sabato 20 aprile 2013

Eutelia, via al processo per reati fiscali: imputati Angiolo Landi e Pizzichi


E' iniziato oggi al Tribunale di Arezzo il processo per reati fiscali collegati 
alla vicenda Eutelia a carico di Angiolo Landi, ex patron, e Leonardo Pizzichi, 
ex amministratore. I due sono già imputati nel filone principale del processo 
per bancarotta fraudolenta. A sostenere l'accusa davanti 
al giudice Mantellassi è il pm Francesco Bianchi.
I reati contestati risalgono agli anni 2007-2008. Il processo è 
stato aggiornato al 5 luglio.

giovedì 18 aprile 2013

Agile, via libera Ue a fondo per ex lavoratori


Approvato in via definitiva lo stanziamento di 3,6 milioni per il reinserimento di 856 ex addetti dell'azienda informatica

di L.M.


Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva lo stanziamento di 3,6 milioni di euro per il reinserimento di 856 lavoratori di Agile, società informatica fallita nell’autunno 2011. Questi finanziamenti provengono dal Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg), realizzato per sostenere il reinserimento nel mondo del lavoro dei cittadini europei. L'intervento riguarderà in modo specifico lavoratori di 10 stabilimenti.
Il finanziamento, proposto dalla Commissione europea lo scorso 7 marzo, è stato approvato il 27 marzo con 30 voti a favore e 2 contrari. Oggi è arrivata  l'approvazione della plenaria a Strasburgo per l’erogazione effettiva dei fondi.
Come ha spiegato in un comunicato Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia, “gli interventi finanziati possono prevedere, tra l’altro, il ricollocamento e l'assistenza nella ricerca attiva, il voucher formativo e la formazione post-laurea, l'assistenza all'imprenditorialità e il bonus per la creazione di un'impresa, gli incentivi all'assunzione, l'indennità per la ricerca attiva e la partecipazione alle spese per il cambiamento di residenza al fine di accettare un nuovo lavoro”.
È un aiuto “concreto – ha commentato il politico - anche se un po’ tardivo a causa dei ritardi della Commissione Europea, che spero possa restituire un futuro a tante famiglie ingiustamente colpite dalla crisi del settore Ict e da una gestione spregiudicata delle aziende coinvolte”.
Contestualmente il parlamento europeo ha approvato  aiuti per più di 5 milioni di euro per aiutare a trovare nuovi posti di lavoro per i 1.517 lavoratori licenziati alla chiusura della Antonio Merloni.
"Il via libera oggi da parte del Parlamento europeo al sostegno per gli ex lavoratori di Merloni Agile è la manifestazione concreta dell'Europa che vogliamo e che serve alla ripresa e alla fuoriuscita dalla crisi" ha commentato l'eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino, membro a Bruxelles della commissione Lavoro. "Con gli oltre 8 milioni di euro stanziati oggi, 5 per quello che riguarda la Merloni e 3,6 per Agile - ha aggiunto - i quasi 3.000 lavoratori rimasti senza impiego potranno essere assistiti per la ricerca di un nuovo impiego e per la formazione e la riqualificazione su misura. Un segnale importante che però non cancella, anzi rende ancora più urgente la necessità da parte dell'Italia di rifinanziare la Cig  in deroga, come oggi hanno giustamente chiesto i sindacati. Solo con un'azione virtuosa e concertata tra Europa e governi - ha concluso - insieme al superamento delle politiche di solo rigore, si potrà spingere l'economia fuori dalla crisi, per una ripresa economica che dia finalmente più lavoro e più sviluppo".
La forte flessione del settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione in Italia ha colpitoAgile con particolare durezza. Gli effetti della crisi economica e finanziaria mondiale sono esplosi nel momento in cui la società stava cambiando la propria strategia commerciale e passando dall'offerta di servizi di call-center a livello locale all'offerta di servizi IT integrati a livello multiregionale. Davanti al calo della domanda gli sforzi della società si sono rivelati insufficienti, con conseguenti gravi perdite e insolvenza, che hanno a loro volta condotto ai licenziamenti, ripartiti su gran parte d’Italia. Sono infatti interessate 12 regioni su 20: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Quella di Agile è la prima domanda Feg a essere approvata nel quadro del bilancio 2013. Dal 2007, anno in cui è divenuto operativo, il Feg ha ricevuto 105 domande di contributo finanziario. Sono stati richiesti fondi per circa 454 milioni di euro per dare aiuto a circa 94.500 lavoratori. Attualmente sta aumentando il numero dei settori economici e degli Stati membri che presentano domande Feg per aiutare i lavoratori licenziati.

mercoledì 17 aprile 2013

Ue, 5 mln per gli ex lavoratori di Merloni e Agile

Il parlamento europeo ha approvato gli aiuti per più di 5 milioni di euro per aiutare a trovare nuovi posti di lavoro per i 1.517 lavoratori licenziati alla chiusura della Antonio Merloni SpA e più di 3 milioni di euro per 856 ex dipendenti della ditta italiana di servizi informatici Agile Srl. I finanziamenti fanno parte del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) disegnato per sostenere il reinserimento nel mondo del lavoro. La concessione del finanziamento sarà ora oggetto di una votazione in Consiglio il 22 aprile.

Gli impianti di produzione della Merloni nelle province di Ancona e Perugia sono stati chiusi dopo le difficoltà dovute alla crisi economica mondiale, poi aggravate da un inasprimento delle condizioni di accesso al credito finanziario. Merloni era un tempo il quinto maggior produttore di elettrodomestici in Ue. Agile Srl, una società informatica presente in 12 delle 20 regioni italiane, stava cambiando la sua strategia commerciale quando la crisi ha colpito il settore e tagliato l'azienda fuori da credito e domanda. L'azienda, che era in procinto di terminare l'offerta di servizi di call center a livello locale per lanciare un'offerta integrata di servizi IT a livello multi regionale, si è trovata con pesanti perdite e in una situazione d'insolvenza. Di conseguenza, Agile ha dovuto ridurre il personale di 1.257 persone: fra questi 856 avranno il sostegno finanziario del Feg.

domenica 14 aprile 2013

Eutelia leaks Aggiornamento del 03 Aprile 2013



LE REAZIONI:
Dopo la pubblicazione del nostro dossier, abbiamo potuto assistere alle reazioni dei Commissari e degli altri personaggi più o meno coinvolti.
La Prof.ssa Saitta Daniela risponde a nome dei Commissari (gli altri sono Avv. Francesca Pace e Dott. Gianluca Vidal) in diversi tempi e modalità:
1) Tramite le pagine del quotidiano locale “La Nazione” di Arezzo per chiarire quello che secondo loro è un equivoco sul tema “in attesa del malloppo” a San Marino e sulle date in cui la Saitta stessa poteva comprarsi gli immobili.
2) Con un documento che precisa la data di acquisto dell'immobile intestato al figlio e mostrando le proprie dichiarazioni dei redditi;
4) Solo successivamente la stessa Commissaria tiene particolarmente a smentire una email che sembra riguardare un episodio corruttivo con il Procuratore Reggente di Arezzo Dott. Roberto Rossi.

Il Magistrato Cosmo Crolla commenta tramite la Nazione che dopo la dichiarazione di insolvenza la sua funzione è quasi inesistente (anche se autorizza qualsiasi atto, ma ne parleremo in un'altra puntata a lui dedicata).

Infine il Procuratore Reggente, a capo temporaneamente della Procura della Repubblica di Arezzo, Roberto Rossi sostiene che sono tutte falsità, documenti inventati e costruiti ad arte per danneggiarlo evocando fantomatici “poteri forti” (sic!). Addirittura si spinge ben oltre asserendo che è tutto palesemente falso e denuncia i pochi giornali locali che hanno pubblicato link ai nostri siti. Insomma un'operazione di epurazione volta a zittire la stampa con la nenache tanto velata minaccia di serie ritorsioni a chi voglia continuare l'opera di informazione tesa a scoperchiare il pentolone di una vicenda piena di punti interrogativi di zone oscure.
Il suddetto articolo pubblicato sulla cronaca locale del quotidiano La Nazione e firmato dal giornalista Salvatore Mannino, non è presente sull'edizione online percui potete prenderne visionequi.



RIFLESSIONI:
A questo punto della vicenda abbiamo maturato delle riflessioni che vogliamo condividere con chi abbia ancora la pazienza e la voglia di seguire la nostra triste vicenda.
1) Incredibilmente nella sua accorata auto difesa la Prof.ssa Saitta Daniela non smentisce le molteplici e gravissime azioni di depauperamento per circa 200 milioni della società da lei congiuntamente amministrata, al contrario ammette che le perizie ci sono nei termini da noi esposti ma erano troppo alte!
Questa motivazione e' assolutamente da rispedire al mittente poiché se questo fosse il principio da seguire gli stessi Commissari potevano stabilire un prezzo di vendita dell'asset Eutelia senza ricorrere a perizie redatte da ben retribuiti Periti! Infatti, se il prezzo di vendita lo poteva determinare la stessa Saitta perché incaricare (ovviamente a pagamento) ben 2 periti ed un advisor (Deloitte) di effettuare le valutazioni? Ovviamente è sotto gli occhi di tutti quanto sia risibile tale giustificazione mentre è altrettanto ben evidente, documenti alla mano, quanto i Commissari si siano adoperati al fine di influenzare ad ogni costo l'entità della valutazione infischiandosene delle vite, le nostre, legate proprio a quella cessione.

2) La Prof.ssa Saitta Daniela è al centro di un altro capitolo che rimane avvolto nella nebbia più fitta: l'acquisto di ben 3 immobili nell'anno successivo il Commissariamento di Eutelia. Non che abbia grande peso per noi puntualizzare che gli immobili erano 2 e che uno era stato acquistato precedentemente. Tuttavia la Saitta si affretta a precisare come l'acquisto di un immobile pagato 240.000 euro in “regalie” (contanti), che il figlio minorenne avrebbe ricevuto da nonni e genitori (regali di Natale e Compleanno?), sia avvenuto nel 2004 e non nel 2011. Questa puntualizzazione, dichiarazioni dei redditi alla mano pubblicati dalla stessa Saitta, in realtà ci induce a rafforzare il nostro dubbio sulla provenienza di tali sussidi poiché i genitori del fortunato ragazzo nel 2005 dichiaravano assieme molto meno di 240.000 euro di reddito! L'origine illecita di tali soldi andrebbe ovviamente segnalata alla competente autorità finanziaria che dovrebbe indagare al fine di determinare con certezza da dove provengano realmente tutte quelle regalie visto che dagli atti risulta anche un altro immobile, questa volta intestato alla figlia.

3) Nella sua fantasiosa memoria difensiva la Prof.ssa Saitta “farfuglia” una storia incredibile secondo la quale i Commissari, tutti insieme appassionatamente, vanno a San Marino in gran segreto garantendosi bene che nessuna notizia di tale viaggio sia riportata ai dipendenti, per indagare su Eva Landi sulla base di una segnalazione anonima, dimenticandosi però di dirci la stessa Saitta cosa ha realmente trovato a San Marino! Nell'allegato pubblicato a suo tempo c'è infatti un lungo elenco di bonifici, per centinaia di migliaia di euro, fatti a favore di se medesimo da parte del liquidatore Kallis Kallis proprio su un conto aperto presso una banca sammarinese ed è proprio con quest'ultimo che i Commissari si ritrovano a San Marino in gran segreto ! Forse per spartirsi realmente il malloppo come la Saitta stessa dice?

3) La Prof.ssa Saitta Daniela nella sua sperticata auto difesa dedica un intero documento per cercare di dimostrare che una email, da noi definita semplicemente “sospetta” sul suo rapporto con il Procuratore reggente Roberto Rossi, sia falsa. Per dimostrare tale circostanza produce una serie di motivazioni così ridicole che non avrebbero bisogno di precisazioni. La stessa si affanna a sostenere che non aveva alcun iPhone all'epoca ed allega una fattura di acquisto in data successiva. Una fattura di acquisto non è certo una gran prova perché può aver comprato altri mille iPhone prima di quella, ma la cosa è utile, puzza e parecchio:
- questa ulteriore giustificazione appare solo dopo alcuni giorni, dalle prime convulse reazioni e sembra proprio frutto di un “coordinamento” successivo tra le parti in causa;
- in effetti il Procuratore Reggente Roberto Rossi inizialmene era stato vago sulle pagine della cronaca locale de “La Nazione”, ma dopo la giustificazione della Saitta sull'email che lo riguarda, attacca in modo deciso il contenuto del nostro dossier dichiarandolo palesemente falso oltre che costruito ad arte per danneggiare lui. Denuncia i pochi coraggiosi giornalisti che hanno pubblicato i link al nostro dossier anche se ormai perfettamente rintracciabile tramite Google!
Il Procuratore Reggente Rossi Roberto è il PM che ha condotto le indagini sulla famigerata gestione Landi, colui che ci ha aiutati a scoperchiare il coperchio su una gestione ritenuta fallimentare e per la quale alcuni dei Landi hanno già patteggiato pene pesanti mentre altri sono tuttora sotto processo.
E' una persona sulla cui onorabilità non avevamo mai avuto alcun dubbio, ha preso le parti dei lavoratori quando ci fu l'opportunità di costituirci parte civile contro i Landi ed ha concretamente tolto di mano ai padroni-ladroni la società Eutelia. E' stato per noi il simbolo della giustizia e della legalità qualcuno che aveva a cuore le nostri sorti non solo a parole come tanti politicanti, ma nei fatti!
Avremmo voluto mandare il dossier direttamente a lui affinché procedesse per la strada maestra con una formale inchiesta di sicuro successo, ma avevamo quel piccolo tarlo dell'email e degli amichevoli rapporti con la Saitta. Ne abbiamo discusso lungamente ed alla fine l'idea che ha prevalso è stata quella di pubblicare tutto ed attendere le reazioni per un paio di settimane.
Avevamo sinceramente sperato di vedere da parte di Rossi, una immediata e doverosa apertura d'inchiesta sull'operato dei Commissari e la loro sospensione in attesa del completamente delle indagini, ma..... nulla di tutto questo, anzi il Procuratore Reggente Roberto Rossi difende i Commissari-Truffatori e mette a tacere la stampa denunciando i giornalisti che hanno parlato del nostro dossier!!!!

A questo punto, dalla necessaria sintesi dell'iniziale pubblicazione, passiamo alla dimostrazione dettagliata dei singoli eventi “criminali”. Come sempre alleghiamo il documento integrale di prova ad ogni singola affermazione. I dettagli sono volutamente numerosi per togliere ogni dubbio sulla veridicità di quanto riportiamo.


LA TRUFFA GIACOMINI/SAITTA (RUBATI 9 MILIONI DI EURO)

Ricordiamo che la Famiglia Giacomini era debitrice di 16 milioni di Euro verso Eutelia e che i Commissari Daniela Saitta, Francesca Pace e Gianluca Vidal hanno ridotto tale debito a 7 Milioni senza alcun valido motivo se non quello di un ritorno economico personale. Vediamo come si arriva a questa colossale truffa (ma sempre piccolissima rispetto alla vendita a Cloud Italia del ramo tlc 
che analizzeremo meglio prossimamente).

La collega Giuseppina Chiriaco con una email, illustra ai Commissari l'entità del debito e le operazioni legali svolte in passato e tese al recupero dello stesso . Erano stati fatti vari pignoramenti conservativi su immobili ed altri pignoramenti erano in corso sulle quote societarie oggetto della vendita.


A Febbraio 2011 compare una prima email da un “Avvocato d'affari” Francesco Sardegna che sollecita una risposta all'Avv. Navarra legale dei Giacomini su tale pratica.
Dopo alcuni giorni lo stesso Avvocato Francesco Sardegna riprende i contatti con la Saitta Danielainformandola che il Dott. Trampolini sta preparando una perizia a sostegno dell'accordo. Trampolini è il commercialista di fiducia della famiglia Giacomini da 15 anni e che faccia una perizia a favore dei Giacomini ci pare scontato.


Il 27 aprile 2011, il collega Bonarini Daniele degli Affari Legali relaziona la Saitta sullo stato delle attività di recupero passate all'Avvocato Mellaro (incaricato da Eutelia per il recupero credito) ed allega un dettagliato resoconto. In effetti l'Avv. Mellaro sembra aver continuato a lavorare positivamente al recupero del credito.

Il 15 Luglio 2011 l'Avv. Benedetta Navarra legale dei Giacomini, 
anticipa al Commissario Daniela Saitta la risposta che sta inviando all'Avv. Mellaro (legale Eutelia) con un allegato. Già da questa email si comprende la confidenza esistente tra le due donne che si danno appuntamento per parlare direttamente escludendo l'Avv. Mellaro che è la vera interfaccia ufficiale.
Il 01 Agosto 2011 compare di nuovo l'Avv. Francesco Sardegna che inoltra al Commissario Daniela Saittal'offerta in allegato che i Giacomini intendono inviare. Sardegna gira una email ricevuta dall'Avv. Benedetta Navarra che a quanto pare lavora in stretta simbiosi con lui in questo affare. Mellaro il legale di Eutelia rimane, inspiegabilmente, sempre all'oscuro.
Il 02 Agosto 2011 il Commissario Saitta Daniela conferma la ricezione e pronta a rispondere a tale missiva.

Il 03 Agosto 2011 l'Avv. Francesco Sardegna è sul pezzo e sollecita una risposta all'Avv. Benedetta Navarra (legale Giacomini), fortunatamente il Commissario Daniela Saitta ha già parlato con la Navarra e lo conferma via email.

Il 04 Agosto l'Avv. Mellaro inconsapevole che è già tutto organizzato alle sue spalle, inoltra l'offerta formale dei Giacomini per una riduzione del debito da pagare in 10 comode rate annuali con un allegato. Ovviamente l'offerta è la stessa anticipata dal'Avv. Benedetta Navarra alla Daniela Saitta quindi non è una grossa sorpresa almeno per la Saitta.

Passano le ferie di Agosto ed ecco che il 07 Settembre 2011 in seguito alla relazione di Mellaro, Vidal esprime preoccupazione che qualcuno dei Landi (forse perché ancora sono gli azionisti della società) possano contestare tale importante sconto-truffa.
Il 12 Settembre 2011 L'Avv. Francesco Sardegna chiede al Commissario Saitta Daniela un appuntamento “informale” in compagnia dell'Avv. Benedetta Navarra (legale Giacomini). L'avvocato Mellaro continua ad essere tenuto alla larga da tutte queste “riunioni” carbonare.

Il Commissario Saitta Daniela non pare molto preoccupata di quanto sostiene l'altro Commissario Gianluca Vidal e il 12 Settembre 2011 fissa un appuntamento presso il proprio studio con il losco Avvocato d'Affari Francesco Sardegna e l'Avv. Benedetta Navarra sua grande amica e per l'occasione anche legale dei Giacomini.
(Francesco Sardegna non è nuovo a questi intecci di affari infatti comparirà anche nella futura puntata sulla vendita a Cloud Italia del ramo Tlc Eutelia).
I personaggi si vedono il giorno 14 Settembre 2011 alle 18 di sera.

Il 24 Settembre 2011 l'Avv. Benedetta Navarra (legale dei Giacomini) cerca con urgenza il Commissario Saitta Daniela che continua ad operare alle spalle dell'Avv. Mellaro di Eutelia.
Il 26 Settembre 2011 di nuovo la Benedetta Navarra contatta in modo amichevole la “Carissima” Saitta Danielasul tema assemblea per gestire il “valente Avvocato”(Mellaro) che continua ad operare al meglio (per l'azienda ma non per i commissari) per il recupero.
Il 27 Settembre l'Avv. Navarra chiede aiuto al Commissario Daniela Saitta, per limitare le diffide che l'Avv. Mellaro di Eutelia giustamente invia ai Giacomini a tutela del credito Eutelia.

Il 28 Settembre 2011 l'Avv. Benedetta Navarra e il Commissario Daniela Saitta, si contattano telefonicamente per rivedersi sul tema Giacomini.

Siamo al 05 Ottobre 2011 ed ecco 
un probabile episodio di corruzione, l'Avv. Benedetta Navarra offre 10.000 euro per conto di Trampolini (commercialista della famiglia Giacomini) dopo aver fatto grandi complimenti al Commissario Daniela Saitta. La Saitta accetta prontamente.
Su questo argomento la Prof.ssa Saitta Daniela potrebbe anche chiarirci direttamente se questi 10.000 euro se li è messi in tasca Lei o se magari sono nella versione firmata dell'accordo a favore di Eutelia (noi non ne abbiamo trovato traccia).
La Saitta ricambia felicemente i complimenti alla Benedetta Navarra.

Il 6 Ottobre 2011 ricompare l'Avv. Sardegna per far incontrare il commercialista della famiglia Giacomini e la Daniela Saitta. Probabilmente la Saitta deve anche concordare la sua personale parte economica, altrimenti ci sarebbe andata assieme a Mellaro piuttosto che da sola. Trampolini è noto per essere il commercialista che segue la famiglia Giacomini da 15 anni ed è probabilmente la persona più indicata per trattare il lauto compenso che non dubitiamo sarà girato. (San Marino è a due passi da Perugia e come sappiamo i Commissari vanno ogni tanto da quelle parti in gran segreto).
Finalmente il 13 Ottobre 2011 la Navarra anticipa l'offerta di ristrutturazione del debito dei Giacomini alla sua amica Saitta con un allegato.
Dopo poche ore Mellaro re-inoltra l'offerta formale ricevuta sempre dall'Avv. Navarra ed identico allegato a quello di cui sopra ovviamente.
Finalmente la Daniela Saitta informa gli altri Commissari che si occupa lei della vicenda.
La Saitta però si accorge di qualcosa che non va e si affretta a comunicare all'Avv. Navarra di aggiustare la canalizzazione dei canoni di locazione prima che “qualcun altro sollevi il problema”.

Il 17 Ottobre 2011 l'Avv. Mellaro inoltra una nuova offerta ricevuta dall'Avv. Benedetta Navarra ovviamente con allegata la correzione indicata dalla Daniela Saitta in gran segreto.

Adesso che gli accordi sono fatti occorre farsi approvare la transazione dal Giudice Delegato e dal Comitato di Sorveglianza del Ministero. Ovviamente entrambi intendono avere le coperture per l'approvazione ed i Commissari chiedono una perizia all'Avv. Mellaro sulla possibilità di recupare il credito con mezzi forzosi.Ovviamente la perizia dice che 7 milioni a fronte degli originari 16 vanno bene, peccato che sia ben difforme dalle precedenti relazioni del Mellaro e che i Giacomini siano soci di maggioranza del nuovo operatore mobile BIP Mobile con oltre 100 milioni di investimenti pubblicamente dichiarati e quindi indiscutibilmente e pubblicamente solvibili!
Il Commissario Gianluca Vidal discute con i colleghi di come in realtà i 7 milioni siano pagati in 10 anni e e quindi a voler essere esatti il valore reale è molto minore inserendo interessi e coefficienti di rischio incasso.
Sempre Gianluca Vidal però chiede minori condizionali sulla perizia di Mellaro che lo stesso ha precisato essere basata sui dati forniti dagli stessi Giacomini, “sennò al Mise (Ministero Sviluppo Economico) ci fanno nuovi”.
Siamo ormai al 15 Dicembre e l'Avv. Mellaro sollecita riscontro sull'accordo che allega, dietro sollecito del legale dei Giacomini.

L'accordo è approvato dal Giudice Delegato e dal Comitato di Sorveglianza nominato dal MISE (Ministero Sviluppo Economico) e si va tutti al cocktail offerto dall'Avv. Benedetta Navarra (ovviamente a spese dei lavoratori!).
I GIACOMINI RUBANO 9 MILIONI (meno i compensi ai Commissari-Truffatori) ed i lavoratori ricevono la Cassa Integrazione a spese dello Stato Italiano.
Finito? Non proprio....
Tra la Saitta ed un altro commercialista, tale Enrico Barone, girano delle email contenenti un file “appunto_eutelia.doc”. Enrico Barone collabora su varie procedure amministrative coatte con la Prof.ssa Daniela Saitta ed in questo appunto ci sono i capi di accusa alla nota banda di padroni-truffatori Landi & C.
Eccole qua nelle varie revisioni:
Email 1 ed allegato
Email 2 ed allegato
Email 3 ed allegato
Email 4 ed allegato

Saitta Daniela e Barone Enrico preparano questo documento per il Procuratore Reggente Roberto Rossi, nulla di anomalo pensiamo noi.
Ma poi leggiamo come i Commissari sostengano che i precedenti amministratori (Landi & C.) hanno “distratto” i 16 milioni di euro non pagati appunto dalla famiglia Giacomini:

del reato previsto e punito dagli articoli 110 c.p., 216 comma 1, n. 1, 219 comma 1 e comma 2, n. 1 e 223, comma 1 del R.D. 16 marzo 1942 n. 267, per avere, nella rispettive qualità, con lo scopo di recare pregiudizio ai creditori, distratto attivi per la somma complessiva di € 16.287.284,80, pari al corrispettivo, che alla data odierna non risulta essere stato pagato, delle cessioni effettuate da Eutelia di quote della partecipazione One Italia S.p.A. in favore, rispettivamente, di:
  • 12 Invest S.r.l. per € 675.843,84 in data 02/02/2007;
  • Fabio Valente per € 346.440,96 in data 02/02/2007;
  • Walter Giacomini per € 4.954.475,00 in data 28/09/2007;
  • Leonardo.it S.r.l. per € 5.356.050,00 in data 28/09/2007;
Karma S.r.l. per € 4.954.475,00 in data 28/09/2007 (cfr. pagg. 91 - 96 della relazione ex art. 33).”

In pratica Commissari fanno dire pubblicamente a Rossi che gli amministratori di Eutelia hanno fatto sparire 16 milioni di euro, mentre i bravi Commissari intendono schermarsi affermando di essere stati cosi bravi da recuperarne addirittura 7 e pagati dal debitore Famiglia Giacomini in comode rate decennali sostenendo ancora una volta che tanto non avrebbero potuto pagare di piu'!
Se non fosse emerso il nostro dossier gli sarebbe andata liscia come mille altre volte!

Resta alquanto misterioso e a dir poco incomprensibile il comportamento del Procuratore Reggente Roberto Rossi che utilizza i capi d'imputazione formulati da altri percui:
    1) o anche Rossi fa parte del sodalizio criminale a pieno titolo;
    2) oppure è un ignaro strumento manipolato dai malvagi Commissari.
Nella seconda delle ipotesi ci pare ancora di più inspiegabile perché non si affretti a denunciare tutto questo schifo ma al contrario si esponga personalmente a giustificare comportamenti evidentemente gravissimi.
Nell'auspicio che questa triste vicenda prenda spazio anche sulle cronache nazionali vista la gravità della situazione e nonostante il silenzio assordante del sindacato, noi continueremo a denunciare le nefandezze di questa cupola del malaffare fino a quando gli stessi Commissari lasceranno le loro comode e salatissime poltrone e piena luce verrà fatta sulla tristissima vicenda Eutelia di cui noi dipendenti insieme alle nostre famiglie siamo le uniche vittime.
Certo, saranno coinvolte altre persone, altri avvocati,commercialisti,periti,professori e magistrati di altre Procure, ma sarà utile a dimostrare che è tutto vero ed a ripulire un po' di questa schifosa parte di mondo......
Alla prossima puntata........

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mercoledì 10 aprile 2013

Eutelia, no al patteggiamento per Isacco Landi


Si farà un processo stralcio. Uno dei fondatori dell'azienda deve difendersi dall'accusa di bancarotta fraudolenta

Aveva presentato istanza di patteggiamento a tre anni, con il consenso del pm Roberto Rossi ma il collegio del Tribunale di Arezzo, formatosi ad hoc per giudicare in materia e composto dai giudici Salcerini, Di Girolamo e Ponticelli, lo ha respinto. Isacco Landi, uno dei componenti della famiglia fondatrice dell'azienda di telecomunicazioni aretina Eutelia sarà processato a parte.

La sua posizione è stata stralciata, dopo la respinta del patteggiamento, per una questione procedurale, ancora da decidere la data del processo. L'accusa dalla quale deve difendersi Isacco Landi è quella di bancarotta fraudolenta per il crack di Eutelia commissariata dal giugno del 2010 al febbraio del 2012, che vede coinvolti anche altri componenti della famiglia quali Angiolo e Samuele Landi (residente da tempo a Dubai), il senese Leonardo Pizzichi ex dirigente ed altri tre ex dirigenti.

La vicenda risale ad alcuni anni fa e comprende due filoni d'inchiesta volti a far luce su un giro di false fatturazioni che avrebbero portato in due casi ad altrettanti episodi di bancarotta fraudolenta per svariate centinaia di euro. Per la stessa vicenda in sede di udienza preliminare aveva patteggiato Raimondo Landi.  
Fonte: ANSA

martedì 9 aprile 2013

Eutelia, dopo i veleni dell'anonimo riprende il processo La Finanza illustra il crack


Samuele Landi sempre latitante a Dubai


Una bancarotta fraudolenta da oltre 100 milioni, tra gli imputati eccellenti anche il patriarca Angiolo Landi e l'ex presidente Leonardo Pizzichi

Arezzo, 9 aprile 2013 - Dopo i veleni si torna in aula. Eh sì sono state settimane pesanti sul caso Eutelia, con l'anonimo che imperversava su Internet accusando tutto e tutti in maniera palesemente strumentale e ricorrendo a tecniche di spionaggio personale sofisticato. Un dossier di sospetti maliziosi e di insinuazioni che ha costretto il Pm Roberto Rossi e i commissari dell'azienda finita in insolvenza a querelare per diffamazione. Il loro dubbio appunto era che tutto fosse finalizzato a inquinare il processo che riprende oggi e nel quale Rossi è il grande accusatore, mentre i commissari, a cominciare da Daniela Saitta, sono fra i testimoni principali.
L'udienza di stamani, che è in pratica la prima vera del dibattimento (a meno che non spuntino fuori altri cavilli giuridici), vedrà per protagonista uno dei marescialli della Finanza cui sono state affidate le indagini, molto complesse dal punto di vista tecnico. A lui il compito di lllustrare cosa sia una frode carosello, ovvero uno dei meccanismi con i quali alcuni degli imputati sono accusati di aver spogliato Eutelia, fino a ridurla all'insolvenza.
In aula non c'è ovviamente Samuele Landi, l'accusato principale, l'ex uomo forte di Eutelia che ormai da anni vive latitante a Dubai. Se mette piede in Italia ci sono almeno due ordini di custodia cautelare, delle procure di Arezzo e Roma, che lo nte della prima gestione post-Landi, poi arrestato per il collegato crack di Agile e infine coinvolto come indaspettano., Tra gli altri imputati eccellenti il patriarca Angiolo Landi (ma lui sostiene che il suo era un ruolo  puramente formale e che le decisioni vere le prendeva tutte Samuele) e Leonardo Pizzichi, ex presideagato nel caso Mps.




IN ATTESA DEL DECRETO DI CIGS, AGILE EX EUTELIA APRE LA

PROCEDURA DI LICENZIAMENTO PER TUTTI I 988 LAVORATORI:


MARTEDI’ 9 APRILE ALLE 14.30 PRESIDIO DAVANTI AL MISE



L’apertura della procedura di licenziamento per tutti i 988 dipendenti di Agile ex Eutelia da parte 
dei Commissari apre un nuovo fronte di criticità nella già drammatica vicenda, soprattutto in 
quanto solo 3 settimane fa è stato firmato un accordo al Ministero del Lavoro che proroga la Cassa 
Integrazione fino a Dicembre 2013 e si attende l’approvazione del Decreto di CIGS.


Tutti i soggetti firmatari dell'accordo debbono essere coinvolti al massimo livello per la
realizzazione di tutti gli impegni assunti: Ministeri, regioni, Commissari e le società interessate (TBS 
IT e Cloud Italia) devono gestire e accompagnare concretamente questo processo, velocizzando 
l'iter del decreto, la mobilità è assolutamente incoerente con quanto concordato.


Ricordiamo che ancora non sono operative alcune misure strategiche per il reimpiego dei lavoratori 
tra le quali: bandi di gara premianti per l'assunzione dei lavoratori, formazione strategica (i FEG 
sono stati appena approvati dalla UE con un anno di ritardo!), sensibilizzazione dei maggiori 
players del settore e integrazione industriale con le attività acquisite dalla Cloud Italia.


Tutto ciò insieme alla realizzazione del piano industriale concordato in sede istituzionale di TBS IT 
(che dura fino al 2015), sono le cose su cui lavorare, recuperando il tempo perduto finora. 


Per sollecitare tutte le parti firmatarie a incontrarsi, viene indetto per Martedì 9 Aprile alle 14.30 un 
Presidio dei lavoratori davanti al Ministero dello Sviluppo Economico.



FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma,8 aprile 2013