venerdì 30 settembre 2011

EUTELIA: POLIDORI, MISE IMPEGNATO IN SOLUZIONE CRISI

Roma, 29 set - ''Il Governo ha fatto e sta facendo tutto quanto in suo potere per risolvere quanto prima l'annosa questione delle aziende Agile e Eutelia: risalgono a maggio 2008 infatti i primi tavoli di confronto con l'azienda e sindacati volti alla presentazione e approvazione di un piano industriale di salvataggio''. E' quanto risponde il sottosegretario allo sviluppo Economico, Catia Polidori, ai senatori del Pd, Nerozzi e Passoni, durante l'interrogazione a risposta orale congiunta, esposta oggi al Senato.

Piu' in particolare infatti, ha spiegato Polidori, '' il ministero dello sviluppo non ha mai mancato nel corso di questi anni di dare il proprio apporto istituzionale alle legittime pretese dei lavoratori''. Tuttavia, a fronte delle due procedure di amministrazione straordinaria, tutt'ora in corso, la normativa vigente non ha potuto altro che permettere di indire due bandi di concorso per l'acquisizione dei rami d'azienda delle rispettive societa', per i quali si e' in attesa degli esiti. Nel frattempo il Mise ha previsto un tavolo di confronto con la partecipazione delle regioni interessate (Toscana e Lazio) e delle organizzazioni sindacali.


Patteggiamento Landi, slitta l'udienza. Suspense Eutelia per il secondo filone


In aula alla vigilia di Natale
Protagonista principale dell'inchiesta bis è Leonardo Pizzichi che a marzo potrebbe andare a fare compagnia a Samuele Landi nel processo per bancarotta fraudolenta

Arezzo, 29 settembre 2011 - E' finita col rinvio che era nelle previsioni generali. L'ultima tranche dell'udienza preliminare Eutelia, quella che riguarda tutti i membri della famiglia Landi che hanno scelto di patteggiare, slitta alla vigilia di Natale, il 19 e 20 dicembre. Per allora il Pm Roberto Rossi dovrebbe avere a disposizione la relazione finale dei commissari liquidatori dell'azienda che gli consentirà di precisare le imputazioni e di dare, eventualmente, il consenso della procura al patteggiamento. Che l'avvocato difensore della famiglia, Ennio Amodio, ha ipotizzato nei mesi scorsi in pene fra i 4 anni e i 4 anni e mezzo più un risarcimento di danni all'azienda di una dozzina di milioni.

A dicembre dovrebbe esserci anche la relazione di servizio della Guardia di Finanza che il Pm Rossi aspetta per chiudere il secondo filone di indagini sul crack. Stando alle indiscrezioni dovremmo essere a cifre importanti, forse maggiori di quelle della prima tranche che si aggiravano sui 95 milioni di euro. In questo caso, però, bisogna capire quanto sono coinvolti i Landi che ora cercano di patteggiare. La famiglia, infatti, aveva lasciato molti degli incarichi dirigenziali dopo il primo blitz del 2008 e quando si aggravarono nel corso dell'estate le condizioni finanziarie dell'azienda. Subentrò allora Leonardo Pizzichi, con Samuele Landi ancora in una posizione di grande influenza. Proprio Pizzichi, commercialista senese, già arrestato su richiesta della procura Roma per il crack della collegata Agile, potrebbe essere il protagonista principale di questo filone. Se Rossi farà in tempo a completare la procedura e se lui non chiuderà i conti con un patteggiamento o con un rito abbreviato, l'ex Ad potrebbe andare a fare compagnia a Samuele Landi, ancora rifugiato nel suo esilio dorato di Dubai, fra i grandi accusati del processo che riprenderà a marzo.
Non ci saranno altri Landi che per allora dovrebbero aver completato l'iter del patteggiamento, fatta eccezione per l'ex presidente onorario Angiolo e per il nipote Isacco (imputato a Roma per Agile) che sperano ancora nel proscioglimento.

giovedì 29 settembre 2011

Mattesini: “Il futuro di Eutelia e Agile sia deciso in modo trasparente e sulla base dei progetti industriali” .

Dichiarazione della deputata Pd Donella Mattesini


L’interrogazione era stata presentata il 20 giugno. La risposta del Ministero è arrivata adesso. “Oggettivamente un po’ tardi e fuori tempo massimo – commenta la deputata Pd Donella Mattesini. Nell’interrogazione di giugno ripercorrevo l’intricata vicenda di Eutelia e Agile, sollecitando il Ministero ad elaborare rapidamente il bando di gara. La risposta del Ministero è arrivata dopo che il 23 settembre sono state aperte le buste con le offerte: 2 per Agile e 3 per Eutelia. Al di là della questione dei tempi di risposta, rimangono aperti i temi di sostanza – continua Donella Mattesini. I ritardi con cui è stata fatta la gara devono ora essere positivamente superati nel percorso avviato con l’aperture delle offerte che deve essere trasparente e rigoroso. Quello delle telecomunicazioni è un settore interessante e appetibile e a tutti i soggetti interessati devono essere offerte le massime garanzie di correttezza. Inoltre deve essere “recuperato” un tema che il Ministero ha, spero non deliberatamente, sottovalutato in questa fase e che è quello del piano industriale e quindi dei conseguenti livelli occupazionali. Il futuro di Eutelia, dei suoi addetti e in parte anche dell’economia aretina non può essere deciso solo sulla base di una cifra scritta in fondo ad un’offerta economica. Ritengo indispensabile che vengano attentamente valutati i piani industriali e quindi tenute adeguatamente di conto le garanzie che ogni soggetto deve dare in termini di prospettive industriali e di livelli occupazionali”.

sabato 24 settembre 2011

Eutelia: cinque gruppi in corsa

ANSA) - ROMA, 23 SET - Sarebbero cinque le aziende che hanno presentato domanda per l'acquisto dei complessi aziendali di Eutelia (3 per Eutelia e 2 per Agile), l'azienda aretina di telecomunicazioni commissariata da piu' di un anno. Il termine per la presentazione delle offerte scadeva oggi a mezzogiorno in base al provvedimento del ministero dello Sviluppo economico che aveva stabilito le modalita'. Le buste con le offerte dovevano essere aperte oggi, ma il notaio ha preso in esame il pacchetto ricevuto senza ufficializzare i nomi.

mercoledì 21 settembre 2011

Gara Eutelia-Agile, c'è tempo fino a venerdì

Prorogata di tre giorni la scadenza per la presentazione delle offerte d'acquisto. Certo l'interesse della cordata "Piero della Francesca" di De Simone. E sarebbero interessate anche Tiscali, Almaviva, Fastweb, Infracom, Interoute e KpnQuest

E' stato prorogato di tre giorni il termine per la presentazione delle offerte per l'acquisto dei rami aziendali di Eutelia-Agile. I pretendenti avranno tempo fino alle ore 12 del 23 settembre per sottoporre le proprie offerte.



Intanto – secondo indiscrezioni riportate da Milano Finanza – ai tre commissari straordinari, Daniela Saitta, Francesca Pace e Gianluca Vidal, sarebbero arrivate undici nuove manifestazioni di interesse ma "è presumibile che il numero sia sceso in questi ultimi giorni". Alla gara avrebbero partecipato sia fondi di investimento sia cordate, ma sulla loro identità vige il più stretto riserbo.

L’unico nome certo è quello della cordata “Piero della Francesca”, guidata dal fondatore di “Cloud Italia” Mark De Simone, che vede coinvolti Unicredit, Italtel, Cordys, Itway e Cosmic Blue Team, pronta ad effettuate circa 100 milioni di investimenti. Come scrive MF, interessate all’acquisto ci sarebbero anche Interoute, KpnQuest, Almaviva, Tiscali, Fastweb e Infracom.

La gara ha messo in vendita il ramo Tlc e Difesa di Eutelia e quello IT e call center di Agile, con la possibilità di presentare sia una singola offerta sia offerte disgiunte. Finora – conclude MF- non sarebbero arrivate offerte per il ramo Difesa mentre l’attenzione sarebbe concentrata sugli altri settori che valgono circa 70-80 milioni di euro.



Rimandato il processo all'ex ad Samuele Landi

Il processo a Samuele Landi, ex ad di Eutelia, è stato rinviato al 6 marzo 2012, e il pm Roberto Rossi ha chiesto la riunificazione con il secondo filone aretino di indagini. L'udienza era in programma questa mattina al tribunale di Arezzo davanti al collegio presieduto dal giudice Mauro Bilancetti.

L'ex ad di Eutelia, di cui Landi è stato tra i fondatori, non si è presentato nonostante sia stato raggiunto qualche giorno fa da un secondo ordine di custodia cautelare: da due anni è a Dubai. Deve rispondere di bancarotta fraudolenta per 100 milioni di euro.

Questa mattina il collegio ha respinto l'eccezione presentata dall'avvocato romano Amedeo Di Segni sulla presunta incompatibilità di due giudici che, in passato, si erano occupati del caso come membri del tribunale del Riesame. I sei mesi concessi dal tribunale al pm Roberto Rossi serviranno al magistrato per concludere le indagini sul secondo filone Eutelia, quello relativo al periodo 2008/2009 quando era amministratore delegato il senese Leonardo Pizzichi, arrestato a Roma nell'ambito dell'inchiesta capitolina su Agile.
In questo caso, al momento del rinvio a giudizio, qualora dovesse profilarsi questa ipotesi, i due procedimenti verrebbero unificati. Giovedì 29 settembre è invece in programma l'udienza davanti al gup Annamaria Loprete che vede coinvolti il presidente onorario di Eutelia, Angiolo, i fratelli Raimondo e Isacco, Sauro, il figlio di Raimondo, e Alessandro figlio di Angiolo che hanno già manifestato, ad eccezione di Angiolo e Isacco, l'intenzione di patteggiare.

L'azienda, commissariata dal giugno 2010, ha pubblicato questa mattina sul suo sito che la gara di vendita è stata prorogata fino a venerdì prossimo.

domenica 18 settembre 2011

Un altro mandato d'arresto per Samuele Landi Stavolta parte da Arezzo

L'ordine di custodia cautelare firmato in giugno dal Gip Lo Prete su richiesta del Pm Roberto Rossi: pericolo di fuga. Ma emerge solo ora che l'avvocato ricorre. Continua la latitanza a Dubai


Arezzo, 17 settembre 2011 - Ancora guai per Samuele Landi, l'ex Ad di Eutelia che resta il personaggio principale nel crack del gruppo telefonico di via Calamandrei, per il quale si ipotizzano (finora) quasi cento milioni di bancarotta. Stavolta si manifestano sotto forma di un secondo ordine di custodia cautelare, dopo quello del luglio 2010 dei magistrati romani per il versante Agile, che parte dal palazzo di giustizia di Arezzo.

Il mandato di arresto è stato chiesto dal Pm Roberto Rossi, che conduce l'inchiesta sul filone aretino fin dal primo giorno, e firmato in giugno dal Gip Anna Maria Lo Prete. La notizia tuttavia emerge soltanto ora che l'avvocato difensore di Samuele, Amedeo Di Segni, ha avuto sentore della misura cautelare e ha presentato ricorso al tribunale del riesame, obbligando la procura a depositare le carte di un arresto che era rimasto segreto. Il Pm Rossi e il Gip Lo Prete ravvisano una delle tre condizioni previste dal codice per le manette, cioè il pericolo di fuga.

A dire il vero qui c'è qualcosa di più del rischio, perchè Samuele in fuga, in esilio, o all'estero per affari come dice lui, c'è da un pezzo. Rifugiato a Dubai da quasi due anni anche se l'emirato arabo per l'ex uomo forte delal famiglia non è solo una base dorata ma anche un nuovo centro di affari. All'ex Ad, come a gran parte dei Landi, il Pm Rossi contesta una bancarotta fatta dei 33 milioni che sarebbero illecitamente finiti in Svizzera dopo una serie di finte triangolazioni con Sofia e Bucarest, dove c'erano consociate di Eutelia, e 65 milioni della cessione fittizia (o almeno ritenuta tale) della società Voiceplus, cuore del traffico telefonico premium, uno dei grandi business di Eutelia.

Se i parenti hanno scelto quasi tutti di patteggiare (l'udienza preliminare si svolgerà a giorni) e di risarcire in parte l'azienda, Samuele continua a dirsi innocente. Perciò ha deciso di affrontare il processo, che comincerà in ottobre dinanzi al tribunale di Arezzo. L'ex amministratore delegato ha annunciato l'intenzione di parteciparvi in videoconferenza da Dubai, ma pare assai improbabile che i giudici glielo concedano.

giovedì 15 settembre 2011

Roma - ore 9:00 nell'aula Occorsio del Tribunale Penale - Udienza presso il tribunale di Roma del processo contro "la banda bassotti" (Landi-Massa-Liori)
APPUNTAMENTO A TUTTE E TUTTI A PIAZZALE CLODIO VENERDI' MATTINA ALLE 8,30

Agile ex Eutelia, 5 giorni per futuro 1.500 lavoratori

Venerdì 16 settembre presidio davanti alla Regione Lombardia


Il 12 luglio scorso sono stati emessi i bandi per la vendita di Eutelia e Agile. Se entro il 20 settembre le due società non verranno rilevate, il futuro di 1.500 lavoratrici e lavoratori (di cui 350 a Pregnana) rischia di essere segnato definitivamente.

Nella lunga, a tratti paradossale vertenza, iniziata circa due anni fa, mezzo mondo si è impegnato a parole a trovare una soluzione che consentisse il riavvio e rilancio delle attività, dal ministero dello Sviluppo economico alla Provincia di Milano alla Regione Lombardia.

"Ora il tempo dei rimpalli e dei rinvii è davvero finito", scrive la Fiom lombarda: "In assenza di interventi decisi e precisi delle istituzioni, a partire da Regione Lombardia. tra cinque giorni in questo paese ci saranno due aziende in meno e 1.500 disoccupati in più".

"Per venerdì 16 settembre - conclude la nota - abbiamo chiesto la convocazione urgente del tavolo di crisi e saremo davanti al nuovo palazzo della Regione, non per ascoltare la scontata litania del 'vedremo cosa si può fare'. Il 'vedremo' non ha più alcun senso: mancano 8.640 minuti per dare o meno una possibilità ai lavoratori".

mercoledì 7 settembre 2011

Eutela, in lizza per l'acquisto anche British Telecom e Tiscali

In campo pure una terza proposta di un'azienda italiana. La multinazionale britannica presenta l'offerta tramite la sua filiale italiana. Ecco i tempi per questa prima fase del bando

Arezzo, 7 settembre 2011 - Quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo. Tiscali, British Telecom e ElsyNet si scaldano i muscoli e studiano gli avversari, poco male. La cordata «Piero della Francesca» è già pronta per la gara finale, che prevede l’acquisto di Eutelia e altri gruppi si frugano in tasca per contare le risorse da gettare sul piatto.

In attesa che arrivi un campione come Usain Bolt, medaglia d’oro olimpica dei 100 e 200 metri e sbaragli tutti al traguardo, la competizione che ha per posta la conquista del gruppo di via Calamandrei si limita a puntare le telecamere sugli atleti fermi ai blocchi di partenza. I nomi che trapelano sono quasi prestigiosi e lasciano immaginare una gara corsa sul filo del rasoio o meglio giocata a suon di milioni. E non solo. Improvvisamente, si sono affacciati alla ribalta alcuni colossi della comunicazione, pronti a gareggiare con la cordata aretina «Piero della Francesca», da tempo in poll position, che ha garantito agli enti locali e alle organizzazioni sindacali di mantenere un forte radicamento in città e un piano industriale finalizzato allo sviluppo dell’azienda.
Entro la data ultima per presentare la manifestazione di interesse e ottenere l’accesso al «dataroom» predisposto dai tre commissari, ha fatto un passo avanti la filiale italiana British Telecom, disposta, a quanto pare, a mettere sul piatto della bilancia un nome prestioso e risorse, che possiamo immaginare particolarmente importanti.
Ma non è l'unica testa blasonata decisa a valutare la possibilità di acquisto di Eutelia, non sono rimasti a guardare neppure i manager di Tiscali, che hanno passato le giornate di Ferragosto a prendere visione della documentazione contabile e finanziaria della società di via Calamandrei per valutare le scelte da compiere e i costi di un business, che potrebbe aggiungere al tesoro di famiglia un «pezzo artistico» di particolare pregio, visto che l’azienda aretina ha in dotazione uno scrigno con una rete di collegamenti, particolarmente appetibile. British Telecom, Tiscali, ma non solo.
Nel gruppetto di testa si fanno spazio anche ElsyNet, Almaviva e Kpnwest, le quali, secondo informazioni che provengono dal mondo degli affari, avrebbero manifestato il loro interesse verso un’operazione, per la conclusione della quale servono risorse considerevoli. Non è un caso che un gruppo in competizione avrebbe dichiarato il suo interesse soltanto per l’acquisto di quello che nel «Bando per la procedura di vendita» è indicato come il «Ramo Difesa» ovvero gli appalti ottenuti dal Ministero della Difesa, appunto.
Entro il 20 settembre, il bando prevede l’inoltro ad un notaio romano delle offerte definitive, che dovranno contenere una garanzia pari al 20% delle somme per l’acquisto. Sarà questo il momento della selezione ultima, non tutte le società interessate compiranno l’ultimo passo, alcune, è probabile, si fermeranno prima, accontentandosi di aver partecipato alle Olimpiadi, secondo la massima del fondatore. Per gli altri, la partita si giocherà sulla consistenza dei programmi, sulle garanzie per l’occupazione e, non ultime, sulle somme offerte. Ovviamente, è difficile conoscere le intenzioni dei concorrenti, l’unico gruppo che ha messo in piazza le sue intenzioni è quello che fa capo a Mark De Simone, deciso a depositare sul piatto 100 milioni di euro, comprensivi del costo dell’azienda e dei piani di sviluppo. Dietro l’amministratore di «Claud Italia», importanti fondi di investimento, Unicredit, Finmeccanica, Italtel, Cisco, It Way e «molti altri». Tacciono le loro intenzioni, invece, British Telecom e Tiscali.

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