giovedì 14 marzo 2013

Agile (ex Eutelia): per i dipendenti cassa solo fino a metà 2013

VREA - È tornata in Consiglio regionale la questione dei lavoratori Agile (ex Eutelia). Il Gruppo di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola ha chiesto tramite un’interrogazione all’Assessore al Lavoro, Claudia Porchietto, di presentare il punto della situazione sullo stato dei provvedimenti urgenti intrapresi dalla Regione per questi lavoratori.
«Ci è stato detto – riferisce Monica Cerutti del Gruppo Sinistra Ecologia Libertà – che a partire dal mese di aprile 2012 la Regione Piemonte si è attivata ai fini della programmazione di un intervento di ricollocazione destinato ai lavoratori Agile, individuando quale strumento di intervento il Fondo Europeo per la Globalizzazione e collaborando con Italia Lavoro Spa quale supporto progettuale e procedure alla presentazione del Progetto al Ministero del Lavoro.
Il 30 dicembre del 2011 è stata presentata domanda di finanziamento alla Commissione Europea ai fini dell’ottenimento di un cofinanziamento a valere sul Fondo Europeo per la Globalizzazione per un importo di 1.000.000 di euro pari al 65%, mentre il 35% pari a 521.000 del progetto completo a carico della Regione Piemonte. In questo momento il progetto, che sarebbe finalizzato ad azioni di politica attiva del lavoro, formazione, ricollocazione e incentivazione all’inserimento professionale di questi lavoratori è in fase di valutazione presso la Commissione Europea.
Questo progetto è stato approvato dalla Giunta Regionale con una delibera di Giunta il 14 novembre scorso. I fondi di competenza regionale sono stati stanziati al fine di consentire l’inizio delle attività che sono state definite e concordate in dettaglio con le rappresentanze dei lavoratori. Sono previsti percorsi di politica attiva realizzabili fino a dicembre 2013, compreso, e sono rivolti a 197 lavoratori a rischio.
Per i lavoratori – continua Cerutti – il progetto prevede azioni di riconversione e ricollocazione dei lavoratori in esubero, attravero interventi personalizzati di formazione/qualificazione professionale, orientamento e ricerca attiva di opportunità lavorative; azioni di accompagnamento e sostegno alla creazione di impresa; strumenti di sostegno alla mobilità e alla conciliazione. Sarebbero state studiate anche iniziative a sostegno delle imprese come incentivi per contratti di assunzione a tempo indeterminato e contributi alla formazine in impresa finalizzata a nuove assunzioni.
Sappiamo inoltre che il Ministero del Lavoro ha approvato la cassa integrazione per cessazione attività per 12 mesi a partire dal 7 giugno del 2012. Inoltre l’assessorato ci ha fatto sapere che in queste prime settimane del 2013 è stato siglato, con la Provincia di Torino, l’accordo per la gestione del progetto e si sono svolti, presso i CPI di Torino e Ivrea, i colloqui per la firma del patto di servizio con tutti i lavoratori coinvolti nel progetto.
Il percorso intrapreso ci sembra quello giusto – conclude Cerutti – anche se rimangono due preoccupazioni: la cassa integrazione sarà attiva solo fino a metà di quest’anno; la Commissione Europea è ancora in fase di valutazione del progetto. Su questi due punti a nostro avviso sarebbe necessario un maggiore approfondimento e ci adopereremo per avere risposte adeguate.»


Lavoro: commissario Andor propone fondi Feg per ex dipendenti Agile



L'Ue potrebbe contribuire finanziariamente alla riqualificazione di parte degli ex lavoratori della società di servizi di tecnologia dell'informazione Agile S.r.l.. Il commissario all'occupazione László Andor ha infatti proposto di stanziare 3,6 milioni di euro, a valere sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg), per aiutare gli ex dipendenti della società italiana “a migliorare le loro competenze e quindi a trovare nuovi posti di lavoro”.
La crisi della Agile ha mietuto vittime in dodici regioni italiane, dal Piemonte alla Basilicata, dal Veneto alla Sicilia. In tutto 1.257 dipendenti hanno perso il lavoro a causa della flessione della domanda nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Di questi, 856 lavoratori potrebbero beneficiare del sostegno del Feg, attraverso servizi di consulenza e assistenza nella ricerca di un nuovo impiego, corsi di formazione e contributi all'auto-imprenditorialità. 
Il pacchetto di interventi ha un costo complessivo stimato in 5,6 milioni di euro, cui l’Ue potrebbe contribuire- se la proposta di Andor verrà approvata dal Consiglio dei Ministri dell'Ue e dall’Europarlamento – con 3,6 milioni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Appena 3,6 milioni di euro x 900 lavoratori? Ma non sembra un'elemosina?....
Vogliono forse darci il contentino?
Possiamo iniziare con questi ma la riqualificazione deve essere SERIA non gestita dai soliti politici o sindacati truffaldini.L'obbiettivo deve esesere quello del rientro al lkavoro.CHIARO?

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...
strano silenzio dai colleghi baresi, non ci sono commenti sull'esito dell'assemblea che pare si sia svolta martedi scorso.Sono finiti i problemi con la RSU?

14 marzo 2013 13:09
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Inassemblea non c'e' stato alcun silenzio.
Poi se vuoi sapere notizie in merito... allora la prossima volta alza il c..o e partecipa.