mercoledì 27 agosto 2008

Alitalia SI, Eutelia NO

Sicuramente i dipendeti Eutelia ricorderanno la vicenda EDA, che sarebbe potuta essere un'occasione per cementarsi nel mercato ICT italiano e che invece, a detta della dirigenza, è stata la causa scatenante della recente crisi aziendale che poi ha portato ai contratti di solidarietà.

In breve si era creata una nuova societa EDA2 a cui si traferirono i contratti operativi in essere i clienti e i dipendenti, partecipata per 80% da Eutelia e per il 20% di Finanziaria Italiana e che in seguito si sarebbe fusa con la stessa Eutelia che ne avrebbe rilevato il 100% (vedi Eunics).

I debiti le pendenze e tutto ciò che era in perdita sarebbe rimasto nella "bad company" EDA.
Ma al curatore fallimentare questo non piacque e ne chiese la restituzione dandola poi ad un'altra azienda (la VITROCISET n.d.r.)

E' di questi giorni la notizia che per Alitalia si configura la medesima situazione, e cioè la creazione di una nuova società, la compagnia aerea italiana, alla quale verranno trasferite tutte le attività in attivo che in seguito sarà fusa con Air One.
Mentre nella "bad company" Alitalia rimarranno i debiti ed il personale in esubero che di conseguenza fallirà (poveri azionisti).

E' un vero peccato che all'epoca Eutelia non avesse gli agganci politici giusti, magari alla luce di questi avvenimenti potrebbe rivalersi su quella decisione del curatore fallimentare.

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