giovedì 30 novembre 2017

Ex Alstom-Ge-Agile ex Eutelia, da gennaio 300 lavoratori senza reddito

Fiom: "Un motivo in più per manifestare sabato 2 dicembre"
"In Via ai Laboratori Olivetti, a Pregnana, il grande sito dove lavoravano 500 donne e uomini è un’area dismessa. Nello stabilimento ex Alstom power/General electric di Via Edison a Sesto San Giovanni non vola una mosca. E, alla faccia degli impegni sottoscritti, a partire dal 1° gennaio prossimo, circa 300 lavoratrici e lavoratori resteranno senza alcuna forma di reddito, mentre la possibilità di accedere alla pensione si allontana". Così la Fiom in un comunicato.
“Quello che accomuna le storie della ex Alstom power, General electric e dell’Agile- ex Eutelia – dichiara Roberta Turi, segretaria generale Fiom Milano – è l’ingiustizia della chiusura dei siti e  la lunga e determinata lotta dei lavoratori per tornare in attività. È grazie a loro, infatti, se sono ancora aperti tavoli di trattativa presso il ministero dello Sviluppo economico e le istituzioni locali. Il proseguimento del confronto - per quanto riguarda Alstom power/Ge, nella ricerca di soggetti imprenditoriali disponibili a rimettere in funzione il sito, mentre per quanto riguarda Agile-ex Eutelia, per la stabilizzazione di lavoratori che da anni svolgono attività di tirocinio presso il tribunale, per l’applicazione di salvaguardie a chi è più vicino alla pensione e comunque per la ricollocazione -  impatta brutalmente con la fine degli ammortizzatori sociali".
"Sarebbe scandaloso – prosegue la dirigente sindacale – se la possibilità di rimettere in attività la grande fabbrica di Sesto, venisse vanificata dalla dispersione di competenze e professionalità dei lavoratori della ex Alstom power, tanto quanto è indecente che non sia possibile stabilizzare chi, da oltre 7 anni, lavora per 400 euro al mese in tribunale. A proposito di Alstom power/Ge, nell’incontro che si è tenuto ieri in Regione Lombardia, alla presenza dell’assessore Parolini, abbiamo sottolineato che la questione degli ammortizzatori sociali e del sostegno al reddito è fondamentale, fino a quando l’interessamento di nuovi soggetti industriali si tradurrà in trattativa concreta per la reindustrializzazione del sito. Abbiamo avanzato la stessa richiesta, pur con sfumature diverse, nell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi all'assessorato al lavoro del Comune di Milano, per quanto riguarda i lavoratori di Agile/ex Eutelia".
"E non è un caso – conclude la leader delle tute blu Cgil – se uno degli obiettivi della manifestazione del 2 dicembre sarà proprio il rilancio delle politiche industriali e la questione degli ammortizzatori sociali. La scelta del governo di distruggere il sistema, che dava un minimo di garanzia a chi è ingiustamente licenziato, è stata devastante. E allora, delle due l’una: o la politica e le istituzioni sono in grado d'impedire la chiusura di aziende che possono funzionare e i licenziamenti per 'fare cassa', oppure si preoccupino almeno di creare e incentivare vere possibilità di ricollocazione e di consentire a chi ha perso il lavoro di vivere dignitosamente”.

giovedì 23 novembre 2017

Crac Phonemedia, gli ex dipendenti in aula

Dopo un anno di rinvii, è partito il processo sul fallimento del call center

NOVARA, Nuova udienza, martedì mattina in Tribunale a Novara, per il crac “Phonemedia”, vicenda che ha interessato molto da vicino anche il capoluogo gaudenziano. In aula, a questa nuova udienza del processo, che riguarda una delle vicende più discusse degli ultimi anni in città, anche cinque ex lavoratori, una parte dei venti che si sono costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Antonio Costa Barbè, per ottenere un risarcimento.
Una degli ex dipendenti è giunta sino dalla zona del Bergamasco, dove è dovuta rientrare dopo il fallimento del call center, non avendo più la possibilità di poter restare in città, a Novara, dove si era stabilita, lavorando a “Phonemedia”. Non avendo più un lavoro e uno stipendio, era impossibile proseguire. Scelse così di lasciare il capoluogo gaudenziano e di fare rientro a Bergamo. Martedì, così come accaduto in occasione dell’udienza preliminare della primavera del 2016, i difensori degli imputati hanno cercato in ogni modo, con una serie di eccezioni, di porre ancora problemi alla costituzione di parte civile di questi 20 lavoratori, cercando di ‘eliminarli’ dal processo. Un tentativo, il loro, andato a vuoto, anche grazie all’opposizione posta dall’avvocato delle parti civili, che ha spiegato come fosse corretta la loro presenza e la loro ammissione come parti offese al processo. I giudici, infatti, dopo un’ora di camera di consiglio, sono rientrati e hanno respinto tutte le eccezioni avanzate dai difensori, ammettendo le 20 parti civili.
A quel punto il processo, si è aperto concretamente, con l’ascolto del primo teste, il custode giudiziario. Ora alla sbarra si trovano Antonangelo Liori, ex direttore dell’Unione Sarda e gestore di call center, 52 anni, Claudio Marcello Massa, commercialista cagliaritano, uno dei responsabili del gruppo Omega, società che aveva acquistato da Raf la gestione di Phonemedia, 68 anni, Giuseppe Belletti (47 anni), Alessandro Delle Cese, di 54 e Patrizio Pollini di 49, sindaci della società fallita. Prossima udienza il 16 gennaio, quando sarà ascoltato il curatore fallimentare.

martedì 21 novembre 2017

Agile-Eutelia: presidio 22 novembre 2017 dalle 13 alle 17 a Piazza S.S. Apostoli - Roma

L'incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico previsto per la giornata del 22 novembre p.v. è stato spostato al 5 dicembre p.v. alle ore 11,00. All'incontro sono stati invitati il Ministero di Grazia e Giustizia, il Sottosegretario Giacomelli per il tema della Banda Larga, l'ENEA e il Ministero del Lavoro.
Per il 22 novembre p.v. in sostituzione dell'incontro con il MiSE è stato organizzato un presidio in Piazza SS. Apostoli dalle ore 13,00 alle ore 17,00, durante il presidio, una delegazione di lavoratori si recherà a Montecitorio per incontrare alcuni rappresentanti della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati per discutere della situazione e provare a ragionare su tutte le possibili proposte da portare al tavolo del 5 dicembre.
La vertenza Agile ex Eutelia prosegue, dopo l'incontro del 5 dicembre, sulla base dell'esito dello stesso valuteremo insieme alle lavoratrici e ai lavoratori tutte le eventuali iniziative da intraprendere.

FIM, FIOM,UILM NAZIONALI

giovedì 26 ottobre 2017

Agile-Eutelia: Manifestazione nazionale

Agile-Eutelia: Manifestazione nazionale 22 novembre 2017 ore 14 Ministero dello Sviluppo Economico

Con la manifestazione del 17 ottobre u.s. siamo riusciti a fissare un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, l’incontro servirà a capire le reali possibilità di soluzione per i problemi delle lavoratrici e dei lavoratori della Agile ex Eutelia.
Per questo riteniamo importante riprogrammare ancora un altro presidio nazionale sotto la sede del ministero in occasione dell’incontro. La riapertura del tavolo istituzionale deve essere un impegno concreto del governo e i rappresentanti istituzionali perché malgrado quanto fatto finora ancora molti lavoratori sono senza soluzione e con la drammatica prospettiva, alla scadenza degli ammortizzatori sociali, di non avere nessun sostengo e nessun lavoro, così come sta accadendo già ad alcuni di loro.
Ricordiamo che, dopo la bancarotta fraudolenta che ha gettato in strada duemila famiglie,  i lavoratori non si sono mai rassegnati al sostegno economico ma hanno cercato in questi anni molte soluzioni alla loro condizione. La collaborazione dei governi che si sono succeduti ed il sostegno di molti parlamentari, hanno prodotto una forte riduzione del numero dei lavoratori con problemi ma la brusca interruzione del tavolo di confronto ha lasciato ancora circa 400 lavoratrici e lavoratori senza soluzione.
Per questo torniamo a richiedere la riapertura del confronto sulla base di proposte già condivise in sede istituzionale come: il monitoraggio dell'accordo Infracom, rispetto al reimpiego di personale nel progetto di estensione della «banda larga»; il progetto relativo al reimpiego nelle imprese sottratte alle mafie e nei progetti con l'Enea, nell'ambito del risparmio energetico; la possibile stabilizzazione dei lavoratori che hanno svolto attività di tirocinio presso i tribunali; l'applicazione di ulteriori salvaguardie ai lavoratori più vicini alla pensione e affinché vengano assicurate forme di reddito a chi ha perso qualsiasi sostegno”.

mercoledì 18 ottobre 2017

Crac di Phonemedia: l’imputato può partecipare alle udienze, parte il processo

Alla sbarra in cinque

NOVARA, L’imputato può deambulare e anche spostarsi con qualsiasi mezzo e anche viaggiare con mezzo aereo. Potendo, quindi, presenziare alle udienze. Questo l’esito della perizia medico-legale proveniente dal Tribunale di Nuoro, che questa mattina, martedì 17 ottobre, in Tribunale a Novara, ha accertato l’insussistenza dell’impedimento a comparire di uno degli imputati al processo relativo al crac di Phonemedia. Vicenda che ha interessato da vicino anche Novara.
Le prime udienze del processo, dopo la chiusura della preliminare, che aveva visto il patteggiamento a 3 anni di Fabrizio Cazzago, novarese fondatore del gruppo specializzato come call center, erano sempre state rinviate per questo presupposto impedimento di Claudio Massa, uno dei cinque alla sbarra. Stamani la lettura della perizia. Ora alla sbarra ci sono Antonangelo Liori, ex direttore dell’Unione Sarda e gestore di call center, 52 anni, Claudio Marcello Massa, commercialista cagliaritano, uno dei responsabili del gruppo Omega, società che aveva acquistato da Raf la gestione di Phonemedia, 68 anni, Giuseppe Belletti (47 anni), Alessandro Delle Cese, di 54 e Patrizio Pollini di 49, sindaci della società fallita. 20 le parti civili costituite e seguite dall’avvocato Antonio Costa Barbè.
Il processo si è così aperto. Il pm Silvia Baglivo ha chiesto l’esame degli imputati e dei propri testi, la parte civile il controesame e l’esame dei testi di parte civile, i difensori l’interrogatorio degli imputati (con facoltà di rinunciarvi) e il controesame dei testi. Prossima udienza il 21 novembr