martedì 3 giugno 2014

L'incubo del licenziamento sui 760 dipendenti di Agile

Pregnana Milanese, 3 giugno 2014 - Sulla loro drammatica vicenda stanno indagando le Procure di Milano, Roma, Prato e Cagliari. Un processo in corso a Roma, uno che si aprirà il 25 settembre davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano. Le accuse nei confronti degli ex manager sono di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta e aggiotaggio. I lavoratori "beffati" sono in lotta per evitare il licenziamento collettivo tra meno di un mese, il 1° luglio, quando scade la cassa integrazione straordinaria in deroga. Sono i 210 informatici di Agile-ex Eutelia di Pregnana Milanese, 760 in tutta Italia, in cassa integrazione straordinaria da due anni, dopo il fallimento per bancarotta fraudolenta da parte di Eutelia, con in tasca una lettera di procedura di mobilità aperta dai commissari straordinari lo scorso 24 febbraio, un verbale di mancato accordo del 31 marzo. Per loro è iniziato il conto alla rovescia e anche l’ennesima battaglia per chiedere il rispetto degli accordi. Nelle scorse ore in un comunicato congiunto Fim Fiom e Uilm nazionali hanno rivolto l’ennesimo appello al Ministero dello Sviluppo economico e al Ministero del Lavoro per chiedere di convocare in tempi brevi un incontro.
Sul tavolo lo stato della vertenza, gli ammortizzatori sociali, la cassa integrazione da prorogare almeno fino al 31 dicembre 2014, i bandi di gara delle Regioni con sistema premiante per le aziende che assumono lavoratori dell’ex Agile. Ma non solo: nella sede pregnanese di via Ai Laboratori Olivetti, per esempio, da un anno i lavoratori in collaborazione con Afol hanno realizzato un "job center" per favorire l’incontro tra domanda e offerta, hanno organizzato corsi di formazione professionale per ottenere le certificazioni Microsoft. Qui serve tempo per non lasciare nessuno in mezzo alla strada: "Abbiamo bisogno di altri mesi di cassa integrazione per completare i percorsi di riqualificazione e ricollocazione iniziati - dichiara Angelo Pagaria della Fiom Cgil di Milano -: i sindacati nazionali chiedono ai due Ministeri di dare concretezza agli accordi sottoscritti nel 2012, ma non arrivano ancora risposte". E intanto il tempo passa.
"L’alternativa è lasciare i lavoratori al loro destino ma questo, oltre a essere inconcepibile e inaccettabile per le organizzazioni sindacali, è anche sbagliato sul piano sociale ed economico - scrivono i sindacati -. 760 lavoratori licenziati sono un problema molto più grande di qualche mese di ulteriore cassa integrazione".
roberta.rampini@ilgiorno.net

70 commenti:

Anonimo ha detto...

per esempio, da un anno i lavoratori in collaborazione con Afol hanno realizzato un "job center" per favorire l’incontro tra domanda e offerta, hanno organizzato corsi di formazione professionale per ottenere le certificazioni Microsoft. Qui serve tempo per non lasciare nessuno in mezzo alla strada: "Abbiamo bisogno di altri mesi di cassa integrazione per completare i percorsi di riqualificazione e ricollocazione iniziati - dichiara Angelo Pagaria della Fiom Cgil di Milano -
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Chiacchere ... a cosa ha portato questo "job center" ad un nulla di fatto!.
Dobbiamo pretendere che gli accordi sottoscritti vengano rispettati.Ci sono tanti posti vacanti nei tribunali(i telegiornali non fanno altro che dire la stessa cosa) ,perchè non ci fanno lavorale li?
prolungare la CIG può non fa altro che aumentare l'agonia.Vogliamo certezze!.
Tutte le atree forme di collaborazione,come dice il nostro Pag..ia, sono solo delle perdite di tempo.

Anonimo ha detto...

"Tutte le atree forme di collaborazione,come dice il nostro Pag..ia, sono solo delle perdite di tempo."

come i corsi di riqualificazione, che hanno ingrassato i soliti noti.

Anonimo ha detto...

Non siamo Alitalia.....meditate....
L'operazione Alitalia-Etihad risponde alla "stessa logica usata 7 anni fa per la fallimentare privatizzazione, che ha dato luogo alla nascita di Alitalia-Cai", recita una nota dell'Onlit, l'Osservatorio nazionale sulle liberalizzazioni nei Trasporti. Secondo il presidente Dario Balotta, "accettando le condizioni di Ethiad, lo Stato si accolla tutti i costi della fusione con nuovi interventi protezionisti che si possono configurare come aiuti pubblici" e fanno tornare alla mente '"gli oltre 3 miliardi di risorse pubbliche, tra debiti e ammortizzatori sociali" impiegati per per la precedente operazione. "I costi della fusione tra due imprese private - spiega Balotta - non possono essere pubblici". Il presidente Onlit ipotizza che lo Stato "si accolli i costi di ulteriori 3.000 addetti considerati in esubero", con un esborso di "almeno 1,2 miliardi in 7 anni per la cassa integrazione", a cui si aggiungono "i 5.000 addetti in cassa integrazione dal 2008". Il risultato sarebbe la costituzione di "un esercito di cassaintegrati di lusso, perché la loro cassa è, per legge, quadrupla rispetto ai 1.000 euro riconosciuti agli altri lavoratori italiani". "Con 24 milioni di passeggeri - conclude Balotta - pari al 17% di un totale 144 milioni serviti nel Paese, Alitalia è sempre più marginale, ma i suoi costi crescono e vengono sempre più addossati sui contribuenti".

Anonimo ha detto...

Non siamo Electrolux.....meditate...



Il premier Matteo Renzi ha firmato a Palazzo Chigi l'accordo su Electrolux. Presenti il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, dello Sviluppo Federica Guidi, i governatori di Veneto, Friuli VG e Lombardia Zaia, Serracchiani e Maroni, i vertici aziendali ed i rappresentanti sindacali. Renzi ha proposto un applauso per l'intesa raggiunta.

"Tra settembre e ottobre Electrolux indicava 1700 lavoratori in più, quasi una chiusura per Porcia. Siamo arrivati ad un accordo significativo e importante e grazie ad un nuovo approccio delle relazioni industriali moderno si preservano tutti i posti lavoro: nessun licenziamento e nessun esubero", ha detto il ministro Federica Guidi. "Ringrazio le parti sociali per il lavoro svolto, una dimostrazione di grandissimo senso di responsabilità in una trattativa che ha avuto momenti drammatici. Si è dimostrato che con senso di responsabilità si può fare occupazione, nuovi prodotti e innovazione e mantenere produzioni competitive", ha detto il ministro dello Sviluppo dopo la firma dell'accordo su Electrolux.

''Siamo felici di questo risultato. Siamo molto impegnati a difendere i presidi industriali'': così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, sull'accordo per Electrolux in conferenza stampa. "Il governo vuole continuare a difendere i lavoratori e creare le condizioni perché le imprese investano in Italia", afferma Delrio.

La vicenda Electrolux può essere presa come la "smentita dell'idea piuttosto diffusa che ogni ministero tende a occuparsi dei fatti suoi". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Nel caso specifico - ha aggiunto - credo di poter dire che la presidenza del Consiglio, il ministero dello Sviluppo e quello del Lavoro hanno agito in piena armonia e condivisione dei tempi e dei modi, per cui il risultato finale è merito di tutti quelli che hanno contribuito.

Anonimo ha detto...

A quando il prossimo incontro????
Qualcuno sa ?

Anonimo ha detto...

Ok ho meditato.

Non siamo considerati alla pari di Alitalia o Electrolux semplicemente perché siamo una scatola vuota grazie al consenso/silenzio di Potetti sulla cessione del ramo d'azienda.

Il resto chiacchiere da bar...

Anonimo ha detto...

Cari colleghi di ... sventura, è inutile paragonarsi ad altre aziende come Alitalia o Electrolux, lì le aziende ci sono ancora, mentre noi siamo in AGILE azienda in liquidazione, senza attività. La fine è stata decretata, quando è stato firmato quell'accordo che ha slegato la maggioranza di noi dalle commesse, cosa che siamo stati portati ad accettare, oltre che dai sindacati, anche da un lavoro pessimo dell'Amministrazione Straordinaria che invece di salvaguardare l'Azienda, si è limitata a fare i conti, con avvocati e commercialisti, e dove il Ministero non si è impegnato a nominare un vero gruppo dirigenziale in grado di acquisire nuove commesse e mettere a frutto veramente gli aiuti avuti dall'Europa. Detto ciò, il prossimo incontro al Ministero deve tenere ben a mente la vera condizione e, considerando le mancanze da parte delle Istituzioni che ci hanno portato allo stato attuale, devono essere pensate delle soluzioni ad hoc, valide solo per noi, perché noi siamo veramente un caso unico ed abbiamo il diritto di essere risarciti: dallo Stato che con le leggi inadeguate ha permesso la truffa, dal Ministero dello Sviluppo superficiale e dai delinquenti che hanno portato centinaia di milioni nei paradisi fiscali (io mi chiedo chi da' a S. La.di i soldi per permettergli una vita da nababbo in un mega appartamento a Dubai da 3 anni? Dell'Utri non se lo è potuto permettere!). E' chiaro che dietro ci sono magagne che a noi non verranno mai rivelate, e non è complottistica, è realtà, chi ha scelto la strada Eutelia per contenere il bubbone nel 2006, dando in mano a questi contadinotti: progetti segreti relativi alla Difesa e agli Interni ed incarichi attinenti intercettazioni e dati sensibili, non aveva capito con chi aveva a che fare e pensava di poterli gestire, e quando la questione gli stava per sfuggire completamente di mano con l'acquisizione di EDA (altro polo di segretezza che sarebbe stato pericolosissimo lasciare nelle mani di questi soggetti), sono stati annientati e noi con loro. Ora la colpa è nostra? NO, la colpa è di chi ha manovrato ed è nel mondo delle Istituzioni e della politica, quindi NOI abbiamo il diritto di essere tutelati fino alla pensione, con soluzioni concrete come essere ricollocati "d'ufficio" in amministrazioni pubbliche, o partecipate e varare una legge specifica per noi che ci dia una mobilità lunga. Noi siamo stati sacrificati per qualche motivo oscuro, questo spiega anche perché su di noi c'è stata sempre una specie di nebbia, dove nessuno, a livello politico o ad alto livelo sindacale, si è mai "speso" in prima persona ... meglio tenersi alla larga perché noi scottiamo!!!! Qualsiasi altro percorso, tipo riqualificazione, bandi gara, ecc. sono tutte prese per i fondelli che non fanno altro che condannarci ad un futuro infinito di incertezze. BASTA ora dobbiamo ESIGERE una soluzione che ci dia finalmente, dopo anni di inferno, un po' di serenità. La nostra unica colpa è stata di essere dipendenti dell'azienda sbagliata.

Anonimo ha detto...

La nostra unica colpa è stata di essere dipendenti dell'azienda sbagliata.

AGGIUNGO: essere stati svenduti da Getronics e Bull...in quanto nessuno degli informatici ha mai presentato domanda di lavoro in Eutelia o inviato cv ad essa...

Anonimo ha detto...

BASTA ora dobbiamo ESIGERE una soluzione che ci dia finalmente, dopo anni di inferno, un po' di serenità. La nostra unica colpa è stata di essere dipendenti dell'azienda sbagliata.
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Verissimo!!! Giusto.. E' Pot..ti che lo deve capire e con lui tutti quelli che siederanno al tavolo del prossimo incntro, e ... mi raccomando con una nostra massiccia presenza.

Anonimo ha detto...

, la colpa è di chi ha manovrato ed è nel mondo delle Istituzioni e della politica, quindi NOI abbiamo il diritto di essere tutelati fino alla pensione, con soluzioni concrete come essere ricollocati "d'ufficio" in amministrazioni pubbliche, o partecipate e varare una legge specifica per noi che ci dia una mobilità lunga. Noi siamo stati sacrificati per qualche motivo oscuro, questo spiega anche perché su di noi c'è stata sempre una specie di nebbia, dove nessuno, a livello politico o ad alto livelo sindacale, si è mai "speso" in prima persona ... meglio tenersi alla larga perché noi scottiamo!!!! Qualsiasi altro percorso, tipo riqualificazione, bandi gara, ecc. sono tutte prese per i fondelli che non fanno altro che condannarci ad un futuro infinito di incertezze. BASTA ora dobbiamo ESIGERE una soluzione che ci dia finalmente, dopo anni di inferno, un po' di serenità. La nostra unica colpa è stata di essere dipendenti dell'azienda sbagliata.
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Finalmente dopo 4 anni cominciamo a prendere coscienza della situazione.
Noi non siamo come gli altri malgrado qualche SINDACALISTA CONTINUI A PARAGONARCI AD ALTRE AZIENDE IN CRISI affermando che quello ottenuto e' gia' molto rispetto ad altri.
Sono anni che dico e scrivo questa cosa ma ora vedo con grande soddisfazione che la platea aumenta.
Il complotto di cui siamo stati vittime deve avere una soluzione risarcitoria anche con un Decreto Legge mirato per NOI.
Dobbiamo batterci per aver riconosciuto questo diritto che deve portarci ad un ricollocamento mirato con o senza Sindacato.
Dobbiamo chiedere un incontro a Palazzo Chigi e riferire al Presidente del Consiglio quanto ci e' accaduto in questi ultimi 4 anni e nei precedenti Tre.
Per essere chiari dalla cessione di Getronics ad Eutelia per non andare a ritroso con le cessioni di ramo d'azienda ad Alchera e Sume sempre avallate dal MISE e dallo stesso Funzionario del Ministero che ormai e' tristemente noto a tutti noi.
Che il Signore ci aiuti ed il Sig. Renzi si accorga che oltre ad Alitalia ed Elettrolux ci siamo anche noi.

Anonimo ha detto...

Se entro lunedì 9 giugno non avviene l'incontro tra il Mise e Sindacati come promesso prepariamoci ad andarci Tutti assieme...

Anonimo ha detto...

Ma cosa credi possa succedere il 9 non capisco, cosa ci dovrebbero dire, cosa ti aspetti, ormai sono 2 anni che ci rimbalzano, facciamola la finita un po' tutti, non speriamo in soluzioni che non esistono. Basta di chiedere e sperare per mesi, capisco che la speranza e' l ultima a morire, ma chiedere sempre le stesse cose e puntualmente non essere cacati non è' da persone intelligenti. Mettetevelo in testa, ormai è' game over da tempo, andiamocene in mobilità' e guardiamo avanti.

Anonimo ha detto...

Se te preferisci la resa, fai come ti pare, non partecipare, mettiti in mobilità, ma non scaricare su chi ha ancora la forza di contrastare la corrente per spirito di giustizia, che te me frega se io voglio ancora combattere?!?!?!?

Anonimo ha detto...

Per la copertura della cassa integrazione in deroga manca all’appello circa un miliardo di euro che è il risultato dello sbilancio fra le previsioni di copertura del 2013 e le previsioni di copertura del 2014″.

Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un incontro a Milano. Nel rimarcare il fatto che le coperture ci sono per la cassa ordinaria e straordinaria, Poletti ha ricordato che il problema della cassa in deroga “deriva dalla precedente situazione della vecchia legge di stabilità ed è un problema su cui il governo dovrà intervenire integrando le risorse. Abbiamo ancora risorse disponibili ma sappiamo che non sono sufficienti per coprire completamente il fabbisogno di quest’anno”.

“Da una prima considerazione che abbiamo fatto la distanza tra la situazione precedente e questa è nell’ordine di un miliardo. Naturalmente dovremo rivalutare i costi, si tratta di una sbilancio tra la copertura del 2013 e la previsione di copertura del 2014″.

Tradotto dal burocratese lingua ufficiale del governo, questo significa che le centinaia di migliaia di lavoratori attualmente in cassa integrazione in deroga tra breve non percepiranno più nulla e inzierà la fame vera. Il governo Renzi sbaglia ancora una volta in conti: ha dato 80 euro (neppure a tutti) e adesso si appresta a buttare in mezzo a una strada oltre 300.000 lavoratori che non avranno di che mangiare, loro e le loro famiglie.

I nodi sono arrivati al pettine.

Anonimo ha detto...

oggi 5 giugno ... fate voi

Anonimo ha detto...

6 mesi senza soldi.
E ancora a chiacchierare........

Anonimo ha detto...

Ma la FIOM che ca..o fa?
Questo incontro coda aspetta a farlo?
Aspetta che i ministeri li convochino?
Ma sanno che stanno mettendo in mezzo ad una strada 800 famiglie?ma cosda aspettiamo ad incazzarci ?
FIOM cosa stai complottando con i vari ministeri una ulteriore proroga di sei mesi senza soldi?
Ricordati che non è questa la soluzuione.

Anonimo ha detto...

6 dicembre - 6 giugno senza soldi!

Non abbiamo bisogno di incontri di verifica, lo sanno tutti eppure si continua a perdere tempo con questo teatrino.
Renzi cerca gli 80€ per le buste paghe, ma dimentica di pagare per 6 mesi centinaia di famiglie in tutta Italia.
E' follia chiedere altri 6 mesi di nulla.
Vogliamo passare un intero anno senza soldi per favorire solo alcuni?

Anonimo ha detto...

Follia è perdere sei mesi di ulteriore CIG sempre che ce li diano.
Fermo restando che il nostro obbiettivo deve essere la ricollocazione nel mondo del lavoro credo che spingere per andare in mobilità dal primo di Luglio sia una stupidaggine per non usare un termine più pesante.
Qui i favori a "qualcuno"non li fa nessuno si tratta solo di avere più tempo per trattare con le Istituzioni visto che probabilmente gli interlocutori attuali resteranno per altri tre anni e quando parlo d'interlocutori non mi riferisco certo al solito Cas...no ma al Presidente del Consiglio ed ai vari Ministri e Sottosegretari.
I soldi arriveranno perchè c'è un Decreto firmato quindi se come ovviamente ci sono problemi economici si può ricorrere all'accordo siglato con la Banca MPS.
Chi invece opta per andare in Mobilità è libero di farlo ma non può pensare che questa deve essere la strategia sindacale per tutti i dipendenti Agile attualmente in forza.
Quindi chi vuol andare in mobilità è LIBERO di farlo basta una lettera raccomandata al Personale.

Anonimo ha detto...

Qualcuno a Roma ha notizie sulla CIG, a che punto sono le pratiche?

Grazie.

Anonimo ha detto...

Ma dove vivi, quali pratiche, cosa dici, di cosa parli, ma leggi i giornali, lo sai che non ci sono i soldi per la cassa in deroga? Il decreto per ora e per i prossimi mesi non si farà' perché manca un miliardo per finanziarla, e allora basta di chiedere cose senza senso, leggete di più, informatevi e basta di elemosinare soldi che forse vedremo il prox anno.

Anonimo ha detto...

Ahahah... ma quale leggi i giornali... non fatevi infinocchiare da ciò che i media dicono e scrivono,la vera informazione è ormai consultando internet,e facendo una raccolta di informazioni da più siti diversi; poi usando la propria intelligenza ed esperienza,si riesce a capire quale sia la verità VERA. Quindi anche le buffonate che le risorse non ci sarebbero,vale solo per la plebe (leggi popolo bue),perchè quando vogliono le risorse le trovano eccome,e sanno anche molto bene come farle saltar fuori! (vedi Mose,Expo e via dicendo!) Quindi x favore smettiamola di dire castronate,e non fatevi mettere le fette di prosciutto davanti agli occhi ed alle orecchie,usate la vostra testa x pensare e non quella dei telegiornali!

Anonimo ha detto...

FIOM e sindacati dove siete? Buona Notte e sogni d'oro.!

VERGOGNATEVI siete i peggiorn nemici dei lavoratori siete VOI!

Anonimo ha detto...

Indiscrezioni: sono in atto degli incontri con il ViceMinistro del Lavoro e a breve ci sarà un incontro congiunto con il ViceMinistro allo Sviluppo. La fase è delicata e gli equilibri sono precari, tutto è ancora incerto, ma le probabilità positive ci sono. Per il momento la nota positiva, è che il nostro "caso" è all'attenzione non più solo dei dirigenti, ma anche della parte politica delle Istituzioni, per intenderci non di Cas.ano e pari-grado. Credo che la spinta data dal programma televisivo grazie al collega Giulio B. abbia prodotto almeno il risultato di avere un'attenzione più autorevole.

Anonimo ha detto...

Se fosse vero benissimo.
Alla faccia di tutti i gufi e di coloro che speravano al tanto peggio uguale tanto meglio come farsi mettere in mobilita' dal 1 di Luglio visto che non ci hanno ancora pagato la CIG.
Uno Stato civile non lascia in mezzo alla strada 800 famiglie e l'Italia malgrado tutto e' ancora un paese civile e governato da una nuova classe dirigente che non ha nulla a che vedere con il passato.

Anonimo ha detto...

Speriamo bene

Anonimo ha detto...

Come da accordi presi durante l'ultimo incontro al MISE, le parti si sono incontrate durante questa settimana.
L'ultimo incontro con il sottosegretario Teresa Bellanova c'è stato ieri sera e proseguirà l'11 giugno per affrontare tutti i problemi posti all'incontro al MISE, dalla proroga della CIGS ai provvedimenti per gli ultra 50enni.
Dopo l'incontro dell'11 ci sarà la data della convocazione per l'incontro al MISE con il vice Ministro De Vicenti.
Vediamo cosa succede e teniamoci pronti appena si avranno novità...la lotta non è finita ancora

Anonimo ha detto...

Dopo l'incontro dell'11 ci sarà la data della convocazione per l'incontro al MISE con il vice Ministro De Vicenti.
Vediamo cosa succede e teniamoci pronti appena si avranno novità...la lotta non è finita ancora
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grazie al collega delle informazioni date.
Queste cosa ci ridanno speranza per noi e le nostre famiglie.
Chi ha notizie sia gentile da postarle in modo da essere informati... e teniamoci pronti a qualsiasi manifestazione nel caso ce ne fosse bisogno.(sperariamo di NO!)
Un in bocca al lupo a tutti.

Anonimo ha detto...

L'ultimo incontro con il sottosegretario Teresa Bellanova c'è stato ieri sera e proseguirà l'11 giugno per affrontare tutti i problemi posti all'incontro al MISE, dalla proroga della CIGS ai provvedimenti per gli ultra 50enni.
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Il SINDACATO si è dimenticato degli under 50 ?????
Sono oltre 300 .....e va trovata una concreta soluzione di reintegro....
E finiamola di prenderci in giro con questa storia dei Bandi premianti e dei Feg....cercate di essere più incisivi e concreti...
Siete abbastanza grandi per far valere quanto siete seri.

Anonimo ha detto...

Il sindacato non si e' dimenticato di nessuno.
Ma semplicemente e' logico pensare che per gli ultracinquantenni e' praticamente impossibile trovare una ricollocazione nel mondo del lavoro quindi e' giusto travare una soluzione appropriata all'eta'.
Per gli altri non sara' facile ma sicuramente con dei bandi di concorso mirati si potrebbe riuscire a reinserirli.
Comunque la priorita' sara': Appartenenti alle categorie protette, Ultracinquantenni e gli altri a seguire ma nessuno sara' abbandonato a se stesso.

Anonimo ha detto...

Il sindacato non si e' dimenticato di nessuno…. soprattutto dei milioni di euro di finanziamenti pubblici dati a TBS… speriamo che se ne ricordino anche i magistrati, gli unici che possono ancora salvare questa Italia malata.

Anonimo ha detto...

Per i soldi dati a TBS,invece di sparlare e dare giudizi fuorvianti,fate una denuncia alla Magistratura poi i Giudici diranno la loro.
Basta sparare a zero su tutto e tutti.
Per fare la denuncia non servono dossier o una dettagliata documentazione ma solo andare presso un Tribunale Italiano ed esporre i fatti ad un Pubblico Ufficiale.
Le avete le p...e o sapete solo ciarlare e sparare contro il Sindacato?
Agite o tacete per sempre su questa vicenda visto che abbiamo cose molto più importanti d'affrontare e risolvere.
grazie

Anonimo ha detto...

-20 giorni alla fine

Piena fiducia nel sindacato

Anonimo ha detto...

Camusso a Poletti: finanziare Cig in deroga, non c'è più tempo

"Le aziende stanno passando ai licenziamenti"
MILANO
Milano, 9 giu. (TMNews) - Non c'è più tempo, il Governo deve finanziare al più presto la cassa integrazione in deroga. A lanciare l'allarme è il leader della Cgil, Susanna Camusso. "Abbiamo una grande priorità che è quella di finanziare la Cig in deroga, non c'è più tempo, le aziende stanno passando ai licenziamenti - ha detto la Camusso nel corso di un dibattito con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, alla Fondazione Corriere - rischiamo qualche centinaia di migliaia di licenziamenti nel prossimo periodo per l'assenza di finanziamenti della deroga".
"Mi auguro che il ministro Poletti nelle prossime ore - ha aggiunto - si affretti a determinare il finanziamento".

Anonimo ha detto...

speriamo bene oggi !!!

Anonimo ha detto...

Inps: Cisl, governo assegni subito risorse per cig in deroga
11 Giugno 2014 - 13:50
(ASCA) - Roma, 11 giu 2014 - ''Per il secondo mese di seguito si registra una lieve riduzione delle ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma non lo si puo' certo leggere come un segnale positivo''. Lo sostiene in una nota il Segretario Confederale della Cisl Luigi Sbarra, commentando i dati Inps sulle ore di cassa integrazione autorizzate. ''La disoccupazione infatti continua a crescere di mese in mese, confermando la gravita' della situazione del mercato del lavoro italiano, con il 2013 che e' stato l'anno peggiore dall'inizio della crisi, ed il 2014 che mostra lo stesso andamento - sottolinea - si sta quindi passando dalla cassa integrazione ai licenziamenti, anche a causa della mancata assegnazione delle risorse per la cassa integrazione in deroga. Difatti buona parte del calo e' imputabile proprio alla cassa in deroga, che si riduce del 30% rispetto a maggio 2013'' ''Il governo sta tardando in maniera inspiegabile nell'assegnare alle Regioni le risorse che pure sono disponibili sul Fondo per l'Occupazione, benche' del tutto insufficienti a coprire l'intero anno. Un'assegnazione immediata - puntualizza Sbarra - consentirebbe alle Regioni di autorizzare le richieste per gli ultimi mesi del 2013 e per l'inizio del 2014, alleviando la situazione di centinaia di migliaia di famiglie, molte delle quali monoreddito''. ''Chiediamo inoltre al Governo - conclude - di ricercare le coperture per poter procedere a coprire le richieste per l'intero anno. La cassa in deroga, infatti, resta, ad oggi, l'unico strumento in grado di fornire risposte ad imprese e lavoratori in tutti i settori, in attesa di poterlo sostituire con strumenti piu' adeguati, non piu' a carico della sola fiscalita' generale e rivolti a tutti coloro che perdono il lavoro''.

Anonimo ha detto...

Ieri sera sono riuscito a parlare con il Mise, l'incontro con il
Sottosegretario Bellanova proseguirà l'11/6 per affrontare tutti i punti che
gli abbiamo richiesto, dopo quella riunione ci convocheranno.

Notizie di una data per l'incontro stiamo arrivando al 30 giugno e poi la fine....

Anonimo ha detto...

Notizie dell'incontro dell'11/6?
Ci sono novità?

Anonimo ha detto...

"Mi auguro che il ministro Poletti nelle prossime ore - ha aggiunto - si affretti a determinare il finanziamento".
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ma la Camusso dove ca..o vive?
Susanna (!) noi non ci aspettiamo il finanziamento, ci apsettimao il PAGAMENTO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Come da accordi presi durante l'ultimo incontro al MISE, le parti si sono incontrate durante questa settimana.
L'ultimo incontro con il sottosegretario Teresa Bellanova c'è stato ieri sera e proseguirà l'11 giugno per affrontare tutti i problemi posti all'incontro al MISE, dalla proroga della CIGS ai provvedimenti per gli ultra 50enni.
Dopo l'incontro dell'11 ci sarà la data della convocazione per l'incontro al MISE con il vice Ministro De Vicenti.
Vediamo cosa succede e teniamoci pronti appena si avranno novità...la lotta non è finita ancora
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c'e' stato l'incontro dell'11 ?

Anonimo ha detto...

Tutto tace.
Potrebbe essere un buon segnale ma anche un brutto presagio.
Il tempo passa e Luglio si avvicina inesorabilmente.
Nessuno manda o scrive info sugli incontri che dovevano svolgersi tra i vari Sottosegretari.
Speriamo che il botto finale sia un tappo di spumante che salta per aver risolto la nostra vertenza e non. ............che decreta la nostra fine.
Le RSU sono in contatto con i vertici SINDACALI o dormono?
Che abbiano gia' avuto rassicurazioni in merito al loro personale futuro?
Non ci voglio lontanamente pensare perche'sarebbe una cosa talmente squallida che a confronto le scelte delle persone fatte per TBS sarebbero...........

Anonimo ha detto...

Da "Il Messaggero", per statali ed esodati...?

"... Si potrà andare in pensione a 57 anni con 35 di contributi per i lavoratori dipendenti e a 58 anni sempre con 35 di contributi per gli autonomi. L’anticipo della pensione, tuttavia, costerà caro. L’assegno sarà interamente calcolato con il metodo «contributivo», ossia in base ai contributi versati e non con il più vantaggioso «retributivo» in base all’ultimo stipendio. La perdita, secondo le stime, sarebbe in media del 25-30% sulla pensione, con un minino del 15% e un massimo che può arrivare al 45% a seconda dei contributi versati. Questa norma in realtà già esisteva, ma era riservata alle sole lavoratrici (la cosiddetta «opzione donna») ed è stata utilizzata in 18 mila casi. Ora viene estesa a tutti e allungata fino al 2018..."

Che il Ministro Poletti stia pensando qualcosa di analogo per i lavoratori delle aziende in
crisi?

Il problema rimane comunque quello d chi come me, a neanche 50 anni, si trova a metà del guado e senza alcuna scialuppa di salvataggio.

Anonimo ha detto...

nessun tipo di notizie ma che schifo !!!

Anonimo ha detto...

A prescindere dalla nostra vertenza... certo che se va avanti questa riforma in questi termini, a Monti, Fornero bisognerebbe prenderli a ... sculacciate. Ecco cosa succede con i "tecnici", sanno solo la teoria, ma dal punto di vista pratico sono una frana. Comunque spero che questo silenzio sia dovuto proprio a questa riforma, il che vorrebbe dire che ci include e magari si stanno definendo i dettagli mirati ... a sognare non costa nulla!!!!

Anonimo ha detto...

LAVORO, PRESIDIO A MINISTERO PER CIG DEROGA: "POLETTI SI DIA UNA MOSSA"Arriva fin sotto le finestre del ministero del Lavoro di via Veneto la protesta dei 18.000 lavoratori appesi al filo della cassa integrazione in deroga e dei 7.000 in mobilità in deroga nel Lazio. Fischietti e bandiere dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio animano l'azione di oltre un centinaio di lavoratori, per accendere i riflettori su una situazione resa ancora più difficile dalle oltre 15.000 nuove richieste per il 2014. "È un momento drammatico - afferma il segretario della Cgil Tina Balì - Siamo qui dopo aver già protestato sotto il Mef perché il ministro Poletti deve prendere una decisione politica al più presto. Il reddito dei lavoratori è il grande assente nel Jobs Act". Sul piatto ci sono "i 12 milioni che la Regione Lazio deve garantire per chiudere la copertura del 2013", oltre ad "accelerare i tempi di attesa finora di 4-6 mesi tra la sospensione dal lavoro e la riscossione del sussidio di cassa". Una "sofferenza" che, nota il segretario della Cisl Paolo Rigucci, riguarda anche "i trattamenti per la mobilità fermi al 31 ottobre 2013, e l'attesa per ragioni burocratiche che per alcuni lavoratori dura dal 2012". A ciò si abbina "l'assenza di politiche attive, che mortificano i lavoratori e portano sempre più le imprese, specie piccole, alla scorciatoia dei licenziamenti". Così, sottolinea il segretario della Uil Agostino Calcagno, "si arriva allo sbando per questa mancanza di chiarezza da parte del Ministero". Un problema che non riguarda solo il Lazio: "Molte Regioni stanno attraversando difficoltà perché mancano criteri, risorse e tempi precisi - aggiunge -. Se nel 2017 cambierà la Cig, come arriveranno i nuovi ammortizzatori sociali?". Una delegazione dei rappresentanti sindacali è stata poi ricevuta dallo staff del ministro Giovanni Poletti. (omniroma.it)
(13 Giugno 2014 ore 12:17)


E noi?
Si segue il Potetti....

Anonimo ha detto...

Clouditalia:
Spett.le dott. Iannucci, la informiamo che la proposta da lei fatta alle RSU di Cloud Italia, di un incontro in video, per "parlare" del comunicato dei Sindacati Nazionali, si può inquadrare in una palese violazione dell'attività sindacale e libertà sindacale. Il tentativo di parlare con le RSU da sole su di un tema posto dalle OO.SS. fa supporre ad una intimidazione delle stesse che, tra l'altro, sono lavoratori subordinati, che, davanti all'AD nonché HR, con il clima di contestazioni da lei instaurato, potrebbero non sentirsi liberi di esporre il proprio pensiero. Solo il nostro senso di responsabilità, per il momento, non ci fa perseguire la denuncia al Giudice del Lavoro per violazione dell'art.28 legge 300.
Onde evitare il precipitare di una situazione che diventerebbe difficilmente recuperabile e prima di attivare il previsto incontro al MISE, le chiediamo un urgente incontro unitamente alle RSU per affrontare nel merito i temi posti nel comunicato in questione, diffidandola di fare ulteriori proposte sul tema alle RSU. Antonio Romano, Vittorio Spigone, Angelo Ughetta.

Anonimo ha detto...

-15 alla Fine

Anonimo ha detto...

Ma quel Marco Iannucci specializzato in liquidazioni societarie?

Anonimo ha detto...

All'INPS sevono 2000 persone sparse su tutto il territorio Nazionale.
Alle poste piu' di mille postini e a noi,sempre che le voci siano vere,vogliono darci il benservito e non si sa ancora come.
Di fatto sono sei mesi che non si prende un euro e le riserve sono finite da un pezzo.
Gli esuberi di ALITALIA saranno gestiti direttamente dal Governo.
Essendo strutturali,quindi senza avere la possibilita' di accedere alla CIGS, immagino che una legge mirata per questi signori e' gia' pronta nel cassetto del Ministro.
Ma possibile che noi siamo gli unici co....ni che da quattro anni ci sbattono da un presidio all'altro senza darci una soluzione?
Forse ci considerano dei colletti bianchi e danno per certo che nel nostro DNA non e' contemplata la voce rivoluzione ma spesso la fame cambia le cose e questi SIGNORI che ci governano devono sapere che con la vita delle persone non si scherza piu'.
Cara FIOM e company dateci notizie certe sulle trattative poiche' la prossima manifestazione sara' difficilmente gestibile.
L'esaperazione e' ai massimi livelli e le persone affamate e derise non sopporteranno ulteriori prese in giro.

Anonimo ha detto...

-2 settimane alla Fine

Tutto tace...

Anonimo ha detto...

per eutelia il decreto è uscito...

Anonimo ha detto...

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/06/16/news/il_pd_siciliano_non_ha_pi_soldi_13_dipendenti_in_cassa_integrazione_chiusa_la_sede_di_via_bentivegna-89108530/

SCOMMETTIAMO CHE VENGONO PAGATI PRIMA DI NOI...

Anonimo ha detto...

Giovedì sono andato all INPS di bari per avere delle informazioni personali e alla fine ho anche spiegato della nostra situazioene e della cassa in deroga, mi hanno risposto di mettermi l anima in pace, i soldi prima di ottobre-novembre non si vedranno nella migliore delle ipotesi. Premetto che non ho parlato con il solito dipendente che da le notizie di default, ma con un dirigente. Temo che abbia ragione e che per noi sarà' una estate ancora più' dura...

Anonimo ha detto...

Fine 2014.
Scadenza accordi ministeriali e sussidi vari per agile.
Tutti a casa compresi i colleghi TBS e company senza commesse.
Spero di sbagliarmi......
Ma è la nuda e cruda realtà.
La speranza x molti è di rientrare in qualche modo se fanno un decreto per alitalia esteso anche a noi altrimenti siamo fottu..

Anonimo ha detto...

OK sempre che si riesca ad ottenere qualcosa in più per gli over 50 ma per quelli che hanno meno di cinquantanni e sono in mezzo ad una strada come loro e sono comunque vecchi per lavorare che prospettive hanno?

Anonimo ha detto...

CIG IN DEROGA: PAGAMENTO AUTORIZZATO PER 4500 AZIENDE
C'è anche la Fermet Servizi
La Regione Toscana, grazie alle risorse sbloccate dal Governo, ha autorizzato negli ultimi venti giorni l'Inps a pagare gli arretrati della cassa integrazione in deroga per il 2013 ai lavoratori di oltre 4500 aziende toscane.

Tra le autorizzazazioni di oggi anche quella che riguarda i dipendenti della Fermet Servizi, l'azienda di Carrara dove lavora l'operaio protagonista da stamani di una drammatica protesta.

I tempi di pagamento dipendono adesso dall'Inps, che la Regione solleciterà affinché siano i più rapidi possibili.
16/06/2014 22.31
Regione Toscana

Anonimo ha detto...

Ma quel Marco Iannucci specializzato in liquidazioni societarie?
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hai qualche notizia? ci puoi fornire dettagli oppure riferimti?

Anonimo ha detto...

Scende dal silos l’operaio della Fermet che protestava contro l’azienda. Ha passato la notte a 30 metri di altezza


L’operaio della Fermet Servizi che ha trascorso la notte sulla sommità di un silos, è sceso pochi minuti fa dai 30 metri su cui era salito ieri mattina perché senza cassa integrazione in deroga da tre mesi. Dopo aver trascorso la notte imbracato per non cadere si è convinto a scendere grazie alle rassicurazioni del curatore fallimentare della Fermet srl (di cui la Servizi è un ramo industriale) che ha garantito da subito lavoro all’interno dei cantieri dello stabilimento, alcuni ancora attivi nonostante il concordato fallimentare in atto. L’operaio è quindi sceso e adesso con i compagni è atteso assieme ai sindacati in prefettura per un incontro con le istituzioni. Operaio sul silos tutta la notte Ha passato tutta la notte sul tetto del silos alto 30 metri, dov’era salito ieri, l’operaio di Carrara che sta protestando in questo modo per la mancata erogazione della Cig in deroga e continua a chiedere di voler vedere il premier Matteo Renzi perché si interessi della vertenza. Per lasciarlo trascorrere la notte in cima al silos, i colleghi di lavoro lo hanno convinto ad indossare una speciale imbracatura perché potesse trascorrere la notte in sicurezza, senza rischiare di cadere da 30 metri per il sonno o la stanchezza. L’uomo è un ex addetto della Fermet Servizi, azienda in concordato. Fino alla mezzanotte sono stati con lui il sindaco di Massa, Alessandro Volpi, e il capo di gabinetto della Provincia. Sono stati confermati all’operaio lo sblocco di alcune mensilità della cassa in deroga, come annunciato in serata dal presidente della Regione Enrico Rossi, ma l’uomo non ha voluto interrompere la sua protesta. L’operaio ha chiesto un tavolo romano per discutere della vertenza Fermet, che riguarda in totale circa 40 operai dell’intero gruppo (la Servizi è un ramo d’azienda) al momento tutti in cassa integrazione. Fonte: ANSA

Anonimo ha detto...

Il silenzio sulla nostra vicenda è assordante!!!!!!!!!
Cosa dobbiamo fare per avere l'attenzione del governo?
Perche la FIOM non ci fa sapere a che punto sono gli incontri?

Anonimo ha detto...

Forse l'occupazione dell'azienda andava fatta ora.
Nessuno ci dara' piu' attenzione mediatica quindi la nostra storia cadra' nell'anonimato come tante altre.
Triste a dirsi ma e' cosi'.
Se non accadra'un fatto eclatante o imponderabile che ci faccia tornare alla luce del sole e ben in evidenza all'opinione pubblica siamo destinati ad essere cassati.

Anonimo ha detto...

Lavoro: allarme Cisl Lombardia, Governo garantisca cig in deroga

16:00 17 GIU 2014

(AGI) - Milano, 17 giu. - A due settimane dalla scadenza del 30 giugno, termine di durata dell'attuale accordo regionale, manca ancora una decisione per la prosecuzione degli ammortizzatori in deroga in Lombardia. L'allarme e' stato lanciato dalla Cisl regionale che ha ricordato come l'incontro di ieri sera in Regione con le parti sociali si e' concluso con un ulteriore rinvio ai prossimi giorni, spiegando che "il ministero del Lavoro non ha ancora chiarito le condizioni con le quali e' possibile procedere ai rinnovi degli accordi regionali, visto anche l'imminente pubblicazione di un decreto che rivede le condizioni di accesso alla deroga". "La situazione - ha commentato il segretario della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, - e' diventata insostenibile, ancora una volta dobbiamo lanciare l'allarme sulla cassa in deroga. Non e' piu' tollerabile che si arrivi sempre all'ultimo momento, generando insicurezza crescente su migliaia di imprese e di lavoratori che purtroppo hanno ancora bisogno di questo sostegno. In attesa della riforma degli ammortizzatori prevista dal Jobs Act - ha concluso - e' indispensabile che il governo garantisca l'uso della deroga". (AGI) Mi5/Ca

Anonimo ha detto...

E per la Puglia del nostro rossissimo governatore vendol a? Che pena, e pensare che l abbiamo pure votato

Anonimo ha detto...

Domani 18 giugno c'è un incontro con tutte le RSU a Roma.Spero che questi personaggi ci facciano sapere cosa bolle in pentola al più presto|
Sanno che stanno giocando con iol futro di centiania di famiglie???
o pensano a come sistemarsi loro?

Anonimo ha detto...

- 12 giorni

Anonimo ha detto...

Ritengo che al punto a cui siamo giunti non ci resta che inneggiare a Potetti al grido:

http://www.youtube.com/watch?v=wLPI4qgIP3k


Buona fortuna a tutti noi, hasta la vista

Anonimo ha detto...

Finalmente una risata in una valle di lacrime...

Mi unisco, Potetti va va va

Anonimo ha detto...


Mercoledì 25 Giugno
Roma - 10,30 - Manifestazione Nazionale Agile

PRESIDIO PERMANENTE MIN. LAVORO - V.Fornovo 0

Anonimo ha detto...

Volevo salutarvi , perchè proprio in questi giorni ho dato le dimissioni da Agile srl in As.
Devo dire, non per difficoltà contingenti, denaro o altro , ma per tagliare il cordone.
E' ora di guardare avanti, anche se certamanete niente sarà più come prima a partire dal reddito.
Contiuerò a leggere il blog per vedere gli sviluppi e anche per ridere un pò.
Tecnico hardware ex Bull.

Anonimo ha detto...

Tanti, tantissimi AUGURI.

Anonimo ha detto...

Volevo salutarvi , perchè proprio in questi giorni ho dato le dimissioni da Agile srl in As.
Devo dire, non per difficoltà contingenti, denaro o altro , ma per tagliare il cordone.
E' ora di guardare avanti, anche se certamanete niente sarà più come prima a partire dal reddito.
Contiuerò a leggere il blog per vedere gli sviluppi e anche per ridere un pò.
Tecnico hardware ex Bull.

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Che senso ha dare le dimissioni 15 giorni prima del 1 luglio data del licenziamento? Guarda che non è che se rinnovano la cig in deroga, automaticamente il licenziamento non è valido, l'azienda ti contatta e sei tu a decidere se accettare di rientrare in azienda oppure no.