mercoledì 30 luglio 2014

Agile (ex Eutelia). Comunicato sindacale su mancato accordo per la proroga della Cassa integrazione in deroga

Nella giornata di ieri c’è stato l’incontro con i rappresentanti del Ministero del Lavoro, per la proroga della Cassa integrazione in deroga, delle lavoratrici e dei lavoratori di Agile ex Eutelia.
Dobbiamo purtroppo registrare ancora una volta l’impossibilità a sottoscrivere l’accordo e chiudere definitivamente un percorso assurdo, poiché il decreto di riordino della Cassa in deroga non è stato ancora emanato.
Una cosa grave e incomprensibile, che mette in una condizione di disagio e difficoltà non solo i lavoratori di Agile che, malgrado le rassicurazioni dei rappresentanti istituzionali, non riescono a capire perché, da troppo tempo ormai, il decreto non viene firmato.
Rimane grave e incomprensibile come, dopo un accordo firmato da due ministri e gestito dalla Presidenza del Consiglio, le istituzioni facciano fatica a mantenere fede a tutti gli impegni assunti, a partire dagli ammortizzatori sociali.
In un momento difficile come questo, dove sempre più spesso viene messo in discussione il ruolo delle istituzioni, il rispetto degli impegni assunti e la sensibilità ai problemi delle persone sono fondamentali per contrastare un sentimento di insofferenza che da troppo tempo cova in larga parte del Paese, ed in particolare nelle fasce di popolazione più in difficoltà.
Per questo chiediamo di risolvere al più presto e positivamente il problema, al fine di poter dedicare tutte le energie e le risorse disponibili, alla gestione della vertenza e dei disagi fortissimi che dal molti anni stanno vivendo i lavoratori.
La riunione si è conclusa con un verbale di rinvio che prevede un incontro appena verrà firmato il decreto o al più tardi il 25 agosto p.v., data nella quale, in mancanza della sottoscrizione dell’accordo in precedenza, verrà organizzato un presidio a sostegno della vertenza.

Fim, Fiom, Uilm nazionali

lunedì 28 luglio 2014

Vodafone, Fastweb e Bt in campo per Clouditalia

I grandi operatori delle telecomunicazioni entrano in campo per acquistare Clouditalia, la società nata dalle ceneri della ex-Eutelia e che è tra i leader italiani nei servizi di Tlc e cloud computing dedicati in modo specifico alle piccole e medie imprese italiane ma anche alle multinazionali straniere.
Secondo indiscrezioni l’attuale azionista di controllo, cioè il fondo Hirsch di Mario De Benedetti e Gaetano Marzotto, avrebbe deciso di avviare un processo esplorativo volto a cedere il controllo dell’azienda oppure, in alternativa, a favorire un processo di aggregazione con un altro operatore del settore Tlc.
La procedura sarebbe secondo le indiscrezioni appena iniziata, sotto la supervisione del consulente finanziario Cassiopea Partners, ma già ci sarebbero già alcuni gruppi industriali pronti ad esaminare il dossier: cioè i colossi delle Tlc inglesi Vodafone e Bt, che hanno già una robusta presenza in Italia, come pure Fastweb, la società fondata da Silvio Scaglia ai tempi della New Economy e ora di proprietà ormai da qualche anno dell’elvetica Swisscom.
Ma in gara, pronti ad intervenire, ci sarebbero anche gruppi italiani e non è da escludere che il dossier venga esaminato anche da alcuni fondi di private equity. Le offerte sarebbero attese nelle prossime settimane, anche se resta top secret la valutazione dell’azienda.
Oggi le vecchie attività dell’azienda aretina Eutelia, finita commissariata quattro anni fa, fanno capo in maggioranza al fondo Hirsch, che l’ha rilevata nel 2011 assieme ad altri privati in minoranza (come il manager italo-americano Mark De Simone), come ramo d’azienda all’interno della procedura di cessione organizzata dal Ministero dello sviluppo economico assieme ai commissari.
Gli asset rilevati a quel tempo, i migliori e i più in salute di Eutelia, sono stati rilanciati in questi tre anni anche grazie al valore che sta sempre più assumento la tecnologia cloud, cioè quell’insieme di servizi integrati e più evoluti forniti dal provider alle aziende clienti. Inoltre proprio Clouditalia, che ha archiviato l’ultimo esercizio con circa 90 milioni di euro di fatturato, possiede oggi anche una rete di infrastrutture, in parte quella che un tempo era di Edison tramite Edisontel, con un network in fibra ottica che si estende per circa 14000 chilometri su tutto il territorio italiano al quale vanno aggiunti circa 2200 chilometri coperti da ponte radio.
Clouditalia ha inoltre oggi importanti clienti tra le grandi aziende multinazionali: fra queste il colosso tecnologico americano Cisco e la Nuovo Pignone della conglomerata statunitense General Electric

giovedì 24 luglio 2014

Agile. Comunicato sindacale Fim, Fiom, Uilm

Dopo la riunione tenuta il 25 giugno u.s., giovedì 24 luglio ci sarà un nuovo incontro al Ministero del Lavoro, per scongiurare i licenziamenti avviati dalla procedura di Agile e ottenere una nuova proroga degli ammortizzatori sociali.
La proroga è fondamentale per il rispetto degli impegni assunti dal Governo, per attuare le misure contenute nell'accordo quadro non ancora applicate, per non pregiudicare le iniziative in corso di rioccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nella riunione scorsa, a nome del Governo, il Sottosegretario Belladonna e il Direttore Generale Onelli, dichiararono che vi erano i presupposti per la proroga, ma che solo in presenza del nuovo decreto sulle modalità di erogazione della CIGS in deroga, Agile avrebbe potuto ottenere tutti i sei mesi di CIGS mancanti.
Poiché mancano poche settimane ai licenziamenti e poiché il decreto non è ancora stato firmato, è evidente il rischio concreto che stanno correndo i lavoratori.
Per questi motivi e considerati anche gli impegni assunti dai rappresentanti istituzionali, le lavoratrici e i lavoratori di Agile ex Eutelia decidono di organizzare un presidio per il giorno 24 luglio p.v., in concomitanza con l'incontro al Ministero del Lavoro.

giovedì 17 luglio 2014

Un vero stillicidio

Ancora una volta, sono le vicende dell’ex Eutelia a tener banco sulla prima pagina del numero di Varieventuali in edicola da ieri.

Il quindicinale della Cooperativa Rossetorri titola “Un vero stillicidio” l’articolo dedicato a questo tema: «I cassintegrati di Agile ex Eutelia hanno dovuto aspettare fino all’ultimo giorno per sapere se dal primo luglio sarebbero stati tutti licenziati o se i ministeri del lavoro e dello sviluppo economico avrebbero tenuto fede all’accordo che prevedeva la cassa integrazione fino a dicembre 2014. Il 30 giugno, all’ennesimo incontro al Ministero del lavoro, non è accaduta né l’una né l’altra cosa. Il licenziamento è stato sospeso, i lavoratori hanno ricevuto una lettera di “Differimento efficacia licenziamento”, ma la cassa integrazione è stata prorogata solo di due mesi, fino al 31 agosto».

mercoledì 16 luglio 2014

Manifestazione nazionale dei lavoratori di Agile ex Eutelia, De Tommaso, Indesit (siti di Brembate e Refrontolo) e Terim: Approvare subito il decreto sulla cassa integrazione in deroga!

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Da mesi i vari ministeri competenti (Economia, Sviluppo Economico, Lavoro), ci annunciano l’imminente firma del decreto sui nuovi criteri di autorizzazione della cassa integrazione in deroga, a poche settimane dalla scadenza di tutti gli accordi però, il decreto non è stato ancora emanato.
Ciò significa che, pur nella possibilità di avere tutela economica e contributiva, in particolari situazioni con possibilità di essere rioccupati o con piani di re insediamento produttivo in atto, qualora non dovesse essere approvato a breve il decreto, questi lavoratori saranno tutti licenziati.
Non solo, tutti coloro che in questo momento sono in attività in altre aziende con varie tipologie contrattuali e stanno quindi ponendo le basi per una occupazionale stabile futura e/o sono in attività convenzionate con le istituzioni locali o nazionali (Province, Comuni, Tribunali), a seguito della perdita della cassa integrazione verrebbero anch’essi immediatamente a perdere il lavoro e l’attività, pregiudicando in una fase difficilissima come questa, l’opportunità di costruire un rapporto di lavoro stabile e di prospettiva.
Per questi motivi l’approvazione urgente del decreto è necessaria. Poiché non si possono perdere quelle poche opportunità e tutele previste, le lavoratrici ed i lavoratori delle maggiori aziende in cassa in deroga con scadenza nelle prossime settimane decidono di partecipare alla manifestazione nazionale di CGIL-CISL-UIL sul finanziamento della CIGS in deroga con presidio in Piazza Montecitorio, il giorno 22 luglio p.v. dalle ore 09,00 alle ore 14,00.

http://selezione5stelle.com/che-ne-sara-dei-lavoratori-eutelia-e-de-tomaso-2/

I lavoratori di Agile ex Eutelia e della De Tomaso, due aziende importantissime del territorio piemontese, stanno aspettando da mesi le firme sui decreti che sbloccano i fondi per i pagamenti arretrati della cassa integrazione in deroga e che prorogano la cassa fino al 31 dicembre 2014. Si tratta di circa 2000 lavoratori in totale, che vivono da lungo tempo in una condizione di disperazione e di incertezza. Il Governo ora è obbligato a dare risposte. Oggi, il sottosegretario De Vincenti ha risposto alla mia domanda dicendo che per Agile è prevista la proroga della cassa in deroga e che il decreto è in fase di emanazione. Per quanto riguarda la De Tomaso, invece, si riserva di darci risposte appena presenteremo un’interrogazione in merito. A breve depositeremo quindi l’interrogazione, insieme ad una lettera firmata da tutti i componenti della Commissione Lavoro del M5S ed entro la prossima settimana contiamo di avere risposte sulla sorte di questi lavori, la cui cassa in deroga scade il 4 settembre e che rischiano il licenziamento.

lunedì 14 luglio 2014

Evasione Eutelia: Angiolo Landi assolto, Pizzichi condannato per sei milioni di Iva non versati. Al centro le imposte Tfr dei dipendenti

rezzo, 12 luglio 2014 - Angelo Landi, uno dei pionieri di Eutelia, è stato assolto dall’accusa di evasione, mentre Leonardo Pizzichi, che della compagnia telefonica è stato l’ultimo presidente, è stato condannato, sempre per evasione, a 4 mesi per sei milioni di Iva mai versati. La società riteneva dovesse farlo Agile (il ramo in cui fu scorporato e ceduto il settore It delle ex Getronics e Bull), l’agenzia delle entrate che toccasse ad Eutelia. E ha avuto ragione.

Ad Angelo Landi, tutt’ora a processo per il filone principale del crack, si imputava l’omesso versamento di un milione e 133 mila euro. Soldi delle tasse sui Tfr non trasmessi allo Stato. Ma quella cifra, ha sostenuto l’avvocato difensore Alessandra Cacioli, non era dovuta. E ha vinto.

E' il 2007, molti dipendenti cominciano l’esodo dall’azienda e chiedono la liquidazione. A norma di legge dovrebbe anche trattenere la parte che spetta al fisco per poi versarla dopo. Invece, i manager di via Calamandrei non trasmettono quei soldii. Perchè? In quell’esercizio, l’azienda ha assorbito quattro consociate che vantano crediti fiscali nei confronti dell’erario. Si ritiene dunque di procedere a una compensazione: i soldi che lo stato deve a Eutelia sottratti dal totale delle tasse sui Tfr.

L’Agenzia delle Entrate contesta: evasione. Ne nascono due procedimenti: uno fiscale davanti alle commissioni tributarie, uno penale, condotto dal Pm Marco Dioni. Eutelia vince per due volte. Davanti ai giudici tributari e davanti al giudice penale. Pizzichi, invece, si è visto condannare.

mercoledì 2 luglio 2014

IVREA. EX EUTELIA. LICENZIAMENTI IN ARRIVO?

Un calvario che dura dal 2009.
Lo stanno vivendo i 780 lavoratori di Agile ex Eutelia.
Il 6 dicembre 2013, alla scadenza della cassa integrazione straordinaria, avevano ottenuto la cassa integrazione in deroga.
Il delirio è che pur non essendo mai stato erogata, è già in scadenza il 30 giugno.
Oltre il danno, la beffa: sette mesi senza busta paga ed oggi pure il rischio del licenziamento.
Eppure, gli impegni presi dal governo lasciavano immaginare uno scenario diverso.
E’ tutto nero su bianco e ci sono due accordi firmati da azienda, sindacati e ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico.
Solo oggi si è appreso che per sbloccare la cassa integrazione servono due decreti del ministero dell’Economia, più volte sollecitati.
I documenti, dice qualcuno, potrebbero essere stati firmati in questi giorni, ma non c’è nulla di ufficiale. Di certo restano le lettere di licenziamento inviate ai dipendenti. C’è scirtto: “Il 30 giugno verrà a scadere il periodo di sei mesi di cig in deroga e, allo stato, non sussistono prospettive per ottenere un’ulteriore proroga. Conseguentemente, le comunichiamo che si rende inevitabile procedere al suo licenziamento per riduzione del personale, con efficacia dal 1 luglio 2014″.
La perdita del lavoro è il naturale epilogo ad un dramma occupazionale e giudiziario  cominciato 5 anni fa quando in Agile, piccola società del gruppo Eutelia, vengono trasferiti duemila lavoratori in forza all’azienda madre quasi tutti provenivano dalle fila della ex Olivetti. Poco dopo, la società viene venduta a Omega, che smette  di pagare gli stipendi e avvia una procedura di licenziamenti collettivi.
Agile viene messa sotto custodia giudiziaria e poi in amministrazione straordinaria. Contemporanemante  scattano diversi processi a Milano, Roma, Prato e Cagliari che portano sul banco degli imputati la famiglia Landi, alla guida di Eutelia, e altri manager.
L’accusa è di bancarotta fraudolenta, associazione a delinquere e aggiotaggio.
In particolare nell’ordinanza del gip, si legge che i manager “concorrevano a cagionare il dissesto della società con una pluralità di azioni dolose, tra loro coordinate e orientate alla spoliazione di Agile”.
E, mentre la giustizia faceva il suo corso, nel 2010 scattava la cassa integrazione straordinaria per i duemila dipendenti che si riducevano grazie ai pensionamenti, all’acquisto di un ramo d’azienda da parte della società Tbs e al ricollocamento di alcuni.