giovedì 23 novembre 2017

Crac Phonemedia, gli ex dipendenti in aula

Dopo un anno di rinvii, è partito il processo sul fallimento del call center

NOVARA, Nuova udienza, martedì mattina in Tribunale a Novara, per il crac “Phonemedia”, vicenda che ha interessato molto da vicino anche il capoluogo gaudenziano. In aula, a questa nuova udienza del processo, che riguarda una delle vicende più discusse degli ultimi anni in città, anche cinque ex lavoratori, una parte dei venti che si sono costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Antonio Costa Barbè, per ottenere un risarcimento.
Una degli ex dipendenti è giunta sino dalla zona del Bergamasco, dove è dovuta rientrare dopo il fallimento del call center, non avendo più la possibilità di poter restare in città, a Novara, dove si era stabilita, lavorando a “Phonemedia”. Non avendo più un lavoro e uno stipendio, era impossibile proseguire. Scelse così di lasciare il capoluogo gaudenziano e di fare rientro a Bergamo. Martedì, così come accaduto in occasione dell’udienza preliminare della primavera del 2016, i difensori degli imputati hanno cercato in ogni modo, con una serie di eccezioni, di porre ancora problemi alla costituzione di parte civile di questi 20 lavoratori, cercando di ‘eliminarli’ dal processo. Un tentativo, il loro, andato a vuoto, anche grazie all’opposizione posta dall’avvocato delle parti civili, che ha spiegato come fosse corretta la loro presenza e la loro ammissione come parti offese al processo. I giudici, infatti, dopo un’ora di camera di consiglio, sono rientrati e hanno respinto tutte le eccezioni avanzate dai difensori, ammettendo le 20 parti civili.
A quel punto il processo, si è aperto concretamente, con l’ascolto del primo teste, il custode giudiziario. Ora alla sbarra si trovano Antonangelo Liori, ex direttore dell’Unione Sarda e gestore di call center, 52 anni, Claudio Marcello Massa, commercialista cagliaritano, uno dei responsabili del gruppo Omega, società che aveva acquistato da Raf la gestione di Phonemedia, 68 anni, Giuseppe Belletti (47 anni), Alessandro Delle Cese, di 54 e Patrizio Pollini di 49, sindaci della società fallita. Prossima udienza il 16 gennaio, quando sarà ascoltato il curatore fallimentare.

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