati Operai Metallurgici
Segreteria di Roma Sud-Ovest

Venerdì pomeriggio presso la sede di Roma si è svolta l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Agile, ancora oggi, ex Eutelia.

La lunga discussione si è concentrata sull’analisi del Piano di Vendita presentato dagli Amministratori Straordinari, sulle iniziative intraprese dal Mi.S.E., sulla procedura di CIGS e sulle iniziative sindacali opportune.
L’assemblea unanimemente individua sette temi di primaria importanza e chiama tutti i lavoratori, le RSU e le OO.SS. alla massima condivisione ed attenzione, oltre che alle conseguenti iniziative sindacali e legali.

1. Il Piano di Vendita presentato dalla A.S. rappresenta non solo una palese continuazione del piano di smantellamento avviato dai Landi prima e da Massa dopo ma, ridisegnando completamente un nuovo organigramma aziendale con tanto di nuove Business Unite sino ad ora sconosciute, di fatto configura una nuova azienda all’interno della quale si definiscono perentoriamente profili e posizioni con annessa opportunità lavorativa futura e posizioni, inattive (non allocate), senza alcuna speranza occupazionale futura.
Questo piano va respinto con forza ad ogni livello e va impedita la sua applicazione, con ogni mezzo. Legale o sindacale, naturalmente, coinvolgendo a tal proposito i massimi livelli di Federazioni e Confederali.

2. L’assemblea ritiene opportuno tornare a coinvolgere il Parlamento Europeo ed alcuni Parlamentari dell’opposizione che nei mesi scorsi hanno già avuto modo di intervenire in proposito, per predisporre una nuova iniziativa in tale ambito.

3. Chiedono la convocazione di una Assemblea Nazionale od una Conferenza Nazionale dei lavoratori di Agile da svolgersi entro il mese di Gennaio al fine di fare il punto sulla situazione e confermare o ridisegnare le linee guida per una azione comune di tutti i soggetti, sindacali, politici ed istituzionali coinvolti.

4. Ritengono fondamentale ed imprescindibile attuare tutte le iniziative sindacali e giuridiche volte ad annullare gli effetti della cessione di azienda di Agile e quindi il reintegro pieno nella società Eutelia.
A tal fine chiedono alle OO.SS. di proclamare per Mercoledì 15 Dicembre una giornata di sciopero nazionale di tutti i lavoratori Agile e la convocazione di una Manifestazione Nazionale sotto il Tribunale del Lavoro di Roma in occasione dell’udienza (probabilmente definitiva) in merito al ricorso sull’articolo 28 presentato da Eutelia.

5. Al fine di supportare il lavoro degli organismi giudiziari (Tribunale del Lavoro e Fallimentare) indicono un presidio, con l’ausilio di un Camper, per i giorni Lunedì 13, Martedì 14 e Mercoledì 15 Dicembre sotto il Tribunale del Lavoro di Roma in via Lepanto. In tale occasione verrà effettuato un incontro con il Giudice Fallimentare L.O. per trasferire comunicazioni e denuncie su operato Amministratori, Consulenti e Dirigenti in azienda

6. Nel condannare nel modo più fermo le modalità di gestione della Cassa Integrazione Straordinaria in atto, da mandato alle OO.SS. di procedere ad una denuncia agli organismi competenti (INPS, Ministero del Lavoro, MiSE e Tribunale fallimentare) della stessa con particolare riferimento alla mancata rotazione o alla irrisoria attuazione della stessa che si sta attuando in azienda su precisa indicazione degli A.S..

7. Esprime il proprio sdegno per il comportamento della Regione Lazio nella figura della Presidente Polverini e dell’Assessore al Lavoro Zezza, per la brillante e prolungata assenza ad ogni tavolo istituzionale di confronto e per la mancanza di risposte alle molte richieste di incontro e sollecitazione pervenute dalle OO.SS.

Nel dare mandato per la convocazione di una iniziativa sindacale sotto la Regione Lazio, nel frattempo invita tutte le lavoratrici ed i lavoratori ad esprimere la propria rabbia ed il proprio sdegno ai rispettivi indirizzi di posta elettronica presidente@regione.lazio.it e cdurigon@regione.lazio.it

Roma 6 Dicembre 2010
L’assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratori Agile, ex Eutelia di Roma


lunedì 6 dicembre 2010

Che fine ha fatto Eutelia?

Il Pd non dimentica i lavoratori. Il governo sì


Tutto il gruppo Omega, che includeva anche Phonemedia se la passa male, proprio questi ultimi sono entrati da poco in cassintegrazione.
Un provvedimento che tocca oltre 6.000 lavoratori che si vanno ad aggiungere ai circa 2.000 di Agile, eppure il governo si è dimenticato di loro.
Tutto mentre il gioco di scatole cinesi che controllava le aziende si è rotto: prima a luglio c’è stato l’arresto di otto persone per bancarotta fraudolenta, ora Libeccio, la holding che in Gran Bretagna controllava Omega, ha dichiarato fallimento.
Il Partito Democratico in tutti questi mesi è rimasto al fianco dei lavoratori.
Nello scorso dicembre Bersani annunciava l'emendamento al decreto milleproroghe per un Fondo di Garanzia che anticipa gli stipendi ai lavoratori nei casi in cui non ci sono ancora le condizioni giuridiche per poter attivare strumenti come la cassa integrazione o l’anticipo del tfr. C’è un vuoto normativo che non consente di intervenire a sostegno dei lavoratori e
l’emendamento Bersani va in questa direzione costituendo un fondo di garanzia presso il Ministero del lavoro per anticipare i crediti maturati dai lavoratori in caso di insolvenza dell’impresa nel pagamento delle retribuzioni. Potranno accedervi, facendo domanda, coloro che non percepiscono lo stipendio da almeno 4 mesi e che non godono di alcun beneficio.
Proposta presentata a febbraio in Parlamento.
Poi anche quando il governo non aveva un ministro dello Sviluppo Economico siamo stati con loro. Durante tutta l’estate deputati e senatori a staffetta hanno partecipato a uno sciopero della fame di solidarietà ed appena Paolo Romani ha messo fine all’interim di Berlusconi in Parlamento il PD ha chiesto un impegno serio.


Eutelia – Phonemedia. I lavoratori a casa, gli “imprenditori”?


Eutelia è finita sulle pagine dei giornali spesso per le foto dell'ex ad, Simone Landi, con un coltello tra i denti. Un personaggio che si è reso protagonista di un agguato vergognoso ai lavoratori che presidiavano la sede romana di Eutelia . Come farli smettere? Con un attacco all'alba in stile militare! Lo ha fatto in risposta alla protesta simbolica dei lavoratori dell'Eutelia che, rimasti senza stipendio da alcuni mesi, avevano deciso di occupare l'azienda. Una spedizione punitiva alle 5 e 20, quando un piccolo “commando” è riuscito ad introdursi nella sede romana, forzando gli ingressi con piedi di porco. Quindi, fingendosi poliziotti, intimavano agli occupanti allo sgombero immediato. Le tensioni dovute all'atteggiamento violento dei vigilantes è stato sedato dall'arrivo della Polizia (vera) che è stata chiamata dai lavoratori spaventati.



Il morso dell'alba è stata forse la pagina più brutta di questa storia, un episodio su cui i senatori PD si sono mossi nel dicembre scorso con un'interrogazione.
Per mesi gli amministratori intascavano i ricavi di anticipi e rate da tanti clienti, tra cui ministeri e Regioni, ma non pagavano gli stipendi dei lavoratori! Fin quando il nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza di Milanoa luglio esegue una raffica di arresti, i “manager” sono arrestati perché avrebbero sottratto alle rispettive società circa 17 milioni di euro. Finiscono in manette Pio Piccini, presidente e amministratore delegato di Omega; Claudio Marcello, amministratore protempore di Omega; Marco Fenu, tesoriere del Gruppo Omega; Antonangelo Liori, dominus del gruppo Omega. Gli stessi che PDL e Lega in Piemonte avevano sponsorizzato come i salvatori di Phonemedia. Luigi Bobba, deputato PD, ricorda come “l’onorevole Roberto Rosso assessore al lavoro della giunta Cota in Piemonte finché non ha optato per i banchi del parlamento, rassicurava a settembre 2009 i dipendenti di Phonemedia senza stipendio da mesi (mentre gli arrestati incassavano le commesse e dicevano loro di non avere fondi ndr) che i nuovi acquirenti della società, il Gruppo Internazionale Omega S.p.a, era il primo gruppo italiano nel settore e poteva vantare altissimi indici di fatturato e utili”. Si è visto come è andata a finire…
L’Azienda da mesi è gestita da due team di Commissari Straordinari una per Eutelia e l’altra per Agile, e adesso Achille Passoni, senatore del PD, si prepara a presentare: “Seguo da tempo la vertenza Eutelia-Agile e sono vicino ai lavoratori esasperati da una proprietà irresponsabile, colpevole di una serie di comportamenti inqualificabili che hanno causato la perdita di commesse fondamentali per il futuro della società e lasciato per mesi i lavoratori senza stipendio. La messa in cassa integrazione dei dipendenti Phonemedia,call center legato a doppio filo con il gruppo Omega di cui fanno parte anche i lavoratori Eutelia-Agile, non è altro che l’ennesimo capitolo di questa triste saga. Parliamo di6mila persone, di 6mila famiglie che giorno dopo giorno guardano al futuro con sempre maggiore paura e sfiducia. Il Governo conosce bene la situazione ma sinora è stato a guadare, occupandosi soltanto delle sue beghe interne e delle fratture all’interno della maggioranza. Nei prossimi giorni presenterò un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico Romani per sapere se davvero il Governo abbia intenzione di continuare a ignorare i 6mila lavoratori Phonemedia oppure se intenda convocare un tavolo e occuparsi finalmente di una vertenza da cui dipende il futuro di migliaia di persone”.
Le promesse mancate del governo.
Già, perché a fine ottobre ad un anno esatto dalla prima occupazione della sede aziendale di Eutelia a Roma, i lavoratori si sono rivisti lì per protestare contro l’assenza di prospettive per 1.800 lavoratori, dei quali solo 400 non sono in cassa integrazione. Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Pd ricordava in quell’occasione come “il neo Ministro Romani, nell’incontro con i sindacati del 5 ottobre, si era impegnato al riconvocarli il 20 ottobre e presentare un piano di rilancio per l’impresa e soprattutto mantenere, consolidare e riacquisire le commesse gestite con professionalità e profitto dai lavoratori. Tutti impegni mancati, - continuava Fassina - il Pd chiede al ministro Romani l’uscita dalle Amministrazioni Straordinarie delle due Aziende possibilmente riunificate e di operare da subito per il consolidamento ed il recupero delle commesse già in carico all’Azienda.”
E’ così difficile? Secondo noi no. A partire da Agile ed Eutelia, il Governo deve subito dare una risposta seria di politica industriale anche agli altri 150 tavoli di crisi aperti al ministero dello Sviluppo Economico. Il PD al governo agirebbe così.

mercoledì 1 dicembre 2010

Piange il telefono

Caso Omega: odissea per novemila lavoratori di Agile e Phonemedia.

Un'odissea che dura da più di un anno, quella dei lavoratori di Phonemedia, colosso di call center, e di Agile, azienda di Infomation tecnology.


Si dicono stanchi ma non rassegnati: hanno fatto presidi, occupato sedi, vissuto senza stipendio, indossato maschere bianche, subito l'irruzione dell'imprenditore aretino Samuele Landi (quello con il coltello tra i denti). Insieme, novemila lavoratori in tutto tra le due società, sono finiti, a metà del 2009, nella rete di Omega, fantomatica azienda a scatole cinesi di Claudio Marcello Massa e Antonangelo Liori, che, controllata dalla holding Libeccio (fallita a maggio) e da due misteriosi fondi inglesi, comprava a costo zero aziende in crisi per spolparle e poi liquidarle.

Un vero e proprio «sistema di frode» disse la Guardia di finanza: incassavano le commesse milionarie senza pagare dipendenti, contributi previdenziali e tasse varie. «Killer di aziende. Hanno messo in strada i dipendenti deliberatamente, c'era un patto dietro il fallimento della società», il parere dei magistrati.
E lo scorso luglio per otto dirigenti sono scattati gli arresti. Pio Piccini, Claudio Marcello Massa, Marco Fenu, Isacco Landi, Salvatore Riccardo Cammalleri e Antonangelo Liori sono ancora dietro le sbarre, mentre Leonardo Pizzichi, dopo un breve periodo di detenzione, ha scontato i domiciliari e attualmente è libero. Samuele Landi, presidente del cda di Agile e amministratore di Eutelia, è sfuggito alla cattura e tuttora è latitante a Dubai.
A testimonianza dell’«aggressività sociale», l’ordinanza del gip romano Elvira Tamburelli riferisce un’intercettazione in cui Liori racconta al fratello Sebastiano di aver detto ai sindacati: «Se Agile fallisce, io continuo ad avere la mia macchina, il mio autista, il mio elicottero, la mia villa... e loro non c’hanno più lavoro... questa è la storia».

La vendita di Agile: è scontro tra commissari e sindacati

A metà novembre, in un incontro con le parti sociali al ministero dello Sviluppo economico, i tre commissari straordinari di Agile (Oreste Michele Fasano, Francesco Dimundo e Stefania Chiaruttini) hanno presentato le linee del piano industriale, o meglio programma di cessione, visto che la società è stata messa in vendita a ottobre.



Prevederebbe la ricollocazione di 400 dipendenti; mentre altri 300 andrebbero in prepensionamento, per 100 ci sarebbero incentivi alla mobilità e per altri 100 ai lavori socialmente utili. Ne rimarrebbe fuori 515, «non allocati, ma coinvolti in processi di formazione». «Senza prospettiva» sbottano i lavoratori. I sindacati non ci stanno.


«Per la lotta straordinaria che hanno portato avanti i lavoratori di Agile hanno diritto a una soluzione che li coinvolga tutti», ha sottolineato il segretario provinciale della Fiom, Federico Bellono.


Fim, Fiom e Uilm hanno presto diffuso un comunicato: «Continuiamo a credere che solo la reintegrazione del ramo ceduto fraudolentemente da Eutelia ad Agile, possa rimettere in condizione tutti i lavoratori di trovare una prospettiva».


Si scontrano, infatti, due strategie: da una parte, i commissari che hanno messo in vendita l’azienda; dall’altra, le parti sociali che chiedono la reintegrazione in Eutelia del ramo IT, per via giudiziaria, che già in primo grado aveva riconosciuto la condotta antisindacale nella cessione del ramo d'azienda IT.


La creazione di Agile non sarebbe stata altro che un percorso intermedio e strumentale alla successiva vendita a Omega. E, ora, sui forum e sui blog, dove da mesi discutono accanitamente i lavoratori, escono le indiscrezioni sui probabili acquirenti di Agile: Buffetti Editore, Maggioli e la francese Solution 30. Non si sentono, comunque, sicuri: «Ne abbiamo già passate troppe, vigiliamo. Non accetteremo soluzioni divisorie o raffazzonate e pretendiamo dignità».

Fallimento Phonemedia: 6500 persone senza lavoro

Promettono: «Torneremo in piazza». Non negano che tra loro ci siano stati «contrasti fisiologici». In particolare con quei pochi, 400, rimasti a lavorare in Eutelia, che temono che le grane di Agile possano riversarsi su di loro.

Gli altri 1500, 300 in Piemonte negli uffici di Torino e Ivrea, le patiscono da oltre un anno e denunciano la controversa divisione tra i rami nel maggio 2009.
«Lavoravo nelle telecomunicazioni, sono stato licenziato da Eutelia e sono finito nel ramo morto, Agile, dell'Information Technology. Di noi interessava ben poco, l'unico scrupolo era tagliarci e ricavare profitti» racconta un dipendente torinese, adesso in cassa integrazione.
E quelli di Phonemedia che fine hanno fatto? Circa 6500 fantasmi in tutta Italia (oltre alle sedi del Nord, ne esistevano quattro al Sud facenti capo ad altre controllate Phonemedia, a Vibo Valentia, Bitritto, Catanzaro e Trapani) in 1500 in Piemonte. Per il Tribunale di Novara non c’erano strade alternative e, nella tarda mattinata dell'11 novembre, ha emesso la sentenza di fallimento. «Per mesi - racconta Salvatore, operatore nella sede di Trino Vercellese - non siamo stati né cassaintegrati né licenziati. È stata dura ma credevamo in una qualche salvezza. Avevamo commesse importanti, per esempio Telecom. Ma non c'è stato nessuno spiraglio».