sabato 14 marzo 2009

Punto della situazione

E' giunto il momento di tirare le somme e capire cosa è venuto fuori dai diversi incontri negli ultimi mesi, dai diversi annunci, proclami, interrogazioni parlamentari, azioni giudiziali ed articoli di giornali.

·Eutelia ha deciso di dismettere tutto il comparto IT compresa quella intrinseca alle TLC recepita come IT

·Il numero dei dipendenti da dismettere è 1950

·Eutelia ha investito, sta investendo ed investirà solo nel ramo aziendale che si occupa di TLC

·Sono in atto azioni di mobbing e vessazione riguardanti tutti i dipendenti su argomenti quali lo stipendio, ticket pasto, rimborsi spese, chiusura sedi, atti a sfoltire il maggior numero di personale dipendente

·La proprietà Eutelia non ha alcun interesse sulle ripercussioni sociali che una dismissione di tale portate può generare.

·La proprietà Eutelia non è interessata ad una cessione del personale del relativo know-how e dei progetti annessi

·la proprietà Eutelia è interessata per meri interessi di lucro alla cessione dei soli progetti in essere

·La proprietà Eutelia non ha rivelato i nomi dei presunti acquirenti di rami di azienda

·La proprietà Eutelia afferma che con un alleggerimento di 600 dipendenti (personale a staff), la completa messa in mobilità dei dipendenti renderebbe piu facile la cessione.

Da qui si evince che siamo di fronte a dei personaggi della scena dell’imprenditoria italiana che di imprenditori non hanno assolutamente nulla.
Tutto ciò che da due anni a questa parte è stato messo in atto dalla proprietà Eutelia è stato semplicemnte per un mero calcolo economico e di lucro (mal riuscito aggiungerei).

Le istituzioni, le parti sociali, le amministrazioni locali devono intervenire per scongiurare la scomparsa dell’ennesima realtà industriale di alto livello.

I dipendenti tutti sono chiamati ancora una volta a lottare in tutti i modi per difendere non solo il posto di lavoro ma i propri diritti di cittadini e lavoratori calpestati da azioni, che non sono piu atteggiamenti, che tendono a vessare e sminuire la professionalità e la coscienza individuale.

In questa fase di passaggio bisogna che tutti i dipendenti si facciano carico di responsabilità che vadano anche oltre i propri compiti per mantenere quelle commesse e progetti che altrimenti andrebbero persi visto il menefreghismo della proprietà

Per questo motivo bisogna rispondere alla proprietà Eutelia in modo ancor piu massiccio, come visto ad Arezzo, con lo sciopero che si terrà in concomitanza del prossimo incontro al ministero dello sviluppo ed indurre i sindacati a non cedere ai ricatti della proprietà Eutelia

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