mercoledì 11 maggio 2016

Crac Raf-Phonemedia, sulle parti civili si decide il 14 luglio

E’ stata rinviata al 14 luglio l’udienza preliminare per il crac Raf-Phonemedia: oggi, martedì, si è affrontata la questione della costituzione a parte civile di alcun i dipendenti (una ventina) patrocinati dall’avvocato Antonio Costa Barbè.
Il p.m., Marco Grandolfo, non ha sollevato alcuna eccezione, mentre i difensori degli imputati hanno contestato la costituzione per una transazione patrimoniale avvenuta con il comitato dei creditori. A sua volta, l’avvocato Antonio Costa Barbè ha sostenuto che non necessariamente quella transazione coinvolgeva i suoi assistiti e in ogni caso va valutato anche il danno morale subito dagli allora dipendenti.
Il Gup, dott.ssa Nutini, farà conoscere la sua decisione sull’ammissibilità delle parti civili nell’udienza del 14 luglio.
Sei gli imputati: il più conosciuto, almeno a livello locale, è Fabrizio Cazzago, il fondatore del gruppo specializzato come call-center, ci sono poi altri personaggi, finiti nell’occhio del ciclone a libello nazionale: Antonangelo Liori, ex direttore dell’«Unione Sarda» e gestore di call center già condannato dal Tribunale di Roma a 9 anni in primo grado per il crac Agile ex-Eutelia e a 8 anni e mezzo in Sardegna per quello della cartiera di Arbatrax; Claudio Marcello Massa, commercialista cagliaritano, uno dei responsabili del gruppo Omega che aveva acquistato da Raf e anche lui condannato a 8 anni per le vicende romane. E poi i tre sindaci della società fallita, Alessandro Delle Cese, Giuseppe Belletti e Patrizio Pollini.
L’ipotesi accusatoria è che il passaggio di Raf-Phonemedia a Omega avesse lo scopo di distrarre somme, milioni di euro che hanno poi portato al fallimento delle società del gruppo, mentre 700 persone solo a Novara perdevano il posto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

" avesse lo scopo di distrarre somme, milioni di euro che hanno poi portato al fallimento "

che i soldi rubati possano servire a coprire le spese mediche e i funerali dei ladri.