martedì 29 giugno 2010

Frode fiscale e numeri 899: si apre processo a Eutelia, 903 parti civili

Sono 903 (800 lavoratori e 103 piccoli azionisti) le richieste di costituzione di parte civile presentate al processo avviato stamani in udienza preliminare davanti al Gip di Arezzo Annamaria Lo Prete per la vicenda Eutelia, che dovrà appurare le responsabilità rispetto all'ipotizzata frode fiscale, collegata anche alle numerazioni speciali (899, ecc.).
Questa richiesta ha permesso agli avvocati difensori dei 15 imputati di chiedere i 'termini a difesa', per l'esame dettagliato delle richieste di costituzione di parte civile. Il Gip ha concesso meno di un mese: l'udienza e' stata aggiornata al 22 luglio, con riserva per il 27 luglio. Il vero avvio del processo sara' proprio in quella occasione, quando il Pm Roberto Rossi chiedera' di modificare i capi di imputazione, inserendo anche la bancarotta fraudolenta, passo quasi automatico con la nomina dei commissari straordinari nella gestione di Eutelia.
Davanti al tribunale di Arezzo stamani era presente un drappello di lavoratori ex Eutelia (soprattutto pugliesi e romani), accompagnati dal segretario nazionale della Fiom Laura Spezia. A rappresentare i lavoratori che hanno chiesto la costituzione di parte civile l'avvocato Libero Mancuso. Assenti gli imputati (sei sono componenti della famiglia Landi, fondatori di Eutelia), nessun commento e' stato fatto da parte dei loro legali.

venerdì 25 giugno 2010

Omega: Fiom, oltre 800 lavoratori Eutelia si costituiscono parte civile

Roma, 24 giu. - (Adnkronos) - ''La Fiom-Cgil, oltre ad essersi costituita lei stessa parte civile, ha promosso la costituzione di parte civile delle lavoratrici e dei lavoratori di Eutelia, in seno al procedimento penale pendente ad Arezzo - che vede imputati i vertici dell'azienda per gravi reati, che vanno dal reato associativo finalizzato a commettere piu' delitti di falso in comunicazioni sociali, appropriazioni indebite ed emissioni di fatture e altri documenti per operazioni insistenti, ad una serie di condotte anche esse penalmente rilevanti consistite nell'omesso versamento delle imposte sui redditi e/o sul valore aggiunto''. Ad affermarlo in una nota congiunta sono Laura Spezia e Fabrizio Potetti della Fiom-Cgil nazionale.

lunedì 21 giugno 2010

La carica dei 101


Sergio Palermo ha finalmente finito lo sciiopero della fame passando il testimone a ben 101 tra deputati e senatori del PD che sciopereranno a turno finchè la Presidenza del Consiglio non convoca le parti, cosi come a suo tempo promesso.

Tra le altre iniziative intraprese e da intraprendere, ogni deputato del PD in sciopero della fame manderà un telegramma al governo perchè si decida a prendere una soluzione, cosi come interventi puntuali in Parlamento

venerdì 18 giugno 2010

Agile-Eutelia: Fiom, assistiamo ad abdicazione istituzioni

"Giovedì 17 giugno, a Roma, i lavoratori di Agile-Eutelia hanno tenuto un presidio davanti al Parlamento. E’ dal gennaio di quest’anno che si chiede alla Presidenza del Consiglio di dar corso agli impegni presi, convocando il tavolo di crisi per affrontare il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici dopo il commissariamento dell’Azienda. Incontro sollecitato e richiesto a gran forza, ma sempre negato con l’argomentazione che sulla vicenda sta intervenendo la Magistratura". Lo scrivono in una nota Laura Spezia e Fabrizio Potetti, responsabili Ict della Fiom-Cgil."Ieri, nonostante anche l’esasperato gesto di un lavoratore in sciopero della fame - proseguono Potetti e Spezia - la Presidenza del Consiglio non solo non ha ritenuto utile un incontro, ma neppure ha voluto fissare la data di convocazione del tavolo. Una delegazione sindacale Fim, Fiom, Uilm, insieme a lavoratrici e lavoratori, è stata ricevuta dal Presidente della Camera, il quale si è impegnato a sollecitare il Governo per la convocazione del tavolo".“E’ inaudito - affermano ancora i sindacalisti - che un’Istituzione come la Presidenza del Consiglio si rifiuti di svolgere il proprio ruolo in una vicenda così grave. Non si è mai visto, in un Paese democratico, che il Governo non svolga il ruolo istituzionale che gli compete lasciando migliaia di lavoratori senza prospettive. La divisione dei poteri non equivale alla abdicazione istituzionale”.

martedì 15 giugno 2010

Incontro/Scontro

Ieri si è tenuto l'incontro tra OOSS ed i neocommissari DiMundo, Pertile, Fasano, ed il consulente Riva.
Ciò che ne è venuto fuori è un quandro alquanto desolante, ma questo lo si sapeva, cosi come si sà che per ottenere delle risposte concrete alla vertenza queste devono venire dalla Presidenza del Consiglio.

Attualmente sono a lavoro circa 600 dipendenti su un totale di circa 1550 risorse.
Le commesse ad oggi esistenti non sono stabili cosi come il numero dei dipendenti attualmente in carica deve essere ulterirormente ridimensionato.
A fine giugno verrà depositata la relazione in base alla quale il giudice Norelli deciderà per il fallimento o l'amministrazione straordinaria.
I commissari hanno tenuto a ribadire di non avere competenze imprenditoriali e di puntare quindi alla vendita a spezzatino delle commesse e dei dipenenti (quanti e quali non è dato per adesso sapere), ipotesi per la quale le organizzazioni sindacali sono contrarie.
Inoltre Agile non ha certificati e caratteristiche per poter rispondere ai bandi gara.

Entro il 10 luglio verranno consegnate le buste paghe a zero ore per l'ammissione al passivo.

Oggi si è tenuta l'udienza per l'art.28, che non ha visto, come era presumibile, la presenza di Eutelia, viceversa erano presenti i legali Agile. Tra qualche giorno si avrà la sentenza definitiva.

In questo quadro va visto il presidio stabile che gia ad oggi si tiene in piazza Montecitorio, dove un dipendente è in sciopero della fame e la manifestazione nazionale che si terrà il 17 c.m.
Le speranze di tirare su l'azienda passano dal governo che deve assumersi una volta per tutte le proprie responsabilità per quanto accaduto e per quanto promesso e per questo UNA PRESENZA DI MASSA DI TUTTI I LAVORATORI AGILE/EUTELIA darebbe maggior forza alla richiesta di riapertura del tavolo.


COMUNICATO STAMPA

I LAVORATORI DI AGILE/EUTELIA NON HANNO MAI SMESSO DI LOTTARE E CREDERE NEL FUTURO

LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SINO AD ORA.......HA FATTO SOLO CHIACCHIERE!

Da oggi è iniziata una nuova fase di mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici di Agile/Eutelia che dopo aver avuto, almeno in parte, giustizia dalla Magistratura che ha allontanato gli Amministratori commissariando la Società, ora aspettano che la Politica, e soprattutto quella che ha ricevuto il mandato per governare l'interesse generale del Paese, affronti definitivamente e con atti concreti la situazione.

Dal mese di gennaio, quando il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta annullò un incontro programmato dichiarando in un comunicato stampa di riconvocare il tavolo di crisi specifico appena il Tribunale Fallimentare avesse sentenziato il destino dell'azienda.

Il 20 Aprile il Tribunale ha finalmente dichiarato il Commissariamento della società nominando 3 commissari.

MA DA ALLORA L'ON. LETTA ....TACE!

Ignorando gli impegni assunti ma soprattutto le condizioni di lavoratori ed azienda che peggiorano di giorno in giorno.

LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO O STA INSPIEGABILMENTE SOTTOVALUTANDO TUTTO CIO' O SI STA FACENDO PORTATRICE DI INTERESSI DIVERSI DA QUELLI DEI LAVORATORI.

E' per questo che i lavoratori iniziano oggi una protesta anche con metodi che come Organizzazione Sindacale abbiamo fortemente sconsigliato, come quello dello SCIOPERO DELLA FAME, sino a quando l'On. Letta non ri-convochi il Tavolo di Crisi.

DA MARTEDI' 15 GIUGNO PRESIDIO PERMANENTE DAVANTI MONTECITORIO

GIOVEDI' 17 MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI TUTTI I LAVORATORI AGILE/EUTELIA A PIAZZA MONTECITORIO DALLE ORE 11

E' GIUNTO IL MOMENTO DI ATTI CONCRETI PER IL DESTINO DEI LAVORATORI AGILE /EUTELIA

ROMA 15 GIUGNO 2010

FIOM CGIL ROMA SUD

domenica 6 giugno 2010

17 Giugno manifestazioe Eutelia/Agile p.zza Montecitorio

Per il 17 giugno è stato indetto unitariamente dalle sigle sidacali metalmeccaniche una manifestazione nazionale di Agile ed Eutelia per sensibiliazzare il governo, perchè purtroppo ce ne ancora bisogno, sulla riapertura del tavolo istituzionale promesso dallo stesso governo nella persona del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio On. Gianni Letta, per trovare una definitiva soluzione alla vertenza

Dopo il commissariamento di Agile ed Eutelia ,e la dichiarazione di fallimento di Libeccio il futuro di piu di 2000 lavoratori diventa sempre piu incerto.
Puntare su uno spezzatino e vendere al miglior offerente o cercare di risollevarne le sorti?

Il ritorno di Agile nelle file di Eutelia non è del tutto certo, il 15 ci sarà un'altra udienza sul caso dell'antisindacalità della cessione del ramo IT di Eutelia. Con l'estromissione dei vertici Eutelia lo scenario potrebbe però cambiare definendo da subito, senza aspettare l'ulteriore data del 13 luglio, la sentenza per la nullità della cessione.
Questa potrebbe essere una sentenza indicativa su come si pensa di risolvere la sempre piu aggrovigliata situazione.
La decisione di lasciare le due aziende separate andrebbe nella direzione della vendita a spezzatino viceversa si cercherebbe di sollevarne le sorti con l'entrata di nuovi imprenditori e capitali o comunque la vendita in toto dell'intero pacchetto.

Quest'ultima ipotesi è quella piu gradita ai sindacati ed ai lavoratori che hanno sempre dichiarato, sin all'inizio della vertenza, di voler mantenere unita l'azienda senza effettuare parcellizzazzioni, cosi come Omega nel caso di Agile si stava affrettano a fare ed Eutelia nel caso Noitel.

Come all'inizio di tutta la vicenda è stato subito chiaro che ci fosse una regia occulta che lavorasse in modo da arrivare alla dismissione di Agile ed occultare le malefatte dei Landi, allo stesso modo adesso sembra ci sia un'altra regia che tenti di ripristinare o quanto meno riportare l situazione ad uno stato normale di diritto.

Quello che chiedono i lavoratori?
Riprendiamoci l'azienda
Riprendiamoci il lavoro
Riprendiamoci il futuro

giovedì 3 giugno 2010

Eutelia commissariata. E ora?

L’azienda toscana di telecomunicazioni posta sotto amministrazione controllata per insolvenza. Gli effetti immediati, i commenti, gli scenari

di Marco Tennyson

E alla fine il commissariamento è arrivato. Dopo l’ex braccio IT Agile, anche Eutelia è stata posta sotto amministrazione controllata.

A seguito infatti del ricorso del pubblico ministero Roberto Rossi, il Tribunale di Arezzo ha dichiarato lo stato di insolvenza di Eutelia e nominato immediatamente tre commissari giudiziali: Daniela Saitta, Francesca Pace e Gianluca Vidal (le due donne sono anche i commissari di Agile). Il commissariamento segue di pochi giorni la notifica del sequestro conservativo dell’azienda di tlc di Arezzo in relazione a irregolarità fiscali.

Il controllo di gestione dell’intera galassia Eutelia è quindi oggi a tutti gli effetti affidato a custodi giudiziali che dovranno trovare al più presto soluzioni per tutelare gli interessi dei lavoratori e dei creditori.

Cosa è dunque lecito aspettarsi?

Tanto per cominciare, un primo effetto il commissariamento lo ha già avuto: Borsa Italiana ha disposto la sospensione a tempo indeterminato dalle contrattazioni delle azioni di Eutelia. L’organo di gestione del mercato borsistico italiano ha motivato la decisione parlando di impossibilità di prevedere con esattezza l’evoluzione della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della società, “tale da non garantire il normale andamento delle negoziazioni”.

Il comunicato di Borsa Italiana, che ha seguito di poche ore quello della notifica del commissariamento, è arrivato dopo che nell’ultima giornata di contrattazioni a Piazza Affari il titolo di Eutelia aveva fatto registrare un beffardo rialzo del 41%.

Ma già nelle ultime giornate il titolo della compagine di telecomunicazioni toscana aveva mostrato segni di ripresa, alimentando una serie di voci. La più accreditata dagli analisti quella che vedrebbe molto interessata a rilevare gli asset di Eutelia una cordata di imprenditori guidata dall’advisor Gilberto Gabrielli, esperto nel recupero di società vicine al fallimento.

Della cordata avevamo già parlato a inizio maggio, ma negli ultimi giorni l’ipotesi è stata sbandierata anche dallo stesso presidente di Eutelia, Leonardo Pizzichi. Lo stesso Pizzichi aveva però anche precisato che se la società fosse stata commissariata l’interesse degli investitori avrebbe potuto subire un duro contraccolpo…

Proprio queste dichiarazioni avevano portato la Cgil ad affermare che commissariare l’azienda avrebbe anche potuto interrompere un meccanismo positivo innescato dalla nuova dirigenza. “Eutelia, con la fuoriuscita della famiglia Landi dal CdA, è nelle condizioni di recuperare quella trasparenza che fino ad oggi è mancata. Noi pensiamo che la dichiarazione di insolvenza e l’amministrazione straordinaria possano servire per salvare l’occupazione, ma ci sono anche esempi di scuola eccellenti che dimostrano il contrario”.

Ma a parte questo timore, subito dopo la notizia del commissariamento di Eutelia, la Fiom Cgil ha emesso un comunicato in cui, oltre ad annullare la manifestazione prevista oggi ad Arezzo davanti al tribunale, sottolinea che “finalmente le richieste dei lavoratori e delle OO.SS, che si sono da sempre battute per smascherare gli illeciti intenti che hanno da anni animato l’operato di chi ha gestito l’azienda, hanno trovato soddisfazione. Ora bisogna andare sino in fondo per quanto riguarda le implicazioni legali e tornare a dare, per quanto riguarda l’attività lavorativa, prospettive occupazionali per il futuro a tutti i lavoratori, compreso il settore IT costituito dalla falsa cessione di ramo d’azienda di Agile”.

Quel che è certo è che tutte le parti sociali (Cgil, Cisl e Uil) e i lavoratori ora chiedono che vengano subito prese in esame almeno due questioni urgenti: un nuovo management per l’azienda e un piano di rateizzazione per il pagamento di alcune partite debitorie. E auspicano che si lavori in modo da non cedere gli asset strategici, in primis la fibra ottica.

Secondo le parti sociali, Eutelia può avere un piano industriale che garantisca un futuro. Primo, perché dentro la società sono presenti competenze e professionalità in grado di garantire sviluppi tecnologici importanti. Secondo, perché i conti stanno leggermente migliorando e anche sul piano debitorio sono più contenuti del passato. I sindacati però ammettono che da sola la società non può farcela e che servono aiuti e coperture finanziarie per ripartire. Questo potrebbe riaprire le porte a investitori esterni, salvo che questi non intendano andare a mettere le mani proprio sulla parte core, ovvero la rete in fibra, dell’azienda. Insomma, i commissari hanno in fondo due scelte: risanare (cosa gradita alle parti sociali) o cedere.

Parlando di professionalità interne, è bene ricordare che in Eutelia e soprattutto in Agile operano lavoratori che hanno contribuito alla storia recente dell’information and communication technology italiana. Eutelia era infatti entrata nel mercato IT nel 2006 con le acquisizioni delle filiali italiane della società olandese di servizi IT Getronics e successivamente della francese Bull. Getronics a sua volta aveva acquisito nel 1998 Olivetti Solutions (Wang Global) e nel 1999 Olivetti Ricerca.

Gli stessi lavoratori oggi sul loro blog scrivono: “ Questa [la notizia del commissariamento di Eutelia, ndr] per noi lavoratori di Agile, espulsi dal mondo del lavoro proprio grazie all’Eutelia dei Landi, è una notizia di portata storica”.

E speriamo che la storia continui, ma fuori dalle aule giudiziarie.

martedì 1 giugno 2010

EUTELIA COMMISSARIATA COMUNICATO FIOM

IL TRIBUNALE DI AREZZO DICHIARA EUTELIA INSOLVENTE E NOMINA ALLA GUIDA TRE COMMISSARI GIUDIZIARI


ANNULLATA LA MANIFESTAZIONE AD AREZZO

DEL 3 GIUGNO DI FRONTE AL TRIBUNALE CIVILE



Nella giornata odierna il Tribunale di Arezzo ha accolto la richiesta del PM Rossi e ha dichiarato Eutelia insolvente e disposto la nomina di tre Commissari Giudiziari.


Finalmente le richieste dei Lavoratori e delle OO.SS. che si sono da sempre battute per smascherare gli illeciti intenti che hanno da anni animato l’operato di chi ha gestito l’azienda, trovano soddisfazione da parte di una Magistratura che sta sempre di più dimostrando determinazione e soprattutto autonomia.


Fortissime sono state infatti le pressioni da ambienti politici e finanziari che hanno tentato di limitare alla sola gestione della famiglia Landi, le malefatte passate ed attuali.

Ben altri interessi e poteri si celano dietro i noti ed ambigui personaggi che sino ad ora hanno contribuito a far emergere sulle cronache dei giornali la società e purtroppo il destino di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie.


Ora bisogna andare sino in fondo per quanto riguarda le implicazioni legali e tornare a dare, per quanto riguarda l’attività lavorativa, prospettive occupazionali per il futuro a tutti i lavoratori, compresi il settore di Information Tecnology costituito dalla falsa cessione di ramo d’azienda di Agile.


Ovviamente le iniziative sindacali previste per la giornata di Giovedì prossimo presso il Tribunale di Arezzo, sono annullate.


Roma 1 Giugno 2010

Fiom Cgil Roma Sud