martedì 20 aprile 2010

Scusate il ritardo...e siamo 3-0

Manifestazioni di giubilo, allegria e qualche lacrima hanno accompagnato stamattina intorno alle ore 13.00 l'inaspettata notizia della sentenza di AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA, per Agile s.r.l Unipersonale.
Non c'è stato nulla da fare per il concordato preventivo, troppo impresentabile per essere accolto.
Molto probabilmente la sentenza gia c'era ieri sera ma solo stamattina gli avvocati delle OOSS hanno saputo dell'aministrazione straordinaria dal presidente del collegio.
Dopo l'affidamento di Agile ai custodi giudiziari e la prima sentenza dell'art. 28 a favore dei dipendenti, quest'altro è un altro importante passo verso una soluzione e una visione piu ottimista del futuro dei lavoratori.
La Dott. Saitta e la Dott. Pace hanno lasciato o stanno per lasciare la custodia essendo il loro mandato scaduto ed essendo state nominate dal tribunale.
L'Ing. Schirone probabilmente rimarrà e verrà affiancato da altri due custodi che dovranno essere nominati dal ministero del lavoro che è l'ente preposto per la nomina dei commissari straorinari.
Inoltre la sentenza avrà di sicuro ripercussioni negativi sul mondo Eutelia e positivi riguardo la continuazione della causa per comportamento antisindacale alias art. 28.
Questa sentenza è il biglietto da vista che i sindacati i lavoratori e le forze politiche che sono state vicine alla vertenza devono presentare a Gianni Letta che non può piu nascondersi dietro false scuse.
Adesso i lavoratori si aspettano a breve una convocazione a palazzo Chigi.

46 commenti:

Anonimo ha detto...

Eutelia/Agile, deciso il commissariamento
Ignorata la richiesta di concordato proposta da Omega. Soddisfatti i lavoratori, si attendono le reazioni della società


Roma - Il Tribunale Fallimentare di Roma ha disposto il commissariamento di Eutelia a seguito della richiesta avanzata dagli avvocati rappresentati i lavori di Agile, la sussidiaria di Omega cui erano stati trasferiti dopo la dismissione del comparto IT dell'azienda.

Il commisariamento, che verrà eseguito nonostante la proposta di concordato del gruppo Omega, dovrebbe coincidere con la pubblicazione da parte del CdA del bilancio conosolidato al 31 dicembre 2009.

A gennaio erano stati richiesti i rinvii a giudizio per 15 persone facenti capo a Eutelia, tra cui l'ex amministatore delegato della società Samuele Landi e altri funzionari, su cui pendono vari capi d'accusa come frode fiscale e associazione a delinquere. Le società al momento non hanno rilasciato comunicati sull'accaduto.

Anonimo ha detto...

AGILE (EX EUTELIA): UILM, DOPO DECISIONE TRIBUNALE SI ASSICURI LAVORO (ASCA) - Roma, 20 apr - Oggi il Tribunale Fallimentare di Roma ha espresso parere negativo alla richiesta del concordato preventivo presentata dalla societa' Agile, ex Eutelia. I lavoratori dell'azienda in crisi hanno appreso la decisione con grande soddisfazione: ''Ora il Tribunale - ha dichiarato Adofo Rocchetti, responsabile di settore della Uilm nazionale - deve rapidamente dichiarare lo stato di insolvenza di Agile e la conseguente procedura di Amministrazione Straordinaria''. Il dirigente sindacale dei metalmeccanici della Uil e' tornato a ribadire quello che deve essere il ruolo del Governo: ''Palazzo Chigi si impegni a sostenere con azioni, gia' individuate negli incontri precedenti col sindacato, la continuita' delle attivita' lavorative, coinvolgendo le istituzioni locali che piu' volte nei mesi passati hanno manifestato un loro interesse a sostenere lo sviluppo industriale della societa' Agile''. red-glr/mcc/ss 201643 APR 10 NNNN

Anonimo ha detto...

AGILE, UILM: «BENE NO TRIBUNALE A CONCORDATO PREVENTIVO»
OMR0000 4 LAV,ECO TXT Omniroma-AGILE, UILM: «BENE NO TRIBUNALE A CONCORDATO PREVENTIVO» (OMNIROMA) Roma, 20 apr - «Oggi il Tribunale Fallimentare di Roma ha espresso parere negativo alla richiesta del concordato preventivo presentata dalla società Agile, ex Eutelia. I lavoratori dell'azienda in crisi hanno appreso la decisione con grande soddisfazione». Così in una nota Uilm. «Ora il Tribunale - ha dichiarato Adofo Rocchetti, responsabile di settore della Uilm nazionale - deve rapidamente dichiarare lo stato di insolvenza di Agile e la conseguente procedura di Amministrazione Straordinaria». Lo dice, in una nota, Adolfo Rocchetti, responsabile di settore della Uilm nazionale Il dirigente sindacale dei metalmeccanici della Uil è tornato a ribadire quello che deve essere il ruolo del Governo: «Palazzo Chigi - ha detto Rocchetti - si impegni a sostenere con azioni, già individuate negli incontri precedenti col sindacato, la continuità delle attività lavorative, coinvolgendo le istituzioni locali che più volte nei mesi passati hanno manifestato un loro interesse a sostenere lo sviluppo industriale della società Agile».

Anonimo ha detto...

Agile (ex Eutelia): Milano, domani assemblea a Pregnana
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Domani (mercoledì 21 aprile) alle 10.30 si terrà un'assemblea aperta all'Agile di Pregnana (Milano), per discutere dell'azienda messa oggi in amministrazione straordinaria. Lo riferisce una nota della Fiom milanese.

"Dopo una serie di rinvii che non facevano presagire nulla di buono - spiega -, il Tribunale di Roma ha rigettato l’indecente richiesta di concordato preventivo presentata dal gruppo Omega e decretato l’amministrazione straordinaria (come da mesi chiedevano lavoratori e sindacato) dalla società. Certo che questo non significa ripresa automatica dell’attività dell’azienda e soluzione immediata dei problemi delle lavoratrici e dei lavoratori ma segna l’inizio di un’altra storia. Una storia che non vede più tra gli attori, una proprietà impresentabile, che ha cercato fino all’ultimo di rientrare nel gioco".

"Al momento - aggiunge - non sappiamo ancora a chi siano state affidate società e lavoratori, ma nulla può essere peggio di chi per anni ha gestito la partita con un unico obiettivo: speculare e nel modo peggiore. Auspichiamo che i commissari che verranno nominati siano competenti e che il governo (come promesso) convochi immediatamente un tavolo per discutere come rimettere in moto l’azienda. Sappiamo che senza la tenacia delle lavoratrici e dei lavoratori, senza la loro mobilitazione, la vicenda si sarebbe conclusa da tempo, ma nel modo peggiore".

Anonimo ha detto...

Agile-Ex Eutelia: Giudice Accoglie Richiesta Commissariamento

(ASCA) - Torino, 20 apr - I giudici del Tribunale Fallimentare di Roma hanno accolto la richiesta di commissariamento dell'azienda rigettando la proposta di concordato avanzata da parte degli avvocati di Agile. Ne da' notizia una nota del coordinamento lavoratori Agile-ex Eutelia. ''Viva soddisfazione da parte dei lavoratori di Torino ed Ivrea - e' scritto nel comunicato -, da mesi privati dello stipendio e impegnati fin dallo scorso novembre in un presidio permanente delle sedi che non ha mai influito sulla situazione lavorativa garantendo la totale assistenza ai clienti della societa'. Un comportamento esemplare quello dei lavoratori ex-Eutelia, che hanno dato vita a una nuova forma di protesta caratterizzata sempre da civilta' e organizzazione''.

Anonimo ha detto...

COMUNICATO STAMPA

Eutelia/Agile. Potetti (Fiom): “Il tribunale decreta l’amministrazione straordinaria della Società e rigetta la richiesta di concordato presentata dal gruppo Omega”

Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Agile/Eutelia, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.


“Grazie alle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori, e al sostegno delle Organizzazioni sindacali, il Tribunale di Roma ha rigettato la richiesta di concordato presentata dal gruppo Omega e disposto l’Amministrazione straordinaria della Società, così come richiesto dai sindacati. E’ un primo passo importante e fondamentale perché da un lato toglie l’Azienda ad una proprietà impresentabile, dall’altro apre finalmente a nuove prospettive.”
“A questo punto il Governo mantenga gli impegni presi e convochi immediatamente un tavolo di confronto per dare finalmente risposte alle lavoratrici e lavoratori della Società.”


Fiom-Cgil/Ufficio Stampa


Roma, 20 aprile 2010

Anonimo ha detto...

Agile, il tribunale decide per il commissariamento

Nella mattinata del 20 aprile il Tribunale fallimentare di Roma ha disposto il commissariamento del gruppo Agile ex-Eutelia, respingendo la richiesta di concordato preventivo avanzato dall’azienda. Lo hanno reso noto i lavoratori della sede torinese. I dipendenti, che non ricevono lo stipendio da mesi, hanno espresso “viva soddisfazione”. “Ma aspettiamo comunque di leggere domani la sentenza per avere un’idea precisa in merito”, ha chiarito Marco Tracinà, dipendente Agile e responsabile torinese delle relazioni esterne per l’azienda.

“Finalmente una buona notizia – ha commentato Federico Bellono, segretario generale della Fiom torinese – ma siamo sempre in una valle di lacrime. Ora speriamo che con l’amministrazione straordinaria si possa tornare a parlare delle prospettive dell’azienda e dei lavoratori

Anonimo ha detto...

Agile-Omega, vittoria dei lavoratori. Il Tribunale di Roma dichiara inammissibile il Concordato e pone l’azienda in Amministrazione Controllata.

Oggi 20 aprile 2010, dopo una lotta durata sette mesi, i lavoratori Agile – Omega (ex Eutelia) hanno ottenuto un’importantissima vittoria. Il Tribunale Fallimentare di Roma ha posto l’azienda in Amministrazione Straordinaria, togliendola a una proprietà che, una volta comprato da Eutelia, non aveva pagato gli stipendi e si era disinteressata del proseguimento di ogni attività.

I lavoratori, supportati dalle organizzazioni sindacali, hanno realizzato una nuova forma di lotta, fatta di attività sindacale, risalto mediatico, azione giudiziaria e mantenimento delle commesse.

Per il rilancio dell’azienda i lavoratori contano, oltre che sull’attività del futuro commissario, sul mantenimento delle promesse fatte dalla Presidenza del Consiglio per bocca di Gianni Letta. Che si era impegnato a trovare una soluzione che assicurasse la continuità aziendale e i livelli occupazionali

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/economia/2010/04/20/news/agile-eutelia_commissariata-3489783/

Anonimo ha detto...

Un grande plauso alla UILM per come è stata oggi convocata/gestita l'assemblea soprattutto perchè FINALMENTE è stato invitato a partecipare uno dei tre legali del sindacato che ci ha erudito al meglio sui alcuni nostri dubbi in specialmodo sulla fatidica data del 15 giugno prossimo CHE NON E' COSI' ININFLUENTE come le notizie che circolavano negli ultimi giorni altresì molto importante soprattutto per Eutelia, poi è arrivata la notizia dal tribunale che ci ha reso almeno un pò più speranzosi. Adesso sotto con i commissari affinchè con i loro poteri straordinari FACCIANO la revocatoria della cessione di ramo di azienda....poi il resto ma REVOCATORIA DEVE ESSERE !!!
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE !!

Anonimo ha detto...

ADESSO CHE SI RISOLVANO LE LOTTE INTESTINE FRA I DELEGATI RSU DI ROMA E TUTTE LE SIGLE SINDACALI AFFINCHE' SI PUNTI TUTTI INSIEME AL RAGGIUNGIMENTO DEL MASSIO OBIETTIVO POSSIBILE.GRAZIE!!!

Anonimo ha detto...

e' sicuramente un 3-0, ma non per tutti

credo che ogni collega che come me e' stato sospeso senta ancora piu' triste questo momento, e si senta ancora piu' solo

fino a ieri c'era ancora incertezza, per tutti, ma da domani piu' di 1000 persone sanno che non rientreranno piu' al lavoro, con certezza, perche', parliamoci chiaro, a malapena si riuscira' a salvare i 600 fortunati

e cio' che piu' fa rabbia e proprio questo: la fortuna per alcuni e la sfortuna per altri, senza voler andare a sindacare oltre sui criteri adottati per la selezione

ma fa male, tutto questo fa male, a noi 1000 che come voi abbiamo lavorato e lottato per questo risultato che solo in pochi godranno e forse proprio chi non lo meritava

Anonimo ha detto...

era meglio il fallimento saremmo morti tutti!!!

Anonimo ha detto...

ma col commissariamento le sospensioni sono valide?o si mette tutto in discussione?

Anonimo ha detto...

Non so come la vedete voi, ma, dopo aver dormito sopra la "vittoria" di ieri, non vedo molto su cui esultare.
E' vero, poteva andare molto peggio, ma la domanda di cosa possa gestire un commissario mi sta perseguitando: per i 500 che non sono sospesi non ci sono commesse a copertura di tutti e per noi altri non si prevede un reintegro, per lo meno non i tempi brevi.

E quindi? Perchè festeggiamo?

Io credo che l'unica speranza di andare avanti sia che Palazzo Chigi faccia partire l'ORDINE alle varie PA di farci lavorare e assegnarci commesse a go-go.

Quindi non perdiamo di vista l'obiettivo finale che DEVE essere il lavoro per tutti o quasi (quasi è riferito ai colleghi che per loro fortuna sono ad un passo dalla pensione).

Non facciamoci distrarre da questa vittoria di Pirro e continuiamo a tenere alta l'attenzione sulla nostra causa. Organizziamo quanto prima una mega-manifestazione a piazza Colonna per ricordare al potere quanto ci aveva promesso.

Non vedo altre speranze per TUTTI noi.

Un abbraccio colleghi!

Anonimo ha detto...

Eutelia: in 2009 perdita cala a 62,5 mln
I ricavi ammontano a 222,6 mln di euro
20 aprile, 21:03

AREZZO, 20 APR - Il Cda di Eutelia Spa, riunitosi oggi ad Arezzo, ha approvato il progetto di bilancio individuale e consolidato 2009. I ricavi ammontano a 222,6 mln a fronte dei 420,4 mln del 2008, quando era compreso anche il business It poi ceduto ad Agile. L'Ebitda e' pari a 35,3 mln rispetto ai -9,4 mln del 2008; la perdita netta e' di 62,5 mln rispetto ai 178,5 mln del 2008, e include 25,6 mln di perdite derivanti dalle attivita' destinate alla vendita.

Anonimo ha detto...

EUTELIA: IN ‘ROSSO’ MA MIGLIORANO CONTI 2009;SI TRATTA CON BANCHE

(AGI) - Roma, 20 apr. - Il CdA di Eutelia ha approvato il progetto di bilancio 2009 che presenta ricavi per 222,6 milioni di euro a fronte di 420,4 milioni del 2008. Il risultato operativo e’ pari a -33,5 milioni, in miglioramento rispetto ai -156,2 milioni dell’anno precedente. La perdita netta del 2009 e’ pari a -62,5 milioni di euro rispetto ai -178,5 milioni del 2008, ed include 25,6 milioni di euro di perdite derivanti dalle attivita’ destinata alla vendita (di cui 22,9 milioni di euro di perdite derivanti dal risultato del business IT ante cessione). La posizione finanziaria netta, in miglioramento, e’ pari a -45,6 milioni rispetto ai -66,6 milioni al 2008.

Il CdA, inoltre, ha elaborato e approvato il piano industriale 2010-2012 aggiornato che vede Eutelia volta al perseguimento di 2 obiettivi principali: focalizzazione del business aziendale sul segmento delle tlc; razionalizzazione dei costi operativi.

Il consiglio di amministrazione, infine, sta procedendo ad una completa ristrutturazione dell’indebitamento, in grado di accompagnare la societa’ al riposizionamento redditizio del comparto tlc. E’ in corso di negoziazione con le banche creditrici un piano di ristrutturazione a piu’ ampio respiro che prevede il congelamento, per tutto il 2011, delle linee di finanziamento in essere e il mantenimento dei fidi attuali, oltre ad una ristrutturazione e rivisitazione delle modalita’ di rientro delle stesse linee di finanziamento. Tale negoziazione ha subito un rallentamento a causa del ritardo nella definizione delle vicende legate al destino della Agile Srl, cessionaria del ramo IT. (AGI) Red

Anonimo ha detto...

EUTELIA, FERRERO-FANTOZZI: LA LOTTA PAGA. UN ESEMPIO PER LE MILLE ALTRE VERTENZE. ADESSO IL GOVERNO MANTENGA LE PROMESSE FATTE!

20/04/2010 15:50 | LAVORO - ITALIA


La decisione del Tribunale fallimentare di Roma, che ha rifiutato il concordato preventivo proposto dall’azienda e ha disposto l’amministrazione straordinaria, dà ragione alla lunghissima lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Eutelia.

Come nel caso della Innse la tenacia e la determinazione dei lavoratori sono stati decisivi. Ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori per la loro lunga resistenza, la Fiom per il ruolo decisivo che ha svolto, in una lotta che è un esempio per le mille altre vertenze che attraversano il paese.

Una lotta portata avanti per mesi durissimi in cui i lavoratori hanno dovuto resistere, senza stipendio, sottoposti a mille pressioni. Una lotta condotta in nome della dignità del lavoro e della legalità contro una proprietà truffaldina e banditesca.

Ora che la proprietà è stata estromessa, è possibile rilanciare l’azienda, garantire l’occupazione e il futuro. Ora diventa tanto più importante che si recuperino le commesse perse, che il governo garantisca gli impegni presi e troppe volte non mantenuti.

La lotta paga. E’ questa la lezione.

Anonimo ha detto...

Agile: Bersani, "Bene commissariamento, ora ripresa è possibile"
Dichiarazione del segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani
“Per tutti i lavoratori di Agile (ex Eutelia) la decisione del Tribunale di Roma segna un importante passo. L’amministrazione controllata arriva dopo lunghi mesi di mobilitazione e dopo un periodo altrettanto lungo in cui
questi lavoratori non hanno potuto avere alcun reddito. Partiamo da questa decisione per ricostruire le possibilità di sviluppo industriale per queste
aziende e di lavoro per i dipendenti. Il Partito democratico si è impegnato in tutte le sedi al fianco di questi lavoratori e continuerà a battersi per una ripresa che oggi comincia ad essere davvero possibile”.

Anonimo ha detto...

Pregasi le varie Cassandre, i Tafazzi e ogni altro genere di masochisti e menagramo vari di astenersi dalla scrivere su questo blog.
Abbiamo una vittoria da celebrare, senza se e senza ma.
Continuare a cercare il pelo nell'uovo, non aiuta a continuare la lotta, anzi la depressione limita la visione e toglie stimoli.
Da lunedi' riprenderemo a pensare al futuro.

Anonimo ha detto...

dice uno dei tanti post:

La lotta paga. E’ questa la lezione.

risposta:sei sicuro di esser stato pagato? sei sicuro che ti pagheranno? e con quali soldi? che non ce ne sono neanche per la CIG.
Se tu fossi un cliente affideresti una TUA commessa ad una azienda commissariata e piena di debiti?
se fossi un cliente scappato mesi fa, torneresti? credi che le aziende o i ministeri provino compassione?
impara a pensare con la tua testa, ce l'hai apposta

Anonimo ha detto...

ma col commissariamento le sospensioni sono valide?o si mette tutto in discussione?
-----------
non solo sono valide, ma aumenteranno, stai a vedere

Anonimo ha detto...

Vedo con piacere, che molti scrivono per il gusto di scrivere, ma non indicano info certe, ma per sentito dire.

Io non so come andrà a finire, e nessuno di Voi lo sa, quindi perché attaccarsi uno con l'altro.

Anonimo ha detto...

...impara a pensare con la tua testa, ce l'hai apposta


Caro Tafazzi delle 11:26, avevo postato un messaggio pregandoti di asternerti dal mandare i tuoi messaggi pieni di pessimismo cosmico, ma la tua depressione e la voglia di spadere merd... su tutto deve essere irrefrenabile.
Provo a rispondere ad alcune delle tue domande.

- Si la lotta ha pagato, ad Ottobre 2009 siamo partiti con l'obbiettivo di Commissariare l'Azienda, il 23 Dicembre Agile e' stata sequestrata ed il 20 Aprile e' stata posta in Amministrazione Straordinaria, si poteva fare prima, il Tribunale ha indugiato per alcune settimane, ma alla fine l'obbiettivo e' stato raggiunto, quindi abbiamo raggiunto lo scopo prefissato.

- Non so quanto e quando ci pagheranno, una cosa e' certa Massa e soci non ci avrebbere dato niente.

- la CIGS la versa l'INPS non l'Azienda, ci sara' qualche settimana o mese di ritardo ma i soldi arriveranno.

- La nuova Agile commissariata non ha debiti, per legge, ed un Azienda commissariata e' sicuramente gestita con piu' oculatezza e onesta' rispetto ai vecchi padroni, (Parmalat docet!), se lavora bene non vedo perche' un Cliene dovrebbe avere remore nei suoi confronti.

- I clienti che se ne sono andati adesso hanno nuovi fornitori e nuovi contratti da rispettare, ma si possono cercare nuovi clienti, basta ritornare sul mercato, da dove siamo assenti da almeno un anno.

- Non chiediamo compassione ma solo che i contratti vengano onorati, e che le parole del on. G. Letta del 23 Dicembre vengano rispettate. Il Governo aveva detto di aspettare le decisioni del Tribunale, ora il Tribunale ha deciso..

Non credo che i prossimi mesi saranno facili e pieni di gioia, ma abbiamo il dovere di alzarci dalla sedia ed impegnarci per questa Azienda e per i Colleghi sospesi.
Anche per te!

Ti lascio devo andare a festeggiare la nostra vittoria!!

Quando la speranza di un futuro migliore ci abbandona, siamo morti.
Possono sembrare parole vuote e retoriche ma se pensi ala Storia passata, devi necessariamente concludere ceh molte persone in situazione ben peggiori delle nostre, hanno continuato a vivere e lottare, senza se e senza ma..

Anonimo ha detto...

Scusate se riprendo un post precedente "- La nuova Agile commissariata non ha debiti, per legge". Confesso la mia totale ignoranza a proposito, ma che succede dei debiti della VECCHIA Agile? Per voler essere piu' chiaro, la vecchia Agile DOVREBBE pagare almeno un paio di stipendi dell'anno scorso piu' l'una-tantum piu', soprattutto, i TFR e i conguagli dei colleghi che hanno rassegnato le dimissioni, alcuni addirittura prima che l'azienda venisse posta sotto sequestro cautelativo. Cosa succede a tutti questi debiti? A chi vanno richiesti? Se qualcuno potesse darmi una risposta gliene sarei grato.

Anonimo ha detto...

Sono mesi che i soliti che sanno sempre tutto stanno annunciando che il concordato è sicuro...

Pensateci meglio prima di parlare, grazie

Anonimo ha detto...

da un post precedente:

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Sono mesi che i soliti che sanno sempre tutto stanno annunciando che il concordato è sicuro...
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magari chi scrive queste cose è qualcuno che ha interesse a seminare sfiducia. Magari qualcuno che avrebbe voluto che il concordato venisse approvato...

Resistere, resistere...

Anonimo ha detto...

All'anonimo delle 13.17.
Lo stato di amministrazione straordinaria porta ad un congelamento dei debiti dell'azienda. I commissari, fino a fine ottobre, data della verifica dello stato aziendale, dovranno "conteggiare" tutti i debiti dell'azienda e, in parallelo, verificare la capacità di ripresa, e quindi fatturazione/cassa, della stessa. Ad ottobre dichiarare il fallimento o la ripresa dell'azienda. Fino ad allora, mio caro collega, non vedrai un euro, potrai insinuarti al passivo ovvero "dire" agli amministratori a quanto ammonta il debito nei tuoi riguardi. Comunque, ad ottobre, se l'azienda fallisce sarà stato tutto inutile. Quello che ti rimmarrà da prendere è il TFR, garantito dall'INPS. Sicuri che l'amministrazione straordinaria fosse il male minore?

Anonimo ha detto...

da un post precedente:

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Sono mesi che i soliti che sanno sempre tutto stanno annunciando che il concordato è sicuro...
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magari chi scrive queste cose è qualcuno che ha interesse a seminare sfiducia. Magari qualcuno che avrebbe voluto che il concordato venisse approvato...

Resistere, resistere...

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Però, se fosse come sostieni tu sarebbe ancora più grave: i primi a sostenere che il concordato sarebbe stato accettato erano proprio i sindacati e le RSU.

Anonimo ha detto...

La cassa integrazione guadagni straordinaria
È straordinaria quando l’azienda deve fronteggiare processi di ristrutturazione
(cambiamento di tecnologie), riorganizzazione (cambiamento
dell’organizzazione aziendale), riconversione (cambiamento dell’attività) o
in caso di crisi aziendale.
L’intervento straordinario, inoltre, può essere richiesto anche a seguito
di fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa
e amministrazione straordinaria. Viene concessa per un periodo più
lungo, rispetto a quella ordinaria, in virtù della gravità degli eventi che la
giustificano.
Per finanziare l’intervento straordinario è previsto, oltre al contributo del
datore di lavoro, anche l’intervento dello Stato.
I requisiti
I presupposti per la concessione dell’integrazione sono:
• l’esistenza di un rapporto di lavoro dipendente, con un’anzianità di
servizio di almeno 90 giorni;
• la sospensione dal lavoro o la riduzione dell’orario per le cause individuate
dalla legge (vedi sopra);
• la perdita o la riduzione della retribuzione;
• la previsione di ripresa dell’attività lavorativa.
Non si può chiedere l’intervento straordinario per le unità produttive per le
quali è stato richiesto, per lo stesso periodo, l’intervento ordinario.
La domanda
Anche in questo caso la procedura prevede una fase di consultazione
sindacale e successivamente la presentazione della domanda. La
domanda, compilata su apposito modulo, deve essere sottoscritta dal
legale rappresentante dell’azienda e presentata al Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali entro 25 giorni dalla fine del periodo di paga in corso
nella settimana in cui è iniziata la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro.
La durata
Può essere concessa per un periodo massimo di 12 o 24 mesi a seconda
della causa che ha determinato l’intervento, salvo eventuali proroghe.
La durata dell’integrazione straordinaria non può eccedere i 36 mesi
nell’arco di un quinquennio, compresi i periodi di CIG ordinaria per situazioni
temporanee di mercato.
Aspetti comuni alle integrazioni ordinaria e straordinaria
Il pagamento dell’integrazione salariale è effettuato, ai dipendenti aventi
diritto, dal datore di lavoro alla fine di ogni mese, salvo rimborso mediante
conguaglio con i contributi dovuti all’Inps.
Se l’impresa fallisce o è nell’impossibilità di pagare per ragioni di ordine
finanziario, il pagamento è effettuato direttamente dall’Inps.
La misura
L’importo dell’integrazione salariale è pari all’80% della retribuzione complessiva
che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non
prestate fino ad un massimo di 40 ore settimanali.
L’importo da corrispondere è soggetto ad un limite mensile rivalutato
annualmente in base alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo
accertate dall’Istat.
• e 858,58 mensili per i lavoratori la cui retribuzione, comprensiva dei
ratei della 13a mensilità e delle altre eventuali mensilità aggiuntive (14a,
premio di produzione ecc.) è pari o inferiore a e 1.857,48 lordi mensili;
• e 1031,93 mensili per i lavoratori che hanno una retribuzione superiore
a e 1.857,48 lordi mensili.

resistere ha detto...

?

Anonimo ha detto...

Eutelia: banche in pressing sul debito (MF)


MILANO (MF-DJ)--Solo una robusta campagna di cessioni permettera' a Eutelia di sciogliere il nodo del debito. La societa' aretina di information technology e tlc di proprieta' della famiglia Landi sta cercando di chiudere una complessa ristrutturazione, ma i colloqui con le banche non hanno ancora prodotto risultati concreti. A fine dicembre Eutelia non aveva rispettato i covenant per due finanziamenti bancari strutturati: uno da 21,4 milioni con Centrobanca (la corporate e investment bank del gruppo Ubi) e uno da 10 milioni con Antonveneta (gruppo Mps). Il management ha quindi aperto una trattativa con le banche per ristrutturare la posizione e rivedere i parametri.

In questi mesi, si legge in un articolo di MF, la societa' sta negoziando "un piano di ristrutturazione a piu' ampio respiro che prevede il congelamento, anche per tutto il 2011, delle linee di finanziamento e il mantenimento dei fidi attuali, oltre a una ristrutturazione e rivisitazione delle modalita' di rientro delle stesse linee di finanziamento", spiega la relazione di bilancio. Le trattative, pero', hanno subito un rallentamento per le vicissitudini sindacali e giudiziarie attraversate da Eutelia in questi mesi. In ogni caso, le trattative con le banche saranno veramente sbloccate solo con il nuovo piano industriale del gruppo. "Per mettere in sicurezza il debito, Eutelia dovra' liquidare parte del patrimonio con una decisiva campagna di cessioni", spiegano fonti finanziarie a MF-Milano Finanza. "Per esempio la societa' potrebbe vendere la rete in fibra ottica, un asset sicuramente appetibile sul mercato". red/vz

Anonimo ha detto...

Probabilmente l'intervento delle 17.12 di ieri è una risposta a ciò che dice il collega delle ore 16.00.....
cioè che fino ad ottobre non si prende nemmeno un soldo!!!

Anonimo ha detto...

Qualcuno puo' indicare dove trovare la sentenza del Tribunale Fallimentare di Roma che decreta l'amministrazione straordinaria?
Grazie.

Anonimo ha detto...

Il cerchio si stringe per i farabutti....

http://www.giustizia.it/giustizia//it/mg_6_9.wp?contentId=NOL160178

Anonimo ha detto...

Nel verbale del M.ro Lavoro del 15/03/2010 i custodi hanno richiesto la CIGS per 1089 lavoratori con rotazione riguardante solo 141 di essi.
Le OO.SS. hanno ritenuto non trasparenti, iniqui ed incoerenti i criteri di individuazione dei lavoratori da sospendere ed insufficienti le posizioni di rotazione.
Ora tutti sanno che se l'azienda non ritiene di poter applicare la rotazione a tutti i lavoratori, deve indicarne i motivi nella domanda di ammissione al trattamento speciale di Cassa integrazione.
Secondo la Cassazione, per la scelta dei lavoratori da sospendere operano dei criteri che, fissati dal datore di lavoro o dall'accordo collettivo, devono essere obiettivi e razionali, rispettare i principi di equità, correttezza e buona fede e, comunque, evitare qualsiasi discriminazione.
La violazione di questi criteri inficia la scelta: la rende nulla, con effetti ripristinatori, se determinata da motivi illeciti o discriminatori; la rende invece annullabile, con effetti solamente risarcitori, se effettuata in malafede o commettendo scorrettezze, senza razionalità o obiettività.
L'art. 1, comma 8, L. n. 223/1991recita:
Se l'impresa ritiene, per ragioni di ordine tecnico-organizzativo connesse al mantenimento dei normali livelli di efficienza, di non adottare meccanismi di rotazione tra i lavoratori che espletano le medesime mansioni e sono occupati nell'unità produttiva interessata dalle sospensioni, deve indicarne i motivi nel programma di cui al comma 2. Qualora il CIPI abbia approvato il programma, ma ritenga non giustificati i motivi addotti dall'azienda per la mancata adozione della rotazione, il Ministro del lavoro e della previdenza sociale promuove l'accordo fra le parti sulla materia e, qualora tale accordo non sia stato raggiunto entro tre mesi dalla data del decreto di concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale, stabilisce con proprio decreto l'adozione di meccanismi di rotazione, sulla base delle specifiche proposte formulate dalle parti. L'azienda, ove non ottemperi a quanto previsto in tale decreto, è tenuta, per ogni lavoratore sospeso, a corrispondere con effetto immediato, nella misura doppia, il contributo addizionale di cui all'art. 8, comma 1, del decreto-legge 21 marzo 1988, n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 1988, n. 160. Il medesimo contributo, con effetto dal primo giorno del venticinquesimo mese successivo all'atto di concessione del trattamento di cassa integrazione, è maggiorato di una somma pari al centocinquanta per cento del suo ammontare.
In ordine al criterio della rotazione (che per legge costituisce la regola per l'integrazione straordinaria, anche in assenza di accordo sindacale), con un intervento a Sezioni Unite la Suprema Corte ha precisato che il datore di lavoro che non ritenga di adottarlo ha l'obbligo di indicare i motivi ostativi; pertanto, la violazione di tale obbligo configura un'ipotesi di condotta antisindacale ex art. 28 della L. n. 300/1970 determinando l’illegittimità della sospensione (Cass. 1° luglio 2009 n. 15393 e Cass. 9 giugno 2009 n. 13240) e può essere impugnato anche dai singoli lavoratori al fine di conseguire il pagamento dell'intera retribuzione per il periodo di sospensione dal lavoro (Cass. S.U, 11 maggio 2000 n. 302; Cass. 19 agosto 2003, n. 12137).
In definitiva attenderò di sapere a chi verrà affidata l’azienda e poi tramite il mio avvocato impugnerò il provvedimento di sospensione che mi riguarda.
Voglio sapere perché chi è monoreddito con tre figli a carico è stato sospeso e chi invece ha la moglie che lavora con un solo figlio, no!
Consiglio agli altri colleghi sospesi di fare altrettanto.

Anonimo ha detto...

i nominativi dei Commissari

Giuliano SCHIRONE
Francesco DIMUNDO
Roberto PERTILE

Anonimo ha detto...

supponiamo che il monoreddito con tre figli a carico sia incapace di lavorare produttivamente .deve lavorare lo stesso ? finiamola di dire che hanno sospeso i lavoratori onesti e a basso reddito e sono rimasti solo i capi ed i leccaculo .Sicuramente ci saranno casi di questo tipo ma non credo siano la maggioranza.
Quelli che sono rimasti stanno lavorando !

Anonimo ha detto...

guarda che non l' 80% dei non sospesi non sta facendo un cazzo e si fotte lo stipendio

Anonimo ha detto...

VOLEVO DIRE
guarda che l' 80% dei non sospesi non sta facendo un cazzo e si fotte lo stipendio

Anonimo ha detto...

Riusciamo a partecipare in molti all'assemblea di domani per tornare compatti ed uniti verso la meta finale???

Anonimo ha detto...

cosa vuole dire che il monoreddito e' incapace di lavorare produttivamente, che cazzo dici, prima non lavorava? deve allora morire di fame perche' non e' un genio? ci vogliono poi i geni in questa azienda? ma vaffanculo

Anonimo ha detto...

VOLEVO DIRE
guarda che l' 80% dei non sospesi non sta facendo un cazzo e si fotte lo stipendio
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QUALE STIPENDIO?

ANONIMO MODERNO

Anonimo ha detto...

Voglio sapere perché chi è monoreddito con tre figli a carico è stato sospeso e "chi invece ha la moglie che lavora con un solo figlio, no! "
ma che dici .... caro collega anche queste persone che pensi tu sono state sospese, diciamo che si è trattato come sempre in italia di : fortuna, casualità,famose botte di c..lo! E' l'italietta ns. evviva l'italia!

Anonimo ha detto...

ma su su che va tutto bene! non esageriamo, in fondo la disoccupazione è aumentata, il lavoro precario per i ns figli è ormai normalità,la sanità fa schifo, le vacanze nella casa del paese solo per chi ha la casa,una vita modesta e semplice è quello che ci vuole per sentirsi felici o no?

Anonimo ha detto...

All'anonimo delle 13.17.
Lo stato di amministrazione straordinaria porta ad un congelamento dei debiti dell'azienda. I commissari, fino a fine ottobre, data della verifica dello stato aziendale, dovranno "conteggiare" tutti i debiti dell'azienda e, in parallelo, verificare la capacità di ripresa, e quindi fatturazione/cassa, della stessa. Ad ottobre dichiarare il fallimento o la ripresa dell'azienda. Fino ad allora, mio caro collega, non vedrai un euro, potrai insinuarti al passivo ovvero "dire" agli amministratori a quanto ammonta il debito nei tuoi riguardi. Comunque, ad ottobre, se l'azienda fallisce sarà stato tutto inutile. Quello che ti rimmarrà da prendere è il TFR, garantito dall'INPS. Sicuri che l'amministrazione straordinaria fosse il male minore?

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infatti, meglio chiedere il fallimento subito, tornare in eutelia e farci pagare TUTTO quello che ci spetta dal ricavato della vendita della rete