giovedì 19 giugno 2014

Agile (ex Eutelia) Manifestazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori Mercoledì 25 giugno 2014, dalle ore 10.30 con presidio sotto la sede del Ministero del Lavoro – via Fornovo n. 8 - Roma

Il Coordinamento nazionale delle Rsu, unitamente alle Organizzazioni Sindacali, indicono
una manifestazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori di Agile ex Eutelia, per il
giorno 25 giugno p.v., dalle ore 10.30, sotto la sede del Ministero del Lavoro a Roma.
Ad oltre 20 giorni dall'ultimo incontro con il Vice-Ministro De Vincenti, ancora non è fissato
l'incontro al Ministero del Lavoro per la proroga della cassa integrazione in deroga. I
commissari straordinari hanno già inviato le lettere di licenziamento e, se non si arriverà
in tempi brevi alla proroga promessa dal Ministero dello Sviluppo, tutti i lavoratori saranno
licenziati il 30 giugno 2014.
Per ottenere il rispetto degli impegni assunti sulla CIGS e per ribadire la necessità di
ulteriori misure per affrontare il problema dei molti lavoratori, tra cui tanti over 50 anni,
ancora senza lavoro e senza prospettive, si è deciso di tornare a manifestare.
Senza nuove iniziative sugli ammortizzatori sociali, sui bandi gara, sui salvaguardati e
sugli over 50 anni, i 760 lavoratori e lavoratrici ancora in CIGS difficilmente troveranno
una soluzione concreta. Mentre di certo ad oggi c'è solo la lettera di licenziamento già
ricevuta dalla procedura con efficacia dal 1° luglio p.v..
Lavoratori e lavoratrici che sono ancora in attesa del pagamento della Cigs accordata a
dicembre 2013 e che, per questo, sono senza sostegno economico dal novembre 2013.
Per questi motivi e per la gravità della condizione che stanno vivendo, le lavoratrici e i
lavoratori torneranno a manifestare per avere una prospettiva e per scongiurare i
licenziamenti.
Presidio nazionale mercoledì 25 giugno 2014 dalle ore 10.30 sotto la sede del Ministero del
Lavoro, via Fornovo n. 8, Roma

Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 18 giugno 2014

28 commenti:

Anonimo ha detto...

ma finora i sindacati nazionali che cazzo hanno fatto?
Non dovevano avere degli incontri con i ministeri?
Perchè si riducono sempre all'ultimo minuto?
Se dci deve esseere la manifesfazione sappiano che deve essere PERMANENTE fino a quando non usciranno soluzioni vere x gli ultra 50 enni(che nessuno vule al lavoro) e per tutti gli altri.Manifestare per avere ancora promesse di eventuali prolungamenti di pochi mesi di CIG non serve a nessuno.CHIARO?????
O manifestazione ad oltranza o NIENTE!

Anonimo ha detto...

Che palle sti over 50

Anonimo ha detto...

Guaglioncello senza gli over 50 non ti caca nessuno.
O voi capi'?
Senza di noi non arrivate a cento quindi non ci sarebbe una vertenza e gia' stavi a casuccia da almeno due anni.
Ora hai capito? O oltre ad essere under 50 sei pure un poco corto di comprensorio.

Anonimo ha detto...

Ma va a cagare camorrista da 4 soldi, cercati un lavoro e vedrai che il tuo meschino modo di elemosinare sempre e comunque potrebbe venir meno, per tua fortuna.

Anonimo ha detto...

Come al solito questo blog prende sempre una piega meschina a giudicare dai commenti.
Ma cerchiamo di postare delle idee che permettono a tutti di capire quali azioni comuni intraprendere x il nostro futuro.Invece vedo che ci sono ancora deficienti che continuano a scivere cazzate!.
Che pena.

Anonimo ha detto...

Ci facciamo firmare la cig in deroga 1 luglio - 31 dicembre 2014, e neppure 1 € è arrivato dal 6 dicembre 2013.
Io ancora aspetto i soldi di dicembre per fare Natale, dico Natale, siamo quasi a ferragosto...
Per le TASSE però c'è la scadenza!
Dobbiamo protestare per farci dare la cig in deroga o dobbiamo protestare per farcela pagare?
Il conto corrente del MPS non lo vogliamo, vogliamo i nostri soldi, sono passati quasi 7 mesi!
La protesta davanti camera e senato ha senso, altrimenti fuffa insieme a Castano...
Non ci bastano le dichiarazioni alla chetichella della Camusso, i ritardi della cig in deroga arrivano a luglio 2013, VERGOGNATEVI!

Anonimo ha detto...

Gli accordi con MPS erano per 6 mesi non per 12....

Anonimo ha detto...

Quindi stiamo peggio di prima?

Anonimo ha detto...

Siamo arrivati alla frutta con la pazienza.
Dobbiamo chiedere aiuto ad Anonymous?
Dobbiamo bussare sulla 'porta' dell'INPS?

Mancano 7 mesi di cig, che facciamo?

LA CIG E' MENSILE!
NON SEMESTRALE O ANNUALE!

Anonimo ha detto...

Roma, 19 giu. (Labitalia) – “La Regione Umbria, grazie alla propria procedura di autorizzazione per la concessione di ammortizzatori sociali in deroga, è tra le pochissime Regioni che è riuscita a completare le attività relative al 2013 e a consentire i conseguenti pagamenti ai lavoratori coinvolti. Ma ancora attendiamo le risorse nazionali per il 2014”. E’ quanto afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi.
“Il circuito è complesso -ricorda- in quanto sono tre gli attori istituzionali coinvolti: il ministero del Lavoro che mette a disposizione le risorse, che comunque non transitano direttamente nel bilancio regionale, la Regione che procede alle autorizzazioni sulla base delle risorse assegnate, l’Inps che materialmente eroga le indennità”.
“La Regione Umbria – prosegue Riommi – non può quindi che procedere alle autorizzazioni sulla base delle risorse assegnate a livello nazionale a tutte le Regioni. Purtroppo, ad oggi, per il 2014 a una prima assegnazione del ministero del Lavoro dello scorso gennaio, grazie alla quale sono state chiuse le autorizzazioni per il 2013 e avviate quelle relative all’anno corrente, non ne sono seguite altre. Infatti, le uniche risorse messe a disposizione negli ultimi mesi sono state destinate dal ministero alle Regioni in ritardo che, ricordo ancora, non includono l’Umbria, per chiudere il 2013”.
“Siamo quindi in una condizione paradossale -sottolinea- in cui una Regione virtuosa, che lo scorso anno con previsioni corrette e controllo della spesa quotidiano è riuscita a garantire l’integrale copertura delle esigenze, non ha visto assegnate dal ministero le dovute risorse per garantire la copertura delle necessità finanziarie per l’anno in corso”.
“La struttura tecnica -rileva- ha già espletato la gran parte delle verifiche istruttorie relative all’anno in corso, prosegue in tale attività e risponde quotidianamente alle istanze dei lavoratori in cassa integrazione, ma senza i decreti del ministero di assegnazione delle risorse è impossibilitata a procedere alle autorizzazioni materiali, che consentirebbero ad Inps di procedere ai pagamenti del 2014”.
Le richieste relative al 2014 finora pervenute sono 5.693, delle quali 548 autorizzate con la prima assegnazione di risorse del gennaio scorso e 3618 istruite e pronte per essere autorizzate. “Confidiamo -conclude l’assessore Riommi- in una risposta tempestiva agli impegni già assunti da parte del ministero del Lavoro rispetto alle ripetute istanze delle Regioni, che possa rappresentare una adeguata soluzione alle situazioni di tensione e di sofferenza che gli uffici regionali ogni giorno raccolgono”.

Anonimo ha detto...

Facciamo due gruppi, uno va al ministero l'altro a piazza colonna.

Dal 2009 a oggi...

Vogliamo una soluzione e BASTA!

Il tempo non c'è più!

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...

Facciamo due gruppi, uno va al ministero l'altro a piazza colonna.

Dal 2009 a oggi...

Vogliamo una soluzione e BASTA!

Il tempo non c'è più!

19 giugno 2014 18:12

... due gruppi o due persone ?

Anonimo ha detto...

Ma va a cagare camorrista da 4 soldi, cercati un lavoro e vedrai che il tuo meschino modo di elemosinare sempre e comunque potrebbe venir meno, per tua fortuna.
..........
Guaglio' vedo che sei un poco disturbato.
Personalmente con i 4 anni di mobilita' vado in pensione.
Tu invece dovrai cercartelo veramente anche se con quella capa difficilmente lo troverai.
Per tutti gli altri colleghi spero che le lotte fatte in questi anni abbiano un fine positivo.

Anonimo ha detto...

Riunione sindacale in tbs cosa è successo? Come va il carrozzone della cricca? A fine piano industriale chiude? Parlate

Anonimo ha detto...

E si, ora tbs...
non ci interessa!

Anonimo ha detto...

Il Fatto Quotidiano
Ex Eutelia, 780 lavoratori senza cig da dicembre. Ora verso licenziamento
Sono in cassa integrazione in deroga. Ma da sette mesi i dipendenti di Agile, azienda informatica in amministrazione straordinaria dal 2009, non vedono un euro. Perché mancano i decreti necessari a sbloccare i fondi. Ora chiedono al governo di rispettare gli impegni prorogando l'ammortizzatore fino a fine anno. Il 25 giugno manifestazione davanti a ministero del Lavoro

Un’odissea lunga cinque anni, quella dei lavoratori di Agile ex Eutelia, azienda informatica in amministrazione straordinaria dal 2009. Un’odissea di cui ancora non si vede la fine. L’ultima tappa del calvario dei 780 dipendenti si chiama cassa integrazione in deroga: l’ammortizzatore sociale, previsto da un accordo dello scorso dicembre, non è mai stato erogato, ma è già in scadenza il 30 giugno. Oltre il danno, la beffa: dopo sette mesi senza reddito, i lavoratori rischiano di essere licenziati. Eppure, gli impegni presi dal governo lasciavano immaginare uno scenario diverso. Il 6 dicembre 2013 era scaduta la cassa integrazione straordinaria per i dipendenti Agile: per evitare che si aprisse il baratro della mobilità, è stato necessario ricorrere all’ammortizzatore deroga. Soluzione messa nera su bianco con due accordi firmati da azienda, sindacati e ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico: il periodo coperto dal sussidio doveva andare dal 7 dicembre 2013 al 30 giugno 2014. Da allora, tuttavia, i lavoratori non hanno visto un euro.

“Per sbloccare la cassa integrazione servono due decreti del ministero dell’Economia, che non ci risulta siano stati firmati – spiega Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale della Fiom Cgil per Agile -. Abbiamo sollecitato più volte il dicastero, ma non abbiamo mai ottenuto risposta formale”. I documenti, secondo fonti sindacali, potrebbero essere stati firmati in questi giorni, ma finora non c’è nulla di ufficiale. Di certo restano le lettere di licenziamento inviate ai dipendenti a partire dal 24 febbraio. “Il giorno 30 giugno verrà a scadere il periodo di sei mesi di cig in deroga e, allo stato, non sussistono prospettive per ottenere un’ulteriore proroga – si legge nella missiva – Conseguentemente, le comunichiamo che si rende inevitabile procedere al suo licenziamento per riduzione del personale, con efficacia dal 1 luglio 2014″. Per scongiurare questa eventualità, i lavoratori si battono per la proroga della cassa integrazione. “In un accordo firmato nel 2012, i ministeri competenti avevano garantito la copertura dell’ammortizzatore sociale per tutto il 2014 – aggiunge Potetti – Il governo rispetti gli impegni”. Le sigle sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil manifesteranno il prossimo 25 giugno davanti al ministero del Lavoro proprio per chiedere la proroga della cassa integrazione. In caso contrario, per i 780 dipendenti scatterà il licenziamento.

Anonimo ha detto...

La perdita del lavoro sarebbe l’epilogo di una lunga vicenda dove il dramma occupazionale incrocia più volte le aule di tribunale. Nel 2009 in Agile, piccola società del gruppo Eutelia, sono stati trasferiti duemila lavoratori in forza all’azienda madre. Buona parte di questi provenivano dalle fila della ex Olivetti. Poco dopo, la società è stata ceduta a un nuovo soggetto imprenditoriale, Omega, che ha smesso presto di pagare gli stipendi per poi avviare una procedura di licenziamenti collettivi. Agile è stata messa prima sotto custodia giudiziaria e poi in amministrazione straordinaria, mentre sono scattati diversi processi che hanno coinvolto la famiglia Landi, alla guida di Eutelia, e gli altri manager del gruppo: tra le accuse, rientrano la bancarotta fraudolenta, l’associazione a delinquere e l’aggiotaggio. Tra le carte del procedimento contro Samuele e Isacco Landi, dirigenti dell’azienda, e in particolare nell’ordinanza del gip, si legge che i manager “concorrevano a cagionare il dissesto della società con una pluralità di azioni dolose, tra loro coordinate e orientate alla spoliazione di Agile”. E, mentre la giustizia faceva il suo corso, nel 2010 è scattata la cassa integrazione straordinaria per i duemila dipendenti. Nel frattempo, questo numero si è ridotto, grazie ai pensionamenti, all’acquisto di un ramo d’azienda da parte della società Tbs e al ricollocamento nel mondo del lavoro di parte degli addetti. Ma il futuro degli altri 780 dipendenti si gioca tutto nelle prossime due settimane.

Anonimo ha detto...

5 anni di sofferenza
7 mesi senza soldi

VOGLIAMO SAPERE IL GIORNO DI PAGAMENTO
VOGLIAMO SAPERE QUANDO POSSIAMO MANGIARE

ORA, ADESSO!

VERGOGNA!

Anonimo ha detto...

Oggi abbiamo conquistato la prima pagina del Ilfattoquotidiano.it!!!

Speriamo bene....

Anonimo ha detto...

Grazie a all'acquisto da parte di TBS? Ma ti sei bevuto il cervello? Questi di TBS hanno ricevuto decine di milioni di finanziamenti pubblici già svaniti chissa' dove, forse nelle tasche dei soliti noti, Massa e Liori, d'accordo col sindacato, si erano presi Agile ma quando quando hanno visto il casino che avevano fatto (grazie si' all'effetto mediatico dell'irruzione) i sindacati si sono subito sfilati e hanno mollato la cricca (i Massa e Liori, già noti per altre vicende analoghe sempre con il supporto del sindacato) e dei soliti politici venduti (vedi la firma di Scajola sotto la cessione di Agile), quella stessa cessione firmata con grande tempestività dai sindacati. E' stata una porcata messa su dal sindacato, l'unico vero colpevole di questo passaggio di società. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che i magistrati si decidano a fare luce anche sui milioni di euro dati a TBS e su tutti i soldi publici che il sindacato ha fatto sparire in questi anni con la scusa dei corsi di formazione, serviti soltanto a portare soldi nelle casse del sindacato e non certo ad aiutarci a trovare una nuova occupazione.

Anonimo ha detto...

Potetti con l'intervista al Fatto Quotidiano conferma, ove ce ne fosse stato bisogno, la collusione del sindacato con Massa (condannato a 8 anni per la bancarotta di Agile) e Liori (condannato a 9 anni per lo stesso reato) dei quali si guarda bene dal citare i nomi e le malefatte. Quali sono i reali motivi di questa censura? Un patto scellerato che ha consegnato centinaia di dipendenti nelle mani di questi aguzzini? In fondo che Massa e Liori fossero quelli che si sono poi rivelati lo sapevano tutti, in primis proprio il sindacato, già coinvolto in altre vicende che coinvolgono i due ex amministratori. Perché il sindacato non si e' opposto a questa cessione? E perché non ha mai, dico MAI, richiesto il reintegro dei lavoratori in Eutelia? Domande senza risposta.

Anonimo ha detto...

SINDACATO BASTARDO MALEDETTO

Anonimo ha detto...

SIAMO ALLA FAME

BUFFONI!

Anonimo ha detto...

7 mesi senza un tozzo di pane...
non MERITANO educazione!




Anonimo ha detto...

Lombardia: appello Cgil per cig in deroga

"Il prossimo 30 giugno scadrà l'Accordo lombardo sugli Ammortizzatori in deroga e le aziende si stanno già chiedendo cosa fare se questo strumento, tra pochi giorni verrà a mancare; la conseguenza più probabile sarà una valanga di licenziamenti, stimati tra i 30 e i 40.000”. A dirlo è Fulvia Colombini della Cgil Lombardia.

Da parte del Governo arriva un "silenzio assordante", aggiunge, dopo che il Ministro Poletti aveva affermato, nei mesi scorsi, che avrebbe provveduto ad emanare per tempo i nuovi criteri nazionali per l'accesso, la durata e la platea degli aventi diritto agli ammortizzatori in deroga.

“Le situazioni vanno gestite - conclude Fulvia Colombini - e se non vogliamo mettere a repentaglio la coesione sociale, dobbiamo uscire dalla riunione della Sottocommissione regionale con questa decisione assunta collegialmente, e chiedere con forza che anche il Governo si assuma le proprie responsabilità per non lasciare vuoti normativi ed economici sul tema delle tutele del lavoro".

Anonimo ha detto...

-9

Anonimo ha detto...

over50 meridionale tu vai in pensione con 4 anni di mobilità mentre al nord se ne fanno 2. stai zitto priviligiato,abbi almeno il buon senso di stare zitto. over50 avete rotto il cazzo.

Anonimo ha detto...

over50 meridionale tu vai in pensione con 4 anni di mobilità mentre al nord se ne fanno 2. stai zitto priviligiato,abbi almeno il buon senso di stare zitto. over50 avete rotto il cazzo.
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Bravo.. stupido .. la solita guerra dei poveri.Piuttosto crchiamo di essere tuuti presenti a Roma e obbligare i politici e sindacati a trovare soluzioni.