sabato 28 maggio 2011

Eutelia/ Ok Tribunale Roma lavoratori parte civile

Il Tribunale di Roma ha accettato la costituzione come parte civile di tutti i lavoratori "contro gli autori del disastro Eutelia (ex Agile): i Landi, Massa e i Liori". Se l'azienda sarà condannata dovrà "risarcirli". Ad affermarlo il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, il quale esprime soddisfazione per la decisione del tribunale. "La costituzione promossa dalla Fiom-Cgil per tutti i lavoratori (hanno aderito in 1.070), ha un grande significato per noi e per i lavoratori. Chi distrugge un'azienda, buttando nel lastrico migliaia di lavoratori, se condannato deve risarcirli - ha detto Landini - Anche la Fiom-Cgil sarà presente al processo come parte civile".

giovedì 26 maggio 2011

Eutelia, De Simone: "E' un anno che aspettiamo il bando di gara"

Il fondatore di Cloud Italia, società capofila della cordata "Piero della Francesca", candidata a rilevare gli asset dell'azienda in commissariamento straordinario, chiede lo sblocco della situazione: "Serve un confronto rapido e trasparente"

“Il bando di gara deve essere emanato rapidamente". Questo l'appello di Mark De Simone, fondatore di Cloud Italia, società capofila della cordata “Piero della Francesca” interessata ad acquisire gli asset di Eutelia, l'azienda in commissariamento straordinario.

"Sia Eutelia che Agile - sottolinea De Simone - hanno necessità di soggetti specializzati e credibili, solidi sia nelle risorse finanziarie che nelle competenze ed esperienze, per essere rilanciate. Entrambe le società richiedono infatti una soluzione di mercato che sia sostenibile nel tempo, senza dover richiedere aiuto allo Stato per il sostentamento. Il bando di gara deve dunque uscire rapidamente per permettere di trovare una soluzione che possa rilanciare seriamente le due società sul mercato, dopo un anno di gestione commissariale in settori altamente competitivi. Rinnoviamo la richiesta affinchè il bando sia pubblicato al più presto per un confronto trasparente, rapido e di qualità con i commissari straordinari”.

La cordata “Piero della Francesca” - che si avvale di partner e advisor quali Unicredit, Ambromobiliare, Italtel, Cordys, Seicos Finmeccanica, J-Hirsch & Co., iTway e Cosmic Blue Team - si pone l’obiettivo di acquisire l’azienda "per trasformarla nel leader nazionale dei servizi Cloud rivolti alle piccole e medie imprese e alla Pubblica Amministrazione".

In parallelo alla manifestazione di interesse di “Piero della Francesca” e in modo indipendente, una società con cui Cloud Italia ha stretto una partnership commerciale, ha inviato una manifestazione di interesse sui rami di Agile, uno dei principali fornitori di soluzioni e servizi di Information and Communication Technology in Italia. Le due società collaborano ad un piano industriale che intende ottimizzare competenze e specializzazioni creando modelli di sviluppo sostenibili nel tempo per le due aziende commissariate, Eutelia e Agile.

“Una soluzione per Eutelia e per Agile oggi esiste, ed è forte e sostenibile” conclude De Simone. “Cloud Italia, con il progetto Piero della Francesca, è pronta alla sfida

mercoledì 25 maggio 2011

Eutelia chiede la cassa integrazione per tutti i dipendenti .

Cassa integrazione per tutti i 381 dipendenti. E' la richiesta di Eutelia, il colosso aretino delle telecomunicazioni guidato al momento da tre commissari straordinari dopo che gli ex vertici dell'azienda sono stati messi sotto accusa per vari reati finanziari. Attualmente la Cig è stata concessa per 30 dipendenti: sono 60 in totale quelli coinvolti, dato che si parla di cassa a rotazione. Circa 160 sono gli addetti impiegati nella sede aretina di Via Calamandrei.Adesso i vertici dell'azienda vogliono fare un passo avanti. La proposta, avanzata ai sindacati di categoria, è la cassa per 318 nel periodo 1 giugno 2011-6 marzo 2012. Il giorno successivo finirà il periodo di amministrazione straordinaria. Ciò non vuol dire che l'azienda si ferma e i dipendenti se ne vanno tutti a casa. E' una mossa di Euteli in vista di una prevista scarsità di lavoro nei prossimi mesi, che permetterebbe di giostrare la presenza degli addetti.La Cgil, però, storce il naso. Samuele Falossi, il sindacalista che ha seguito il caso fin dagli albori, commenta: "Solo un mese fa abbiamo firmato l'accordo per la cassa integrazione a 30 dipendenti. Passare in trenta giorni da 30 a 381 ci sembra eccessivo". Falossi punta il dito anche contro l'assenza del bando di gara, che permetterebbe la vendita del colosso, e che giace ancora in un cassetto del Ministero dello Sviluppo economico: "Senza il bando Eutelia non si rialza. A chi giova tutta quest'attesa? Ho paura che interessi parecchio, perché i 14mila km di fibre ottiche di Eutelia fanno gola, e non vorrei che il Governo o amici del Governo volessero tirare la corda per rilevarli a prezzi stracciati".
Ieri mattina, nel frattempo, si è tenuta una nuova puntata dell'udienza preliminare del processo che vede imputati membri della famiglia Landi (tutti tranni Samuele, per il quale è già stato chiesto il rinvio a giudizio). E' stata un'udienza interlocutoria: il tribunale di Arezzo attende che sia firmato il concordato che permetterebbe ai Landi di avere liquidi per poter risarcire, anche se in parte, il danno economico ad Eutelia. Si parla di una cifra intorno ai 10-12 milioni di euro

martedì 24 maggio 2011

giovedì 19 maggio 2011

Piero della Francesca" pronto a rilevare Eutelia

l progetto portato avanti dalla cordata composta da Cloud Italia e un fondo di private equity di J-Hirsch prevede, nei primi due anni, investimenti fino a 100 milioni di euro. Accordi industriali con Finmeccanica, Italtel e Itway. Prossima la pubblicazione del bando di gara

Entra nel vivo il piano di salvataggio di Eutelia. Secondo quanto riporta Milano Finanza “la prima offerta sta per arrivare sul tavolo dei commissari straordinari Daniela Saitta, Francesca Pace e Gianluca Vidal” mentre il “bando di gara per la cessione delle rete in fibra del gruppo aretino sarà pubblicato in tempo brevi”.


Finora l’unica offerta ufficiale è quella della cordata “Piero della Francesca” di alcuni manager attivi nelle Tlc che prevede accordi industriali con Finmeccanica, Italtel e Itway; il progetti si avvale del sostegno finanziario di J-Hirsch e Unicredit e investimenti per 90-100 milioni.

“Vogliamo rilevare e rilanciare il ramo Tlc di Eutelia – spiega a MF, Mark De Simone ex top manager di Cisco e capofila del progetto – Il nostro obiettivo è trasformare l’azienda nel primo campione nazionale di servizi cloud rivolti alle Pmi.

L’iniziativa Piero della Francesca prevede che la rete di Eutelia verrà acquisita dalla società Cloud Italia, partecipata al 58,2% da De Simone, da Pier Giorgio Rossi (ex manager di Olivetti e partner del progetto) e dal fondo private equity di J-Hirsch che metteranno a disposizione le risorse per il rilancio e la tutela dei 420 dipendenti.

Nei primi anni sono previsti investimenti complessivi tra 90-100 milioni per rafforzare le attività di Tlc con il mondo cloud. “Svilupperemo – prosegue De Simone – accordi industriali e sinergie con aziende di primo piano come Finmeccanica, Itway e Italel. Finmeccanica ci sosterrà come partner tecnologico sul fronte dei servizi per le Pmi”.

Fino ad oggi non c’è nessun concorrente alla cordata Piero della Francesca anche se negli scorsi mesi si sono fatti in nomi di Tiscali e Infracom come soggetti potenzialmente interessati.

Secondo le stime la rete Eutelia vale circa 70-80 milioni.


Lavoratori Eutelia, protesta davanti alle telecamere


Improvvisata nel corso della trasmissione Caffè Bollente alla quale partecipavano
 
Arezzo - Volevano la massima attenzione sulla situazione in cui trovano da parte delle Istituzioni locali e sicuramente hanno trovato il modo giusto per attirare su di loro gli occhi della politica aretina. Infatti una delegazione della Rsu di Eutelia, ieri sera, ha pensato bene di fare un'improvvisata nella trasmissione "Caffè Bollente" in onda su Teletruria alla quale partecipavano i nove candidati sindaco di Arezzo. Hanno voluto in questo modo esprimere tutta la loro rabbia e preoccupazione per la mancata pubblicazione della data di uscita del bando per la vendita dell'azienda che è ormai commissariata da un anno. Quello che temono, come hanno spiegato i rappresentanti sindacali, è che Eutelia venga "svenduta" o che possa profilarsi un accorpamento tra Agile ed Eutelia. Un blitz pacifico che è sicuramente riuscito nel loro intento, non solo sono stati ascoltati dai candidati; cosa non di poco conto; ma la difficile situazione che vivono da tempo è entrata ancora in casa di migliaia di aretini.

lunedì 16 maggio 2011

La goccia scava la pietra

La disoccupazione, la lotta, un orto… Conversazione con Gloria Salvatori

“Io sono, anzi ero, una lavoratrice di Agile, ex Eutelia: un contenitore vuoto dove far transitare i lavoratori informatici comprati alla fine del 2006, con l’idea di integrare telecomunicazioni e informatica. Progetto che sulla carta era molto interessante, ma poi rivelato un bluff. Nel 2006 eravamo 800 persone in Bull e 2300 in Getronics, siamo stati messi insieme ai 400 lavoratori di Eutelia e siamo diventati un’azienda di oltre 3000 persone. Ci siamo resi subito conto che tra demansionamento e mancato rinnovo dell’offerta non saremmo andati avanti, allora abbiamo fatto due interrogazioni parlamentari. Nel 2008 l’azienda scopre le sue carte e annuncia 800 licenziamenti, slittati grazie a un tavolo di crisi aperto presso il Ministero dello Sviluppo Economico con l’allora ministro Scajola, ottenendo un contratto di solidarietà per un anno. L’azienda annuncia poi che ha trovato un acquirente, Agile, società di Potenza con 96000 euro di capitale versato. Dovevamo fare ancora 15 giorni di solidarietà e invece ci hanno rimesso al 100% dell’orario. Prendiamo lo stipendio di luglio, e poi basta. Lavoriamo senza stipendio per tre mesi, e a ottobre 2009 l’azienda Agile, i cui amministratori sono esperti in fallimenti, vedi la Cartiera di Arbatax, annuncia 1192 licenziamenti. Il 28 ottobre entriamo in assemblea permanente, seguono sei mesi di occupazione e due mesi di presidio permanente in piazza Montecitorio…


Il 23 maggio c'è l’udienza nei confronti dei fratelli Landi per il crac da 11 milioni di Eutelia. Cosa vi aspettate?
La vertenza Eutelia è una cosa che non abbandoniamo. Intanto siamo riusciti a togliere di mano le aziende agli amministratori. Il 10 luglio 2010, 8 persone sono state arrestate, rinviate a giudizio per bancarotta fraudolenta, tre hanno già patteggiato la pena e ammesso la colpa. Tranne l’amministratore delegato, che è latitante a Dubai.

In 1100 lavoratori ci siamo costituiti parte civile, e questa è stata un’azione collettiva che ha coinvolto lavoratori e lavoratrici di tutta Italia. È un processo penale da cui ci aspettiamo molto. Ci aspettiamo un riscatto morale, un senso di giustizia che faccia capire che cose del genere non passano sulla testa delle persone senza che nessuno la alzi. Poi ci aspettiamo che l’azienda riparta. Le competenze ci sono, abbiamo solo bisogno di commesse, anche se il lavoro non ci sarà per tutti, perché la situazione economica è quella che è. Ma l’ammortizzatore sociale è una sconfitta per tutti. Siamo perfettamente coscienti che occorre favorire i giovani. Io ho 54 anni e 33 anni di contributi versati. Non lotto per me, non si tratta di solidarietà ipocrita, ma di diritto al lavoro, alla dignità. Eutelia è solo uno dei 170 tavoli aperti che sono venuti alla luce, ma quante piccole aziende che non hanno nemmeno la cassa integrazione ci sono? Quanti precari? Abbiamo il 9% di disoccupazione, ma non è reale perché i cassintegrati non fanno parte di questo dato. Abbiamo il 29% di disoccupazione giovanile, quante persone si sono arrese?

EutOrto è l’orto dei Lavoratori Scomparsi Agile ex Eutelia IT di Roma. Come è nato?
Ci siamo detti: facciamo un orto, per dimostrare che il lavoro è una ricchezza, non importa che lavoro fai. Per questo nel nostro volantino abbiamo scritto “siamo informatici, matematici, esperti in controllo di gestione, chiedici la nostra storia”, perché il lavoro è un metodo, punto. L’idea è nata da me e da Franca. Quando si perde il lavoro, si perde la bussola… anche il presidio ti fa avere un senso di appartenenza, ma a un certo punto le lotte hanno una parabola. Abbiamo letto dell’esperienza degli orti urbani della Garbatella e lì è nata una scintilla. L’idea era bella e abbiam pensato di replicarla; usciti dalla produzione industriale, potevamo rientrare nella produzione in un modo diverso, per dare un ritmo alle nostre vite, continuare a vederci, in una lotta parallela e alternativa. Così nasce l’Eutorto. Abbiamo contattato Gianluca Peciola vice presidente della Commissione ambiente Provincia di Roma SEL (Sinistra Ecologia e Libertà). Eravamo pronti a tutto. Non avevamo nulla da perdere. Ci hanno aiutato la Provincia di Roma e l’istituto agrario G. Garibaldi, con la sua azienda agricola di 80 ettari nella città. La scuola ha avuto un finanziamento di 19mila euro per il progetto di orto sociale, ci hanno dato 2000mq di terra da coltivare, e il 6 settembre abbiamo iniziato.

Così ora coltivate la terra.
Sì, ci siamo presentati là con il nostro entusiasmo. Abbiamo scoperto che la marginalità coinvolgeva non solo noi cassintegrati, ma tante altre persone escluse, altre realtà, la cooperativa di genitori di disabili psichici, gli oltre 100 ragazzi autistici che frequentano l’Agrario, gli ex detenuti che fanno corsi regionali di giardinaggio. Abbiamo iniziato a fare rete tra noi. Cosa c’è di meglio di ritornare ai ritmi della natura? Così si aumenta la qualità di vita. Il principio è che ci deve essere più umanità. Dividiamo gioie e dolori, costruiamo qualcosa insieme, integriamo il reddito grazie al fatto che non dobbiamo comprare le verdure. Il ritorno alla terra è la strada della decrescita. Se si lavora per mangiare, si può produrre direttamente il cibo. Però dev’essere cibo sano.


In tutto ciò, esiste un contributo specifico femminile?
Quello di sempre. Le donne sono il motore, con il loro estremo pragmatismo, si mettono in prima linea, si ritirano su le maniche. In assemblea permanente e durante l’occupazione, c’erano moltissime donne, in percentuale molte di più rispetto alla percentuale di lavoratrici. C’è da ricreare una situazione di equilibrio, di familiarità con il posto, c’è anche da fare da mangiare, e tutto questo le donne lo hanno fatto, penso alle RSU Alessandra Carnicella e Gloriana Bracale, ma ce ne sono tante altre. Anche all’interno dell’orto le donne hanno un ruolo forte, per promuovere e trascinare gli altri ci vuole energia, così come per mantenere unito il gruppo. La donna vive i momenti di crisi in un altro modo. Gli uomini sono disorientati quando perdono il loro ruolo, noi donne, nostro malgrado, lavoriamo sempre, e questa è la risorsa femminile: siamo abituate, siamo resistenti nel tempo, dal punto di vista psicologico e fisico. Certo, per fare l’impianto di irrigazione e mettere su il cancello hanno lavorato i maschi, ma la costanza, quella, è femminile. Gutta cavat lapidem…

mercoledì 11 maggio 2011

Eutelia porta la protesta in prefettura.

Assemblea in piazza e poi l’incontro con Saverio Ordine sullo stato dell’azienda. I sindacati: “Così la voce dei lavoratori arriverà al ministro Tremonti”.

Eutelia porta la protesta in Prefettura. Per far arrivare la voce dei lavoratori fino al ministro Tremonti. Un’assemblea sindacale convocata sulla scalinata che dalla piazza porta al Palazzo del Governo e poi l’incontro con il prefetto Saverio Ordine, al quale sono state “consegnate” tutte quelle preoccupazioni e quei timori che, con il passare dei mesi, sono andati sempre più aumentando tra i dipendenti della grande azienda di via Calamandrei. Sul tavolo del Prefetto la delegazione dei lavoratori, accompagnata dai rappresentanti sindacali, ha riproposto quelle domande che, ormai da mesi, si ripetono sulla vicenda Eutelia, in cerca di una risposta. Quattrocento dipendenti - gli aretini sono almeno duecento - da mesi sono in attesa. Prima i commissari, adesso il Ministero: ma di certezze neanche l’ombra. Chi è sicuro - e lo ha detto espressamente - che sviluppi positivi potranno esserci in futuro è il Ministro Tremonti. Il suo “decalogo per lo sviluppo”, contenuto all’interno del decreto approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei ministri, potrebbe sciogliere il rebus Eutelia. Ma come? Si domandano sindacati e dipendenti. E la domanda, ieri mattina, hanno deciso di “girarla” al prefetto di Arezzo, Saverio Ordine, che ha assicurato che la recapiterà al Ministero. E così prima l’assemblea sindacale si è simbolicamente tenuta davanti al Palazzo del Governo, poi la delegazione è stata ricevuta dal prefetto Ordine. “E’ stato un incontro positivo - sottolinea Marco Salvini, segretario generale della Cisl di Arezzo - il Prefetto ci ha assicurato che trasmetterà al Ministero quelle che sono le nostre preoccupazioni. Purtroppo, da parte nostra, rimangono i dubbi e le preoccupazioni. Il bando doveva essere pronto per il 27 aprile ma così non è stato. I conti sono stati fatti, il passivo è stato valutato dai commissari. Restiamo in attesa, ma a questo punto è necessaria, ed urgente, una decisione. Da parte nostra chiediamo che il ramo delle telecomunicazioni sia tenuto sganciato da quello della meccanica”. Eutelia e Agile devono seguire, in questa fase, due strade diverse. Ne è convinta la Cisl, non la ritiene invece una priorità, almeno al momento, la Cgil. “Aspettiamo - sottolinea il segretario provinciale Giorgio Cartocci - Per noi, in questo momento, è fondamentale che si faccia chiarezza sul futuro di Eutelia. Al Prefetto abbiamo espresso le nostre perplessità: allungamento dei tempi del bando di gara, il nuovo decreto che non chiarisce la situazione e le varie interpretazioni che quel provvedimento ha innescato. Serve chiarezza e per questo abbiamo chiesto l’incontro al Prefetto che si è impegnato a seguire questa vicenda”. "Dopo l'approvazione da parte dei consigli comunale e provinciale di Arezzo della mozione sulla salvaguardia dell'azienda e dei livelli occupazionali - ha commentato Marco Donati, consigliere comunale e segretario del Pd di Arezzo - non abbiamo certo abbassato la guardia. L'attenzione resta altissima, perchè l'azienda rappresenta per questo territorio un valore strategico e le istituzioni vogliono essere vicine ai lavoratori. Attendiamo con impazienza risposte da parte dei Ministri Tremonti e Romani e ribadiamo che ogni giorno che passa rappresenta una svalutazione grave per il rilancio di Eutelia e per il futuro dei lavoratori”

martedì 10 maggio 2011

Agile-Eutelia: qualcosa si muove?

Da l'isola dei cassintegrati:

Non è che i lavoratori Agile abbiano ancora forze per illudersi, ma nel pomeriggio di ieri è iniziato un tam-tam sulla rete con leggere vibrazioni di vita. Si mormorava che all’interno del Decreto Sviluppo varato nel Consiglio dei Ministri di giovedì, ci fosse una norma che riguardava Agile-Eutelia.


Possibile?

Subito i lavoratori si sono messi a cercare il Decreto sulla rete. “In effetti all’articolo 8 si parla di amministrazioni straordinarie e cessioni di rami di azienda”, dice qualcuno. Si dice che se l’azienda che ha ceduto e quella ceduta vengono dichiarate insolventi e quindi poste in amministrazione straordinaria, l’impresa cedente risponde in solido con l’impresa ceduta dei debiti maturati fino all’insolvenza. Questo è un punto molto importante per i lavoratori Agile che sono creditori nei confronti di Agile di quattro mesi di stipendio e del Tfr! Il problema è che Agile ha solo debiti dopo la spoliazione ad opera di Eutelia, ma Eutelia ha un valore e questo decreto darebbe ai lavoratori Agile la speranza di potersi rivalere anche sul patrimonio di Eutelia.

Inoltre nel decreto si legge “il Ministro dello sviluppo economico adotta le direttive idonee ad assicurare che i programmi delle procedure siano coordinati e finalizzati alla salvaguardia dell’unità operativa dei complessi aziendali dell’impresa cedente e dell’impresa cessionaria.”

Anche questo è un punto molto importante per i lavoratori Agile, un punto sul quale hanno spinto le loro lotte degli ultimi mesi, anche con un appello in rete.

Decisamente ad ogni riga di questo decreto i lavoratori Agile riconoscevano la loro storia, ma ancora pensavano ad un caso. “Possibile che in Consiglio dei Ministri si siano disturbati per noi?”

Poi a qualcuno viene in mente di cercare in rete la conferenza stampa post Consiglio dei Ministri ed ecco che al minuto 36 … viene fuori il ministro Romani, tanto reclamato dai lavoratori, a dire “a proposito dell’art. 8, vi è una norma che riguarda le amministrazioni straordinarie e all’interno della norma c’è un passaggio che riguarda Agile-Eutelia, voglio dare un segnale molto positivo ai lavoratori di Agile-Eutelia, con questa norma finalmente potremo procedere in quel percorso che invece si era fermato. Quindi una norma importante perché riguarda 2000 lavoratori, e siccome tanti ci stanno presentando il problema, che è stato anche presentato in sede di Presidenza del Consiglio, finalmente oggi abbiamo la norma che ci consente di andare avanti.”

Tutto risolto quindi? Chiudiamo la sezione “Agile-Eutelia”? Calma, calma. A parte che certi danni sono ormai irreparabili (leggi perdita di centinaia di posti di lavoro), il decreto deve essere approvato dal Presidente della Repubblica e poi c’è da registrare la contrarietà di Eutelia, lato azienda e lato lavoratori (circa 300 tutti o quasi ad Arezzo), al ritorno di Agile nel loro perimetro. Purtroppo, bisogna dirlo, a volte la solidarietà fra lavoratori si arena nel “morte tua vita mia” … E poi Eutelia è quotata in borsa e si sa quanto la borsa sia insensibile a quegli esseri umani chiamati lavoratori.
Quindi continuiamo a seguire la vicenda. Ora, con le dichiarazioni di Romani, dovranno uscire quanto prima i bandi di vendita e vedremo finalmente quali sono i soggetti realmente interessati alle due realtà Eutelia ed Agile.
di Cadigia Perini

(7 maggio 2011)



venerdì 6 maggio 2011

Tremonti: norma per Eutelia nel decalogo sviluppo

Il testo non è ancora noto ma legherebbe il destino della società aretina ad Agile: "Salveremo duemila posti di lavoro"


Arezzo, 6 maggio 2011 - Eppur si muove. Ma per andare dove è ancora difficile capirlo. Sta di fatto che in una frenetica giornata romana Eutelia diventa uno dei temi della conferenza stampa di Giulio Tremonti. Il Divo Giulio, superministro dell’economia, presenta a dire il vero il decalogo per lo sviluppo varato ieri a Palazzo Chigi dal governo, ma in fondo c’è un po’ di spazio anche per le vicende della società aretina. «A proposito dell’articolo 8 - scandisce il guardiano dei conti pubblici dinanzi ai giornalisti - c’è anche una norma che riguarda le amministrazioni straordinarie e all’interno della norma c’è un passaggio che riguarda Agile ed Eutelia. Con questa norma potremo finalmente procedere in quel percorso che si era fermato e che riguarda oltre 2 mila lavoratori».
Poi Tremonti pianta tutti in asso, non una parola in più, non una parola in meno. Non è ancora la firma attesa sul bando di vendita, per reclamare la quale si svolgerà lunedì anche un presidio dei dipendenti Eutelia dinanzi alla prefettura, ma è indubbiamente un passo oltre lo status quo che si era creato nelle ultime settimane. Il senso provano più tardi a chiarirlo fonti del governo interpellate dalla «Nazione». Il testo del decreto, spiegano, non è ancora pubblico perchè prima deve essere sottoposto alla firma di Napolitano. Ma c’è appunto un comma, il numero 5 dell’articolo 8, in cui si dice che in caso di amministrazione straordinaria società cedente e società cessionaria sono legate fino alla data dell’insolvenza. I nomi di Eutelia e Agile non ci sono, ma parrebbe un passaggio che si attaglia alla situazione delle due società, la prima delle quali aveva venduto la seconda prima che entrambe finissero in amministrazione straordinaria.




L’interpretazione giuridica del testo è ancora incerta, tanto che in settimana si svolgerà un seminario sull’argomento voluto proprio da Tremonti, ma qualcuno lo legge già nel senso di una norma che lega la cessione di Eutelia ed Agile in un unico procedimento o quantomeno in un coordinamento delle due operazioni. Come molti, specie a livello sindacale, avevano pensato dopo che il ministero delle attività produttive aveva autorizzato l’avvio della procedura di vendita qualche settimana fa. Primo passo verso la predisposizione dei bandi da parte dei commissari giudiziali, fase che è ancora in corso.

Si aspetta appunto il passaggio presso il ministero che dieci giorni fa sembrava cosa fatta ma che poi è tornato in alto mare. Cosa è successo? Secondo fonti sindacali, all’interno del governo ci sarebbero due linee: una favorevole all’unificazione delle procedure per Agile ed Eutelia e un’altra che invece le vorrebbe tenere separate. Un confronto di posizioni che si sarebbe tradotto nello stallo attuale, stigmatizzato oltre che dai lavoratori e dalle loro organizzazioni, anche dal sindaco Fanfani e dal presidente della Provincia Roberto Vasai mercoledì.

Adesso, se l’interpretazione che si dà del comma 5 come di uno strumento per legare i due affari è veritiera, sarebbe la prima linea che prevale sulla seconda. Anche a dispetto dei dipendenti aretini di Eutelia, che non hanno mai nascosto la loro preferenza per la vendita separata. Al contrario della Fiom nazionale.


In funzione dell’opzione che collega Eutelia ad Agile si sta muovendo la cordata Piero della Francesca di Mark De Simone e Piergiorgio Rossi. I due manager spiegano che stanno organizzando una cordata con una società quotata in borsa, di cui per adesso non fanno il nome. Loro si prenderebbero l’Eutelia vera e propria, gli altri Agile. Soluzione realistica?

Chi vivrà vedrà.