mercoledì 31 marzo 2010

Sentenza rinviata

Si è tenuto stamattina al tribunale fallimentare di Roma l'attesa udienza sull'insolvenza aziendale.
Erano presenti l' A.D. con avvocato annesso, i custodi giudiziari le OOSS con avvocati.
L'udienza è stata alquanto breve, Agile ha proposto l'affito del ramo d'azienda ad una certa Italcontact mentre la fidejussione sarebbe dovuta essere garantita dalla COFIART, azienda quest'ultiama indagata per reciclaggio di denaro per stessa ammissione del giudice Norelli.
Viste le novità e il conseguente malloppo di documentazione presentata, la sentenza definitiva si terrà mercoledi 7 Aprile stesso tribunale stesso giudice.

martedì 30 marzo 2010

Sciopero e sit-in presso il tribunale fallimentare di Roma

In concomitanza dell'udienza presso il tribunale fallimentare di Roma a riguardo dell'insolvenza richiesta dagli avvocati delle OOSS, è indetto uno sciopero di 8 ore

AGILE /EUTELIA
MERCOLEDI’ 31 MARZO 8 ORE DI SCIOPERO CON PRESIDIO DAVANTI AL TRIBUNALE FALLIMENTARE DI ROMA


L’impresentabile proposta di concordato preventivo presentata da Agile/Omega al tribunale fallimentare di Roma è da rigettare senza tentennamenti.


Ha il solo scopo di allungare i tempi per portare la società Agile al fallimento, trascorso un anno dalla cessione di ramo d’azienda fatta da Eutelia S.p.A.

Alcuni progetti su cui fa perno il concordato proposto sono persi da tempo, mentre altri si stanno perdendo per la mancanza di garanzie richieste dai committenti.

Per tutti i lavoratori di Agile/Eutelia e per le loro famiglie, questo allungamento di tempi ha prodotto l’allontanamento, sempre più consistente, di ogni ipotesi di rilancio del business aziendale e, quindi, della possibilità di lavoro per centinaia di persone.

Questo tribunale fallimentare si sta assumendo ora la responsabilità del futuro di 1700 famiglie, e domani la possibilità che queste operazioni fraudolente diventino la regola.

Il Tribunale decida per il commissariamento dell’azienda

Mercoledì 31 Marzo 2010 sciopero di 8 ore
con presidio in viale delle Milizie 3E davanti al Tribunale fallimentare di Roma dalle ore 10.00


Roma, 30 marzo 2010 Rsu Fiom – CGIL Roma

sabato 27 marzo 2010

La regione toscana anticiperà l'indennità di CIGS

QUESTA INIZIATIVA DELLE OOSS DEVE ESSERE PRESA IN TUTTE LE REGIONI
I DIPENDENTI FACCIANO PRESSIONE SUI SINDACATI
AGILE (EX EUTELIA): LA REGIONE ANTICIPA LA CASSA INTEGRAZIONEIncontro fra l'assessore e i sindacati. L'ammortizzatore è comunque stato concesso a partire da febbraio.FIRENZE - L'assessore all'istruzione, formazione e lavoro ha incontrato le organizzazioni sindacali per fare il punto sulla situazione della Agile.
I sindacati hanno informato del fatto che a partire dal 16 febbraio scorso è stata avviata la procedura per assicurare la cassa integrazione ai dipendenti de gruppo che a livello nazionale sono circa 1089, di cui 33 in Toscana.
Alla Regione le organizzazioni sindacali hanno chiesto di poter utilizzare il fondo per l'anticipo della cassa, per sostenere il reddito dei lavoratori in attesa dell'erogazione che, di solito, non è immediata.
L'assessore ha garantito che ciò sarà possibile e ha assicurato che, non appena le richieste saranno formalizzate, sarà cura dell'assessorato sollecitare Fidi Toscana in modo da rispondere in tempi brevi e in maniera positiva alla richiesta.
Nel corso dell'incontro sindacati e Regione si sono dati appuntamento a dopo l'udienza sul concordato preventivo. A quel punto verranno messi in calendario nuovi incontri per fare il punto della situazione.

martedì 23 marzo 2010

Telecom come Eutelia?

Aspettando il 31 marzo assistiamo in questi giorni ad un proliferarsi di esternalizzazioni di aziende. Ultima in ordine di tempo è quella di Telecom che ha dichiarato alle OOSS che da aprile le attività di information tecnology ed i relativi dipendenti saranno "sversati" in una società del gruppo a responsabilità limitata, la SSC.
La dirigenza Telecom ha inoltre annunciato che questa è la prima di altre diverse esternalizzazzioni che in seguito andranno ad effettuare.
Allas fine dei giochi si verrà a creare un holding, Telecom, con un numero non ancora specificato di società satelliti.
Insomma....Eutelia docet.
I dipendenti di Agile sicuramente ricordano il tentantivo messo in atto da Omega, e fortunatamente fermato in tempo dal tribunale, di creare tante società Agile di circa 100 risorse cadauna nelle diverse regioni di Italia nelle quali suddividere gli impiegati,
In questo modo sarebbe stato piu facile ed agevole fa fallire quelle che sul territorio non erano sufficentemente produttive e vendere le restanti.
E' la stessa cosa che si accinge a fare Telecom, basta solo pensare che la SSC, la società di cui sopra, e già in passivo e che difficilmente potrà sopravvivere con altri 2000 dipendenti in piu.
Sicuramente il caso Eutelia ha fatto scuola e sicuramente lo ha fatto nel senso negativo, far pagare sempre e comunque ai dipendenti la cattiva gestione aziendale è infatti uno dei motivi per i quali i dipendenti Agile ex-Eutelia stanno ancora combattendo

giovedì 18 marzo 2010

AGILE EX-EUTELIA IL NUOVO CAPO è SODALE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

È un fedelissimo di Forza Italia il nuovo amministratore delegato di Omega, la scatola finanziaria vuota che, a giugno scorso, comprò da Eutelia il suo ramo It, Agile. Lo raccontano i lavoratori stessi, in gran parte provenienti dalla gloriosa Olivetti, e ai quali la notizia è stata comunicata venerdì scorso dai custodi giudiziari che, da gennaio, gestiscono Agile/Eutelia. L'uomo, Domenico Lo Jucco, inizia la sua carriera come manager di Publitalia per poi essere tra i fondatori, insieme a Marcello Dell'Utri, del neonato partito Forza Italia. Nel 1994, primo governo Berlusconi, è stato sottosegretario agli interni, negli anni successivi è stato più volte deputato.La notizia ieri rimbalzava tra un intervento e l'altro, nel corso dell'assemblea pubblica sui temi della crisi - «il parlamento dei lavoratori» improvvisato a piazza Montecitorio contemporaneamente al dibattito parlamentare - organizzata proprio dai lavoratori Agile/Eutelia, che in piazza Montecitorio hanno un presidio permanente dalla scorsa settimana, e dalla Cgil. Che ci fosse un interesse di Mediaset ai 13 mila chilometri di fibra ottica che Eutelia possiede era già un corposo sospetto per molti. La nomina del nuovo amministratore delegato della società - Omega - che fa capo a due fondi inglesi (e che nel 2009 aveva una sterlina a bilancio) suonerebbe a conferma. «E spiegherebbe anche i tanti imbarazzi trapelati nel corso degli incontri tenuti a palazzo Chigi sulla vicenda», commenta anche il segretario della Fiom, Gianni Rinaldini.I sindacati hanno presentato una richiesta d'insolvenza al tribunale fallimentare di Roma ma il 23 febbraio scorso il tribunale - «sotto pressioni del governo», secondo quanto denunciano i lavoratori - ha rinviato il tutto alla fine di marzo: Omega (10 mila dipendenti circa) ha presentato richiesta di concordato preventivo e, calmatasi la buriana mediatica, è pronta a tornare in pista. Lo confermerebbe, secondo fonti sindacali, anche il pagamento di alcuni stipendi a dipendenti Agile di Cosenza, una trentina di lavoratori circa (mentre tutti i lavoratori non vedono una busta paga da quasi sei mesi). Vicenda a suo modo simbolica, quella di Agile/Eutelia. «Simbolica di cosa sia diventata l'imprenditoria italiana... Una classe truffaldina», dice Roberta Fantozzi (Prc), intervenendo nel presidio di piazza Montecitorio. «Siamo in mano ai banditi», aggiunge Franco Giordano (Sel). «Il parlamento è diventato il Cda di Mediaset», grida il deputato Idv Barbato. La scorsa settimana i lavoratori e le lavoratrici ex Eutelia sono entrati alla Camera mentre in aula c'era dibattito: «Abbiamo sentito di cosa si parla lì dentro - spiega la delegata Alessandra Carnicella - così ci è venuta l'idea di fare un parlamento alternativo per una volta». Protagonisti di questo parlamento d'eccezione alcune centinaia di lavoratori provenienti da varie realtà travolte dalla crisi. Un buon esempio, con le loro cronache in presa diretta, di come si potrebbe fare (e non si fa) un po' di politica industriale. Storie di multinazionali - come i russi di Severstal che ora vogliono vendere le acciaierie di Piombino - che vengono, saccheggiano, e fuggono. Storie di solitudini della piccola impresa italiana. Storie di privatizzazioni, passate (come Telecom) o prossime venture (come nel caso di Tirrenia) all'italiana. Storie infine di settori, come il tessile e il manifatturiero, letteralmente travolti dalla crisi e da una colpevole assenza di politica. Totale: «160 tavoli di crisi aperti al ministero della attività produttive, l'uno scollegato dall'altro», sintetizza l'ex ministro Cesare Damiano. Ma al parlamento del lavoro, saranno le elezioni che incombono, hanno partecipato ieri i politici di tutti gli schieramenti di «opposizione»: Pd, Idv, Prc e Sel. Poco prima di entrare in aula (quella vera) per il dibattito si ferma anche Pierluigi Bersani: «Loro (il governo ndr) hanno l'orecchio su quelli che ce la fanno, quelli che stanno al caldo, noi dobbiamo averlo anche su quelli che non ce la fanno o rischiano di non farcela... Se no non c'è Italia». Le proposte del Pd si articolano sulle due questioni, il sostegno al reddito e la politica industriale. Conclude Gianni Rinaldini (Fiom): «Siamo alla fase peggiore della crisi per quanto riguarda i livelli occupazionali e alle forza politiche qui presenti chiediamo, anche una volta finita la campagna elettorale, di mettere al centro le questioni che partono dal lavoro e dalla crisi.. La tensione sociale non potrà che crescere».

martedì 16 marzo 2010

1089 X 365 = licenziamento

Perimetro massimo di 1089 dipendenti, periodo di un anno e rotazione ,ove possibile, per un massimo di 141 persone.
Questi i termini della cassa integrazione straordinaria a zero ore che Ministero del lavoro e custodi giudiziari hanno avviato ieri.
Le OOSS, chi per un motivo chi per un altro, non hanno controfirmato la procedura.

Questo il risultato di 7 mesi di occupazione, sacrifici e lotte,.
Cosi si puo sintetizzare il non-accordo raggiunto ieri.
Intanto la lotta continua con un presideo permanente a P.zza Montecitorio a Roma dove domani si terrà dalle ore 15.00 un assemblea pubblica alla quale è prevista la partecipazione di esponenti politici di rilievo, per cui si invitano tutti i dipendenti a partecipare all 'iniziativa.

AGILE:FIOM,DOMANI ASSEMBLEA LAVORATORI A PIAZZA MONTECITORIO

ROMA, 16 MAR - «La vicenda Agile ex Eutelia, non è un caso isolato, ma la punta di un iceberg che penetra fortemente il nostro Paese in profondità. È necessario discutere di tutto questo ma, poichè sembra impossibile affrontare questi temi all'interno del Parlamento, il sindacato comincia facendolo fuori. Per questo, insieme al Coordinamento delle RSU e tutti i lavoratori di Agile ex Eutelia, invita i Parlamentari di maggioranza e di opposizione, le Istituzioni locali i rappresentanti di tutti i partiti politici, locali e nazionali, i Movimenti e le Associazioni di Lotta, i lavoratori, le RSU e le RSA di tutte le aziende del territorio, in crisi e non, ad intervenire all'Assemblea pubblica che si terrà domani alle 15 in piazza Montecitorio». È quanto si legge in una nota di Fabrizio Potetti, coordinatore per la Fiom-Cgil del gruppo Eutelia/Agile, secondo il quale «la vicenda di Eutelia/Agile, e le sorti occupazionali ed economiche di oltre 2.000 lavoratori, rappresentano il più emblematico esempio della scarsissima attenzione della politica su questi temi ed in particolare di quella del Governo». (ANSA).

giovedì 11 marzo 2010

Buco nell'acqua

Tra pioggia, freddo e vento si è tenuto ieri lo sciopero e la manifestazione dei dipendenti Agile ex-Eutelia sotto palazzo Chigi.
Ancora una volta il numero dei partecipanti non era all'altezza della gravità della situazione.
Intorno alle 16.30, visto il poco interessamento (diciamo nullo) da parte della Presidenza del Consoglio alla vicenda Agile i lavoratori hanno bloccato via del Corso, anche se però questo è valso a poco.

Forse il governo era troppo impegnato per la votazione dell'ennesima legge salva-Berlusconi, il decreto relativo al leggittimo impedimento, fatto sta che la manifestazione indetta per avere una data di incontro con Letta non ha avuto successo.
Si sono visti e fermati tra le fila dei lavoratori in protesta gli Onorevoli Bersani e Di Petro, che hanno cercato in qualche modo di far si che il governo si accorgesse della protesta......ma niente.

Sembra che da parte del PD la settimana prossima venga proposto un DL per l'amministrazione controllata di aziende nella condizione di Agile.

Nei commenti diversi articoli sull'accaduto di ieri.

mercoledì 10 marzo 2010

Sei mesi in più per la Cassa integrazione e caso EX-EUTELIA

In attesa della riforma degli ammortizzatori sociali, annunciata dal ministro Maurizio Sacconi dopo le elezioni regionali, passa in commissione Lavoro alla Camera un progetto di legge bipartisan che allunga da 52 a 78 settimane la cassa integrazione ordinaria.

La disposizione è limitata al biennio 2010-2011 e la copertura, sia pur non quantificata in questa fase, «verrebbe comunque trovata all'interno degli 8 miliardi già stanziati dal governo», ha spiegato il relatore Giuliano Cazzola (Pdl). Nella versione attuale il testo prevede un'applicazione «nei limiti delle risorse disponibili» indicate nel decreto legge 185 del novembre 2008 e in particolare nell'articolo che riguarda gli strumenti di tutela del reddito e di concessione degli ammortizzatori in deroga.

Proprio su questo punto non sono pochi i dubbi che il provvedimento possa passare in Aula.L'iniziativa è frutto di un accordo con il Pd e la Lega (Udc e IdV ieri erano assenti in commissione) che ha consentito l'accorpamento in un testo unico di diverse proposte di legge già calendarizzate per l'Aula. Ora il progetto di legge, cinque articoli in tutto, verrà vagliato dalle altre commissioni, a partire dal Bilancio, per poi passare alla discussione generale «ma sui tempi bisogna essere cauti – ha aggiunto il relatore – e visto l'ostruzionismo in corso sulla conversione del decreto legge sugli enti locali tutto potrebbe slittare al dopo-elezioni».

L'ipotesi di allungamento da un anno a un anno e mezzo della Cigo ha incassato l'immediato consenso di tutti i sindacati. «Questo provvedimento - ha osservato il segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni - conferma che era giusta la nostra impostazione nel chiedere un allungamento della durata della cig». Positivo anche il giudizio della Uil, che però punta i riflettori sull'ammontare del l'indennità, che andrebbe aumentata: «La stragrande maggioranza - ha detto il segretario confederale Guglielmo Loy - prende meno dell'80% dello stipendio». Più cauta la Cisl che definisce «utile» la misura ma si preoccupa dei fondi necessari a renderla operativa: «Ci auguriamo - ha dettato alle agenzie il segretario confederale Giorgio Santini - che per questo provvedimento ci sia la necessaria copertura finanziaria».Ben diversa la reazione del ministro Maurizio Sacconi, fissata in una nota che suona come una presa di distanza. «Non s'introduce una protezione maggiore del lavoro – scrive il ministro – perché già oggi il sostegno al reddito può essere corrisposto attraverso la Cigo, che ora viene conteggiata per giorni e non per settimane con un allungamento di fatto della sua durata, la cassa integrazione straordinaria, che è stata semplificata, riconducendola alla semplice causale della crisi globale, e la possibilità della successiva "cassa in deroga" senza limiti temporali, e senza causali specifiche di crisi aziendale come pure senza la prefigurazione di esuberi strutturali. Non a caso – conclude la nota – ne stanno fruendo lavoratrici e lavoratori ben oltre i 18 mesi ora ipotizzati».

Il progetto di legge, oltre all'allungamento della Cigo, prevede anche la possibilità che l'Inps si faccia garante dei crediti vantati dai lavoratori di aziende in crisi (sembra scritta su misura per la vicenda Eutelia), estende ai collaboratori in regime di monocommittenza la garanzia prevista dal Codice civile sui contributi non versati e apre a una verifica sull'una tantum riconosciuta ai collaboratori a progetto in caso di mancato rinnovo del contratto: si punta ad aumentarne il valore (dal 30% dell'ultimo reddito) e facilitarne l'accesso fino a esaurimento del fondo reso disponibile.


Gli ultimi due articoli introducono nuove misure di controllo sugli elenchi Inps di iscrizione dei lavoratori agricoli e l'istituzione del fondo di solidarietà per il sostegno al reddito, dell'occupazione e della riconversione professionale dei dipendenti delle società di assicurazione (è il frutto di un accordo tra le parti siglato lo scorso mese di ottobre).Grande soddisfazione per il voto è stata espressa dall'ex ministro Cesare Damiano (Pd): «Abbiamo votato gli emendamenti del relatore di maggioranza che hanno migliorato il documento base. Si tratta di un primo risultato della battaglia condotta in commissione dal Pd che ha presentato cinque proposte di legge che ora vengono unificate». Molto soddisfatto anche il presidente della Commissione Lavoro di Montecitorio Silvano Moffa, che in serata ha auspicato che il confronto possa proseguire «sereno» anche nei prossimi giorni.

giovedì 4 marzo 2010

SI prende ancora tempo

L'incontro in via Fornovo di ieri, è andata esattamente cosi come sono da tempo hanno dettato le linee guida che le OOSS hanno deciso di portare avanti.
Non ci sarà, per adesso, nessuna accordo per la cassa integrazione straordinaria a zero ore che la custodia giudiziaria si è affrettata a richiedere per minimizzare al massimo in questo frangente i debiti aziendali verso i dipendenti,

I sindacati vogliono meglio analizzare le realtà territoriali per capire se il numero dei dipendenti che sono interessati alla CIGS è realle oppure esagerato.
Per questo si è deciso di rinviare qualsiasi decisione al 16/03, anche se gia da ora i sindacati hanno dichiarato di continuare a non firmare nessuna cassa integrazione previo accordo con la Presidenza del Consiglio.

SI VUOL SOTTOLINEARE CHE LA RICHIESTA E LA MESSA IN ATTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE PUO ESSERE EFFETTUATA COMUNQUE ANCHE SENZA ACCORDI CON LE OOSS.
SARA' QUINDI SOLO UNA SCELTA DEI CUSTODI GIUDIZIARI SE DARE SEGUITO ALLA RICHIESTA O ASPETTARE L'ACCORDO CON I SINDACATI

Ed è proprio qui che la situazione si è bloccata.
Il sttosegratario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, ha piu voltre dichiarato nei diversi incontri tenuti a palazzo Chigi , che non puo prendere decisioni politiche sulla vertenza, cosi come è stato per la ISPRA, ALCOA e la FIAT di Termini Imerese, finchè al tribunale è aperto il contenzioso.

Al tribunale di Roma la prossima udienza è stata fissata per il 31 marzo e non è detto che sarà quella definitiva per avere una sentenza sull'insolvenza oppure sul fallimento di Agile.

Nel frattempo circa 1200 dipendenti hanno ricevuto le lettere di sospensione dal lavoro.
Periodo che sarà sanato alla fine della vertenza con la cassa integrazione o con lo stipendio pieno, dipenderà dagli accordi.

Gli animi cominciano quindi ad essere a dir poco esagitati, anche perchè di soldi ne arrivano veramente pochi.
In Agile ci sono molti dipendenti vicini all'età pensionabile a cui farebbe comodo uno sciovolo tra CIGS e mobilità verso la pensione e quindi spingono per quest'ultima, ci sono poi tanti altri dipendenti molto lontani dalla pensione che invece vogliono tornare nel circolo produttivo aziendale, anche con una cassa integrazione ma all'interno di una disegno industriale che ne preveda il rietro in tempi medio/brevi, e cicli formativi.

A giorni verrà emanato un comunicato sindacale in cui si proclama una manifestazione nazionale con presidio delle lavoratrici e dei lavoratori la Presidenza del Consiglio per il 10 marzo, che a questo punto deve prendersi le responsabilità che gli spettano

lunedì 1 marzo 2010

Riorganizzarsi e combattere

Dopo l'inatteso pronunciamento del giudice fallimentare di Roma che ha spostato al 31 Marzo la data per una successiva udienza per pronunciarsi sul concordato preventivo presentato da Omega, in Agile regna il caos.
Le lettere di sospensione annunciate dai custodi giudiziari e fermamente osteggiate dai sindacati sono puntualmente arrivate, creando molto malessere specialmente per la metodologia utilizzata nella scelta dei dipendenti da mettere in sospensione.
Informazioni non confermate parlano di prime linee aziendali doppiogiochiste molto vicine alla attuale proprietà che hanno compilato queste liste di proscrizione gia da Novembre e che sono rimaste tali.
Questo spiegherebbe anche il motivo per il quale alcuni dipendenti attivi su commesse si sarebbero trovati in sospensione
I dipendenti hanno sempre messo in guardia i custodi giudiziari, sin dall'inizio della loro attività in Agile, della presenza di questi costosi personaggi, ma visto il risultati sembra proprio che queste avvertenze siano rimaste parole morte.
I custodi sono rimasti abbastanza smarcati da questo ulteriore spostamento della data dell'udienza.
Stando a quanto dicono, ma non c'era bisogna che lo dicessero loro, la situazione, peraltro gia molto difficile, rischia di diventare irreversibile.
Per questo sarebbe consigliabile che gli avvocati dei sindacati chiedessero al giudice che segue la vertenza l'ammissione a poteri straordinari per i custodi in attesa della sentenza definitiva e conteporaneamente gli stessi custodi dovrebbero far pervenire una nota dove si evidenzia che in mancanza di questi ci sia il forte rischio di perdita di ulteriori commesse.
Intanto ci si attende che le OOSS organizzino una manifestazione per portare in piazza tutto il gruppo Omega,
Visto che il governo non ci sente bisogna urlare piu forte o addirittura alzare il tiro.