martedì 6 novembre 2012

Passera: Abbiamo risolto Agile Eutelia. Ma non è vero

Ci siamo già occupati del ministro Passera, per L’Espresso: “Passera il ministro che non c’è” e per Pubblico: “Passera produttore di esuberi“. Di recente, su Che tempo che fa, Passera aveva detto che il ministero ha risolto 54 vertenze industriali di cui non abbiamo traccia. Ci è venuto il dubbio che queste 54 aziende non esistano (Attendiamo ancora risposta dal ministero). Ora i cassintegrati Agile Eutelia ci segnalano che il ministro, su di loro, non la racconta giusta. 


Il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, in risposta ad un interpellanza parlamentare sullo sviluppo del Canavese (la regione del torinese che ha per capoluogo Ivrea), dichiara: “Nell’area di Ivrea abbiamo già contribuito a frenare la crisi di alcune industrie con la procedura di amministrazione straordinaria dell’Agile e il tavolo di crisi della Compuprint. Nel primo caso l’intervento ha consentito di rimettere sul mercato una parte delle attività e di ricollocare 350 lavoratori, di cui 40 in Canavese”.
I lavoratori saltano sulle sedie. È tutto falso!
Prima di tutto l’amministrazione straordinaria è arrivata nel 2010 grazie alle denunce e alle lotte dei lavoratori per estromettere i malfattori che l’hanno acquisita da Eutelia con una cessione di ramo d’azienda che mascherava un licenziamento di massa.
Cessione avvallata dalla firma del degno predecessore di Passera, Claudio Scajola, che ha dato il via libera ad un’operazione che vedeva coinvolti noti liquidatori di professione. I lavoratori hanno dovuto occupare per quattro mesi le sedi prima che tribunale e ministero capissero che l’azienda andava tolta dalle mani di quei personaggi che la stavano portando al fallimento. Quindi il Ministero dello Sviluppo caso mai è complice colposo del fallimento di Agile, altro che benefattore!
In secondo luogo i lavoratori assorbiti dalla nuova azienda, TBS IT, sono a solo 140 a tempo indeterminato, più 135 a tempo determinato che allo scadere del contratto torneranno in Agile. Altro che 350 come dice Passera!
La realtà è che attualmente sono più di 1000 i lavoratori senza prospettive. Una sola cosa deve fare per Agile il super ministro Passera: ricordarsi dell’accordo firmato a gennaio scorso, con il ministero del lavoro e le parti sociali, accordo totalmente disatteso. L’accordo di gennaio prevedeva soluzioni e azioni diverse sulle quali si erano impegnati i due ministeri, ma dopo nove mesi non uno dei punti dell’accordo è stato realizzato.
Da tempo sindacati e lavoratori chiedono a Passera e Fornero di convocare il tavolo Agile per la verifica dell’accordo, ma ad oggi i due ministri si negano. Altro che vertenza risolta! Solo ieri noi lavoratori abbiamo manifestato in tutta Italia davanti le prefetture per ricordarvi i vostri impegni…
Caro ministro Passera, almeno il rispetto lo deve ai lavoratori e alle lavoratrici Agile. Non faccia dichiarazioni avventate ed onori l’accordo di gennaio. Faccia uno squillo alla collega Fornero e convochi immediatamente il tavolo Agile. D’accordo?

http://www.milanotoday.it/cronaca/proteste-agile-eutelia-prefettura.html

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma cosa aspettiamo a fare un casino a Roma con o senza autorizzazione????
FIOM che cazzo aspetti???

Anonimo ha detto...

CI VUOLE UN GROSSO SFORZO FRA TUTTI I COLLEGHI.CI VUOLE UNA GROSSA MANIFESTAZIONE ALTRIMENTI CADREMO NEL DIMENTICATOIO.
NON MOLLIAMO COLLEGHI.
FIOM ORGANIZZA STA CAZZO DI MANIGESTAZIONE NON PENSARE SOLO ALLA FIAT.

Anonimo ha detto...

Agile ex-Eutelia. Fim, Fiom, Uilm: “Nella manifestazione svoltasi oggi a Milano, chiesto un incontro al Mise per avere certezze sull'applicazione dell'accordo. Il 20 novembre nuova manifestazione a Roma”
Le Segreterie nazionali dei sindacati metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno diffuso
oggi il seguente comunicato.
“Vigorosa partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Agile ex-Eutelia e di Tbs It (società che
ha rilevato le attività di Agile dopo il fallimento) alla manifestazione/presidio che si è svolta oggi, a
Milano, sotto la sede della Prefettura.”
“Oltre duecento fra lavoratrici e lavoratori, provenienti dalle sedi del Nord Italia, hanno chiesto con
forza al Prefetto di intervenire presso il Ministero dello Sviluppo Economico per la convocazione di
un incontro da tenersi, nel più breve tempo possibile, al fine di avere certezze sia sull'applicazione
di tutti i punti dell'accordo sottoscritto, sia sui tempi di realizzazione.”
“In un Paese civile gli accordi si rispettano, a maggior ragione quelli sottoscritti in sede istituzionale. E se cambiano alcuni riferimenti di legge o elementi a sostegno delle soluzioni individuate, il
problema non è solo delle lavoratrici e dei lavoratori, ma di tutti i soggetti che l'hanno firmato.”
“Al termine dell'iniziativa di protesta, il Prefetto ha comunicato l'avvenuto contatto con il Ministero
e l'impegno assunto dallo stesso a convocare a breve l'incontro richiesto.”
“Prendiamo atto dell'impegno assunto, ma in ogni caso (superati i problemi di autorizzazione da
parte della Questura), confermiamo la manifestazione con presidio che si terrà a Roma il 20 novembre, sotto il Ministero dello Sviluppo Economico, a partire dalle ore 10:00.”
Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

Anonimo ha detto...

IL 20 NOVEMBRE TUTTI ALLA MANIFESTAZIONE DI ROMA...
FINIAMOLA DI LAMENTARCI..... NESSUNO CI AIUTERA' SE CI FACCIAMO PRNDERE DALL?IMMOBILISMO E DALLA RASSEGNAZIONE..

CORAGGIO COLLEGHI APPUNTAMENTO A ROMA IL 20 NOVEMBRE I COLLEGHI DEL NORD HANNO FATTO LA LORO PARTE ..TOCCA A NOI DEL SUD.... FARCI SENTIRE..

Anonimo ha detto...

Vorrei aggiungere un elemento importante, il ricorso presentato circa la correttezza della cessione di ramo di azienda è stato rigettato dal tribunale del lavoro e dichiarato competenza il tribunale fallimentare di Arezzo.
Informo che la causa esplorativa intentata da altri colleghi presso il tribunale fallimentare di Arezzo è stata persa, sancendo (dichiarazione del giudice) che la cessione è stata effettuata a regola d'arte, quindi i lavoratori non avevano diritto ad opporsi. tra l'altro sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali.
Quindi è chiaro che dirottando tutte i procedimenti verso il tribunale fallimentare di arezzo gli stessi verranno "indirizzati" verso la completa assoluzione dei Landi, Liori, Massa Ecc.
Cari colleghi tre /quattro anni di lotte hanno fatto ridere tutta Arezzo e dintorni.

Anonimo ha detto...

Il sindacato deve spiegare perchè questo tanto sbandierato licenziamento collettivo mascherato da una cessione di ramo di azienda per il tribunale fallimentare di Arezzo è stato fatto tutto in modo regolare, allora gli avvocati dei sindacati non hanno capito nulla o sapevano e non dicevano.....vedi la gestione dell'articolo 28, vinto ma perso, ennesima presa in giro.

Anonimo ha detto...

TRA CANI NON SI MORDONO
SONO TUTTI CORROTTI