venerdì 28 maggio 2010

I sette giorni di Eutelia, al fisco non bastano 13 milioni

Commissario, il tribunale si riserva, una settimana di limbo. Il Pm Rossi chiede in subordine la custodia dell'azienda

Arezzo, 27 maggio 2010 - I sette giorni più lunghi di eutelia cominciano tre quarti d’ora dopo mezzogiorno, quando i tre giudici del collegio fallimentare del tribunale civile di Arezzo chiudono l’udienza sulla richiesta di amministrazione controllata e si riservano la decisione. Riserva che sarà sciolta, nella migliore delle ipotesi, non prima della prossima settimana. Dovesse esserci uno slittamento potrebbero passare anche dieci giorni. Nel frattempo l’azienda di via Calamandrei resta nel limbo. Il presidente Pizzichi e i suoi manager continuano il loro lavoro, business as usual per dirla col gergo della finanza, ma hanno addosso l’ombra del commissario o dei commissari che arriverebbero a sostituirli se i giudici dessero ragione al Pm Roberto Rossi, secondo il quale l’azienda telefonica è ben oltre il limite dell’insolvenza. Non solo, il pubblico ministero avanza anche una subordinata al collegio: qualora dovesse ritenere di non concedere l’amministrazione controllata, valuti l’ipotesi della custodia cautelare giudiziale, una sorta di sequestro di Eutelia, a seguito del quale tutti gli atti di maggiore rilievo, a cominciare da aumento di capitale e ingresso di nuovi soci, dovrebbero essere autorizzati dal tribunale.

La motivazione per l’uno o l’altro provvedimento, cioè commissariamento o custodia, è sempre la stessa: la pesantissima situazione finanziaria dell’azienda, in particolare l’esorbitante debito col fisco (120 milioni) per chiudere il quale, dice Rossi, non è affatto sufficiente il concordato da 13 milioni di euro di cui parla il presidente Leonardo Pizzichi. Già, Pizzichi, l’uomo sulle cui spalle è caduta la gestione dopo che i Landi si sono progressivamente defilati da via Calamandrei per i loro guai giudiziari e il precipitare della crisi: è lui uno dei protagonisti dell’udienza, che comincia alle undici e mezzo nell’aula estrema al piano terra del palazzo di giustizia, dove ai tempi dell’ospedale c’era il bar. Completo grigio chiaro, capelli a spazzola, il supermanager non si mostra particolarmente emozionato. Lo accompagnano i suoi avvocati, Giovanni Gatteschi e Marcello Catacchini, due esperti del diritto fallimentare. Roberto Rossi, invece, ha a fianco il procuratore capo Carlo Maria Scipio. Ed è un modo per lanciare un messaggio preciso, che sarà poi esplicitato in aula dall’intervento di Scipio: in questa sua richiesta di amministrazione controllata, Rossi non è solo, ha dietro l’intero ufficio della procura e chi lo dirige.

Nell’oretta che segue, a porte chiuse, coi giornalisti che aspettano fuori, non si parla molto dei numeri già contenuti nella relazione che accompagna l’istanza di commissariamento. Il Pm produce alcune carte nuove e ne sottolinea altre. Entra nel fascicolo innanzitutto un fax dell’agenzia delle entrate di Firenze nel quale si specifica come i 13 milioni di cui parla Pizzichi non chiudano l’intero debito di 120 milioni ma solo una parte modesta di esso. Fuori dall’ipotesi di accordo resterebbero un’ottantina di milioni, una quarantina dei quali sarebbero già a ruolo, non più oggetto di contenzioso. D’altronde, nella relazione che accompagna il sequestro preventivo dei beni aziendali (custode è stato nominato proprio Pizzichi) deciso dalla commissione tributaria, si parla esplicitamente di un indice di indebitamento che è di tre volte superiore al limite di pericolosità fiscale e di un indice di solvibilità che è la metà del parametro minimo.

La gestione di Eutelia, spiega la procura, continua ad essere pesantemente passiva per il peso degli oneri finanziari che premono (l’esposizione con le banche è di 50 milioni, il residuo del ramo It di 35, il capitale sociale è ridotto a 7 milioni ), la perdita mensile di esercizio assai consistente. Pizzichi e i suoi avvocati non stanno lì in aula solo a prenderle. Ribattono coi loro argomenti: al fisco niente dobbiamo al di là del concordato da 13 milioni, anche se è vero che non c’è ancora una fideiussione (una garanzia cioè) da presentare all’agenzia delle entrate a tutela di un eventuale accordo. C’è però un’offerta irrevocabile d’acquisto per un asset non strategico di Eutelia e ci sono soprattutto i dossier con i quali alcuni manager e i relativi partner finanziari si propongono per sottoscrivere l’aumento di capitale necessario a rinsanguare Eutelia. Se ne occupa l’advisor Gilberto Gabrielli.

Poi le parole sono finite, restano solo quelle dei giudici, che sfilano via in silenzio. Se ne vanno senza commentare anche Roberto Rossi e il procuratore Scipio. Pizzichi si ferma invece a parlare coi cronisti. Ostenta sicurezza, parla dell’assemblea per l’aumento di capitale fissata al 25 giugno. Ma prima c’è da saltare l’ostacolo dell’insolvenza, dell’amministrazione controllata, dei commissari. Un tappone dolomitico, che ha per giudice di gara il tribunale.

Salvatore Mannino

mercoledì 26 maggio 2010

Comunicato FIOM

RETTIFICA Slc/Cgil

Sindacato Lavoratori Comunicazione SLC-CGIL
Eutelia: Miceli (Slc/Cgil), l'azienda e' in crisi

A parziale correzione della nota su Eutelia si precisa che non ho dichiarato che Eutelia sia in un "processo virtuoso messo in moto dai nuovi vertici dell'azienda".

Purtroppo Eutelia e' un'azienda in crisi.

I nuovi vertici li verificheremo sulla base delle azioni che sapranno mettere in campo mentre le nostre riserve sulla richiesta di amministrazione straordinaria, cosi' come ho gia' dichiarato, sono legate al fatto che Eutelia, con la fuoriuscita della famiglia Landi dal Consiglio di Amministrazione, e' nelle condizioni di recuperare quella trasparenza che fino ad oggi, come si evince dai procedimenti giudiziari in corso, e' mancata.

Roma, 25 Maggio 2010

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Eutelia: L'amministrazione straordinaria è l'occasione per fare chiarezza sulle operazioni del passato e per dare prospettive ai lavoratori e alle lavoratrici

In queste ore il tribunale civile di Arezzo sta decidendo se accogliere la richiesta del pm Roberto Rossi di dichiarare lo stato di insolvenza e quindi l’amministrazione straordinaria per Eutelia.

La richiesta del PM deriva dal procedimento penale pendente ad Arezzo che vede imputati i vertici dell’azienda Eutelia S.p.A. per gravi reati, che vanno dal reato associativo finalizzato a commettere più delitti di falso in comunicazioni sociali, appropriazioni indebite ed emissioni di fatture e altri documenti per operazioni inesistenti, ad una serie di condotte anche esse penalmente rilevanti consistite nell’omesso versamento delle imposte sui redditi e/o sul valore aggiunto. Come è noto la Fiom Cgil si è costituita parte civile e nei prossimi giorni raccoglierà le adesioni di tutti quei lavoratori che volessero anch’essi costituirsi parte civile.

La proprietà di Eutelia, che ha gestito la cessione del ramo di IT, gli istituti bancari e tutti i soggetti che hanno sostenuto l’operazione debbono essere chiamati alle loro responsabilità per il grave danno fatto ai lavoratori, all’azienda e al paese.

La richiesta di insolvenza per Eutelia fatta dal Pm di Arezzo dimostra proprio come la cessione del ramo IT sia parte di un unico disegno che parte da molto lontano e che coinvolge molte responsabilità.

Per questo la Fiom

Cgil è convinta che il tribunale civile di Arezzo oggi deciderà in piena serenità sulla base dei dati economici e patrimoniali della società.

L’Amministrazione Straordinaria può essere un’occasione da non perdere per fare chiarezza sulle operazioni del passato e per dare finalmente una prospettiva a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici.

Fiom Cgil Nazionale

Roma, 26 maggio 2010

martedì 25 maggio 2010

La servitù di Pizzichi

La vicenda Eutelia/Agile/Omega/fondi esteri/ecc. ecc. si stà avviando verso un periodo decisivo nel quale si capirà chi vencerà, se i poteri forti e le lobby economico/finanziarie/industriali o i lavoratori/sindacati.
Volontariamente si è voluta escludere la politica, quella seria, che nulla ha fatto da un anno a questa parte per cercare una soluzione alla faccenda mentre quella falsa invece si è mossa e si muove tutt'ora per ritardare il piu possibile un evoluzione positiva della situazione.

Le uniche vittorie che i lavoratori hanno ottenuto sono state grazie alla Magistratura che continua ancora adesso a lavorare per fare chiareazza sulla situazione.
Negli ultimo giorni, guarda caso proprio nell'avvicinarsi del 26 Maggio in cui ci sarà un altro passo in avanti in relazione all'insolvenza di Eutelia, si sono rifatti vivi sia il presidente Pizzichi che il buon vecchio Samuele Landi (si fa per dire ovviamente).
Stendiamo un velo pietoso sulle loro dichiarazioni evidentemente strumentali e tese a buttar fango nel classico stile euteliano sia sui lavoratori che sui sindacati.
Proprio recentemente gli ultimi appartenenti alla famiglia Landi sono fuoriusciti dal consiglio di amministrazione di Eutelia, ma vale la pena ricordare e sottolineare che "la famiglia" possiede ancora la maggioranza del pacchetto azionario e questo significa che comandano ancora loro.
Infatti Pizzichi non ha mai detto che i Landi non fossero piu il riferimento per l'azienda ma si è limitato a dichiarare che non facevano piu parte del C.A.
Già, il buon vecchio Pizzichi gia servitore di MPS ed ora dei Landi, non è altro che un fantoccio messo li per fare da parafulmini
Se da un lato la Magistratura ha creato i presupposti affinchè Agile possa continuare a vivere, dal punto di vista delle lobby politiche si sta facendo di tutto perchè questo non avvenga, vedi tavolo a P. Chici dove il sotto segretario Letta in via ufficiosa ha fatto sapere che ha difficolta a riaprire il tavolo.
Difficolta? e perchè mai?
On. Gianni Letta se ha difficoltà a fare il suo lavoro dia le dimissioni o denunci alla magistratura chi le fa pressioni per non riaprire il tavolo di negoziazione.
Se da un lato si è dichiarata l'insolvenza di Agile e la pre-amministrazione controllata, dall'altra il ministero dello sviluppo ha nominato come commissari ben 3 avvocati senza nessuna conoscenza del mondi dell'ICT.
Cio che la legge sta cercando di ricostruire la politica invece sta cercando di distrugge.

Inoltre i 3 commissari nominati si stanno avvalendo di ulteriori consulenti perchè non hanno il tempo per potersi occupare a pieno della vicenda Agile. Infatti hanno già prolungato di un mese la consegna del rapporto sulle condizioni dell'azienda. Ma non è gia stato fatto dai precedenti custodi?
Senza parlare di quanto i 3 commissari e consulenti annessi pesano sulle gia esauste casse di Agile.
Voci non controllate parlano di interessi ancora legati ad Omega (uno dei consulenti nominati ha lavorato per Massa) e amicizie di famiglia tra uno dei commissari e l'ufficio del ministero dello sviluppo economico (leggi Castano, legato mani e piedi alla società Engineering).
Questo a testimonianza del fatto che da colloqui informali tra le OOSS e i commissari, questi ultimi si siano affrettati a chiedere il ritiro della causa per condotta antisindacale (art. 28), altrimenti ci sarebbe stato il fallimento, la messa in CIGS per il 50% delle risorse ancora adesso in servizio e la vendita delle commesse ad aziende terze (leggi appunto Engineering/Almaviva).
Questo potrebbe far sorridere quei pochi dipendenti che rimarranno sulle commesse, ma sbagliano. Perchè?
Perchè per le commesse gia fuoriuscite, hanno visto l'assunzione a tempo determinato e/o a progetto per la maggior parte dei dipendenti Agile che hanno deciso di lavorare per quelle axiende subentranti sperando in un rinnovo semestrale o annuale.
Nello specifico la società Almaviva sta assumento solo con contratto di apprendistato mentre Engineering solo a progetto .
Questo per sottolineare che la lotta, perchè Agile continui a vivere, è questione che riguarda tutti i dipendenti, in CIGS o meno, e che alle successive battaglie che si proporranno bisognerà partecipare compatti ed incazzati tutti assieme nessuno escluso.

venerdì 21 maggio 2010

VERTENZA AGILE/EUTELIA

Quanto sta avvenendo sulla vertenza Agile/Eutelia è gravissimo. Aver nominato tre

commissari giudiziali senza nessuna competenza operativa nel settore informatico è un segnale preoccupante.
Un’azienda di questo tipo vive se vi sono continuamente rapporti altamente qualificati con clienti ma nessuno oggi è in grado di farlo e questo sta portando ulteriori problemi all’azienda ed alle attività che, malgrado tutto, non mancano (ci sono addirittura nuovi contratti da firmare ma ancora non si sa chi deve farlo!!).

Tre commissari, tanti consulenti e la proroga dei termini di legge per relazionare al giudice sull’azienda (e non si capisce perché considerato che il lavoro è già stato fatto dai custodi giudiziari), sembrano veramente troppo per chi, dopo anni di lotta durissima è riuscito a strappare l’azienda dalle mani della proprietà.

Non vorremmo che le logiche che abbiamo contrastato con tutti i nostri mezzi e che

continueremo a contrastare con ancora più vigore, stiano tentando di rientrare in gioco anche attraverso l’insolvenza decretata il 20 aprile u.s.

Per questo da settimane stiamo sollecitando il Governo ad intervenire, più si aspetta e più si rischia di favorire quegli interessi che tanto faticosamente abbiamo estromesso.

L’attesa e il silenzio possono produrre effetti devastanti su quel che resta della società, facendo tramontare le ancora possibili possibilità di ripresa. Speculazioni e affaristi immobiliari sono ancora in agguato, solo un intervento urgente che dia una “guida” esperta alla gestione commissariale e un tavolo di confronto a livello di Governo che faccia partire i segnali giusti, possono scongiurare esiti disastrosi.

RIPRENDIAMOCI L'AZIENDA,

RIPRENDIAMOCI IL LAVORO,

RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!

FIM, FIOM, UILM NAZIONALI

Roma, 21 maggio 2010

mercoledì 19 maggio 2010

Cgil C.so d’Italia, 25 00198 Roma
Cisl Via Po, 21 00198 Roma
Uil Via Lucullo, 6 00187 Roma


Dott. Gianni Letta
Sottosegretario di Stato
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
Piazza Colonna, 370
00187 Roma

Roma, 18 Maggio 2010

Le scriventi Organizzazioni Sindacali sono a richiedere con urgenza, un incontro in relazione alla nota vicenda del Gruppo Omega.
Le sentenze dei Tribunali di Roma, Novara, Vibo Valentia di insolvenza da parte del gruppo Omega ha corrisposto alla nomina dei Commissari nelle varie Aziende ICT e Call Center .
Riteniamo quindi, urgente dare corso agli impegni assunti dalla Presidenza del Consiglio il giorno 23/2 u.s., alla presenza dei Commissari, al fine di affrontare lo stato della situazione nelle aziende, del reddito dei lavoratori e del fatto che alcuni committenti , anche pubblici, non hanno confermato gli impegni assunti per garantire la continuità delle commesse.
Certi di un Vostro riscontro, porgiamo distinti saluti.

I Segretari Confederali
Cgil Cisl Uil
S. Camusso A. Furlan P. Pirani
F. Solari L.Sbarra
I Segretari Nazionali
Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil
E. Miceli V. Vitale B. Di Cola
Fiom Cgil Fim Cisl Uilm Uil
G. Rinaldini G. Farina R. Palombella

lunedì 17 maggio 2010

Presto sit-in a palazzo Chigi

Si sono tenute nella giornata dei sit-in sotto le Regioni in cui vi ha sede Agile. Questo per fare in modo che le Regioni stesse facciano pressioni sulla Presidenza del Consiglio in modo da riconvocare un tavolo nazionale e parlare di piano industriale della società'.
Dal comunicato unitario delle OOSS si legge:

.....Ora si può finalmente discutere anche a partire dalle responsabilità e quindi dalle azioni che si dovranno mettere in campo. La proprietà di Eutelia, che ha gestito la cessione del ramo IT, gli istituti bancari e tutti i soggetti che hanno sostenuto l'operazione debbono essere chiamati alle loro responsabilità per il grave danno fatto ai lavoratori, all'Azienda e al Paese......

Questo stride e non poco con la realtà dei fatti. Da colloqui informali avuti tra OOSS e prime linee aziendali con i nuovi commissari, questi ultimi hanno richiesto il ritiro della causa rigurdante l'art.28, la messa in CIGS di almeno il 50% delle risorse ancora adesso a lavoro e la vendita a spezzatino di ciò che rimane.
Se i nuovi commissari dovevano essere coloro che in qualche modo avrebbero dovuto salvaguardare gli interessi dell'azienda e dei lavoratori si stanno invece rivelando i maggior nemici. Inoltre i commissari hanno un costo, notevole, ed a loro volta stanno nominando dei consulenti che gravano e graveranno ancor di piu sulle gia esauste casse aziendali.
La consegna della relazione sul fallimento o meno di Agile è stata rinviata di un altro mese.

mercoledì 12 maggio 2010


AGILE/EUTELIA: IL GOVERNO CONVOCHI IMMEDIATAMENTE!
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CON PRESIDI REGIONALI
LUNEDÍ 17 MAGGIO P.V.


Sono passati ormai più di venti giorni dalla decisione del Tribunale di Roma che ha decretato l’insolvenza della società. Ora che non c’è più la proprietà che era parte integrante del progetto devastante di Eutelia, è possibile cominciare a ragionare concretamente sulle ipotesi di soluzione della vertenza.
E’ fondamentale però riprendere il confronto istituzionale sulla base del progetto industriale presentato dai lavoratori. La presidenza del Consiglio dei ministri convochi nel più breve tempo possibile il tavolo di confronto, come da impegni presi, per discutere di commesse pubbliche, clienti persi e sostegno al reddito dei lavoratori.
Ora si può finalmente discutere anche a partire dalle responsabilità e quindi dalle azioni che dovremo mettere in campo. La proprietà di Eutelia, che ha gestito la cessione del ramo IT, gli istituti bancari e tutti i soggetti che hanno sostenuto l'operazione, debbono essere chiamati alle loro responsabilità per il grave danno fatto ai lavoratori, all'Azienda e al Paese.
Il silenzio delle istituzioni però è disarmante e pericoloso, o si interviene subito oppure c’è il rischio che si perdano quelle opportunità che, malgrado quanto accaduto, ancora vi sono.
Per questo, per richiedere fortemente la convocazione del tavolo di confronto, abbiamo deciso di organizzare una manifestazione nazionale di tutti i lavoratori di Agile/Eutelia, con presidi sotto tutte le sedi regionali dove è presente una sede della società per lunedì 17 p.v. dalle ore 10,00.
L’iniziativa vuole stimolare anche i Governatori regionali appena eletti a spingere sul Governo affinché ci sia al più presto l’incontro, solo così si può tentare di salvare migliaia di posti di lavoro dando, dopo mesi durissimi passati senza stipendio, finalmente una nuova prospettiva ai lavoratori ed alle lavoratrici della società.

RIPRENDIAMOCI L'AZIENDA,
RIPRENDIAMOCI IL LAVORO,
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO
!
FIOM FIM UILM

domenica 9 maggio 2010

Blog è memoria

Se la memoria dell'uomo a volte può tradire il blog ci può aiutare.
Il 26 novembre del 2009 in un intervento presso la sede Agile di Roma, il segretario generale della Fiom Gianni Rinaldini annunciava che presso il tribunale di Arezzo ci si era costituiti parte civile per danni all'istanza di rinvio a giudizio che il PM Roberto Rossi aveva depositato al GUP di Arezzo.
Ed invece, notizia del 4 maggio 2010, si legge che :

La Fiom sta valutando di promuovere la costituzione di parte civile degli
ex dipendenti Eutelia nel processo che ad Arezzo vede imputati i vertici
dell'azienda. Lo rende noto il sindacato. I reati contestati sono
appropriazioni indebite ed emissioni di fatture e altri documenti per
operazioni inesistenti, reato associativo finalizzato a commettere più
delitti di falso in comunicazioni sociali, omesso versamento delle imposte
sui redditi e dell'Iva."L'iniziativa - spiega la Fiom - è finalizzata da un
lato a ottenere il risarcimento dei danni subiti dai lavoratori e dall'altro
ad affermare che il principio per il quale l'iniziativa economica privata,
qualora sia svolta in contrasto con l'utilità sociale e pregiudichi la
dignità dei lavoratori, deve essere sanzionata".Secondo la Fiom, la
richiesta di insolvenza avanzata dal Pm "dimostra che la cessione
del ramo It è parte di un unico disegno che parte da molto lontano".


Dopo il PD ed IDV che hanno affossato in parlamento la legge "salva Eutelia" adesso si viene a sapere che anche il sindacato prende in giro i lavoratori Agile (che a tutt'oggi ,ed è bene ricordarlo, aspettano ancora l'indennità di cassa integrazione) con annunci che non fanno altro che creare false aspettative tra i lavoratori.
Cosi come era girato qualche mese fà la notizia con la quale si diceva che i lavoratori Agile avevano iniziato una class action contro Eutelia.
Tutte notizie, queste, che strumentalizzano la vicenda dei dipendenti e che non portano assolutamente al nulla di fatto.

Intanto i nuovi amministratori si sono insediati ma fino ad adesso c'è solo silenzio, cosi come per quanto riguarda la riapertura del tavolo presso la Presidenza del Consiglio.

Le uniche novità rigurdano Eutelia, con le dimissioni dal consiglio di amministrazione dei rimanenti componenti della famiglia Landi, Raimondo e Isacco, e la proposta dell’advisor Gilberto Gabrielli che avrebbe fatto pervenire al Consiglio d’Amministrazione di Eutelia una manifestazione d’interesse per traghettare la compagine di Arezzo fuori dal rischio di crack
L'advisors avrebbe messo insieme un pool di investitori “che sta studiando la possibilità di subentrare nell’azionariato alla famiglia Landi.
Infatti seppur in CDA non sono più presenti, i Landi posseggono ancora la maggioranza dell'azionariato avendo di fatto potere decisionale sulle direttive da intraprendere.

Il costituirsi parte civile, l'art. 28 e l'insinuarsi tra i debitori nella causa di insolvenza ed il tavolo presso palazzo Chigi possono essere le chiavi di svolta nella vicenda che oramai si trascine da troppo tempo.