lunedì 14 settembre 2009

Persone inaffidabili

Il declino inesorabile di un impero di carta (5 agosto 2005 da La Nuova Sardegna)
CAGLIARI. La disastrosa fine dell’era Seghi
è solo l’ultima di una serie di vicissitudini
che hanno portato lo stabilimento di Arbatax
— un tempo fiore all’occhiello dell’industria
locale, con centinaia di operai occupati
— ad un insesorabile declino. Le evuntuali
soluzioni che si profilano all’orizzonte faranno
comunque sparire definitivamente l’attività
produttiva legata alla carta.
Prima di Mario Seghi la cartiera era stata
affidata alla società “Arbatax 2000”, fondata
dall’editore Nicola Grauso e dal giornalista
Antonangelo Liori: un’avventura finita in
un crac, con conseguenti strasichi giudiziari
sfociati nella celebrazione di un processo
per bancarotta fraudolenta con Grauso e Liori
tra i principali imputati. Il dibattimento
— durato oltre quattro anni, con un lungo
elenco di testimoni, periti e curatori fallimentari
— è terminato con un’assoluzione
generale. L’unico a non uscire indenne, con
una condanna a quattro anni e tre mesi, era
stato Antonangelo Liori, i cui legali hanno
però presentato appello.
Il tribunale aveva invece completamente
scagionato da ogni accusa Nicola Grauso e
gli altri imputati: Andreano Madeddu, Michele
Dore, Claudio Marcello Massa, Fabrizio
Rotrinquez, Benvenuto Brambilla e Alfredo
Boletti. (a.m.)
http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/28434.pdf

Truffa Sea Park
13/12/2008Il prossimo appuntamento è per il 2 marzo del prossimo anno, quando dovranno comparire dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale 44 imputati, coinvolti nello scandalo del marco marino. Ecco i nomi: Vincenzo De Luca, Mario De Biase, Felice Marotta, Francesco Mari, Bianca De Roberto, Alberto Di Lorenzo, Mariano Mucio, Ercole Di Filippo, Gianni Benetti, Maurizio Vezzoli, Osvaldo Brusinelli, Angelo Tiefenthaler, Giovanni Batista Petrali, Giovanni Paolo Santopietro, Massimiliano Santopietro, Luigi Mellone, Ferruccio Santini, Aurora Bolici, Roberto Caltagirone, Antonio Sebastiano, Vincenzo Grieco, Pietro Fortunato, Giovanna Rovello, Giovanni Rocchino, Giovanni Berritto, Dina Monti, Franco Chirico, Adolfo Florio, Antonio Maiolica, Lorenzo Maiolica, Giovanni Luigi Nocera, Ferdinando Melella, Renato Tullio Ferrari, Alberto Loreti, Pietro Castaldo, Eugenio Di Donna, Giulio Cesare Italiani, Stefano Felicori, Claudio Marcello Massa, Pierenrico Fossati, Albino Vinco, Gianpaolo Biondani, Giorgio Nocerino e Franco Stea. Al vaglio dibattimentale una complessa vicenda, che è stata in questi anni spesso alla ribalta della cronaca giudiziaria per il coinvolgimento di esponenti di primo piano del mondo politico, amministrativo e imprenditoriale e di alcuni rappresentanti sindacali. Vere vittime dell'intera vicenda sono le centinaia di lavoratori dell'ex Ideal Standard, che improvvisamente hanno perso il posto di lavoro, nonostante al momento della chiusura lo stabilimento di Salerno fosse in piena espansione. nel corso dell'inchiesta state individuate una serie di società tra loro collegate in un gioco di scatole cinesi. an.ba.
http://napoli.indymedia.org/node/6381


I SINDACATI DEVONO SUBITO ATTIVARSI NELL' IMPUGNARE LA CESSIONE DI RAMO D'AZIENDA E L'INGIUNZIONE DI PAGAMENTO DEGLI ARRETRATI E NELL'INCONTRO AL MINISTERO CHIEDERE L'ALLONTANAMENTO E L'INAFFIDABILITA' DEI COSIDETTI IMPRENDITORI OMEGA. NO ALLA PRESENTAZIONE E DISCUSSIONE DEL PIANO INDUSTRIALE PERCHE' E' SOLO UNA BUFALA

1 commento:

Anonimo ha detto...

Provate a leggere questa pagina:
http://www.movecons.it/un_caso_da_manuale.htm