lunedì 30 gennaio 2012

VERBALE DI ACCORDO CESSIONE A TBS

COMUNICATO STAMPA
TBS Group: raggiunto l’accordo con le organizzazioni sindacali per la
cessione dei rami d’azienda IT e Call Center di Agile S.r.l.
Dall’operazione importanti sinergie per il rafforzamento dell’offerta del
Gruppo nei servizi di Global IT per la sanità, la pubblica amministrazione e le
aziende private.
TBS Group, società quotata all’Aim Italia, comunica che con l’approvazione dell’Accordo
sindacale ex art. 47 della L. 428/90 e 63, comma 4, d-lgs. 270/99 avvenuta lo scorso 25
gennaio a seguito del percorso concertativo interno indetto dalle organizzazioni sindacali, è
stato ottenuto il pre-requisito indispensabile alla firma del contratto per l’acquisizione, da parte
di TBS IT (controllata al 100% da TBS Group), dei rami di azienda IT e Call Center di Agile
S.r.l., in amministrazione straordinaria.

In termini economici, il prezzo complessivo offerto da TBS IT per l’acquisizione di Agile è pari a
1 milione di euro, di cui 900.000 per il ramo IT e 100.000 per il ramo Call Center, che verranno
finanziati dall’aumento di capitale di TBS Group in via di finalizzazione.
Il confronto sindacale presso il Ministero dello Sviluppo Economico è stato avviato a seguito
dell’aggiudicazione da parte di TBS Group della procedura di vendita promossa, nel luglio 2011,
dai commissari straordinari di Agile S.r.l. - Stefania Chiaruttini, Oreste Michele Fasano e
Francesco Dimundo.

L’operazione di acquisizione dei rami di azienda di Agile è incentrata su un piano industriale
triennale - esaminato e validato dai commissari straordinari, dal Ministero dello Sviluppo
Economico e da Deloitte, che li ha assistiti in qualità di advisor - che illustra le ragioni di
carattere economico e strategico, nonché le prospettive sul piano occupazionale.
Sono oggetto della transazione i contratti in essere con la clientela e il brand name della
società; non vengono invece ceduti debiti, crediti e immobili di Agile S.r.l.

Relativamente alle ricadute occupazionali, il confronto con le organizzazioni sindacali ha portato
alla definizione di un piano di assunzione ex novo di una parte dei dipendenti che fanno capo
alla procedura.

In particolare, il piano industriale prevede un programma di inserimento occupazionale per step
successivi nell’arco dei prossimi tre anni, condizionato al raggiungimento di alcuni obiettivi di
fatturato dell’area IT di Agile, oggetto dell’acquisizione, secondo il seguente schema:
* primo anno: è prevista l’assunzione ex novo entro il 31 dicembre 2012 di 220 risorse, di cui
13 a tempo determinato;

*
secondo anno: nel corso del 2013 è previsto il raggiungimento di 258 unità totali, attraverso l’assunzione di ulteriori risorse e/o la conversione dei contratti a tempo determinato, a
condizione che nell’esercizio 2012 sia stato conseguito un fatturato minimo di 14,4 milioni di
euro relativo all’area IT di Agile e che la media ponderata dei termini di pagamento da parte
dei clienti attivi all’atto della cessione sia di 180 giorni dalla data di emissione fattura;
*terzo anno: nel corso del 2014 è previsto il raggiungimento di 358 unità totali, attraverso
l’assunzione di ulteriori risorse dalla procedura, a condizione che nell’esercizio 2013 sia
stato conseguito un fatturato minimo di 18,7 milioni di euro relativo all’area IT di Agile e che
la media ponderata dei termini di pagamento da parte dei clienti attivi all’atto della cessione
sia di 180 giorni dalla data di emissione fattura.

L’accordo prevede inoltre che il costo medio del lavoro relativo al personale assunto non sia
superiore ai 41.000 mila euro e che tale costo resti costante nel corso del piano industriale.
Inoltre, qualora specifici programmi di sviluppo, in particolar modo correlati alla domanda di
servizi da parte delle Regioni che intendessero sviluppare specifici progetti relativi alle attività di
TBS Group, dovessero determinare una ricaduta in termini di fatturato aggiuntivo, TBS Group si
è posta l’obiettivo di procedere all’assunzione di ulteriori risorse rivenienti dalla procedura sino
ad un massimo di 200 persone.

L’acquisizione dei rami IT e Call Center di Agile rappresenta un’opportunità rilevante nell’ambito
del piano industriale di TBS Group. Il management ritiene infatti fondamentale in questo
momento porre la massima attenzione sia a tematiche di innovazione, sia di economia di scala
nell’offerta ai clienti, promuovendo in particolare anche i servizi in outsourcing sui sistemi e le
soluzioni di information e communication technology (Global IT).

La componente tecnologica, driver di costo essenziale nel governo della spesa pubblica, verrà
quindi presidiata dalla società TBS IT, alla quale spetterà il compito di perseguire:
* le sinergie di costo ed economia di scala con la società EBM in Italia nei servizi integrati
in outsourcing dei sistemi IT e delle apparecchiature biomediche in particolare ai clienti
dell’area sanità sia pubblica che privata;

*
l’erogazione dei servizi di call center innovativi regionali in outsourcing con alcune Società del Gruppo (EBM e TeSAN), soprattutto nell’assistenza sociosanitaria
domiciliare;
* la costruzione di un posizionamento complessivo più forte e integrato lungo tutta la
filiera dei prodotti IT per la sanità, la pubblica amministrazione e le aziende private,
integrando appropriatamente competenze, prodotti e servizi di Agile con quelli di Insiel
Mercato e di altre società del Gruppo.

“L’acquisizione dei due rami di Agile – commenta Diego Bravar, presidente e amministratore
delegato di TBS Group -, rappresenta una scelta nella direzione di una costante crescita per il
nostro Gruppo. In particolare ci offre l’opportunità di acquisire ulteriori specifiche competenze
che ci consentiranno di operare, soprattutto nell’area della Sanità, in qualità di system integrator
capace di portare autentica innovazione al sistema. La nostra visione è sempre stata quella di
essere più efficienti e competitivi puntando a una gestione integrata, in outsourcing e
multivendor, non solo delle apparecchiature biomediche, ma allo stesso tempo di tutti i sistemi
e le soluzioni di information e communication technology utilizzate dai nostri clienti. E proprio
nel Global IT rileviamo interessanti opportunità di sinergie, di integrazione e di estensione del
nostro perimetro di offerta”.
Agile s.r.l. in A.S.
è una società attiva nella progettazione e realizzazione di soluzioni e servizi
di Information and Communication Technology in Italia, nella quale sono confluite le attività in
tale settore di Eutelia S.p.a. prima del commissariamento di entrambe le società da parte della
magistratura e del Ministero dello Sviluppo.
TBS Group
Con sede nell’AREA Science Park di Trieste e un fatturato 2010 di 190,7 milioni di
Euro, il Gruppo è presente attraverso numerose consociate in 13 Paesi – Arabia Saudita,
Austria, Belgio, Cina, Francia, Germania, India, Regno Unito, Italia, Olanda, Portogallo, Serbia
e Spagna – avvalendosi di oltre 2.000 addetti, di 26 centri di competenza specialistici e di oltre
300 laboratori on site collegati a più di 1.000 ospedali.

domenica 29 gennaio 2012

Agile: piano di reintegro per 800 networkers?

Raggiunta al Ministero dello Sviluppo Economico l'ipotesi di accordo. Tbs, la società di Trieste che ha acquisito parte di Agile Tbs (controllata dalla britannica Tbs Group) assumerebbe 217 lavoratori entro febbraio, 255 entro il 2013 e 355 entro il 2014.

È stata raggiunta ieri l’ipotesi di accordo per la vertenza di Agile, la società di servizi tecnologici, già parte di Eutelia. Ed è un accordo che ridà qualche prospettiva ai 1.285 lavoratori da oltre due anni in amministrazione straordinaria.
La bozza d’intesa - siglata dopo una nottata di trattative al Ministero dello sviluppo economico - deve ora passare al “vaglio” dei lavoratori e si articola in due parti. Innanzitutto la conferma delle assunzioni promesse dalla Tbs: la società di Trieste specializzata in ingegneria clinica che ha acquisito parte di Agile Tbs (controllata dalla britannica Tbs Group) assumerebbe 217 lavoratori entro febbraio, 255 entro il 2013 e 355 entro il 2014. Per un totale di 817 persone.

Per gli altri lavoratori, ed è la seconda parte dell'accordo, si farebbe ricorso agli ammortizzatori sociali, a percorsi di prepensionamento agevolato per i più anziani e a progetti di formazione volti al reimpiego professionale, grazie all’utilizzo dei soldi provenienti dal Feg, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione.

Il piano di formazione coinvolgerà (in cofinanziamento) anche le regioni in cui sono ubicate le sedi di Eutelia rimaste in esercizio, e cioè Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia, Toscana e Calabria. Gran parte delle amministrazioni regionali coinvolte si sono impegnate in tal senso e l’adesione dovrebbe diventare totale grazie anche al ‘pressing del Ministero del lavoro. Il prossimo “tavolo” a cui parteciperanno i rappresentanti delle Regioni è già programmato per il 2 febbraio al Ministero Sviluppo Economico.

L’intesa stabilisce infine di ridar vita alla filiera industriale nell’ambito del settore telco, sempre con l'ausilio fondi europei: per questo è stato costituito un “bacino” relativo alle attività di tecnologia informatica di cui servirsi sia per le attività di Eutelia, sia per quelle delle aziende di settore interessate.

Si tratta di un accordo non del tutto risolutivo, che lascia grande incertezza per molti lavoratori e però permette di riprogrammare il futuro e segna comunque una nuova fase in cui sarà fondamentale l’impegno continuativo di tutte le istituzioni.

venerdì 27 gennaio 2012

Verbale assemblea della sede Agile di Napoli del 25 Gennaio 2012

Oggetto: ipotesi accordo con TBS

I lavoratori riunitisi in assemblea il 25/01/2012 per discutere della ipotesi di accordo
siglato dalle OO.SS. nazionali in data 23/01/2012 hanno dato all’unanimità il loro
parere negativo a tale accordo
L’accordo è stato considerato dai lavoratori irrisorio e iniquo per la soluzione
occupazionale dei lavoratori di Agile in a.s.; gli stessi argomentano la loro contrarietà
alla conferma di tale accordo in quanto lo stesso produrrà solo in minima parte una
probabile soluzione lavorativa lasciando contemporaneamente un numero enorme
di lavoratori senza alcuna concreta soluzione lavorativa. Dalla lettura di tale accordo
emerge che le condizioni dettate dalla TBS e accettate dalle OO.SS. non solo sono
contrarie al rispetto delle conquiste sindacali che i lavoratori hanno accumulato in
anni di lotta, ma vanno in contrasto con i meriti della professionalità raggiunta negli
anni da questi professionisti del ITC, offendendo la loro dignità.
La Regione Campania presente al tavolo Ministeriale ha dichiarato in plenaria che,
pur avendo più volte fatto richiesta di informazioni specifiche in merito ai lavoratori
Campani, non le sono mai state fornite le risposte e che solo in quel momento le
veniva richiesto di aderire al FEG. Si è dichiarata comunque disponibile a sostenere
gli eventuali lavoratori in esubero con tutti gli strumenti necessari anche tramite i
FEG solo se inseriti in un piano più ampio e strutturale per il rimpiego dei lavoratori
Campani.
La soluzione inserita nell’accordo con il Mise che si impegna con le Regioni a
“sensibilizzare” i Ministeri competenti è a dir poco ridicola non avendo fatto nulla
fino ad ora per questa vertenza. Altra fandonia la si evince nel paragrafo che scrive
“in accordo con l’amministrazione straordinaria saranno individuati i percorsi più
idonei al fine di garantire l’accesso agli ammortizzatori sociali”,dove sia il Mise che le
OO.SS. conoscono bene come si sta modificando il mondo degli ammortizzatori
sociali.
Inoltre i lavoratori denunciano la mancanza di chiarezza e trasparenza nella gestione
delle OO.SS. in particolare in questa fase molto delicata della vertenza, con
cambiamenti di scenari che vanno dalla mancanza totale di comunicazioni per tempi
lunghissimi al firmare di notte una ipotesi di accordo che taglia fuori mille persone.
I lavoratori dichiarano il loro dissenso a questo accordo, degna conclusione della
scellerata gestione Aziendale fino ad oggi effettuata.
Lavoratori Agile sede di Napoli

MOZIONE DELLA ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DI BARI

giovedì 26 gennaio 2012

COMUNICATO STAMPA FIOM

Agile (ex Eutelia). Potetti (Fiom): “Definita un’ipotesi di accordo che può costituire l’inizio di una nuova fase. Necessario un costante impegno delle Istituzioni. La parola passa ora ai lavoratori”
Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Agile (ex Eutelia), ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
 

Nella notte tra il 23 e 24 gennaio è stato raggiunto a Roma, in sede di ministero dello Sviluppo Economico, unipotesi di accordo relativa alla vicenda di Agile ex Eutelia. L'intesa, che si compone di due parti e che avrà efficacia dopo aver sentito i lavoratori, una prima risposta a un dramma sociale e occupazionale che dura da un tempo ormai troppo lungo.

L'accordo con l'acquirente, la Tbs Group, prevede lo sviluppo di un piano industriale che porterà all'assunzione di 220 lavoratori nel primo anno, con la possibilità di un numero ulteriore di assunzioni - legate ai volumi di fatturato - che potrebbero dare risposte a una parte dei problemi occupazionali dei lavoratori.

Il secondo accordo, definito in sede di ministero dello Sviluppo Economico con la partecipazione del ministero del Lavoro e delle Regioni interessate, prevede invece il sostegno degli ammortizzatori sociali per la durata del piano industriale di Tbs e misure per rendere più concrete le possibilità di reimpiego dei lavoratori. Tra queste, riteniamo significative quelle relative all'utilizzo dei fondi europei per la formazione. Tali fondi, in parte, debbono essere dedicati al supporto del piano industriale, mentre, nella restante parte, per progetti mirati all'incrocio della domanda e dellofferta di lavoro da aziende del settore. Altre opportunità potrebbero concretizzarsi poi dal ripristino della filiera industriale di Information Technology di Agile/Eutelia.

Particolarmente importanti, infine, gli aspetti relativi alla possibilità dei pensionamenti dei lavoratori più anziani, sui quali le parti si sono impegnate ad effettuare unopera di sensibilizzazione, a tutti i livelli, per la gestione degli accordi già fatti.

L'ipotesi di accordo, che presenteremo a breve ai lavoratori, se attuata in tutte le sue parti attraverso la partecipazione attiva delle Regioni e dei Ministeri interessati, può rappresentare una risposta complessiva per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori della società Agile in amministrazione straordinaria. Ciò, in particolare, attraverso il sistema di monitoraggio concordato che prevede verifiche continue sia a livello territoriale che nazionale sull'efficacia dell'intesa stessa.

Come Fiom-Cgil, consideriamo l'ipotesi di accordo come linizio di una nuova fase che andrà costantemente accompagnata e sostenuta attraverso un impegno deciso di tutte le Istituzioni affinché si utilizzino fino in fondo tutte le soluzioni individuate. Solo così sarà possibile dare quella risposta complessiva per la quale lavoratrici e lavoratori hanno lottato per tutti questi anni.



Fiom-Cgil/Ufficio Stampa