mercoledì 2 marzo 2016

Arriva in tribunale il fallimento Raf Phonemedia

CHIESTI SEI RINVII A GIUDIZIO PER IL CRAC DEL PRIMO GRUPPO ITALIANO NEL SETTORE DEI CALL CENTER: SOLO A TRINO OCCUPAVA 300 ADDETTI


Udienza preliminare, a Novara, per il crack Raf Phonemedia, primo gruppo italiano nel settore dei call center che, tra le sedi di Trino Vercellese, Novara e Gaglianico occupava quasi 1300 addetti (300 dei quali a Trino). A distanza di sei anni dalla conclusione ingloriosa di quell'avventura imprenditoriale, il pm Marco Grandolfo ha chiesto il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta, falso in bilancio e omesso versamento di imposte di sei persone. Si tratta di Fabrizio Cazzago, 55 anni, di Barengo, fondatore del gruppo; Antonangelo Liori, ex direttore dell’«Unione Sarda» e gestore di call center già condannato a Roma a 9 anni in primo grado per il fallimento di Agile ex-Eutelia e a 8 anni e mezzo per quello della cartiera di Arbatrax; Claudio Marcello Massa, commercialista cagliaritano, anche lui condannato a 8 anni per la vicenda Agile; e poi i tre sindaci, Alessandro Delle Cese, Giuseppe Belletti e Patrizio Pollini.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti il passaggio delle quote societarie di Raf-Phonemedia a Omega, attraverso società di diritto lussemburghese, sarebbe in realtà servita a svuotare di liquidità la società di partenza per poi lasciarla fallire.  
Scoppiata in tutta la sua drammaticità tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010, con gli scioperi a oltranza e il presidio permanente allestito per alcuni mesi dai lavoratori trinesi che erano stati lasciati senza stipendio, la vicenda si era conclusa il 1° gennaio 2012 con il licenziamento delle 300 cuffie del call center di Trino e il deposito in Tribunale dei libri contabili.
In aula, a fronte del deposito di alcuni documenti prodotti dalla difesa di Cazzago, il pm ha chiesto tempo per analizzare il materiale: la prossima udienza è fissata per il 10 maggio.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

scusate se insisto.
ai responsabili un augurio sincero di spendere i soldi rubati in visite mediche e medicine.

Anonimo ha detto...

Scusate ma queste notizie a noi cosa ci porta ..soldi???Lavoro???
invito i rappresentanti sindacali di ogni regione di interessare Potetti a fissare un incontro al MISE e non togliamo la visione del nostro risultato con queste notizie che ci fanno ancora dopo anni incazzare ma non conducono a nulla.
Noi vogliamo essere collocati al lavoro.

Anonimo ha detto...

SEEEEEE,Potetti e chi è costui??? Una colletta per i fiori??

Anonimo ha detto...

Continuate a pubblicare notizie che in realtà non ci interessano, tanto è chiaro
che noi ex Agile rimasti disoccupati a quasi sessant'anni e lontani dalla pensione, siamo finiti nel dimenticatoio e nessuno si preoccuperà più delle nostre drammatiche prospettive!

Anonimo ha detto...

Potettiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ??????????????

Anonimo ha detto...

È chiaro che il compito di Potetti sia terminato.
Hanno preso i soldi, tanti soldi, i nostri soldi.
Oltre alle tessere, anche una parte del tfr sono riusciti a mangiare.
Con un numero così elevato di dipendenti hanno fatto grossi affari.
I fagiani siamo noi.
Con i soldi che ci ha sottratto il sindacato sapete quante startup....

Anonimo ha detto...

Alle strutture Fim, Fiom, Uilm
interessate a AGILE ex Eutelia
Alle Rsu Fim, Fiom, Uilm interessate a
AGILE ex Eutelia
____________________________________________
E' convocato il coordinamento delle strutture e delle Rsu interessate a AGILE, per il giorno:
17 marzo 2016 – ore 11,00
c/o Fim, Fiom, Uilm nazionali (corso Trieste, 36 – Roma) – sala “D”
Odg:
 stato della vertenza
 iniziative da intraprendere
 varie ed eventuali.

Contando su presenza e puntualità, fraterni saluti.
Segreterie nazionali

Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil
N. Alberta F. Potetti L.M. Colonna

Anonimo ha detto...

Perché i colleghi di Roma non vanno a sentire cosa dicono e svegliarli...

Anonimo ha detto...

Perché non vogliono rischiare il carcere!

Anonimo ha detto...

la riunione ha toccato tutti i temi e lo stato dell'arte per quanto riguarda i quattro tavoli aperti pensioni, giustizia, libera, banda larga.
Solo sull'ultimo ci sono novità, anche se gli interventi previsti dal piano interesseranno zone disagiate e poco popolate che non "stimolano" i vari operatori telefonici a farci investimenti.
E' stato deciso che una manifestazione è il modo più efficace perché, dopo più di una anno, si torni ad affrontare questi temi.
Dovrebbe essere prevista una manifestazione il prossimo 18 maggio ma si attendono comunicati ufficiali del sindacato