mercoledì 24 febbraio 2010

Adesso ci si mette anche il tribunale

Agile (ex Eutelia): 31/3 sentenza concordato preventivo
La decisione del Tribunale fallimentare di Roma

Arriverà a fine marzo, probabilmente il 31, la decisione della magistratura sull'ammissibilità del concordato preventivo chiesto da Agile (ex Eutelia) del gruppo Omega. Dovrebbe slittare ad aprile l'incontro a Palazzo Chigi sulla vertenza, rinviato nei giorni scorsi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, proprio in attesa di una decisione del Tribunale fallimentare di Roma. Lo riporta oggi (24 febbraio) l'Apcom.

http://www.c6.tv/archivio?id=8258

Una buona notizia che fa ben sperare

Una mozione per sostenere i lavoratori Agile/Omega che lavorano per Fastweb

Ricorderete qualche giorno fa, a Roma, la manifestazione dei lavoratori Agile ex Eutelia in presidio per difendere il loro lavoro mentre si teneva l'udienza che doveva decidere sull'istanza di insolvenza dell'azienda e sulla richiesta di amministrazione straordinaria presentate dai sindacati (foto La Stampa).
Nell'udienza gli avvocati dell'azienda, che fa parte del gruppo Omega, avevano proposto il concordato preventivo, ipotesi alla quale le organizzazioni sindacali si sono opposte. A Torino sono mesi in cui il presidio è costante con manifestazioni che vogliono sensibilizzare la cittadinanza.
Oggi, il Consiglio comunale di Torino ha approvato oggi all’unanimità (37 voti favorevoli su 37 consiglieri presenti) una mozione per sostenere i lavoratori Agile/Omega che lavorano per conto di Fastweb.
La Città di Torino, attualmente, per la gestione dei servizi di manutenzione del sistema Fonia Dati ha un contratto con l'azienda Fastweb (rinnovato da poco, scadrà nel 2014). Quest’ultima ha affidato totalmente in subappalto la gestione del servizio ad Agile.
Il documento approvato dal Consiglio (primo firmatario: Enzo Lavolta) impegna il Sindaco e la Giunta comunale a compiere qualunque azione utile a garantire il mantenimento dei livelli qualitativi del servizio di manutenzione delle apparecchiature di rete, dati e fonia del Comune di Torino , attraverso l'impiego delle medesime risorse umane di cui si è avvalsa sinora Fastweb.
Già lo scorso 9 novembre, la Sala Rossa ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per promuovere un tavolo di crisi al fine di assicurare ai lavoratori della società Agile - ex Eutelia il pagamento degli stipendi arretrati e garantire loro un futuro lavorativo.

martedì 23 febbraio 2010

AGILE/EUTELIA: IL CONCORDATO NON E’ CREDIBILE!

La proposta di concordato avanzata dai legali di AGILE, è l’ennesimo tentativo del gruppo Massa/Liori/Landi, di mettere in pratica il progetto avviato da Eutelia: salvare i potentissimi interessi che si muovono intorno alla società, gettando sul lastrico duemila lavoratori e le loro famiglie.
Le premesse su cui si basa la proposta, appaiono infondate e palesemente strumentali. Si cerca di attribuire tutte le responsabilità dello stato in cui si trova l’azienda, al conflitto che i lavoratori hanno dovuto mettere in campo per poter “sopravvivere”.
Nella ricostruzione aziendale si cerca addirittura di far risalire al luglio scorso i presidi delle sedi da parte dei lavoratori, quando in realtà sono cominciate a novembre (ben 4 mesi dopo!) e solo dopo il mancato pagamento degli stipendi da diversi mesi. Paradossale poi è l’affermazione che le OO.SS. hanno sempre rifiutato il confronto sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali quando, la stessa azienda in sede istituzionale ( luglio 2009 al ministero dello Sviluppo Economico), ha dichiarato che non ne avrebbe fatto ricorso e che qualsiasi ipotesi sarebbe stata fatta dopo la presentazione del piano industriale (evento avvenuto solo nel dicembre 2009 in vista dell’udienza sull’istanza di insolvenza). Dichiarazioni che hanno indotto il ministero a considerare la “crisi” aziendale risolta!
Si scopre poi che il garante ed il finanziatore della proposta di concordato è l’attuale Omega SpA che si trova nella situazione in cui a Milano i giudici che coordinano l’inchiesta penale ne chiedono il fallimento attraverso la sua controllante (Libeccio srl), considerandola una scatola vuota. Si capiscono allora alcune incongruenze che risultano evidenti nella proposta di concordato: si dice che prima dell’entrata in Cigs dei lavoratori l’azienda si impegna a pagare tutti i crediti vantati dai lavoratori (diversi milioni di € così come da relazione dei custodi) e poi dice di avere a disposizione solo 1 milione di €, all’atto dell’omologazione dello stesso.
Nulla si dice poi sui quasi 15 milioni di euro che da Agile sono andati in diverse società del gruppo Omega, senza che il gruppo dirigente sapesse spiegare perché e sulla cessione di crediti ad alcuni istituti di credito (relazione dei custodi).
Mentre in analogia con altre “strane”situazioni di questo tipo, il patrimonio immobiliare della società che sempre i custodi dichiarano ammontare a circa 15 milioni di euro diviene di 27 milioni di euro nella proposta di concordato. Omega si impegna a comprare il tutto, qualora l’azienda si dovesse accollare anche il TFR dei lavoratori, a 30 milioni di euro!
Sarebbe interessante poi avere un quadro complessivo della difesa assunta dal gruppo Omega nelle altre istanze di insolvenza presentate per capire se le società ed i soggetti garanti sono sempre gli stessi.
Nella realtà l’azienda è completamente ferma se si eccettuano quei pochi contratti ancora rimasti (e che nell’ipotesi di concordato rischierebbero ancora di più!), non per responsabilità dei lavoratori ma per l’inesistenza di qualsiasi volontà industriale/imprenditoriale dei soggetti coinvolti nella vicenda, niente verrà sborsato subito da Omega e tutto si basa su “garanzie” formali da parte di soggetti con pesanti procedure in corso.
Questa è la realtà dei fatti ed è per questo che ci aspettiamo una decisione che vada nella direzione di togliere dalle mani di questa proprietà la società ed i lavoratori!
Nessuna soluzione industriale è credibile con le società responsabili della situazione attuale. La strada per salvare la Società e i lavoratori, creando le condizioni per ripartire e recuperare le commesse necessarie, deve essere l’amministrazione straordinaria come richiesto da Fim, Fiom, Uilm e dai lavoratori.

FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 22 febbraio 2010

sabato 13 febbraio 2010

Agenda della settimana

GIovedi 25 febbraio
- Nuovo incontro presso il MInistero del lavoro tra OOSS, ministero e custodi giuiziari

Martedì 23 febbraio
- 8 ore di sciopero con manifestazione a Roma a supporto dell' incontro presso la Presidenza del Consiglio tra OO.SS, Lavoratori e l'On. G. Letta
Sciopero ed incontro rinviati a data da destinare, dopo la sentenza del tribunale fallimentare di Roma sull'insolvenza di Omega.
Eutelia/Agile: salta incontro P.Chigi
In attesa decisioni magistratura sul concordato preventivo
(ANSA) - ROMA, 22 FEB - L'incontro previsto per domani a palazzo Chigi sulla vertenza Eutelia/Agile e in generale il gruppo Omega e' stato rinviato.E' quanto si legge in una lettera della presidenza del Consiglio firmata dal sottosegretario Gianni Letta, in cui si sottolinea la necessita' di rinviarlo in attesa delle decisioni della magistratura sul concordato preventivo. La vicenda - spiega il segretario nazionale Fim-Cisl Sansone - riguarda riguarda circa 10mila persone del Gruppo Omega.


Mercoledì 17 febbraio
- Udienza presso il tribunale fallimentare di Roma per decidere sull'amministrazione straordinaria o il fallimento di Agile servizi unipersonale s.r.l.

Agile (ex Eutelia), azienda chiede concordato preventivo Nell'udienza di oggi al Tribunale di Roma, gli avvocati di Agile (ex Eutelia), che fa parte del gruppo Omega, hanno proposto il concordato preventivo, ipotesi alla quale le organizzazioni sindacali si sono opposte. Il giudice Emilio Norelli si è riservato di decidere sull'istanza di insolvenza e sulla richiesta di amministrazione straordinaria presentate dai sindacati. “Auspichiamo che la decisione - affermano Laura Spezia e Federico Bellono della Fiom - arrivi prima del 23 febbraio, giorno in cui è convocato l'incontro presso la presidenza del Consiglio”. Per il 22 è fissata un'analoga udienza al Tribunale di Novara per Phonemedia che fa capo allo stesso gruppo Omega. Nelle sedi di Torino e Ivrea intanto continuano i presidi dei lavoratori di Agile, che non ricevono lo stipendio dallo scorso ottobre. I dipendenti sono quasi 2.000 in Italia.

Martedi 16 febbraio


- Sede di Pregnana Milanaese , assemblea retribuita tra RSU e lavoratori

Ordine Del Giorno del 18 Febbraio 2010
L'assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratori di Agile/Eutelia di Pregnana Milanese esprime netta contrarietà in merito all'ipotesi di concordato preventivo formulata dalla vecchia e compromessa proprietà.Auspicio di tutti è che si arrivi in tempi rapidi all'amministrazione straordinaria.In merito alle lettere di sospensione dal lavoro, si dichiara la netta contrarietà sul metodo adottato che già è stato stigmatizzato dalle OO.SS. e pertanto si invitano i lavoratori ad essere presenti nella sede di lavoro rifiutando nella sostanza una comunicazione frutto di una scelta senza percorso condiviso.Confidiamo naturalmente nella possibilità di addivenire ad un accordo presso le sedi preposte a partire dalle prime date già in calendario.
RSU Agile/Eutelia Pregnana Milanese
Il documento è stato approvato all'unanimità



Lunedi 15 febbraio


- Sede di Roma Via Bona ore 9.00: Assemblea RSU e lavoratori, prevista la presenza di F. Potetti
- Consegna/presentazione presso il tribunale fallimentare di Roma della relazione dei custodi giudiziari sullo stato economico/patrimoniale di Agile servizi unipersonale s.r.l.

- Incontro ore 15.00 tra OOSS, custodi giudiziari e Ministero del lavoro presso via Fornovo
Pacco, doppiopacco e contropaccotto.
E' iniziata e finita cosi l'incontro in VIa Fornovo. Doveva essere una semplice riuninione ed invece si èt rasformata in una ennesima truffa ai danni dei lavoratori. I custodi giudiziari hanno comunicato ai sindacati, e ai lavoratori presenti, che il 4 febbraio è stata fatta una richiesta di apertura di CIGS, viste le grosse difficolta patrimoniali aziendali, ed il ministero aveva preso gia in considerazione. In serata sarebbero dovute partire le lettere di sospensione dal lavoro,
L'informativa alle OOSS sulla cassa integrazine non è stata inviata per cui non si è discuso sui numeri, sul periodo e sul chi, anche perchè il sindacato ha formalizzato l'intenzione di discuterne a valle dell'incontro del 23 a palazzo Chigi. Per quanto riguarda le lettere di sospensione dal lavoro, i custodi si riservavano di decidere se inviarle o meno, i sindacato hanno spiegato ai custodi che la spedizone di queste lettere non è al momento opportuna.
COme si poteva immaginare l'incontro si è tenuto in un clima di grande nervosismo, si è sfiorata la rissa tra lavoratori e delegati FIM, UILM

mercoledì 10 febbraio 2010

NO ALLA CASSA INTEGRAZIONE SI AL LAVORO ED A UNO STATO DI DIRITTO

(Riceviamo e pubblichiamo)
A TUTTI I COMPAGNI DI LOTTA

Sono trascorsi ormai quasi 8 mesi da quel fatidico Giugno, che ha significato per noi la rovina, e più di 100 giorni di occupazione delle sedi.
Una lotta condotta con sacrificio, una lotta dura che ci ha visti insieme combattere nelle piazze e dovunque potessimo gridare al mondo intero la vergognosa vicenda di cui siamo stati vittime, con lo scopo di difendere il nostro lavoro, la nostra dignità e denunciare l'illegalità, la truffa, la falsa imprenditorialità.
Abbiamo lottato per rompere il muro di silenzio che il Governo e la stampa hanno imposto sulla vicenda dell'Agile-ex Eutelia ed Omega, contro un Governo che dopo aver finto di trattare con l'Azienda presso il MiSE ha poi consentito che di noi si facesse carne da macello.
Im-prenditori, banche capaci solo di mettere in atto una truffa legalizzata ai danni di 2000 famiglie e di altre prossime 10000 ! Con un Governo che fino ad oggi è rimasto a guardare, non riponendo la giusta attenzione su di noi forse perchè condizionato da un recondito interessamento, figlio del solito e inquinante conflitto di interessi.
Probabilmente tutti credevano di soffocarci nel silenzio. Non ci sono riusciti. Con la nostra determinazione, con la forza di chi è convinto di essere nel giusto, abbiamo sfondato il muro del silenzio.
Abbiamo anche subito tante delusioni, tanti incontri dinanzi ai quali siamo rimasti, dopo ore di attesa sotto la pioggia, senza parole. Non è stato facile ed oggi lo è ancora meno. Dopo mesi di lotta, di mancate risposte, di nessun sostegno al reddito, sappiamo tutti quanto sia difficile far fronte ai bisogni primari, ai figli che chiedono di mangiare, alla scuola, ad un medico che chiede di essere pagato, al rischio di perdere la casa se non paghi la rata del mutuo.
Ed è su questa nostra necessità che oggi Governo ed anche le OO.SS., vogliono far leva, per adottare una soluzione alla nostra vertenza che si allontana dai nostri obiettivi iniziali e, soddisfando il piano del Governo e di Eutelia, sprofonda noi nel buco nero della CIGS, della perdita del posto di lavoro senza una prospettiva di uscita.
Ed Eutelia ne resta fuori. Chi ci ha procurato tutto questo e continua a fare danni nella società, viaggia indisturbato. Non possiamo permettere che ciò accada. Non dimentichiamo che il nostro obiettivo era ed è:
Rientrare in Eutelia e, nell'ambito di una società che ha ancora capitali, immobili, fibra ottica, poter ridiscutere, in presenza del Governo, di una nuova prospettiva industriale, di nuove commesse e se, necessario, ammortizzatori sociali, che non possono e non devono essere messi in atto in Agile!
E per addivenire a questo obiettivo utilizzare subito tutti gli strumenti necessari, dal rendere esecutiva la sentenza dell'art. 28, a dare spinta alle impugnative. Tutto questo sembra, invece, allontanarsi ogni giorno e sempre con motivazioni diverse, l'ultima delle quali legata al rischio di mettere in discussione l'amministrazione straordinaria. Non si capisce sulla base di quali elementi.
Abbiamo lottato per avere l'amministrazione straordinaria quale unico strumento per togliere l'azienda dalle mani dei malfattori ma con lo scopo di rendere esplicita la fraduloenza della cessione e gettare le basi per il rientro in Eutelia. Oggi sembra che anche l'operato dei custodi e la posizione di Governo e OO.SS. stia seguendo una traiettoria diversa tesa solo a mostrare la gravità del deficit ed a fornire un disegno di rilancio, dietro il pagamento di un alto prezzo sulla spalle dei lavoratori, della società Agile.
Come ci si più aspettare che istituzioni locali o altri soggetti industriali possano mai avvicinarsi ad una scatola cinese piena solo di debiti ed impegnarsi a creare opportunità di lavoro e di investimento? La CIGS sarebbe solo il primo passo verso l'esclusione della maggior parte di noi a sostegno di quelli che, chisà ancora per quanto, resteranno. Sarebbe portare a compimento il disegno iniziale di Eutelia.
Questo il motivo per cui dobbiamo batterci e sollevare il nostro grido di protesta verso i custodi, il Tribunale, il governo e le OO.SS., affinchè si riporti la discussione all'origine del nostro male : Eutelia!
A chi, vinto da mesi di sacrificio e rassegnazione, chiede come si possano vincere i tempi lunghi di legge senza nel frattempo avere un sostegno al reddito, diciamo che non può essere la CIGS il sostegno al reddito. Non si può pensare di trattare la nostra vertenza come un qualsiasi caso di Azienda in crisi.
L'abbiamo sempre detto e non solo noi, anche rappresentanti illustri di questo Governo, nonché dell'opposizione, che la nostra è una vertenza unica per la speculazione finanziaria messa in atto e per il dramma in cui, senza alcuno scrupolo, sono state poste 2000 famiglie.
Ebbene, dovere di questo Governo ed anche delle OO.SS. è individuare una soluzione diversa, nuova perchè nuova ed unica nella sua gravità è la nostra vicenda! Non siamo noi a dover pagare per il malaffare altrui e per l'insipienza sospetta del Governo e, visto l'ultimo incontro a Roma, anche delle OO.SS.
Che sia chiaro una volta e per tutte che in ballo c'è il futuro di tante famiglie e lavoratori che ormai da troppo tempo vedono la vita sospesa senza una risposta da chi avrebbe il dovere di darla.
Noi lavoratori Agile della sede di Napoli abbiamo diffidato le OO.SS. A firmare accordi di CIGS. Non accetteremo l'elemosina di questo Governo ed anche se costerà ancora sacrificio lotteremo tenendo fede all'obiettivo da cui è partita la nostra lotta.
Saremo a Roma il 17 p.v. Perchè è una data importante augurandoci di trovare con noi tanti colleghi sebbene le OO.SS. Non abbiano reputato di dover organizzare nulla.
Altrettanto importante è l'incontro del 22 p.v., dove invece si prevede la mobilitazione di tutto il Gruppo, probabilmente per servire sul piatto d' argento ciò che qualcuno, non noi, pensa essere l'unica soluzione.
Noi saremo lì, ma non per brindare ad un accordo di cassa integrazione bensì per far sentire, ancora una volta, la nostra voce che chiede giustizia per le nostre famiglie, che qualcuno ha deciso di portare alla fame, e ridare dignità a TUTTI i lavoratori che sono stati vittime solo della mala imprenditoria italiana non punita.

I lavoratori Agile della sede di Napoli


Titoli dalla Nazione di Arezzo e Firenze
"Eutelia, il Pm non fa sconti e passa le carte al Gip Quali tempi per il processo"
"Due anni di indagine: prima le intercettazioni, poi il blitz"
"Eutelia, spariti cento milioni»: 15 a giudizio"

giovedì 4 febbraio 2010

COMUNICATO SINDACALE A VALLE DELL'INCONTRO DEL 1/02/10

http://www.youdem.tv/VideoDetails.aspx?id_video=27676046-b6d7-49ed-9e6d-4686ae572c75

EUTELIA/AGILE: IL GOVERNO E LE ISTITUZIONI DEVONO GARANTIRE
IL FUTURO E LE PROSPETTIVE DEI LAVORATORI, A PARTIRE
DAL MANTENIMENTO E RECUPERO DELLE COMMESSE

Si è tenuto lo scorso 1 febbraio, l'incontro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla presenza dell'on. Gianni Letta.

L'incontro, ottenuto durante il presidio del25 gennaio u.s., ha visto le OO.SS. chiedere al Governo di sostenere fortemente la richiesta di amministrazione straordinaria e di convocare una riunione (con la partecipazione di tutti gli enti locali e delle aziende a capitale pubblico che hanno e/o hanno avuto commesse con la società), a valle della decisione del Tribunale fallimentare di Roma sulla procedura di insolvenza presentata da FIM-FIOM-UILM e SLC CGIL, prevista per il 17 febbraio p.v.

Questo per consentire di discutere in un ambito istituzionale di prospettive occupazionali e industriali e che l'utilizzo degli ammortizzatori sia finalizzato a proteggere i lavoratori in attesa di produrre quelle iniziative idonee a riportare attività e lavoro dentro l'azienda.

Per quanto riguarda i call-center poi, si è richiesto di attivare un tavolo specifico in considerazione dell'estrema difficoltà dei lavoratori e delle peculiarità del settore.

L'on. Letta ha risposto positivamente alle richieste sindacali, convocando la riunione su Agile/Eutelia per il 22 febbraio p.v., alla presenza degli enti locali interessati e impegnandosi a verificare con le aziende a capitale pubblico la disponibilità ad essere presenti.

Per i call-center la riunione si terrà il 12 febbraio prossimo presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

A questo punto è fondamentale che il Governo agisca con decisione per impegnare tutti i committenti pubblici e privati affinché non si perdano ulteriori commesse e si attivi nei confronti di quegli enti che, nei giorni scorsi, insensibili ai richiami istituzionali e ai sacrifici dei lavoratori, hanno scelto di rescindere i contratti.

Solo il mantenimento delle commesse in essere ed il recupero di quelle perse, può costituire quello zoccolo duro da cui far ripartire l'azienda per dare prospettive ai lavoratori. La quantità e la qualità delle attività sono fondamentali anche per lasciare all'azienda una dimensione nazionale. Per far questo è opportuno da subito, ripristinare l'agibilità di tutte le sedi sul territorio nazionale a partire da quella di Napoli.

I lavoratori sono impegnati da più di un anno ormai in una durissima lotta per il lavoro, la professionalità, il reddito.

Questi obiettivi si possono ancora realizzare con il concorso di tutti.

Nei prossimi giorni ci attiveremo per programmare insieme alle altre organizzazioni sindacali le opportune iniziative di mobilitazione per mantenere alta l'attenzione dei media e delle istituzioni sulla vertenza.

Fiom-Cgil e Uilm-Uil Nazionali
Coordinamento Nazionale RSU

Roma 3 Febbraio 2010

lunedì 1 febbraio 2010

Eutelia, il governo si impegna sulle commesse

Un tavolo istituzionale fra tre settimane, il 22 febbraio, a stretto giro dall'udienza del Tribunale, prevista il 17. E' questo il timing fissato questa sera a Palazzo Chigi per i circa 3.000 lavoratori Agile-Omega, da sette mesi senza stipendio.

Roma, 01-02-2010
Un tavolo istituzionale fra tre settimane, il 22 febbraio, a stretto giro dall'udienza del Tribunale, prevista il 17. E' questo il timing fissato questa sera a Palazzo Chigi per i circa 3.000 lavoratori Agile-Omega, da sette mesi senza stipendio. Il tavolo, che coinvolgera' Regioni, Province ed enti locali interessati alle commesse al gruppo Omega, e' stato convocato alle 19.00, mentre gia' il 12 si terra' al ministero dello Sviluppo economico un'istruttoria sul ramo call-center del gruppo che fa capo a Phonomedia (6.500 dipendenti), anche questo in difficolta'. La vicenda dell'ex Eutelia, nata con la cessione del ramo di It, e del gruppo di lavoratori ex Olivetti e Bull, ad Agile, ha gia' registrato, a fine dicembre, il sequestro dei beni aziendali da parte del Tribunale civile di Roma, che ha nominato tre custodi giudiziari che stanno seguendo la gestione dell'impresa in attesa, appunto, del prossimo pronunciamento, il 17 febbraio, che potrebbe decidere l'amministrazione straordinaria. Per affrontare il problema dei dipendenti del gruppo Omega, occorre "tenere conto che c'e' un procedimento penale aperto che ci porta a poter fare solo il punto della situazione", ha spiegato, in apertura del tavolo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. "E' stata accolta la nostra richiesta di aprire un tavolo istituzionale per Agile per affrontare sia il tema della commesse che quello dell'occupazione, ma c'e' anche il grande problema, che si aggrava, nel call center", ha spiegato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. "La soluzione della vertenza, quindi, non e' vicina - ha aggiunto - bisogna lavorare duramente, e il futuro e' tutto da costruire". Per i dipendenti di Phonomedia, ha annunciato il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani, "si apre domani la strada legale con la prima richiesta di insolvenza per un'azienda del gruppo, che verra' presentata al Tribunale di Novara". Anche Pirani ha sottolineato che, oltre all'assenza degli stipendi per i lavoratori, si e' "di fronte all'interruzione di tante commesse pubbliche". "Alcune importanti commesse come Acea, Poste, Camera dei Deputati e Rai sono state disdette", gli ha fatto eco il segretario confederale della Cisl, Annamaria Furlan, spiegando che "questa emorragia va fermata" e chiedendo che le commesse pubbliche siano "blindate".