mercoledì 2 dicembre 2009

Novartis punta allo shopping Eutelia nel mirino....depistaggio?

Interoute, operatore proprietario della più grande rete di tlc paneuropea di nuova generazione, è pronto a fare shopping nel nostro Paese. Il gruppo, come annuncia a il Sole 24 Ore Radiocor Renzo Ravaglia, amministratore delegato per l'Italia, «sta guardando agli asset di telecomunicazioni di Eutelia, allo scopo di incrementare la fibra e acquistare un interessante parco clienti. Inoltre guardiamo ad altre piccole realtà di accesso locale alla rete di proprietà attualmente dei Comuni». Interoute è controllata dalla multinazionale elvetica Novartis e, in quota minoritaria, da Dubai Holding,Più in generale, Interoute si candida a partecipare al progetto, di cui tanto si discute, di una società aperta agli operatori che sviluppi la rete di nuova generazione: «Immaginiamo - prosegue Ravaglia - che ci sia una newco per la rete Ngn (next generation network): a noi interesserebbe avere una presenza». Interoute possiede una rete in fibra ottica che collega 90 città in 24 paesi attraverso oltre 57mila chilometri di percorso. Al momento, spiega il ceo del gruppo, Gareth Williams, Interoute guarda a possibilità di investimento «in Russia, in Turchia e nell'Est d'Europa. Anche in Italia, dove abbiamo 41 dipendenti, c'è interesse, qualora l'investimento sia strategico per i prodotti, per i mercati, o per il prezzo conveniente. Ad esempio guardiamo a investimenti nel settore dei data center che in Italia non copriamo». Dal punto di vista finanziario Interoute conta di chiude il 2009, prosegue Gathner, con «39 milioni di ebitda, 269 milioni di ricavi, e una perdita netta di 13 milioni». Nel 2010, aggiunge, «stimiamo ricavi per 300 milioni (+12%), un ebitda tra i 54 e i 60 milioni e un cash flow positivo. Contiamo comunque di chiudere con una perdita di 10 milioni, e non con un utile, a causa del piano ammortamenti». Ravaglia torna, inoltre sul progetto di costituire o meno una società unica per sviluppare la rete di nuova generazione: «Fare una rete in fibra é necessario, la rete in rame non ce la fa più, non è più manutenuta: prima si ci decide a investire a meglio è. Certo bisogna chiedersi: chi ha i soldi necessari? Molto probabilmente non basteranno, per coprire il 95% del Paese, nemmeno 16 miliardi di euro. Non credo che Telecom abbia tutte le risorse necessarie». Secondo Ravaglia, sarebbe dunque opportuno che «la rete vada a un soggetto neutro, che metta i soldi, come potrebbe essere la Cassa Depositi e Prestiti». Alla base di questo progetto «la cosa migliore - per Ravaglia - non è tanto scorporare la rete da Telecom, ma cambiando totalmente ottica, lasciare a Telecom Italia la rete, e scorporare invece i servizi».

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Circola in maniera sempre più insistente la notizia delle dimmissioni di massa e liori .

Qualcuno può confermare ?

(Forse è la volta buona che riusciamo a toglierci dalle palle questi VERMI).

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SINDACALISTI SUPER INFORMATI CI FATE SAPERE QUALCOSA ? (o per voi vale sempre la regola sapere è potere ?)

Fateci SAPERE e GODERE anche a noi poveri mortali.

Anonimo ha detto...

Caro Pizza&Fichi,
ho letto la tua farsa-intervista su “Il Nuovo Corriere Aretino” del 28 novembre scorso: hai dato conferma di tutti i dubbi e le “stranezze” che, la gente normale, si pone su questa vicenda.
Hai confermato che tutte le illazioni sulla questione sono, non possibili, ma solide realtà.
Vorrei ricordarti che, a norma di codice civile, nonostante i trucchi concessi dalla normativa vigente, le responsabilità dell’azienda, da te presieduta, permangono in capo ad Eutelia che sarà chiamata a pagare un conto piuttosto salato.
Il fatto che sei intenzionato ad utilizzare il solito legale di “famiglia” per tentare di confutare le affermazioni ascoltate nella trasmissione di Santoro, non è altro che una conferma delle stesse; o, forse , è il tuo ex-datore di lavoro che ti ha imposto, per sicurezza , una linea di condotta di tale tipo?
Ciao ciao e buona fortuna! ne hai bisogno!
Una raccomandazione: continua a leggere i vari blog: ti sarà utile!

Anonimo ha detto...

Querelato per diffamazione Rinaldini della FIOM CGIL.

Il segretario generale Fiom-Cgil, Gianni Rinaldini, è stato querelato da Samuele landi, già Consigliere d'Amministrazione di Eutelia Spa, per diffamazione a mezzo stampa.

La denuncia si riferisce ai comunicati stampa emessi da Rinaldini all'indomani del tentativo di inserire un servizio di portineria nei locali Eutelia di Roma occupati illegittimamente da parte di un gruppo di lavoratori dell'azienda Omega Spa.

Nelle dichiarazioni del sindacalista, riprese da molti organi di stampa locali e nazionali, si riporta una realtà distorta tesa a cercare di trovare un contenuto di illegalità in un comportamento che non aveva nulla di illegittimo ma che aveva l'unico scopo di esercitare dei diritti soggettivi (quelli dei lavoratori Eutelia che da più di un mese non possono lavorare a causa dell'occupazione abusiva).

Risulta infatti di tutta evidenza che i comunicati di Rinaldini riferiscono fatti MAI avvenuti.


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Nessuno indossava uniformi che potessero far ritenere l'appartenenza a forze dell'ordine;
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Non corrisponde al vero che gli addetti al servizio di portineria introdotti nell'azienda si siano qualificati come appartenenti alle forze dell'ordine;
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Nessuna minaccia è stata effettuata né è stato impedito ai manifestanti di muoversi.


Il servizio di portierato, formato da 15 addetti su turni, appositamente contrattualizzato, aveva l'indiscutibile scopo di consentire ai dipendenti di Eutelia di entrare nell'edificio per svolgere le normali occupazioni cui erano destinati oltre a garantire l'accesso esclusivamente al personale aziendale essendo presenti all'interno della sede romana di Eutelia alcune centrali telefoniche atte ad erogare un servizio pubblico: eventuali accessi a dette strutture potrebbero comportare manomissioni e l'interruzione del servizio pubblico e comunque l'accesso a dati sensibili e riservati che Eutelia non può permettere.

Nonostante lo tsunami mediatico che ha sollevato la vicenda, ricordiamo che l'occupazione abusiva, poiché non autorizzata da alcuna istituzione e contraria ad ogni normativa vigente in Italia, continua ancora indisturbata pur avendo causato nel frattempo la cassa integrazione dei lavoratori romani di Eutelia.

Roma, 2 Dicembre 2009

Ufficio Stampa “Imprenditori d'Italia”

Anonimo ha detto...

... pur avendo causato nel frattempo la cassa integrazione dei lavoratori romani di Eutelia.

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Attesa la controquerela dei cassintegrati Eutelia di Arezzo, Torino, Milano, ecc.

Anonimo ha detto...

Fare swap di qualche tratta di backbone o comprare qualche PoP da Eutelia non risolve alcun problema.

Anonimo ha detto...

Circola in maniera sempre più insistente la notizia delle dimmissioni di massa e liori .
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Sono confermate, ad oggi, a voce (?) dello stesso Sebastiano Liori le dimissioni da tutti gli incarichi detenuti nel gruppo.

Di Massa e Antonangelo non si hanno notizie, e speriamo di non averne piu!

Domani ci confermano se il 7 ci sarà l'incontro, speriamo non sia una nuova mossa per dilatare i tempi (i 180 giorni scadono il 15 dic.).

Pregnana Unita

Anonimo ha detto...

confermate le dimissioni di Massa e Liori (Vedi sito Eulav).

Forse è quasi finita...

Anonimo ha detto...

....quasi finita???? Ora inizia!!
Inizierà un lungo periodo fino a quando la situazione si definirà. Ma come facciamo intanto a sopravvivere?? c'è qualcuno che mi spiega come facciamo a recuperare rapidamente qualche stipendio???....IO SONO ALLO STREMO!!!

Anonimo ha detto...

a questo punto le ipotesi sono tante.... commissariamento,forse ci si deve augurare la migliore? Ma che significa ....licenziamenti ? E questo nuovo acquirente intanto è interessato solo alla fibra di Eutelia non ad i poveri ex dipendenti per i quali ci sono le lettere "congelate" giusto? gran casino...

Anonimo ha detto...

EUTELIA: DA REVISORI RISERVE SU CONTABILIZZAZIONE CESSIONE AGILE (RPT)

(ASCA) - Roma, 4 dic - La cessione da parte di Eutelia della controllata Agile srl (ramo d'azienda It) alla Omega Spa(15 giugno 2009) non e' stata contabilizzata secondo i principi contabili in uso. Lo scrivevano lo scorso 28 agosto 2009, i revisori contabili della PriceWaterhouseCoopers nella loro revisione contabile sul bilancio consolidato semestrale abbreviato (al 30 giugno 2009) di Eutelia.

''Non abbiamo ottenuto adeguati elementi ed evidenze a supporto della soddisfazione dei requisiti previsti dai principi contabili di riferimento per la cancellazione di attivita' e passivita' in relazione alla cessione'' di Agile scrivono i revisori. Per loro, ''il ramo di azienda oggetto della transazione avrebbe dovuto essere rappresentato in bilancio come discontinued operation in base a quanto previsto dal principio contabile Ifrs 5''.

Cosi' nel bilancio consolidato semestrale consolidato di Eutelia al 30 giugno 2009, per i revisori ''i ricavi risultano sovrastimati per 17,9 milioni, gli accantonamenti al fondo rischi risultano sovrastimati per euro 13,4 milioni, le attivita' risultano sottostimate per 67,2 milioni, le passivita' per 71,7 milioni, la perdita del periodo ed il patrimonio netto di gruppo risultano rispettivamente sottostimata e sovrastimato per euro 4,5 milioni'', scrivono i revisori.

La passivita' piu' rilevante cancellata dal bilancio di Eutelia grazie alla cessione di Agile risulta essere il Tfr dei dipendenti per 45,4 milioni. Le attivita' piu' rilevanti cedute sono quelle correnti pari a 49,4 milioni.

Con la cessione di Agile, Eutelia ''ha contabilizzato nel bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2009 una plusvalenza pari a 17,9 milioni di euro al netto degli oneri di cessione pari a 0,5 milioni'', scrivono i revisori.

La cessione di Agile ha comportato il passaggio a Omega di circa 2 mila dipendenti, che lamentano di non ricevere lo stipendio da circa 4 mesi e 1.200 di loro avvrebbero ricevuto le lettere di licenziamento. Sul caso ha acceso un faro il governo.

men/cam/alf