venerdì 15 gennaio 2010

Ostaggi della Fiom

Uscirà a giorni, ma sarebbe già dovuto uscire, un comunicato delle OOSS riguardo l'incontro nazionale avuto il 13/01 sul dafarsi dei presidi.
Un incontro che, gravemente, ha prodotto un nulla di fatto.
Grave perchè essendo proprio i sindacati a dover dettare le linee guida della vertenza Agile/Omega/Eutelia lasciano invece le dicisioni a livello territoriale, provocando, inevitabilmente, una profonda spaccatura tra i dipendenti e le diverse sedi sparse sul territorio.
Nello stesso giorno si è tenuta una udienza presso il tribunale fallimentare di Roma dove il Giudice ha incontrato i custodi giudiziari per fare il punto della situazione.
In pratica si è chiesto il permesso (accordato) di poter pagare gli stipendi di agosto ed i rimborsi spese.
Inoltre i legali del gruppo Omega hanno fatto una proposta di "Concordato preventivo" che è stato però rifiutato dalle OOSS in quanto è sembrata la solita bufala ed un modo per prendere tempo e giungere fino a Giugno data in cui in caso di fallimento Agile non tornerebbe piu tra le fila di Eutelia.
I presidi delle sedi di Pregnana Milanese, Ivrea e Bari sono in smantellamento, quello di Roma invece no......resiste.
Oramai è chiaro che in particolare la FIOM sta cercando, e per ora ci sta riuscendo, di strumentalizzare la vertenza Agile per propri fini politici e propagandistici, e purtroppo dobbiano dire con dispiacere, che oramai una sparuta minoranza di dipendenti della sede di Roma appoggiano questo comportamento mettendo in serio rischio il lavoro dei custodi e degli stessi dipendenti della sede di Roma.
Infatti, se ci si trovasse in una situazione democratica, si sarebbe votato in favore o contro la permanenza del presidio, cosa che invece astutamente la FIOM ha evitato di fare sapendo che la maggiornaza dei dipendenti vuole ritornare negli uffici e rendersi disponibile alla riattivazione dell'azienda.
Le motivazioni addotte alla persistenza del presidio sono tante e tutte strumentali, ma tutte riconducibili ad una, la non fiducia verso i custodi giudiziari che "addirittura" sono stati paragonati come modus operandi al sig. Claudo Massa.
Questo tipo di ragionamento non è stato invece fatto da tutte le altre sedi.
E' previsto per il giorno 25/01 uno sciopero con manifestazione presso Palazzo Chigi per sollecitare un incontro con Gianni Letta.
Gli obiettivo dell'incontro è quello di dare seguito alle promesse non mantenute dello stesso Letta e cioè un intervento concreto al supporto del reddito ed alle commesse perse o non rinnovate.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

EUTELIA: ZINGARETTI, VERGOGNOSO BLOCCO COMMESSE PUBBLICHE


(ASCA) - Roma, 14 gen - ''Scrivero' alle aziende pubbliche e alle istituzioni che hanno bloccato le commesse perche' penso sia una vergogna''. Lo ha detto il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti visitando lo stabilimento Eutelia.

''Eutelia - ha continuato Zingaretti - e' una vicenda drammaticamente simbolo delle molte aziende di qualita' del nostro territorio che vivono la crisi. Tutto questo e' inaccettabile, anziche' sostenere le nostre eccellenze e puntare su di loro gli vengono tolte le commesse''.

''La Provincia - ha aggiunto - fara' di tutto per sostenere Eutelia, per fare in modo che nessun lavoratore possa sentirsi solo e per evitare che questa vicenda finisca nel dimenticatoio''. Infine Zingaretti ha annunciato che partecipera' ''con la fascia da Presidente'' al presidio convocato dai lavoratori per il prossimo 25 gennaio: ''Il giorno dopo - ha concluso Zingaretti - a Palazzo Valentini ci sara' il Consiglio straordinario sulla crisi, proprio per individuare strumenti affinche' situazioni come questa non si ripetano piu'''

Anonimo ha detto...

Cosa guadagna (e cosa rischia) Omega dall’operazione Eutelia

Chi si chiedeva cosa ci guadagnasse Omega, la società al centro dello scandalo Eutelia, ad acquisire aziende per tenerle ferme, potrebbe trovare delle risposte nell’inchiesta che sta conducendo la Procura di Milano.

IL TRUCCO. Fin da subito è stato chiaro quale fosse l’interesse di Eutelia, società aretina quotata in Borsa, a cedere il ramo d’azienda Agile, con debiti e oltre duemila dipendenti, a Omega: liberarsi di impiegati ormai indesiderati senza pagare loro la liquidazione (50 milioni di euro). Ma per quale motivo il gruppo che era (fino al recente commissariamento) capitanato da Claudio Marcello Massa e Sebastiano Liori si è fatto carico degli scarti di Eutelia? L’ipotesi che si sta delineando, qualora verificata, potrebbe portare a gravi risvolti penali e si può riassumere con una domanda: che fine hanno fatto i soldi che Agile ha incassato da quando è nelle mani di Omega, visto che gli impiegati sono da agosto senza stipendio e non risultano investimenti all’interno dell’azienda stessa? Si tratta di svariati milioni di euro, dal momento che Agile incassa ogni mese anticipi e rate dai clienti (inclusi ministeri, regioni e la Camera dei deputati) che acquistano i suoi servizi informatici. Da quando Omega ha rilevato Agile, ha licenziato la metà dei lavoratori e ha impedito ai più di svolgere le proprie mansioni. In alcune sedi è stata addirittura staccata l’elettricità (un ostacolo non da poco per un’azienda che si occupa di Internet). I sindacati credono che il trucco di Massa e di Liori sia palese: se la società fallisce, non bisogna nemmeno pagare i tfr al personale. Nel frattempo, però, i soldi sono stati incassati ma ad oggi nessuno è in grado di dire dove siano. Anche perché più si cerca e più si trovano soltanto scatole cinesi (come la finanziaria anglo-milanese chiamata Libeccio) che rimandano a società con sede legale all’estero. Del gruppo Omega fanno parte oltre 10 mila dipendenti. Tutti facevano prima parte di altre società che, per liberarsene, li hanno ceduti a prezzi simbolici (Agile è stata comprata per 1 euro). Comincia a sembrare un metodo collaudato: impossessarsi gratis di aziende in agonia, spremere gli ultimi milioni di euro che queste possono offrire e poi abbandonarle alle procedure concorsuali. Non si fanno trovare né dalla stampa né dai lavoratori che chiedono risposte. E negli ambienti della finanza sono ormai considerati soggetti troppo a rischio per avere a che fare con loro.

I REATI. Omega sembra sfruttare un meccanismo in apparenza lecito. Esternalizzare dipendenti e debiti e vendere la società, come ha fatto Eutelia con Agile, non è di per sé illegale. Lo diventa però se la scatola che si crea, riempita di ciò che non si desidera più, non viene messa in condizione di sopravvivere. In quel caso si parla di simulazione di contratto, cioè truffa: non è lecito creare contratti finalizzati solo a liquidare migliaia di persone. Se Omega poi fallisse, potrebbe ventilarsi l’ipotesi della bancarotta fraudolenta. Eutelia dopo la cessione di Agile ha rassicurato gli azionisti con numerosi comunicati stampa che la indicavano in ripresa. Essendo quotata in Borsa forse avrebbe dovuto esplicitare anche il fatto che se Omega dovesse fallire, Agile le tornerebbe sul groppone con debiti e tfr da pagare. In quel caso sarebbe a rischio la sopravvivenza della stessa Eutelia. E comunicare al mercato informazioni errate o imprecise, in certi casi, ha portato all’accusa di aggiotaggio. Il pm Francesco Greco della Procura di Milano sta indagando su Omega, così come la Procura di Arezzo indaga su Eutelia. E presto potrebbero esserci delle svolte nelle inchieste.

Anonimo ha detto...

VoiCity ex Omnia Network sempre più come Eutelia/Agile: in attesa delle decisioni del Ministero dello Sviluppo e dell’Economia....


http://casalieri.wordpress.com/2010/01/14/voicity-ex-omnia-network-sempre-piu-come-euteliaagile-in-attesa-delle-decisioni-del-ministero-dello-sviluppo-e-dell’economia//

Anonimo ha detto...

per questo E' INDISPENSABILE ANDARE AVANTI CON IL COMMISSARIAMENTO NON SCENDERE MAI A COMPROMESSI!

Anonimo ha detto...

6 mesi di BLA BLA BLA BLA, se avessimo lavorato in questo noi dipendenti, per gli anni passati, e per quanto mi riguarda sono 28, ma questa MALEDETTA azienda, non sarebbe nemmeno durata una settimana.

Invece qui si continua a riempirsi la bocca di parole, ma fatti concreti ZERO, lo dimostra il fatto che moltissimi di noi sono senza un GIUSTO E GUADAGNATO stipendio da AGOSTO.

Senza parlare del TFR, che sono soldi vitali e importanti, ma che nessuno sa SE e QUANDO potranno essere consegnati ai legittimi proprietari.

TUTTO IL RESTO SONO CHIACCHIERE E PAROLE BUTTATE AL VENTO.

Ma quelli che continuano a fornire servizi a quei clienti che ancora abbiamo, perché non la smettono e si fermano, intanto (e spero di sbagliarmi), non serve più a niente foraggiare, i "nostri amministratori", ormai tutti i clienti ci abbandoneranno, e poi su ragazzi un po di rispetto e solidarietà ai colleghi che sono ormai fermi da mesi, per la scellerata amministrazione di FARABUTTI e LADRI, che sicuramente la faranno franca e ci rideranno alle spalle, facendoci passare pure per dei coglioni.

Un Saluto a tutti colleghi, che come cercano dignitosamente di sopravvivere.

Anonimo ha detto...

Mai fidato dei sindacati, e ho fatto bene, visto i risultati, DOVREBBERO VERGOGNARSI, altro che cantar vittoria.

VENDUTI !!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

"In pratica si è chiesto il permesso (accordato) di poter pagare gli stipendi di agosto ed i rimborsi spese."

Pure il permesso devono chiedere per pagare Stipendi DOVUTI, e magari ci mandano pure una raccomandata, così gli diamo anche noi l'autorizzazione.

E POI, SI MA QUANDO ?????

Ma basta continuare a fare proclami, ma non succede mai niente, questa frase l'avrò già letta migliaia di volte, ma un euro che sia uno non si vede all'orizzonte.

VEDETE DI SBRIGARVI PRIMA CHE ACCADANO COSE SPIACEVOLI, VISTO TUTTO QUELLO CHE LEGGO SUI BLOG.

Anonimo ha detto...

IL sindacato ha comunicato che è stata inta la causa per l'art. 28.
Un punto a ns favore!!

Anonimo ha detto...

"IL sindacato ha comunicato che è stata inta la causa per l'art. 28.
Un punto a ns favore!!"

E quindi, questo cosa comporta?

Anonimo ha detto...

"per questo E' INDISPENSABILE ANDARE AVANTI CON IL COMMISSARIAMENTO NON SCENDERE MAI A COMPROMESSI!"

Vorrei solo far notare che il commissariamento non é la panacea che risolve tutti i mali, nella situazione in cui siamo. Risolverà forse la situazione per 200 o 300 persone che potranno continuare a lavorare, ad essere ottimisti. Oggettivamente il lavoro per 2000 persone non ci sarà e di conseguenza cosa si prospetta per i 1700 esclusi dal processo di ripresa? io ci vedo solo la mobilità. C'é però un problema: data la disastrosa situazione finanziaria dell'azienda, fra quanti anni si otterrà il TFR?

Anonimo ha detto...

C.I.G. subito!!

Anonimo ha detto...

credo che ritorniamo dipendenti eutelia

Anonimo ha detto...

Auspicabile sarebbe quello di ottenere una C.I.G. per due anni e continuare a seguire i clienti con i dipendenti ed i loro supporti che hanno le commesse rimanenti attive.
Questo potrebbe servire per acquisire nuove commesse e quindi far rientrare dalla cassa integrazione i dipendenti.
Un rilancio dell'azienda è possibile in quanto il vero capitale consiste nella preparazione tecnica delle maestranze che tutt'ora è all'avanguardia essendosi sempre occupata di tecnologie ultramoderne.

Anonimo ha detto...

“Ora Eutelia paghi gli stipendi”.

L’azienda condannata: cessione ad Agile comportamento antisindacale.


Sede Eutelia L’azienda aretina ha 130 dipendenti solamente in città

(Al.Vel.) L’evidenza dei fatti è ora sancita da una sentenza. La sezione lavoro del Tribunale di Roma ha condannato l’azienda aretina Eutelia per la cessione del ramo delle telecomunicazioni ad Agile: per il giudice si è trattato di un comportamento antisindacale, perché la nuova proprietà non ha i requisiti e le possibilità di coprire i diritti dei lavoratori. Tradotto: gli effetti del trasferimento sono annullati ed è Eutelia che deve pagare gli stipendi arretrati. Sono tanti, gli ex Eutelia: duemila sparsi in tutta Italia e 130 solamente ad Arezzo. Ormai da luglio dello scorso anno non ricevono lo stipendio, e il loro caso è balzato nelle pagine dell’informazione nazionale per la loro protesta serrata ferma e serrata. L’esplosione del caso il 10 novembre scorso, quando Samuele Landi, aretino, ex amministratore delegato di Eutelia, aveva fatto irruzione nella sede romana del gruppo, dove gli operai erano in presidio. Landi ha sempre respinto al mittente le accuse di chi etichettava il gesto come un blitz violento; anzi, ha sempre difeso le sue ragioni fondando anche un movimento politico chiamato Idi, Imprenditori d’Italia, stemma tricolore con logo blu: l’intento è quello di salvaguardare i diritti degli imprenditori, vero motore trainante del Paese. I sindacati, compresi quelli aretini, avevano già in tempi non sospetti definito “una scatola vuota” Agile, una sorta di anticamera per il licenziamento di tantissimi operai e dipendenti, un’azienda quasi fantoccio non in grado di garantire a nessuno alcun diritto. La successiva vendita da parte di Agile ad Omega non aveva fatto che acuire i sospetti. Accanto, di pari passo, la sempre più drammatica situazione del personale ex Eutelia, che ormai da mesi non vede il becco d’un quattrino. Dal mondo politico aretino si segnala la reazione di Marco Manneschi, consigliere comunale dell’Italia dei Valori, che si schiera al fianco dei lavoratori: “L'Italia dei Valori si impegnerà in ogni sede affinché l'azienda cambi atteggiamento e si muova concretamente per restituire ai lavoratori ed alle loro famiglie un futuro sinora negato”