giovedì 12 marzo 2009

Incontro dell' 11 marzo (1950 esuberi)

Si è tenuto ieri 11/03 il previsto incontro tra sindacati, azienda e ministero dello sviluppo. Il cumunicato ufficiale da parte del coordinamento sindacale uscirà a giorni.
Non ci sono state sorprese, Eutelia ha ribadito, ove ce ne fosse l'utilità, la dismissione dell'area IT e di tutto ciò che è considerato IT nell'aria TLC.
La prima richiesta, come era da prevedere, è stata quella della mobilità per tutti, richiesta che è stata prontamente bloccata dalle parti sociali.

Nomi di presunti acquirenti non ne sono stati fatti, anche se l'azienda non ne ha smentito l'esistenza affermando anzi che dalla riduzione del personale (circa 600 unità) verrebbero maggiori possibilità di vendita.

L'azienda sembra non avere idee chiare sul cosa fare e sul come affrontare la situazione che essa stessa ha provocato, non ha fatto nessuna proposta propositiva.

Il sindacato dal canto suo ha accennato alla creazione di un consorzio, cosa però difficilmente attuabile.

Voglio sottolineare che Eutelia ha deciso questa dismissione non certo per la crisi congiunturale mondiale e non per le perdite di fatturato, ma probabilmente per aver preso coscenza dell'inadeguatezza nel gestire una azienda di grandi dimensioni in particola modo in un campo, quello dell'information tecnology, che prevede conoscenze specifiche ed approfondite del settore.

DAlla NAZIONE di Arezzo

Eutelia dà i numeri:1950 esuberi Presentato il piano industriale
Arezzo, 12 marzo 2009 - E’ una matassa intricata, quella che avvolge il gruppo Eutelia. Al ministero, i vertici dell’azienda hanno presentato un piano industriale di 110 pagine, ricco di dettagli e chiarimenti, che conferma un eccesso di 1950 unità lavorative utilizzate nel settore It e la volontà di cedere i contratti informatici sottoscritti per l’80 per cento, affermano i sindacati, da enti pubblici. E’ rimasto sospeso in aria invece il possibile utilizzo degli ammortizzatori sociali: durante l’incontro si è parlato di cassa integrazione speciale e di mobilità senza tuttavia affrontare direttamente l’argomento, indissolubilmente collegato all’intera vertenza.



Le scelte strategiche del gruppo fanno leva su quattro punti, che prevedono la cessione del settore informatico del gruppo e un maggiore impegno in quello delle comunicazioni, le dismissioni di una parte dei dipendenti e il ricorso a provvedimenti previsti per aziende in difficoltà. Ma la vendita, hanno dichiarato i vertici di Eutelia, può risultare difficile se prima non si sono definiti i problemi occupazionali. Su questi temi, è attesa una precisazione ufficiale di via Calamandrei, che si è impegnata a fornire un chiarimento sull’intera vicenda, una vertenza che coinvolge il territorio aretino, ma anche le varie sedi distribuite nella Penisola, da Torino alla Sicilia.



Per la città, Eutelia è sempre stata una fonte di speranza, un polo di riferimento in grado di rilanciare l’economia in un settore tecnologicamento avanzato: la situazione attuale, dunque, pesa sulle spalle dell’intero mondo imprenditoriale e sindacale in un momento di diffuse difficoltà. Sono proprio le organizzazioni nazionali dei dipendenti, che hanno alzato le barricate per bloccare le scelte della famiglia Landi, che detiene le quote di maggioranza della società. "Chiediamo che sia istituito un tavolo di trattativa aperto agli enti locali e a tutti i soggetti privati interessati a rilevare le attività per valutare tutte le opportunità legate alla vendita e all’utilizzo del personale".



La strategia è chiara, il sindacato non molla, vuol vedere in faccia gli acquirenti e tenta di allargare il dialogo con gli enti che hanno sottoscritto contratti con Eutelia. E’ da vedere se sarà questa la strada giusta per giungere ad una conclusione condivisa fra le parti. Di certo, è necessario far presto: lo dicono le perdite, che si registrano in Borsa, ma non solo. La riduzione degli orari di lavoro, che ha coinvolto tutte le maestranze non può durare in eterno. Qualche speranza arriva direttamente dalle dichiarazioni rilasciate con una nota da Eutelia: "La società, a seguito delle scelta strategica di dismissioni del comparto It ha accolto alcune manifestazioni di interesse, provenienti da importanti operatori dell’informatica, ad oggi in fase di ulteriore verifica". Sui soggetti è calato, com’è ovvio, un assordante silenzio, ma nei corridoi del sindacato trapelano alcune indiscrezioni. Sirti, Almaviva, Mc Sistemi e Bassilichi, questi i nomi che si ripetono con maggiore insistenza e che, neppure nelle ultime ore, sono stati smentiti.



La volontà di rafforzare la presenza nel comparto delle comunicazioni trova conferma nell’annuncio dell’ultimo accordo siglato fra Eutelia, Agip e Ottomatica per la distribuzione delle carte internazionali Best Card prodotte dal gruppo aretino nelle 4.800 stazioni di servizio presenti in Italia e nei 35.000 punti vendita del circuito Lottomatica per effettuare chiamate nazionali e internazionali da tutti i telefoni fissi e mobili a tariffe competitive.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo immobilismo non serve a nessuno

Anonimo ha detto...

Però ho qualche sospetto....non è che l'azienda ha messo su tutto questo casino per buttar fuori un pò di gente ed alla fine tenersi cmq il ramo IT????

Anonimo ha detto...

.....tenersi cmq il ramo IT????

infatti.....perchè una azienda che non ha soldi, che è in perdite e caduta liber non dovrebbe almeno accedere alla cassa integrazione chidendo anticipatamente i CDS? O comunque trovare un accordo con i sindacati per alleggerire man mano il personale?
E' una situazione strana

Anonimo ha detto...

Forse ci sono cavilli o vincoli burocratici

Anonimo ha detto...

Io invece son convinto che abbiano le idee piuttosto chiare e sanno cosa il futuro riserverà alle Telecom
http://nbtimes.it/mercati/1644/adsl-e-telefonia-flat-quale-operatore-e-piu-conveniente.html