lunedì 14 febbraio 2011

La disoccupazione rende giovani

Mai così tanti ragazzi senza lavoro. Ma i quarantenni: "Stiamo peggio noi"


Mai così male dal 2004, cioè da quando l’Istat ha cominciato a raccogliere i dati sulla disoccupazione giovanile. Il 29 per cento dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni è senza lavoro: un dato ancora in crescita rispetto al mese scorso (+0,1 punti percentuali su dicembre e +2,4 punti rispetto allo stesso periodo del 2009, quando la crisi era più pesante). Ogni mese i dati Istat segnano un nuovo record di disoccupazione tra i giovani, segno che la situazione peggiora, anche se di poco, costantemente. Sono 300 mila i ragazzi che non riescono a trovare un posto di lavoro, anche perché la crisi ha bruciato oltre 400 mila impieghi.

Poi ci sono quelli che giovani, e bamboccioni, lo sono per forza: è la generazione nata all’inizio degli anni Settanta. Sono 40enni che hanno perso il posto e che sono costretti a tornare a vivere “con i nostri ammortizzatori sociali” (cioè i genitori). Lavoratori spesso specializzati, che percepivano uno stipendio di circa duemila euro e che ora non riescono a ricollocarsi “perché le aziende assumono soltanto i 20enni”. Pochi, comunque, come dicono le statistiche.

Francesco Corrente, 42 anni a marzo, è un ex dipendente di Eutelia (poi passato in Agile e poi in Omega). Lui non ha perso il lavoro per colpa della crisi, ma a causa di quella che i magistrati hanno definito una gestione “spregiudicata e arrogante” da parte dei proprietari, una “frode colossale”. Due giorni fa c’è stata a Roma la prima udienza del processo per il crac Agile-Omega, subito rinviata a maggio perché l’avvocato del principale imputato, l’ex manager di Eutelia Isacco Landi che quest’estate è stato sia in carcere che agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, si è dichiarato malato.

Francesco racconta i dieci anni vissuti nell’azienda di telecomunicazioni, con ruoli manageriali (gestiva il call center che assiste i clienti in caso di guasti). Entrato nel gruppo a 30 anni, quando ancora si chiamava Edison Tel, Francesco, siciliano, si è trasferito a Roma grazie a uno stipendio di 2400 euro netti al mese con cui faceva fronte all’affitto e alle spese (in tutto circa 700 euro). Poi Eutelia ha venduto Agile, con duemila persone e i suoi debiti, a Omega (che secondo i magistrati si è intascata le commesse ancora in essere). Tutti ci hanno guadagnato tranne gli impiegati, che, ormai è noto, hanno smesso di ricevere lo stipendio. Racconta Francesco: “In Omega facevo il direttore commerciale. Ho capito in fretta che i nuovi proprietari erano dei farabutti perché hanno smesso quasi subito di pagarci: ho preso la busta paga di luglio ad ottobre [2009, ndr], quella di settembre a gennaio e quella di ottobre a marzo. E poi basta. Non un euro fino a dicembre, quando sono diventato un cassintegrato da 900 euro al mese”. Soldi che non erano sufficienti per restare nella Capitale. Francesco un anno fa è tornato a Catania, la città in cui è nato e si è laureato in ingegneria elettronica: “Sto a casa di mia madre Rosetta e viviamo grazie alla sua pensione, prende 1.400 euro. Cosa faccio adesso? Il cassintegrato, che altro?”.

La maggioranza dei “giovani” di Eutelia oggi ha superato i 40 e si trova nella stessa situazione: “Perché volete parlare dei ventenni? Noi stiamo peggio. Provate voi a trovare un altro lavoro alla nostra età”. Francesco ci ha provato: “Ho mandato il mio curriculum a tutte le aziende che c’entrano col mio mestiere, ho detto che ero disposto a guadagnare di meno, a svolgere mansioni di qualunque tipo. Non mi hanno mai risposto, non considerano quelli come me. Siamo fuori mercato e non è giusto, perché io sono bravo e so fare il mio lavoro”. Ci tiene a chiarire: “Di solito è peggio, tra gli sfigati io sono uno dei più fortunati perché sono single e senza figli. Ma tanti miei colleghi devono mantenere una famiglia con 900 euro. Grazie alla pensione di mia madre io sono tornato a studiare, cerco di specializzarmi nelle energie rinnovabili”.

Oggi in Agile lavorano 400 persone su 1400. 950 di queste sono in cassa, gli altri (una cinquantina) hanno trovato un altro impiego. Il resto di Omega, che conta quasi 10 mila persone, è per la maggioranza in cassintegrazione. Quello che pensano lo mettono anche su Facebook: “Spero che le famiglie Landi e Liori finiscano in galera e che si butti via la chiave. Ma anche se così fosse, chi ce la ridà la dignità, a noi che abbiamo 40 anni e dobbiamo vivere come se ne avessimo la metà?”.

Dal Fatto Quotidiano del 02 febbraio 2011



3 commenti:

Anonimo ha detto...

e chi la rida' la dignita' a quegli imprenditori onesti raggirati da imprenditori disonesti?

Anonimo ha detto...

Fondi Integrativi Sanitari Aziendali.
Giovedì 10 Febbraio alle 10.00 presso la sala Quercia si svolgerà un incontro informativo e di indirizzo sui Fondi Integrativi Sanitari (FIAS, FSIO, FSI, etc.); possono partecipare tutti i lavoratori interessati. Riferimento Angelo Pagaria 335 1460513.
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E' lecito sapere qualcosa di questo incontro ? Grazie.

Anonimo ha detto...

Fondi Integrativi Sanitari Aziendali.
Giovedì 10 Febbraio alle 10.00 presso la sala Quercia si svolgerà un incontro informativo e di indirizzo sui Fondi Integrativi Sanitari (FIAS, FSIO, FSI, etc.); possono partecipare tutti i lavoratori interessati. Riferimento Angelo Pagaria 335 1460513.
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E' lecito sapere qualcosa di questo incontro ? Grazie.
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Ai colleghi di Pregnana :
E' lecito sapere qualcosa di questo incontro ? Grazie.