mercoledì 22 aprile 2015

Processo Eutelia gran finale. Pesantissime le condanne: 9 anni a Samuele Landi, 5 sia ad Angiolo che a Isacco.

Le pene sono superiori a quelle richieste dal pubblico ministero. Inoltre: tre anni e 4 mesi a Sauro Landi, figlio di Raimondo, 4 anni a Maranghi, 4 A Bartolomei Corsi, 4 a Rondoni, 4 a Iorio, 4 a Giacomini. L'unico ad uscire illeso dal processo è Leonardo Pizzichi, assolto dai giudici. A carico di Samuele, Angiolo e Isacco è stata decisa anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
La sentenza è arrivata nel primo pomeriggio, dopo qualche ora di camera di consiglio, letta dal giudice Mauro Bilancetti. A latere, Savina Poli e Marco Cecchi.  ll pubblico ministero aveva chiesto la condanna a otto anni per Samuele Landi mentre per Angelo e Isacco Landi 4 anni e 6 mesi; 2 anni per Sauro landi.
I precedenti: 
Luglio 2013, I giudici della quarta sezione penale del tribunale di Roma hanno inflitto 9 anni di reclusione ad Antonangelo Liori, già direttore de l’Unione Sarda ed ex dominus di Omega (Liori è già detenuto nel carcere di Buoncammino: sta scontando una condanna pari a 8 anni e 8 mesi per il crac di Star Plant e Agritec di Pula), 8 anni a Claudio Marcello Massa, ex amministratore di fatto di Agile e poi di Omega, e 6 anni a Isacco Landi, ex consigliere di amministrazione di Eutelia. 
Dicembre 2014, i giudici del tribunale di Roma hanno  condannato Samuele Landi a sei anni di reclusione e ad un risarcimento in sede civile di diecimila euro per ciascuna delle 770 parti civili costituite, per un totale di 7,7 milioni di euro 
Processi in corso:
A Milano il 9 aprile si stava svolgendo la prima udienza del processo per il crac Eutelia-Agile, quando Giardello ha fatto fuoco nell'aula adiacente. Udienza rinviata

martedì 21 aprile 2015

Eutelia, condannato a 9 anni l’ex amministatore Samuele Landi

Il tribunale di Arezzo, al termine del processo sulla bancarotta fraudolenta per la vecchia gestione della società Eutelia, all’epoca di proprietà della famiglia Landi, ha condannato a nove anni Samuele Landi, ex amministratore dell’azienda aretina specializzata in telecomunicazioni che attualmente si trova a Dubai. Condannati anche a 5 anni Angiolo ed Isacco Landi, a 3 anni e 4 mesi Sauro Landi, tutti membri della famiglia e con ruoli dirigenziali a vario titoli.
Le altre condanne sono state di 4 anni e 6 mesi per Walter Giacomini, 4 anni per Giuseppe Maranghi, Roberto Rondini, Andrea Iorio, e Maurizio Bartolomei Corsi, assolto invece Leonardo Pizzichi, dirigenti a vario titolo dell’azienda. Il pm Roberto Rossi aveva chiesto pene più lievi, tra cui otto anni per Samuele Landi. Secondo il pm, che ha condotto la lunga inchiesta iniziata quasi dieci anni fa, gli imputati avrebbero distratto capitali aziendali dirottandoli verso la Svizzera su conti privati, provocando così la bancarotta dell’azienda e il relativo crac.
Isacco Landi, ex consigliere con delega alle attività commerciali, condannato a cinque anni, ha commentato: “E’ un po’ triste che pur essendo estraneo a tutti i fatti contestati debba ricorrere in appello per chiarire anche gli ultimi sette capi di imputazione dopo averne già smontati e chiusi dodici. Questo significa che gli avvocati dovranno essere più precisi con le carte ed i giudici ancora più attenti alla realtà processuale e meno a quella ambientale”. L’inchiesta ha portato alla condanna di nove dei dieci imputati tutti ex dirigenti. “Alla fine – ha concluso Isacco Landi – dovrà venire a galla la verità sulla storia di Eutelia anche a beneficio delle centinaia di famiglie che hanno creduto nella società”.

giovedì 9 aprile 2015

Tre morti a Milano, assassino imputato nel crac Eutelia -Agile

TOSCANA - 09/04/2015 - Claudio Giardiello, che a Palazzo di giustizia di Milano ha un giudice e un avvocato, è imputato nel crad Eutelia, azienda aretina e Agile

C’è un filo che lega la terribile vicenda di Milano, con la sparatoria a Palazzo di Giustia e la morte, tra l’altro di un giudice fallimentare Fernando Ciampi, e di un avvocato, Lorenzo Alberto Claris Appuiani, con la Toscana. L’omicida, Claudio Giardiello, 57 anni, è infatti uno degli imputati per bancarotta fraudolenta per il crac del gruppo Eutelia-Agile: pare che durante il dibattimento, appresa la notizia che il proprio difensore stava per rinunciare al mandato, abbia estratto la pistola e iniziato a sparare, dandosi poi alla fuga per i corridoi del Palazzo di Giustizia. Nel 2009 in Agile, piccola società del gruppo Eutelia, sono stati trasferiti 2000 lavoratori in forza all’azienda madre, dopo il crac dell’azienda aretina. Poco dopo, la società è stata ceduta a un nuovo soggetto imprenditoriale, Omega, che ha smesso presto di pagare gli stipendi per poi avviare una procedura di licenziamenti collettivi. Agile è stata dunque messa prima sotto custodia giudiziaria e poi in amministrazione straordinaria, mentre sono scattati diversi processi che hanno coinvolto la famiglia aretina Landi, alla guida di Eutelia, e gli altri manager del gruppo: tra le accuse, rientrano la bancarotta fraudolenta, l’associazione a delinquere e l’aggiotaggio. Propprio al Tribunale di Arezzo, martedì è attesa la sentenza per il primo filone del crac Eutelia, dove i principali imputati sono samuele Landi da anni latitnate a Dubai e lo zio Angiolo, il patriarca della famiglia che ha condotto Eutelia fino ai fasti della Borsa e poi allo sprofondo del commissariamento. E' per l’ex amministratore delegato, da tutti considerato come il vero protagonista dell’avventura di via Calamandrei, nel bene e nel male, che il procuratore capo Roberto Rossi ha chiesto la pena più pesante, otto anni, ma anche sul conto dell’ultimo rappresentante della prima generazione dei Landi, il Pm non è andato con la mano leggera: quattro anni e mezzo, come per il nipote Isacco, fratello di Samuele.