mercoledì 9 marzo 2011

Eutelia: via al bando di vendita: Spunta un altro nome

Arezzo, 8 marzo 2011 - Ora l’affare Eutelia può partire davvero. Dopo settimane di attesa, dopo che appena venerdì i dipendenti del gruppo telefonico di via Calamandrei in amministrazione controllata avevano manifestato contro i ritardi, il ministero dello sviluppo economico ha varato ieri il programma di cessione sia per Eutelia che per Agile, l’ex ramo It dell’azienda aretina che era stata poi venduta a una cordata guidata dai fratelli Liori ed era infine rientrata anch’essa, dopo il crack, nei confini della Legge Prodi. Ora tocca ai commissari delle due società, che poi sono almeno parzialmente gli stessi. Possono finalmente predisporre i bandi di venditi reclamati a più riprese. Come a dire che la gara per l’acquisizione del gruppo è ai nastri di partenza.
E lì ci sono da mesi almeno due candidati a comprare. Da un lato la cordata aretina di Mark De Simone (ex dirigente della multinazionale Cisco) e Piergiorgio Rossi, nota col nome di «Piero della Francesca», e uno dei grandi nomi del settore, Tiscali dell’ex governatore sardo Renato Soru. Ma non è detto che adesso la competizione resti limitata soltanto a loro. Negli ambienti sindacali, infatti, si parla insistentemente di un terzo incomodo, che sarebbe intenzionato a proporsi per l’acquisto di entrambe le società.
Una sigla, si dice, di assoluto rilievo nazionale, anche se è impossibile saperne di più. Non a caso, si fa notare negli stessi ambienti, il governo vara in contemporanea il programma di cessione sia per Eutelia che per Agile. Inutile dire che se l’offerta ci fosse e fosse credibile, toglierebbe un bell’imbarazzo ai sindacati, divisi fra la Rsu aretina che di un legame fra le due società non vuole neppure sentir parlare e la Fiom nazionale che invece reclama il mantenimento del rapporto fra Eutelia e Agile.
Quanto a De Simone e Piergiorgio Rossi, la loro cordata ha stretto nelle ultime settimane rapporti con Unicredit, Italtel e anche Finmeccanica, che parteciperebbe per tramite della controllata 'Seikos'. E’ l’offerta che gode della simpatia dei dipendenti di via Calamandrei, convinti che un acquisto da parte di Tiscali si trasformerebbe invece in una secca perdita di autonomia, con la riduzione di Eutelia a una remota provincia dell’impero Soru.

A Tiscali, si dice, interessa solo la rete cavi, il rischio è che acquisita quella si proceda con i tagli. Nonostante il gruppo sardo abbia promesso che non ci saranno licenziamenti, solo ricorso alla cassa integrazione. La cordata 'Piero della Francesca', invece, è pronta a dare garanzie sul fatto che il ponte di comando del gruppo resterà ad Arezzo.



Agile/Eutelia, Idv: servono garanzie per i lavoratori

“La pubblicazione degli avvisi di vendita per le società Agile e Eutelia è un primo elemento positivo per velocizzare il processo di cessione verso soggetti imprenditoriali che possano garantire risultati occupazionali ai lavoratori”. Lo afferma il responsabile welfare e lavoro dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. “Sarebbe stato opportuno però che in entrambi i percorsi di cessione vi fosse un vincolo per cedere insieme le due aziende, visto che information technology e telecomunicazioni viaggiano insieme nei progetti più avanzati”. “Per questo – conclude Zipponi – l’Italia dei Valori chiede che le due imprese si uniscano in un unico soggetto industriale con un piano di rilancio globale. È necessario offrire garanzie a tutti i lavoratori di Agile e Eutelia”.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe stato opportuno? Ma dove vive questo qui nel Burundi? Sono mesi che diciamo questo, che abbiamo lottato per questo, che ci siamo dannati l'anima per ottenere questa riunificazione e lui che dice? Sarebbe stato opportuno? Ma vaff siete tutti uguali. Il mio voto ve lo sognate.

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“Sarebbe stato opportuno però che in entrambi i percorsi di cessione vi fosse un vincolo per cedere insieme le due aziende, visto che information technology e telecomunicazioni viaggiano insieme nei progetti più avanzati”.
Lo afferma il responsabile welfare e lavoro dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi.

Anonimo ha detto...

spunta la luna dal monte...

Anonimo ha detto...

Sarebbe stato opportuno? Ma dove vive questo qui nel Burundi? Sono mesi che diciamo questo, che abbiamo lottato per questo, che ci siamo dannati l'anima per ottenere questa riunificazione e lui che dice? Sarebbe stato opportuno? Ma vaff siete tutti uguali. Il mio voto ve lo sognate.

Apparte il voto che lo darai a chi ti pare...
Ma forse te la dovrai prendere principalmente con chi Governa l'Italia Ora da quando sono iniziati i Nostri probblemi fino ad esso...Come ministro dello sviluppo abbiamo avuto Scaiola,Berlusconi e Romani...
Vota Antonio..Vota Antonio..Vota Antonio..Vota Antonio..Vota Antonio..Vota Antonio..

Anonimo ha detto...

Sarebbe stato opportuno? Ma dove vive questo qui nel Burundi? Sono mesi che diciamo questo, che abbiamo lottato per questo, che ci siamo dannati l'anima per ottenere questa riunificazione e lui che dice? Sarebbe stato opportuno? Ma vaff siete tutti uguali. Il mio voto ve lo sognate.



Ti hanno gia' risposto nel post precedente, ma vorrei farti notare quanto pretestuoso e fuori luogo sia il tuo intervento che riporto
la conclusione di Zipponi, e' la frase successiva a quella che ti ha dato tanto fastidio:

“Per questo – conclude Zipponi – l’Italia dei Valori chiede che le due imprese si uniscano in un unico soggetto industriale con un piano di rilancio globale. È necessario offrire garanzie a tutti i lavoratori di Agile e Eutelia”.