mercoledì 21 gennaio 2009

Eutelia e FINMEK...quante analogie...

Il Nucleo regionale di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Venezia ha eseguito dalle prime ore di oggi 8 ordinanze di custodia cautelare e 15 perquisizioni nell'ambito dell'inchiesta della magistratura di Padova sul crack Finmek da un miliardo di euro. Tra gli indagati figura Carlo Fulchir, 45 anni, e Roberto Tronchetti Provera, fratello del presidente della Pirelli. I militari delle fiamme gialle stanno operando tra le province di Padova, Venezia, Milano, Udine e Roma. I provvedimenti sono stati emessi dal gip Cristina Cavaggion su richiesta del pm Paola De Franceschi. Le accuse sono, a vario titolo, bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, riciclaggio, truffa ai danni dello Stato, aggiotaggio, e malversazione ai danni dello Stato. L'operazione è la conclusione di due anni di indagini svolte tra 8 stati esteri, che hanno coinvolto 100 società, vagliato 11 mila istanze di creditori, controllatO 700 conti correnti bancari e attraverso anche 18 mila ore di intercettazioni telefoniche. Lo scorso aprile i finanzieri avevano sequestrato beni per 15 milioni di euro. Il crack mise sulla strada quasi 6 mila dipendenti. Le società coinvolte nel crack, e tutte parti del gruppo, sono dislocate tra Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Abruzzo, Lombardia, Sardegna e Campania. Tra le più note Telit, ex Olivetti, Italtel, Magneti Marelli, Ixtant e Ixfin. I particolari dell'operazione saranno resi noti alle 15 al Comando del Nucleo regionale di polizia tributaria, a Mestre. La Finmek, azienda di ingegneria elettronica delle telecomunicazioni con sede a Padova, era stata dichiarata insolvente il 12 maggio 2004 e ha potuto beneficiare del decreto del ministro Antonio Marzano. Il gruppo, presieduto all'epoca da Roberto Tronchetti Provera (e per questo indagato nell'inchiesta), avrebbe acquistato e ceduto aziende, disperdendo capitali che hanno portato la società al fallimento. Manovre societarie che, nell'ipotesi dell'accusa, avrebbero fatto diventare carta straccia i bond emessi dalla Finmek nel 2001 per un valore di quasi 150 milioni di euro. Nell'inchiesta furono indagate 14 persone, e tra queste appunto Fulchir. I finanzieri hanno potuto accertare che il Gruppo Finmek aveva nel tempo fatto una serie di acquisizioni societarie, finalizzate allo sviluppo di grossi progetti imprenditoriali, usufruendo anche di consistenti contributi pubblici, senza provvedere al ripianamento delle situazioni di crisi esistenti. Inoltre sarebbe stata creata una ragnatela di società, tra l' Italia e l'estero, con l'obiettivo di svuotare le risorse, e quindi portando di fatto all'inevitabile fallimento del gruppo. La Finmek aveva usufruito, e usufruisce tuttora, dei benefici finalizzati al salvataggio delle grandi aziende in crisi, già applicati alla Parmalat

5 commenti:

Anonimo ha detto...

..è una vergogna che lo stato italiano possa èpermettere cose del genere, in eutelia si parladi 2000 persone, quando nella finmek ne furono buttate via 6000.

Anonimo ha detto...

Il bello è che questi ladri sono sempre a piede libero ed a pagare con moneta sonante siamo sempre noi che rimpinguiamo con le tasse le casse dello stato per mettere pezze agli sfaceli fatti da sti ladri incapaci

Anonimo ha detto...

.....che schifo..sta gente fa vomitare

Anonimo ha detto...

E' proprio per questo che bisogna partecipare allo sciopero ed alla manifestazione, sperando che il tutto non venga messo a tacere dai poteri forti...

Anonimo ha detto...

spero si risolva al meglio hanno bisogno di lavorare saluti